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Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
Francesca Ciotta

Cognizione distribuita - 2 views

http://www.indire.it/new_funzioniobiettivo/associazioni/uciim/approfondimenti/articolo%201/definizione_cognizione2.htm "L'operare e il riflettere dell'individuo sono in parte connessi con le capaci...

cognizione distribuita

started by Francesca Ciotta on 17 Aug 13 no follow-up yet
Francesca Ciotta

Eccocci nell'era delle psicotecnologie. - 3 views

http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/d/dekerc06.htm L'articolo riporta un'intervista a Derrick De Kerckhove che, nonostante sia datata 1998, ha dei contenuti attualissimi e, per cert...

psicotecnologie

started by Francesca Ciotta on 17 Aug 13 no follow-up yet
De Rose Mario

Ma internet ci rende stupidi? - 2 views

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    Rifacendomi a Nicholas Carr ho trovato questo articolo, secondo me internet non ci rende stupidi perché a volte é molto utile per fare ricerche,ricercare libri,articoli ecc, soprattutto per gli studenti che ad esempio devono fare la tesi, o studiare, con internet abbiamo ormai archiviato la biblioteca tradizionale entrando in quella virtuale che più delle volte risulta essere molto più fornita, quindi un buon uso di internet di sicuro non rende stupidi, ma intelligenti perché si imparano nuove cose.
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    L'articolo è interessante perchè riporta pareri autorevoli sia contrari che favorevoli all'uso di internet e fa anche riflettere sul problema della dipendenza. pertanto, si può ritenere appropriato rispetto ai contenuti del corso di studi, corretto e accurato.
De Rose Mario

Schermologia - 1 views

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    Restando in tema ho trovato questo articolo che parla appunto delle psicotecnologie ma sopratutto della schermologia questa nuova scienza giovane che studia di come oggi nella nostra società siamo sottoposti a tanti schermi dal cinema al cellulare, sistemi statici e sistemi dinamici, cioè il cellulare non serve ora solo per chiamare ma è diventato il nostro schermo più fedele dove ci si connette ad internet e soprattutto ai social network per raccontare e le nostre giornate e restare in contatto con amici.
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    L'articolo pone l'attenzione su un argomento di crescente interesse sociale per via del continuo uso di "schermi" al quale ci sottoponiamo quotidianamente. Il testo è approrpiato ai contenuti del corso di psicotecnologie nel quale si descrivono tutti i tipi di schermi utilizzati dall'uomo e la loro influenza si di esso e sulle relazioni sociali. Come si legge nell'articolo, credo che tra non molto si parlerà di "schermopatia" per definire la dipendenza dagli schermi e le relative implicazioni relazionali.
giorgia colavolpe

Come le psicotecnologie cambiano le nostre menti..e anche la politica.. - 1 views

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    Se fino a qualche anno fa si parlava di intelligenza collettiva ora siamo entrati nell'era dell'intelligenza connettiva.
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    L'articolo è appropriato ai contenuti del corso di studi poichè tratta dell'influenza delle psicotecnologie sui comportamenti sociali dell'uomo. Fare politica è un'arte sociale e il politico cerca di rendersi credibile e affidabile e anche al passo con i tempi servendosi dei mezzi di comunicazione diretti a sua disposizione (televisione e anche internet). L'articolo è corretto e anche completo nelle informazioni poichè spiega in sintesi cos'è e di cosa si occupa la psicotecnologia.
Rosanna Di Gioia

Università, ecco il percorso per orientarsi. Arriva l'App per scegliere l'ate... - 1 views

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    Interessante articolo che dimostra come la tecnologia possa essere un utile strumento per l'orientamento e allo stesso tempo ci conferma come gli strumenti di orientamento (scolastico in questo caso) siano, almeno in parte, cambiati. Non ci si affida solamente a strutture istituzionalizzate come possono essere considerati i Centri d'orientamento, ma anche al web
De Rose Mario

