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Home/ Groups/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno
Enza Avino

Aspetto semantico delle folksonomies - 2 views

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    "Questa sera si cataloga a soggetto. Breve analisi delle folksonomies in prospettiva bibliotecaria" E' il titolo di questo interessante articolo sul valore semantico del tagging e delle prospettive - anche pratiche - nel campo della catologazione del sapere
marco landolfi

MULTITASKING - 4 views

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    Un simpatico video che spiega il Multitasking che possiamo tradurlo con compiti multipli. Il termine viene utilizzato per riferirsi alla caratteristica di un processore di elaborare diversi programmi e gestirli in maniera indipendente l'uno dall'altro, nello stesso momento. Ad esempio, se durante il multitasking si blocca uno dei programmi, non deve accadere che si blocchino anche gli altri in esecuzione, nè tantomeno il sistema operativo, che deve continuare a funzionare regolarmente.
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    Questo video è molto intuitivo ed efficace nel far capire il principio alla base del multitasking. A sua integrazione, vorrei aggiungere un esempio tratto da una lezione d'informatica, che mi sembra particolarmente adatto a chiarire ancora meglio il meccanismo che regola questo processo. Qual è il principio alla base del multitasking? Supponiamo di avere tre utenti, ad ognuno dei quali corrisponde un programma. Sono i programmi A, B e C. Ognuno parte in un certo istante e impiegherà un certo tempo per concludersi. Con il sistema monotask il programma B comincia solo quando l'A è terminato, mentre il C quando sono terminati sia A che B. Questo può essere particolarmente penalizzante in termini di attesa, soprattutto se A e B sono processi che necessitano di un lasso di tempo molto più ampio di C. Con il multitask ogni processo A, B e C viene spezzato in tante piccole porzioni e lo schedulatore comincia ad eseguire le piccole porzioni di ognuno, passando continuamente da A a B a C e portando avanti contemporaneamente i 3 processi, e ciò permette un'efficienza grandissima!
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    il multitasking è forse uno dei principi più importanti su cui si basa il funzionamento dei personal computer e cioè quello di poter svolgere un gran numero di operazione contemporaneamente. E' ovvio che questa possibilità di svolgere più calcoli da parte del processore è limitata dalla potenza del processore stesso. La stessa cosa, secondo uno studio da Etienne Koechlin della Ecole Normale Supérieure di Parigi, non è possibile per il nostro cervello che per colpa del bombardamento continuo a livello mediatico è portato a subire una deconcentrazione intermittente. Gli studiosi francesi hanno osservato un gruppo di 32 volontari ai quali era stata affidata prima una sola mansione e poi due mansioni simili ma in contemporanea. Nel momento in cui i volontari svolgevano una sola mansione le aree del cervello coinvolte erano maggiori, mentre svolgendo due mansioni nello stesso tempo il cervello si divideva a metà assegnado una mansione a ciascun emisfero. Gli studiosi francesi affermano che lo studio è valido non solo per le cose da fare ma anche per quelle da pensare. http://www.corriere.it/salute/10_aprile_16/cervello-non-multitasking_eabbf244-494d-11df-af35-00144f02aabe.shtml
marco landolfi

Tecnopsicologie e psicotecnologie - 7 views

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    Sintesi di una relazione del prof. Derrick De Kerckhove su "Tecnopsicologia e psicotecnologie: media, mente e linguaggio" sono il tema dell'intelligenza connettiva e della reciproca influenza tra tecnologia e psicologia.
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    E' un articolo molto interessante, in particolare per quel che riguarda il software usato dal Professore con gli studenti di Nizza, al fine di produrre validi progetti, creati da un'intelligenza connettiva (somma sinergica delle intelligenze di tutti gli studenti).
Raffaella Benetti

