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Claude Almansi

Costruire un link con HTML - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-28 - 0 views

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    "Non di rado nei commenti vengono proposte risorse o testimonianze che possono essere interessanti per gli altri partecipanti. Un fatto pregevole che fa percepire immediatamente il valore della cooperazione. Non è difficile andare a ritrovare le fonti o i siti web relativi a queste proposte ma forse a qualcuno sarebbe piaciuto fornire il link diretto e non lo ha messo perché non è abituato a farlo, o forse perché nel box riservato ad un commento non sembra esserci il comando per inserire un link. Ecco, questa è un'ottima occasione per vedere come si costruisce un link nel testo di un post o anche di un commento."
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    Sottotitolazione del video tutorial al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/dYnKnYU6N1R4/info/costruzione-di-un-link-con-html/ sottotitoli da fare
Claude Almansi

Come seguire le fonti in internet - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-06 - 0 views

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    "...In questo laboratorio propongo di utilizzare un'applicazione open source che si chiama RSSOwl: si può utilizzare liberamente, funziona su tutti i sistemi, è facile da usare. In alternativa chi vuole può cimentarsi con un servizio web, ad esempio BlogLines. Quest'ultima soluzione può essere buona anche per chi usa il tablet; ho provato con un iPad e mi sembra funzionare. ..."
Claude Almansi

Accesso aperto alla letteratura scientifica - Dichiarazione di Berlino 2003 - Wikisource - 0 views

  • Ciascun contributo ad accesso aperto deve soddisfare due requisiti:
  • il diritto d’accesso gratuito, irrevocabile ed universale e l’autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo, distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all’attribuzione autentica della paternità intellettuale
    • Claude Almansi
       
      lavori da essi derivati -> niente ND in licenza CC
  • nclusa una copia della autorizzazione come sopra indicato
    • Claude Almansi
       
      importante, perché se l'opera viene disseminata, non basta l'indicazione delle autorizzazioni nella descrizione
  • ...2 more annotations...
  • nonché il diritto di riprodurne una quantità limitata di copie stampate per il proprio uso personale.
  • n almeno un archivio in linea che impieghi standard tecnici adeguati (come le definizioni degli Open Archives)
    • Claude Almansi
       
      Cfr. Rero Docs, Archive ouverte UniGE..
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    "Definizione di contributi ad accesso aperto Accreditare l'accesso aperto quale procedura meritevole richiede idealmente l'impegno attivo di ogni e ciascun produttore individuale di conoscenza scientifica e di ciascun depositario del patrimonio culturale. I contributi ad accesso aperto includono le pubblicazioni di risultati originali della ricerca scientifica, i dati grezzi e i metadati, le fonti, le rappresentazioni digitali grafiche e di immagini e i materiali multimediali scientifici. Ciascun contributo ad accesso aperto deve soddisfare due requisiti: ) L'autore(i) ed il detentore(i) dei diritti relativi a tale contributo garantiscono a tutti gli utilizzatori il diritto d'accesso gratuito, irrevocabile ed universale e l'autorizzazione a riprodurlo, utilizzarlo, distribuirlo, trasmetterlo e mostrarlo pubblicamente e a produrre e distribuire lavori da esso derivati in ogni formato digitale per ogni scopo responsabile, soggetto all'attribuzione autentica della paternità intellettuale (le pratiche della comunità scientifica manterranno i meccanismi in uso per imporre una corretta attribuzione ed un uso responsabile dei contributi resi pubblici come avviene attualmente), nonché il diritto di riprodurne una quantità limitata di copie stampate per il proprio uso personale. ) Una versione completa del contributo e di tutti i materiali che lo corredano, i 1 nclusa una copia della autorizzazione come sopra indicato, in un formato elettronico secondo uno standard appropriato, è depositata (e dunque pubblicata) i 1 n almeno un archivio in linea che impieghi standard tecnici adeguati (come le definizioni degli Open Archives) e che sia supportato e mantenuto da un'istituzione accademica, una società scientifica, un'agenzia governativa o ogni altra organizzazione riconosciuta che persegua gli obiettivi dell'accesso aperto, della distribuzione illimitata, dell'interoperabilità e dell'archiviazione a lungo termine."
Claude Almansi

Termini di servizio di Google - Norme e principi - Google - 0 views

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    "Ultima modifica: 01 marzo 2012 "
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    Vedi, in merito ai commenti sulla scomparsa di Google Reader al post http://iamarf.org/2013/04/06/come-seguire-le-fonti-in-internet-ltis13/ : "Modifica e interruzione della fornitura dei Servizi Ci adoperiamo costantemente per modificare e migliorare i nostri Servizi. Potremmo aggiungere o rimuovere funzionalità o caratteristiche e potremmo sospendere o interrompere del tutto la fornitura di un Servizio. L'utente può smettere di utilizzare i nostri Servizi in qualsiasi momento, anche se ci dispiacerà vederlo andar via. Google potrebbe anche interrompere la fornitura di Servizi all'utente oppure stabilire nuovi limiti di accesso ai Servizi in qualsiasi momento. È nostra opinione che i dati dell'utente siano di sua proprietà e che conservare il suo accesso a tali dati sia importante. In caso di interruzione della fornitura di un Servizio, ove ragionevolmente possibile, offriremo all'utente un ragionevole preavviso e la possibilità di rimuovere le informazioni da tale Servizio. "
Claude Almansi

Impiego di RSSOwl with subtitles | Amara - 0 views

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    "Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13"
Claude Almansi

Download e Installazione di RSSOwl with subtitles | Amara - 0 views

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    "Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13"
vincenzo bitti

