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Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
Elena Giannini

Wu Ming - Prefazione a Cultura convergente di Henry Jenkins - 2 views

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    Henry Jenkins, docente al Massachusetts Institute of Technology e autore di alcuni dei più importanti saggi degli ultimi dieci-quindici anni sull'odierna cultura pop, soprattutto nei suoi aspetti di partecipazione e creazione di comunità. E' un testo molto interessante che vi consiglio di leggere integralmente.
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    Henry Jenkins nel suo libro "Cultura Convergente" descrive molto bene il panorama mediatico contemporaneo e la convergenza dei media. Parla anche dell'intelligenza collettiva di Pierre Levy. Egli sostiene che il fine più elevato di Internet è l'intelligenza collettiva, un concetto già introdotto da filosofi del passato e così definito in un'intervista: « Che cos'è l'intelligenza collettiva?. In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva"
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    Henry Jenkins nel suo libro "CUltura Convergente"descrive molto bene il panorama mediatico attuale. Parla anche dell'intelligenza collettiva definita da Pierre Levy come il fine più elevato di Internet . "In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva » (Pierre Levy)
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    Jenkins cerca di far capire in cultura convergente come il nostro mondo oggi si basa soprattutto nell'era in cui tutti i mezzi di comunicazione e "tecnologici" convergono tutti nel mondo in modo da instruire oggi il consumatore\ utente alla società contemporanea. nel testo infatti si da libero sfogo alla cultura partecipatica che avviene oggi attraverso Blog, Forum etc sviluppando anche una forma di intelligenza collettiva poichè attraverso questi nuovi mezzi siamo portati a ragionare in modo "collettivo" per sciogliere i Rebus che ci vengono proposti dalla nostra "società"
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    Concordo con Elena Giannini: il libro va letto integralmente, per avere una panoramica completa sul web 2.0. La recensione di seguito in inglese: Addresses, among other things, the promise and perils of Web 2.0 and the rise of YouTube. This book provides an introduction to the world where every story gets told and every brand gets sold across multiple media platforms.
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    Accanto all'intelligenza collettiva, l'altro grande tema di Jenkins è la convergenza, ovvero come le grandi major, ma anche i gruppi autogestiti di fan, riescono a sfruttare le specificità dei diversi mezzi comunicativi ed espressivi fino a creare un mondo completo, variegato ed immersivo, in cui ciascuno può trovare qualcosa, esplorarlo di più o di meno a seconda dei propri gusti, accedervi dal mezzo che preferisce.
olga gabriela hetrea

intelligenza connettiva e apprendimento emotivo - 6 views

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    De Kerckhove, filosofo, sociologo e futurologo, discepolo di Mc Luhan, attento alle problematiche legate alla comunicazione, ai condizionamenti che la tecnologia ha sul linguaggio, sostiene che "il computer è una psico-tecnologia, ossia un'estensione del nostro pensiero che si esterna attraverso il linguaggio, estensione della nostra mente"1. La mente, sia per alleggerirsi dal carico cognitivo sia per aprire nuovi spazi della mente, si appoggia continuamente a tools (strumenti) esterni che hanno il compito di immagazzinare, amplificare, velocizzare, sostenere le informazioni. Internet, in quanto scaffolding (impalcatura che favorisce l'accesso alla conoscenza) ricco di risorse distribuite, rappresenta "una forma di estensione dell'intelligenza e della memoria privata ma fatta collettiva"2, collettiva in quanto la gente lavora con le stesse modalità del lavoro di gruppo, insieme, ma senza perdere la propria identità. Ormai l'informazione non risiede più solo nella testa ma anche nello schermo che, attraverso l'interconnessione mondiale, moltiplica le conoscenze; il sapere di milioni di intelligenze umane è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le linee telefoniche. Ognuno può connettersi con questa memoria collettiva, mondiale come fosse la propria. La rete Internet è simile ad un cervello che continuamente apprende e si ristruttura, è la coscienza del mondo, è lo spazio pubblico comune che abbatte confini e limiti geografici. Ciascuno può connettersi e disconnettersi a questa "intelligenza condivisa" a questa "mente sempre in funzione" con il vantaggio di lasciare invariata l'integrità della struttura. Dall'intelligenza collettiva muove la riflessione di De Kerckhove3 che compie un passo successivo in direzione delle applicazioni concrete dell'idea di Lévy. L'intelligenza connettiva, come suggeri
Elena Giannini

