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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged #educazione

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alessandro antonelli

American Educational Research Journal Summer 2004, adapting Teacher Interventions to St... - 0 views

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    Articolo sull'importanza dell'intervento di tutoraggio durante le fasi di apprendimento condiviso. E' dimostrato che l'intervento dell'insegnante e la valutazione del lavoro durante l'apprendimento, aumenta sensibilmente la capacità dei singoli studenti di risolvere i problemi posti
alessandro antonelli

Distributed Cognitions, ebook su google libri , pubblicato dalla casa editric... - 2 views

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    Distributed Cognitions: Psychological and Educational Considerations Di Gavriel Salomon La distributed cognition da Wundt ai giorni nostri, nascita delle teorie e mutamento dell'atteggiamento del mondo scientifico verso l'Apprendimento "distribuito"
alessandro antonelli

What is Collaborative Learning? - 1 views

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    Sunto di un Testo del 1992 di Barbara Leigh Smith & Jean T. MacGregor , pubblicato dal National Center on Postsecondary Teaching, Learning, and Assessment at Pennsylvania State University. Il testo offre una panoramica seppur parziale dei vari "tipi" di apprendimento collaborativo
NICOLINA NOCERA

Disturbi di apprendimento e nuove tecnologie - 2 views

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    Avendo seguito il corso di tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento mi sono chiesta se le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie potessero essere sfruttate anche con soggetti che presentano deficit di apprendimento.
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    Due le grandi linee: vi sono coloro che come Sperman ritengono che esista un fattore "G"di intelligenza generale; e altri come Thurston postulano l'esistenza di famiglie di abilità primarie, come q...
Elena Giannini

Wu Ming - Prefazione a Cultura convergente di Henry Jenkins - 2 views

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    Henry Jenkins, docente al Massachusetts Institute of Technology e autore di alcuni dei più importanti saggi degli ultimi dieci-quindici anni sull'odierna cultura pop, soprattutto nei suoi aspetti di partecipazione e creazione di comunità. E' un testo molto interessante che vi consiglio di leggere integralmente.
  • ...3 more comments...
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    Henry Jenkins nel suo libro "Cultura Convergente" descrive molto bene il panorama mediatico contemporaneo e la convergenza dei media. Parla anche dell'intelligenza collettiva di Pierre Levy. Egli sostiene che il fine più elevato di Internet è l'intelligenza collettiva, un concetto già introdotto da filosofi del passato e così definito in un'intervista: « Che cos'è l'intelligenza collettiva?. In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva"
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    Henry Jenkins nel suo libro "CUltura Convergente"descrive molto bene il panorama mediatico attuale. Parla anche dell'intelligenza collettiva definita da Pierre Levy come il fine più elevato di Internet . "In primo luogo bisogna riconoscere che l'intelligenza è distribuita dovunque c'è umanità, e che questa intelligenza, distribuita dappertutto, può essere valorizzata al massimo mediante le nuove tecniche, soprattutto mettendola in sinergia. Oggi, se due persone distanti sanno due cose complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in comunicazione l'una con l'altra, scambiare il loro sapere, cooperare. Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l'intelligenza collettiva » (Pierre Levy)
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    Jenkins cerca di far capire in cultura convergente come il nostro mondo oggi si basa soprattutto nell'era in cui tutti i mezzi di comunicazione e "tecnologici" convergono tutti nel mondo in modo da instruire oggi il consumatore\ utente alla società contemporanea. nel testo infatti si da libero sfogo alla cultura partecipatica che avviene oggi attraverso Blog, Forum etc sviluppando anche una forma di intelligenza collettiva poichè attraverso questi nuovi mezzi siamo portati a ragionare in modo "collettivo" per sciogliere i Rebus che ci vengono proposti dalla nostra "società"
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    Concordo con Elena Giannini: il libro va letto integralmente, per avere una panoramica completa sul web 2.0. La recensione di seguito in inglese: Addresses, among other things, the promise and perils of Web 2.0 and the rise of YouTube. This book provides an introduction to the world where every story gets told and every brand gets sold across multiple media platforms.
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    Accanto all'intelligenza collettiva, l'altro grande tema di Jenkins è la convergenza, ovvero come le grandi major, ma anche i gruppi autogestiti di fan, riescono a sfruttare le specificità dei diversi mezzi comunicativi ed espressivi fino a creare un mondo completo, variegato ed immersivo, in cui ciascuno può trovare qualcosa, esplorarlo di più o di meno a seconda dei propri gusti, accedervi dal mezzo che preferisce.
Elena Giannini