Indire, sito ufficiale - 2 views

  • Se l’introduzione di queste dotazioni ha consentito di cambiare il modo di fare lezione, la disposizione dei banchi in file parallele orientate verso la cattedra non è più un’organizzazione funzionale perché si scontra con la dinamicità di processi, con la flessibilità della comunicazione e dell’interazione resa possibile dalle ICT.
  • Un ambiente didattico organizzato in questo modo è infatti predisposto unicamente per ricevere informazioni e non per cercare e selezionare fonti, negoziarle e condividerle.
  • Nell’ambito della ricerca sui nuovi spazi dell’apprendimento, l'Istituto Indire ha collaborato, inoltre, alla stesura dei principi ispiratori delle Linee guida edilizia scolastica, recentemente pubblicate sul sito del MIUR. Le linee guida prefigurano nuovi ambienti nei quali l’aula, tradizionalmente intesa, non è più lasciata sola nei processi di insegnamento e apprendimento: “per molto tempo l’aula è stata il luogo unico dell’istruzione scolastica, rispetto alla quale erano strumentali o accessori: i corridoi, luoghi utilizzati solo per il transito degli studenti. Tutti gli spazi della scuola erano subordinati alla centralità dell’aula o il laboratorio per poter usufruire di attrezzature speciali. Questi luoghi erano vissuti in una sorta di tempo “altro” rispetto a quello della didattica quotidiana. Ogni spazio era pensato per una unica attività e restava inutilizzato per tutto il resto del tempo scuola. Oggi emerge la necessità di vedere la scuola come uno spazio unico integrato in cui i microambienti finalizzati ad attività diversificate hanno la stessa dignità e presentano caratteri di abitabilità e flessibilità in grado di accogliere in ogni momento persone e attività della scuola offrendo caratteristiche di funzionalità, confort e benessere”.
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  • La classe deve essere sufficientemente flessibile da consentire anche lo svolgimento di lavori di gruppo nei quali “l’insegnante non svolge interventi frontali ma assume il ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando  ambienti di apprendimento atti a favorire un  clima positivo e la partecipazione ed il contributo di ciascuno studente in tutte le fasi del lavoro dalla  pianificazione alla valutazione. Dovranno dunque essere pensati spazi per i lavori di gruppo, con arredi flessibili in modo tale da consentire configurazioni diverse coerentemente con lo svilupparsi e l’alternarsi delle diverse fasi dell’attività didattica. Un ambiente di questa natura deve essere in grado di essere sufficientemente flessibile da consentire, ad esempio, lo svolgimento di attività in gruppi di piccola o media composizione (ad es. in gruppi specialistici che lavorano, in parallelo, su argomenti affini), discussione e brainstorming (ad es. studenti e docente che si confrontano sulla soluzione di problemi, condividono le conoscenze pregresse, discutono su ipotesi di lavoro), esposizione/introduzione/sintesi a cura del docente, presentazione in plenaria di un elaborato a cura degli studenti, esercitazioni che coinvolgono tutta la classe ecc”.
Claude Almansi

Copyright In The Twilight Zone: The Strange Case Of 'Buffy Versus Edward' - Daniel Nye ... - 1 views

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    "...Teachable moments As is often the case in awkward cases - where the system does not quite work as intended - a few things can be drawn from this episode. YouTube's Content ID system - http://youtube-global.blogspot.co.uk/2012/10/improving-content-id.html - is, in fact, intended to act as a buffer between the sometimes conflicting interests of content holders and uploaders: rather than forcing content holders to either ignore infringing content or go straight to a DMCA takedown notice. YouTube compares content that is uploaded to huge numbers of files of copyright works supplied by content owners, as do external agencies contracted to content owners. Content owners are able to set their own parameters, and determine what action YouTube should take - whether that is allowing, monetizing or blocking the content. One problem with this setup is that mechanical systems, while necessary to sort the vast amount of content being uploaded to YouTube and other video sharing sites every moment, are short on nuance. One can make assumptions and built rules based on quantifiable properties - if there are five minutes of rightsholder-owned content scattered across a 30 minute video, for example, that content is more likely to be being used for illustrative purposes in a review than uploaded in an infringing fashion - but ideas like fair use are generally decided by humans, and can only be approximated by mechanical systems. So, the rights holder, the agency pursuing monetization on the rights holder's behalf, the uploader and YouTube have connected but not identical interests. This may go some way to explaining the lacunae which took this example from a formality to a three-month epic. And, in this particular case, there are unusual elements - for example, the double claims, for first audiovisual and then visual content. The system is not intended to enable this kind of double jeopardy
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    Daniel Nye Griffiths descrive un caso reale di disputa sul copyright nel caso di un remix video pubblicato su YouTube. Da lì, spiega come funziona il sistema YouTube che individua possibili violazioni di copyright ma consente anche di contestare tali individuazioni. Ci sono anche link alle fonti dirette. Cosa buffa: il caso reale riguarda il copyright di una serie TV intitolata "The Twilight Zone", l'area crepuscolare tra giorno e notte. Sono capitata su questo articolo cercando di capire se un episodio del 1960 di questa serie era ancora sotto copyright oppure era caduto nel pubblico dominio. Prima avevo provato con lo strumento Digital Copyright Slider dell'associazione delle biblioteche US - http://librarycopyright.net/resources/digitalslider/ - che aveva cautamente risposto "Forse", con una nota che spiegava che dipendeva se il copyright originale era stato rinnovato, e link a lunghi e complessi documenti su come fare per scoprirlo... quindi sono tuttora nella "Twilight Zone" in merito.
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