What is media education? - 3 views

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    A 4 minute video from media educators across Europe. What is media education?
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    Diverse definizioni del concetto di "media education", che sottolineano l'importanza del suo ruolo nel promuovere nei ragazzi la capacità di leggere, comunicare, comprendere e rielaborare in modo critico i messaggi provenienti dal mondo mediatico, al fine di imparare a convivere con i media e a usarli in modo adeguato
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    Nella realtà italiana la media education è portata avanti da un movimento riconducibile a Roberto Giannatelli, un salesiano che ha creato il MED ( ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L' EDUCAZIONE AI MEDIA E ALLA COMUNICAZIONE) e con grande sorpresa, ieri su second life, ho scoperto che anche il nostro tutor è un coordinatore. Come definizione media education è quel particolare ambito delle scienze dell' educazione e del lavoro educativo che consiste nel produrre riflessioni e strategie operative in ordine ai media, intesi come risorsa integrale per l' intervento formativo. Vi è l' idea di ricorrere ai media come alleati naturali per parlare del presente, per portare la comunicazione all' interno del processo formatio, sia nel senso di far diventare le tecnologie dei temi su cui il curriculum della scuola si interroga e si interpella e sia ancche come metodo attivo in grado di modernizzare le funzioni dell' insegnamento e lo stesso linguaggio dei docenti della scuola.
alessandro antonelli

Giochi online e influssi sul mondo reale EverQuest: 77th Richest Country - 1 views

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    Un sunto di uno studio del 2002 ( link download dello studio originale http://papers.ssrn.com/sol3/Delivery.cfm/SSRN_ID294828_code020114590.pdf?abstractid=294828&mirid=3 ) effettuato dal Professor Edward Castronova Associate Professor of Economics at California State University, Fullerton, USA. riguardo ai mondi virtuali e alla ricaduta sull'economia reale. Al tempo uno di questi giochi (Everquest) aveva un PIL in valuta reale per transazioni su Ebay superiore a quello della Bulgaria, pur con soli 400.000 Utenti, ad oggi il MMOG più giocato ha oltre 14 milioni di utenti worldwide, con inevitabili ricadute nella vita economica ed anche sociale di molti utenti. Per approfondimenti http://www.ibs.it/code/9788804570837/castronova-edward/universi-sintetici-come.html
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    link funzionante, essendo il testo non più editabile http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=294828
manuela gessini

Intervista a Derrick De Kerckhove - 1 views

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    Nell'intervista De Kerchkove fa diretto riferimento al CC ( Creative Common ) http://creativecommons.org/about ovvero alla possibilità di sharare ( condividere ) il proprio lavoro, con l'impegno da parte del prossimo fruitore, di usare e magari migliorare, tenendo salvi i diritti iniziali ed i fini del creatore originale. E' sostanziale la differenza tra questa nuova frontiera della condivisione e il vecchio ed ormai indifendibile concetto del copyright ( diritto d'autore ) che non pare possa resistere all'aggressione di veri e propri fenomeni di conoscenza distribuita quali Wikipedia che a fini di mera diffusione culturale forniscono conoscenza ( ed a volte discultura ) come fino a poco tempo fa facevano le enciclopedie cartacee. I creative common applicato da Wikipedia è http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.it Tu sei libero: di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera di modificare quest'opera di usare quest'opera per fini commerciali Alle seguenti condizioni: Attribuzione - Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera. Condividi allo stesso modo - Se alteri o trasformi quest'opera, o se la usi per crearne un'altra, puoi distribuire l'opera risultante solo con una licenza identica o equivalente a questa. Prendendo atto che: Rinuncia - E' possibile rinunciare a qualunque delle condizioni sopra descritte se ottieni l'autorizzazione dal detentore dei diritti. Pubblico Dominio - Nel caso in cui l'opera o qualunque delle sue componenti siano nel pubblico dominio secondo la legge vigente, tale condizione non è in alcun modo modificata dalla licenza. Altri Diritti - La licenza non ha effetto in nessun modo sui seguenti diritti: Le eccezioni, libere utilizzazioni e le altre uti
alessandro antonelli

Distributed Cognitions, ebook su google libri , pubblicato dalla casa editric... - 2 views

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    Distributed Cognitions: Psychological and Educational Considerations Di Gavriel Salomon La distributed cognition da Wundt ai giorni nostri, nascita delle teorie e mutamento dell'atteggiamento del mondo scientifico verso l'Apprendimento "distribuito"
alessandro antonelli

American Educational Research Journal Summer 2004, adapting Teacher Interventions to St... - 0 views

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    Articolo sull'importanza dell'intervento di tutoraggio durante le fasi di apprendimento condiviso. E' dimostrato che l'intervento dell'insegnante e la valutazione del lavoro durante l'apprendimento, aumenta sensibilmente la capacità dei singoli studenti di risolvere i problemi posti
alessandro antonelli

What is Collaborative Learning? - 1 views

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    Sunto di un Testo del 1992 di Barbara Leigh Smith & Jean T. MacGregor , pubblicato dal National Center on Postsecondary Teaching, Learning, and Assessment at Pennsylvania State University. Il testo offre una panoramica seppur parziale dei vari "tipi" di apprendimento collaborativo
olga gabriela hetrea

MediaMente - 1 views

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    Il nostro breve corso su Didattica e Nuovi Media si articola in quattro lezioni: ognuna di esse comprende circa 30 minuti di video, una dispensa come questa, e un modulo di esercizi e di test di autovalutazione, che vi permetteranno di capire se avete assimilato i concetti fondamentali della lezione.
ale_p