Sally Adee/Una mente in stato di grazia è più creativa? - 1 views

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    Ho letto questo articolo sulla rivista "Internazionale" e, cercando nel web, ho trovato un sito che lo riporta. L'articolo è tradotto dall'inglese (non sono riuscita a trovare l'originale dell'autrice Sally Adee, sul New Scientist). Mi è sembrato molto interessante, in questo dibattito sull'importanza delle tecnologie per l'educazione e l'apprendimento e sul multitasking. La capacità di concentrazione è fondamentale per ottenere grandi prestazioni. Una ricerca effettuata alla fine degli anni settanta dallo psicologo Csìkszentmihalyi lo aveva portato ad individuare quattro caratteristiche fondamentali di questo stato di intensa concentrazione, definito "flusso": la concentrazione totale che fa perdere il senso del tempo, l'autotelicità (la sensazione che l'attività in cui siamo impegnati sia gratificante in sé), la sicurezza nelle proprie capacità e l'automaticità (la sensazione che tutto avvenga in maniera naturale, senza sforzo, come se "il pianoforte suonasse da solo"). L'articolo mi ha fatto riflettere sull'importanza di questo tipo di concentrazione per l'apprendimento e per lo sviluppo anche emotivo della persona. Volevo condividerlo e magari sentire se qualcuno ha qualche riflessione da aggiungere. Non ritenete che far raggiungere agli allievi questo "stato di grazia" sia ciò su cui qualsiasi educatore dovrebbe concentrare la propria creatività e professionalità? Anzichè impazzire con nuove tecnologie o nuove modalità di apprendimento legate alle tecnologie, non è questo che dovremmo curare di più? Non è questo che permetterebbe di far crescere persone sicure, sane, consapevoli e meno stressate mentalmente? Avere tutte le possibilità aperte, non fa correre il rischio di non rendere attuale alcuna potenzialità e di disperdere le energie in mille direzioni? Non si tratta di potenziare le capacità di concentrazione per diventare tutti dei geni in un'arte o una scienza, ma per imparare a raggiungere quello stato di "flusso" in cui l'individuo
PAOLA CACCHIONE

Arriva il social network per il mondo accademico - 5 views

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    Arriva il social network per il mondo accademico, E' So.cl, piattaforma di Microsoft che connette gli studenti con la stessa formazione, Il progetto iniziale e' stato sviluppato il 2009 dal laboratorio FuSe (Future Social Experience) ed e' stato gia' sperimentato nelle Università di Washington, Syracuse e della New York University.
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    Cyberspazio: formazione e informazione Aug 1, 2012 "Il Cyberspazio ha puntato su due aspetti fondamentali: la formazione e l'informazione". Lo sottolinea Pasquale Alfieri , uno degli organizzatori di questa rassegna telematica, alla sua seconda edizione, e responsabile del settore informazione. FORMAZIONE perche' i ragazzi devono prepararsi al mondo del lavoro, acquisendo familiarita' con le tecnologie piu' avanzate. INFORMAZIONE per ridurre le distanze tra media e giovani utenti. L'idea del Cyberspazio e' stata quella di trasformare i giovani in "inviati" di testate giornalistiche. Questa esperienza e' servita per entrare in una dimensione del mercato del lavoro totalmente sconosciuta, dove convivono nuove figure professionali: dai cameramen agli operatori, dai tecnici audio e video agli scenografi di set virtuali, sino alla computer grafica. Link: http://www.radio.rai.it/grr/ar...iale/cyber98/ Added by: cla
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    Questo nuovo social network sembra davvero interessante. Eppure, per noi che studiamo in un'Università Telematica e siamo già abituati alla condivisione dei materiali accademici, vedi il forum, il sito utiu.students, e lo stesso Diigo, questa nuova piattaforma non sembra poi così rivoluzionaria... anzi, credo sia strano che non sia arrivata prima. In ogni caso guardo sempre con interesse a tutti quei mezzi che permettono la co-costruzione e la condivisione delal conoscenza!
STELLA CAPASSO