La tecnologia fortifica i neuroni? - 1 views

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    Da una ricerca é emerso che in effetti la tecnologia aiuta a migliorare l'attività cerebrale aumentando l'attività dei neuroni in particolare modo il lobo frontale è quello che più beneficia di questi miglioramenti perché sede del ragionamento e delle decisioni.
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    L'articolo inserito risulta appropriato ai contenuti del corso di studi poiché pone l'accento sulla relazione tra l'uso della tecnologia e lo sviluppo delle connessioni neuronali. La fonte di ricerca è affidabile e, pertanto, anche il contenuto dell'articolo ha un alto livello di correttezza. Il testo è accurato ed esaustivo ma, trattandosi di un argomento molto vasto, si può approfondire l'argomento sviluppando ricerche correlate relative nell'ambito della neuropsicologia cognitiva poiché, come afferma la dottoressa Pina Scarpa nell'articolo in questione, "è cambiato il nostro modo di apprendere, non è più la sola vista e la sola decodifica testuale a permetterlo, ma è l'insieme di vista testuale, di immagini, di suoni, musica, rumore, o addirittura tatto nella realtà virtuale".
De Rose Mario

Tulving: Memoria episodica,semantica e procedurale - 1 views

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    Tulving è stato proposto come premio nobel per le suericerche effettuate sulla memoria dando vita appunto a nuovi magazzini sensoriali e quindi dichiarando che la Memoria a breve termine e la memoria a lungo termine non sono gli unici tipi di memoria
De Rose Mario

Insegnare con la tecnologia - 0 views

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    Beh ormai non dovrebbe essere più una novità inserire nelle scuole la tecnologia per insegnare visto che ormai tutto ruota intorno ad essa, quindi potrebbe essere un nuovo metodo educativo per insegnare.
De Rose Mario

Scrittura ipertestuale - 2 views

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    Interessante articolo su come l'era dell'informatica abbia modificato la didattica con un focus particolare al tema scrittura ipertestuale e apprendimento. L'articolo in particolare affronta la logica dell'ipertesto alla luce delle prospettive di Bruner e di Gardner.
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    Contenuto trasversale sugli argomenti del corso sulle psicotecnologie. Si parla dell'utilizzo nell'apprendimento e di come deve essere sviluppato un ipertesto a tale scopo.
De Rose Mario

L'intelligenza secondo Gardner - 0 views

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    L'articolo parla di Gardner e dell'intelligenza
De Rose Mario

Elogio al multitasking - 1 views

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    Oggi un pò tutti usiamo il multitasking riusciamo a fare nello stesso tempo tante cose che priva dell'avvento di internet non erano consentite, ecco che quindi possiamo impiegare il nostro tempo nel miglior dei modi facendo le cose che più ci piacciono, infatti questo articolo lo rispecchia alla grande
De Rose Mario