TELeurope: Grand Challenges - 2 views

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    The scientific work of STELLAR is conceptualised within a 'Grand Challenge' Framework, organised around the three themes, Connecting Learners, Orchestrating Learning and Contextualising Learning. This framework provides structure for our thinking towards developing 'Grand Challenge Problems'. These are problems that foster scientific and technological innovation to solve key problems in technology enhanced learning.
valeria de luca

Tonino Cantelmi "Esserci, con e per progressione magnifica. La riscoperta del... - 2 views

Esserci, esserci-con, esserci-per: questa è la "progressione magnifica" che permette di partire da un Io (l'esserci), per passare ad un Tu (l'esserci-con) e infine giungere ad un Noi (l'esserci-per...

started by valeria de luca on 12 Mar 12 no follow-up yet
valeria de luca

Realtà virtuali e identità soggettiva - Nuovi mondi e psicopatologia del Sé P... - 5 views

Molto interessante questo contributo. Effettivamente si possono riscontrare soprattutto negli adolescenti o in generale nei giovani in questo momento delle modificazioni evidenti nella cognizione ...

CARMEN FALCONE

L'interattività diviene contatto (De Kerckhove, 1996) . - 1 views

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    Il concetto di costruzione collaborativa della conoscenza può consentire alcune riflessioni teoriche. Himmelman, ad esempio, distingue vari gradi di interazione ai fini dell'apprendimento, fino ad arrivare al concetto di collaborazione: - Networking: scambio di informazioni - Coordinazione: scambio di informazioni ed alternanza di attività - Cooperazione: scambio di informazioni, alternanza di attività, condivisione di risorse e raggiungimento dell'obiettivo comune, tutto ciò per il beneficio reciproco. La cooperazione implica un'organizzazione rigida, con ruoli definiti, una specie di "lavoro di squadra"; La collaborazione : un'organizzazione aperta, meno strutturata, in quanto si costruisce man mano che si procede. Specialmente in rete, la collaborazione, rispetto alla cooperazione, richiede consapevolezza. Gli elementi di innovazione offerti dalle nuove tecnologie rendono possibile gestire autonomamente le informazioni e di rielaborare i concetti in una dimensione collaborativa interattiva e con una flessibilità dei percorsi formativi. Il modello di apprendimento è basato sull'allievo e si costruisce sul superamento di una fruizione passiva, promuovendo un atteggiamento attivo, rielaborativo delle conoscenze e interattivo verso le nuove tecnologie. Gli ambienti di apprendimento sostenuti dal computer favoriscono processi di crescita collettiva e promuovono forme di intelligenza collettiva e connettiva pur salvaguardando l'identità e la personalità individuale.
valeria de luca

UNA IPOTESI DI RICERCA MOLTO EVOCATIVA SU RAPPORTO TRA DNA E PENSIERO, FATTA DA DUE RIC... - 4 views

DNA E Pensiero Affascinante ipotesi dalla Russia, sul ruolo del DNA in generale, che si ricollega in qualche modo al pensiero esoterico e alla tradizione dei "maestri spirituali", secondo cui il n...

started by valeria de luca on 09 Mar 12 no follow-up yet
Alessandro Bigarelli

La pedagogia della postmodernità e i media tecnologici - 4 views

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    Panoramica ben corredata di riferimenti bibliografici contestuali a noi noti: da McLuhan(Psicotecnologie) a Bourdon (Sociologia), con tanta Pedagogia e Antropologia. La scuola dovrebbe prendere definitivamente atto che i nuovi media sono in grado di creare immaginari stra-ordinari, che modellano, plasmano ed educano gli individui (nuovo senso della soggettività). Di conseguenza, l'individuo dovrebbe essere educato ai media (cuore della New media education) in quanto educazione alla fruizione con l'obiettivo di costruire una "cittadinanza digitale".
Graziella Fiorini

Bibliotime, XII, 2 - 2 views

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    Riflettere, analizzare, comprendere le caratteristiche, gli elementi costitutivi, le strutture linguistiche, le forme espressive dei New media significa riflettere sulle modalità stesse di creazione, produzione, diffusione della conoscenza ai nostri giorni.
Gianluca Campanile

Se l'effetto rete annulla la saggezza delle folle - 2 views

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    Oggi, attraverso una serie di modalità diverse, l'intelligenza si mette on line e il passaparola elettronico serve per distribuire le notizie. Il simbolo del nostro nuovo secolo è la rete, la rete senza centro, né orbita, né certezze. Essa è una connessione infinita di cause, è l'archetipo che rappresenta ogni cosa perché ogni cosa ci può appartenere, ogni intelligenza, ogni economia, ogni uomo e ogni famiglia, insomma qualsiasi cosa appaia interessante. La rete non è rassicurante, è al contrario complessità e può diventare caos se portata agli eccessi. Ma è vero che quando prendiamo grandi quantità di oggetti qualitativamente mediocri e li connettiamo tra loro succede qualcosa di molto misterioso: emerge un valore che è superiore al valore delle parti, si verifica cioè un incremento della performance che non è solo basato su un'addizione.
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