La Noosfera - 3 views

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    Desideravo condividere questo file molto interessante, e nello stesso tempo affascinante, sulla Noosfera. Dopo un'accurata carrellata dei precedenti storici, ci si sofferma in maniera dettagliata sui contributi apportati da Pierre Teilhard de Chardin, che ha dettagliatamente descritto natura e struttura della Noosfera, nonché le condizioni di sviluppo e le conseguenze relative a questo concetto. Ma in quest'articolo sono evidenziati i contributi di numerosi altri autori che hanno chiarito ed arricchito questo costrutto. Il contributo che più reputo interessante, che evidenzia quanto sia concreto e reale questo concetto, è quello di Robert Muller, il quale pensa che "le Nazioni Unite siano un corpo noosferico, più esattamente un cervello collettivo che esprime le preoccupazioni planetarie, una rappresentanza universale che emerge come entità cooperativa. Le decisioni politiche, economiche, sociali, - prese a quel livello, -rappresentano la volontà di un cervello collettivo". Altro passaggio essenziale è la definizione molto precisa e rigoroso che viene data della Noosfera, considerati i contributi dei diversi autori: «La Noosfera è l'insieme delle attività intellettuali e spirituali espresse dall'Umanità. Esse si sono accumulate nel corso del tempo ed entrano di continuo in una memoria collettiva, che occupa oggigiorno anche uno spazio virtuale illimitato. La Noosfera emerge dalla Biosfera, l'avvolge in maniera sempre più consistente e la condiziona totalmente, compreso il genere umano, in senso positivo o negativo. Nei campi informazionali noosferici, che avvolgono il pianeta, interagiscono anche le emozioni collettive vissute dall'Umanità. La Noosfera si avvale di una struttura fisica, costituita da mezzi di comunicazione d'ogni tipo che rendono possibile l'istantaneità delle interazioni umane. Nella Noosfera si rispecchia l'Umanità che prende sempre più coscienza di se stessa, sino alla formazione, in un lontano futuro, di un possibile Centro dec
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    Mi è molto piaciuto questo post, poichè il concetto di Noosfera è un qualcosa di relativamente nuovo e, credo, ancora di inesplorato. Tra i contributi più interessenti su questo argomento, a parte il sempre attuale concetto di "villaggio globale" di McLuhan, mi ha colpito in modo particoalre quello di Peter Russell, che ha paragonato lo sviluppo del cervello nell'embrione umano alla nascita di un cervello globale. Per cui, se così fosse, è facile intuire che questo campo ha ancora molti margini di sviluppo ed è difficle prevedere quali traiettorie andrà a disegnare.
Enza Avino

Psicotenologie: approfondimenti e suggerimenti bibliografici - 4 views

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    spulciando nei materiali a disposizione degli studenti del consorzio nettuno - che ha costituito la prima parte del mio attuale percorso universitario - ho trovato questa vera e propria miniera di link ed approfondimenti , tutti, a parer mio utili ad approfondire vari aspetti di questa tematica affascinante
Giuseppe Del Grosso