Golemam, l'intelligenza emotiva - 2 views

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    Goleman individua 5 ambiti principali. 1. Conoscenza delle proprie emozioni-consapevolezza di sè (capacità di riconoscere un sentimento nel momento in cui si presenta). 2. Controllo delle emozioni-padronanza di sè. 3 Motivazione di se stessi, sapendo ritardare la gratificazione e controllando gli impulsi. 4. riconoscimento delle emozioni altrui-empatia. 5 gestione delle relazioni-abilità sociali. Il nostro livello di intelligenza emotiva non è fissato alla nascita, questa continua a svilupparsi tutta la vita attraverso l'esperienza. Ogni essere umano ha livelli di competenze diverse nei 5 ambiti ma con l'allenamento adeguato possono essere sviluppati.
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    Molto interessante l'approccio di Goleman che mette al centro l'individuo e la percezione del se, da invididuare e perfezionare in un percorso a step o meglio anche un percorso da intendere in maniera circolare la cui l'apparente fine o conclusione non è altro che l'inizio di un'altra esperienza cognitivo-emozionale riconducibile alla vita stessa.
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    L'approccio di Goleman all'intelligenza emotiva sembra aprire ampie possibilità di miglioramento delle competenze emotive che l'individuo può sviluppare nel corso della propria esistenza. In realtà quando ci confrontiamo con persone in diversi ambiti quello che si nota è una sorta di approccio mentale a problemi, situazioni, stress che raramente si modifica nel corso della vita. E' vero credo che l'intelligenza emotiva si possa coltivare e stimolare ma al tempo stesso, essendo legata alle emozioni, alla consapevolezza di se stessi e degli altri è anche molto condizionata dalle esperienze nell'infanzia. Tra gli studiosi delle origini e dello sviluppo delle strutture mentali, verso l'ottimalità piuttosto che verso la patologia, del bimbo e poi dell'adulto, esiste ormai da molti lustri una convergenza nell'affermare che la qualità delle strutture interne della personalità, e l'intelligenza stessa, dipendono da quanto si è strutturato nelle interazioni precoci del bimbo con i suoi caregivers. Allego un link con qualche dettaglio in più sul tema: http://www.psychomedia.it/pm/lifecycle/perinatal/imbasc6.htm
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    L'intelligenza emotiva, per Goleman è un insieme di specifiche capacità (consapevolezza e padronanza di sé, motivazione, empatia, abilità nelle relazioni interpersonali). Queste capacità sono fondamentali per ogni essere umano, possono essere sviluppate da chiunque a prescindere dalla cultura, dal ceto sociale, dal credi religiosi, dal sesso ecc., divenendo così competenze emotive e sociali. Apprendiamo ad essere emotivamente intelligenti attraverso l'educazione e lo sviluppo di queste abilità, quindi è indispensabile che queste siano educate e sviluppate a partire dalla nascita in modo che diventino competenze. Goleman scrive il libro in un momento in cui la società civile americana è attraversata da una crisi profonda; aumento dei crimini, dei suicidi ed altri indicatori di malessere che si registrano soprattutto nei giovani. Il consiglio proposto dall'autore è che per guarire da questi mali sociali occorre prestare più attenzione alla componente sociale ed emozionale nostra e dei nostri figli, con l'impegno a coltivare queste abilità. L'autore suggerisce anche di insegnare ai bambini l'alfabeto emozionale, inteso come capacità interpersonali essenziali, che servono a equilibrare la razionalità con passione. Oggi le emozioni sono oggetto di studio delle neuroscienze. "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"
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    Per Goleman l'intelligenza emotiva è tutto ciò che nella nostra mente concerne il capire e controllare i propri sentimenti, entrare in empatia con gli altri, essere ottimisti e realisti, avere fiducia in sé stessi. Insomma, tutto quello che attiene al governo delle emozioni. Goleman non si limita a descriverla in maniera teorica ma la analizza e la declina in 25 vere e proprie competenze con le rispettive abilità. Raccogliendole tutte si può ottenere una vera e propria griglia di valutazione composta da: nome della competenza, relativa descrizione e griglia dei comportamenti che la identificano e la misurano.
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    Leggendo delle varie forme di intelligenza ovviamente si deve citare l'intelligenza emotiva quella di Goleman che è quella che pone l'accento prorpio sull'individuo che deve prendere coscienza di sè ed essere al centro delle proprie emozioni per poter vivere meglio ed allontanare gli eventi frustanti, avendo un controllo sulle proprie emozioni e sugli eventi, qui di sapersi gestire ed autoregolarsi.
De Rose Mario

Tecnopsicologia - 0 views

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    Si parla appunto delle psicotecnologie di come l'uomo si confronti con queste tecnologie inoltre si parla anche della cultura orale e di come il linguaggio abbia influenzato tali culture rendendo l'uomo individuale, e di come il testo si può togliere dal contesto e poi si arriva anche all'ipertesto e ai blog cioè questo modo di divnire parte di una comunità
De Rose Mario

Facilitare il compito a medici e pazienti - 1 views

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    La salute è di sicura la cosa più importante per gli essere umani,quindi facilitare il compito a medici e pazienti non sarebbe una cattiva idea, ecco quindi che arriva la tecnologia in aiuto
De Rose Mario

Il Tag alla conquista del mondo e di facebook - 3 views

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    Questo articolo di repubblica parla del tag
De Rose Mario

La tecnologia che aiuta - 0 views

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    Ho trovato questo articolo e l'ho postato perché mi sembra una buona invenzione.
De Rose Mario

Il - 0 views

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    Io credo che quando si parla di tecnologia al centro ci sono i giovani perché sono i primi ad essere investiti dalle nuove tecnologie nel senso che si ha la voglia di scoprire nuovi orizzonti. Non la tecnologia si sono diffusi anche i social network quindi si può interagire con altre persone anche distanti, ecco diciamo che questo aiuta a mantenere i rapporti ma potrebbe nascondere anche dei limiti nel senso che si potrebbero perdere di vista i rapporti inter personali dal vivo quindi perdere quel contatto, percepire quelle sensazioni che solo dal vivo si possono provare, ma ciò non toglie che internet è un potente strumento di comunicazione virtuale, ma non solo si posso fare tante cose su internet che fatte dal vivo richiederebbero il doppio del tempo come ad esempio ordinare un libro senza andare in biblioteca o consultare delle riviste
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