Intelligenza emotiva e e-learning - 2 views

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    Intelligenza emotiva e e-learning ShareIl coinvolgimento e la motivazione dei corsisti, anche di quelli più "difficili", interessati solo all'ottenimento del titolo rimane una delle problematiche che il progettista e-learning deve affrontare. (pubblicato originalmente su Idearium) PROGETTAZIONE E-LEARNING PER VALORIZZARE L'INTELLIGENZA EMOTIVA: STRATEGIE PER L'APPRENDIMENTO IN RETE di G. R. Mangione e C. Policaro Dallo schema narrativo … Per rendere conto dell'organizzazione di corsi per l'apprendimento in rete, è utile punto di partenza il confronto con la semiotica (Propp,1996) dal quale ricaviamo la definizione di "racconto" come sequenza di episodi formali interdefiniti, dotati di un senso, di una direzione[1] e ci domandiamo in che misura è possibile che l'articolazione dello schema narrativo caratterizzi anche un corso e-learning? La Morfologia della fiaba indica la ricorrenza di tre grandi prove: una prova qualificante nella quale il soggetto si rende competente, atto a fare, attraverso esami e riti di iniziazione; una prova decisiva nella quale il soggetto si realizza compiendo un certo numero di azioni; una prova glorificante nella quale il soggetto ottiene il riconoscimento di ciò che ha fatto, e di conseguenza di ciò che è. L'eroe vi si deve sottoporre (Floch, 1997), e dalla articolazione delle stesse prende forma una storia completa. Appare evidente una correlazione con un corso di formazione in rete. La prova qualificante ha l'obiettivo di qualificare il corsista, suggerendo un punto di partenza che rispecchi le sue conoscenze pregresse. La prova decisiva rappresenta il cuore della didattica on line che cerca di utilizzare al meglio le potenzialit? delle nuove tecnologie e coinvolgere l'utente mediante la partecipazione attiva all'interno del percorso formativo condiviso con altri utenti, sia attraverso uno storyboarding con intreccio narrativo in prima persona, sia attrave
Giuseppe Del Grosso

MediaMente: "L'apprendimento online" - 0 views

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    "L'apprendimento online" SOMMARIO: La formazione on line è un processo di apprendimento mediato dal calcolatore dove i corsi vengono distribuiti attraverso un Cd-Rom o Internet (1). I vantaggi dell'apprendimento online sono numerosi. (2). L'apprendimento on line offre il vantaggio di poter continuare la propria crescita personale anche oltre la tradizionale età scolare. (3). Un portale didattico è un punto di ingresso su Internet dove l'utente può raggiungere dei corsi di formazione on line su qualunque materia. (4) L'intervistato spiega cos'è un portale didattico. (5). Il futuro dell'apprendimento on line è legato molto all'infrastruttura di base che supporta oggi Internet. (6). L'intervistato spiega qual è l'architettura di un corso on line. (7). Oggi si tende a eliminare la figura del programmatore e di permettere all'esperto del contenuto di creare lui stesso il materiale. (8). L'Iintervistato spiega che cosa sta succedendo oggi in Italia nella formazione on line. (9) L'insegnamento on line non può completamente sostituire quello tradizionale. (10) L'intervistato da una spiegazione di cos'è la tecnica Smile. (11) La presenza italiana all'estero, nel campo della information and communication tecnology, si è incrementata negli ultimi anni. (12) In America Le aspettative da parte della società per cui si lavora sono molto elevate. (13) -------------------------------------------------------------------------------- INTERVISTA: Domanda 1 Cos'è la formazione on line e quali possono essere i vantaggi dell'apprendimento on line? Risposta La formazione on line è un processo di apprendimento mediato dal calcolatore dove i corsi vengono distribuiti attraverso un Cd-Rom o Internet. Ora la definizione si è evoluta ormai solamente per definire la distribuzione di corsi attraverso Internet in quanto i Cd-Rom stanno ormai perdendo la loro importanza in questo settore. Domanda 2 Quali p
Donatella Fantozzi

tecnologie - 5 views

shared by Donatella Fantozzi on 26 May 12 - No Cached
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    Ma quanto è importante per gli insegnanti oggi la tecnologia? Quanto può migliorare e integrare le metodologie didattiche?
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    E' un articolo tanto interessante, quanto avvilente! E' davvero sconfortamte sapere che la prossima generazione di italiani rischia di non stare al passo dei paesi in cui l'importanza della cultura e dell'innovazione ha, evidentemente, maggior importanza che nel nostro. Bassa percentuale di scuole con connessione Internet, classe docente mediamente anziana, mancanza di progettazione e coordinazione nazionale ai progetti che prevedono l'uso delle nuove tecnologie nell'insegnamento... Se vogliamo assicurare un futuro ai nostri giovani, dobbiamo necessariamente rivedere qualcosa in questo sistema!
Barbara Bellot

panoramica sul cambiamento - 5 views

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    Ho trovato questo blog. Parla in modo semplice del passaggio dalla cultura orale a quella scritta e poi all'era digitale. Ci sono brevi descrizioni di alcuni dei più importanti pensatori in materia, da McLuhan ad Havelock (non è approfondito come a lezione ma l'ho trovato chiaro e pertinente).
Barbara Bellot

video-intervista a Nicholas Carr - 3 views

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    è una breve esposizione della posizione di Nicholas Carr riguardo l'uso del web e di come questo modifica il nostro modo di pensare. Ci sono lati positivi e negativi, e come al solito la virtù dovrebbe stare nel mezzo. Trovo il suo punto di vista cauto ma non disfattista.
PAOLA CACCHIONE

HyQ, il robot quattrozampe nato in Italia - - 3 views

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    l'articolo descrive l'invenzione del robot a quattro zampe realizzato dall'Istituto Italiano di Tecnologia,
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    Molto interessante, ma non capisco la necessità di avere animali di compagnia robotici. In generale sarebbe molto più utile concentrarsi su robot con fattezze umane che potrebbero avere maggiori finalità (es. disinnesco di ordigni, aiuto domestico a casa, ecc..). Cmq credo che l'automazione in generale sia un altro tentativo dell'uomo di rendere reali e concreti i prodotti della propria mente, ancora una volta la tecnologia espande la nostra mente facendola superare i confini personali.
Giovanni Acunzo

McLuhan predice '"connettività mondo" - 2 views

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    Breve video (in lingua originale) in cui Marshall McLuhan predice in un'intervista alla CBC la connettività che in futuro caratterizzerà il mondo
Giovanni Acunzo

Ipertesti e pratica educativa - 3 views

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    Questo è un saggio del 1993 critica un certo approccio all'uso degli ipertesti in ambito educativo. Oggi é decisamente datato, ma può, forse, avere ancora qualche interesse metodologico e ci ofre, in parte, un profilo storico dell'argomento.
Giovanni Acunzo

Intelligenza collettiva ed evoluzione umana - 3 views

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    I questa pagina web troviamo una discussione sull'intelligenza collettiva, che parte dal pensiero di P. Levy che in qualche modo ricalcano le concezioni di McLuhan, in particolar modo qunado ci riferiamo "all'espansione della coscienza" degli esseri umani, grazie alle nuove tecnologie.
rosa maria tafuri

Social tagging e biblioteche - 4 views

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    Implicazioni e suggestioni di una "classificazione generata dagli utenti che emerge attraverso un consenso dal basso"
rosa maria tafuri

"Dal giornale al Pixel e ritorno". Seminario Fieg-OTM. Leggere: esperienza diversa su o... - 5 views

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    Differenziazioni delle diverse letture
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    Nicholas Carr nel suo famoso articolo "Is Google making us stupid?" asserisce che nel momento in cui l'individuo legge in sequenza un testo non acquisisce soltanto il messaggio dell'autore ma produce nella sua mente un insieme di inferenze e analogie, costruisce le proprie idee. La Rete è ormai il medium che universalmente fornisce le informazioni, ma ci forniscono temi su cui riflettere e modellano i nostri pensieri. Carr ammette che il Web sta modificando la sua capacità di concentrazione e come accade a lui accade anche a coloro i quali usano Internet come fonte di informazione.
rosa maria tafuri

UNA PANORAMICA DEI SISTEMI COGNITIVI ARTIFICIALI - 3 views

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    La nostra indagine sui sistemi artificiali si propone di illustrare i vari approcci al problema, partendo da considerazioni generali sulla possibilità dello sviluppo autonomo di certe capacità cognitive, spaziando dal paradigma cognitivista a quelli cosiddetti emergenti
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