La filosofia dei bambini - Un'esperienza di formazione - 3 views

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    Carla Pagano, tirocinante in formazione primaria dell' Università di Salerno , ha realizzato un progetto dal titolo: "Metacognizione e apprendimento cooperativo nel laboratorio dialogico"
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    Un esempio concreto di apprendimento collaborativo studiato in funzione del contesto e dei soggetti. L'utilizzo di strumenti esterni evidenzia il ruolo della cognizione distribuita. Evidenzia la molteplicità delle tecniche educative, la cui scelta è strettamente correlata all'obiettivo, al contesto e ai soggetti target.
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    molto bello filosofia per bambini! Anche se però, da mamma, mi chiedo: non è che i bambini hanno agenda troppo piena? Vedo tanti amichetti più grandi del mio bimbo oppure anche di stessa età, che spesso corrono da un corso all'altro, ogni giorno hanno tanti impegni già da piccoli, devono imparare tante cose e in fretta, fare sport, inglese, corsi, doposcuola, adesso anche filosofia...insomma manca poco che a 3 anni li iscriviamo direttamente all'università ;)! A volte mi sembra non hanno più tempèo per giocare!
De Rose Mario

Insegnare con la tecnologia - 0 views

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    Beh ormai non dovrebbe essere più una novità inserire nelle scuole la tecnologia per insegnare visto che ormai tutto ruota intorno ad essa, quindi potrebbe essere un nuovo metodo educativo per insegnare.
ANNALISA PASCUCCI

Apprendimento linguistico, computer ed internet - 1997 - 0 views

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Educazione Scuola Lingua Apprendimento Nuove Tecnologie

started by ANNALISA PASCUCCI on 21 Jun 13 no follow-up yet
abaggio

L'importanza dei social media per l'educazione e l'apprendimento - 2 views

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    Con la nascita dei social media nel web 2.5 si è giunti a un profondo cambiamento comunicativo e non solo, anche in ambito educativo. I giovani di oggi, figli della reta itc, si sono ritrovati in un ambiente di apprendimento collaborativo, basti pensare a wikipedia, dove tutti possono contribuire a inserire e modificare informazioni utili alla società. Gli utenti diventano così produttori di contenuti multimediali, producendo conoscenza. Da tutto ciò scaturisce la necessità di una educazione ai media da parte di educatori e formatori, per poter promuovere una conoscenza relativa a queste nuove tecnologie, e promuovendo l'uso positivo di esse.
eleonorazirone

Profilo del cittadino mediale e nuovi processi comunicativi - 0 views

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    Si cerca di individuare il profilo del cittadino mediale, con pregi e difetti. Si analizza, inoltre, la comunicazione digitale e l'influenza della sua educazione. In conclusione, si esamina l'interazione uomo- macchina e le conseguenze sulla società.
eleonorazirone

PROFILO DEL CITTADINO MEDIALE E NUOVI PROCESSI DI COMUNICAZIONE - 1 views

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    Si cerca di individuare il profilo del cittadino mediale, con pregi e limiti. Si analizza la comunicazione digitale e l'influenza della sua educazione. In conclusione, si esamina l'interazione uomo- macchina e le conseguenze sulla società.
melaniericcardi

Culture partecipative e scenari generativi della conoscenza - 1 views

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    In questo articolo scritto da Daniela Cuccurullo, pubblicato su "Formare, open journal per la formazione in rete" si fa il punto rispetto alla possibilità offerta del web 3.0 di riscrivere il concetto di apprendimento, dove l'individuo non è punto di arrivo di un processo educativo, ma anche punto di partenza in un processo circolare di integrazione di esperienze formative incentrate su uno sviluppo globale "life long". Apprendere quindi, in un ambiente di apprendimento, è apprendere a stare nella complessità del cambiamento perpetuo, adeguandone i codici comunicativi, sviluppando un clima cognitivo ed affettivo capace di valorizzare i nativi delle comunità di pratica. Melanie Riccardi
aliceice

Chat GPT: l’intelligenza artificiale che ci costringe a pensare – Education... - 0 views

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    In Questo articolo scritto da Mario Fieri, esperto di tecnologie, educazione e cultura, presso la Rivista Education 2.0, presenta una nuova forma di intelligenza artificiale, ChatGPT, che "Pretende di simularci in quanto intellettuali". Riporta una domanda posta da Alan Turing nel 1950 "le macchine possono pensare?" Ma la vera domanda é "le risposte che una macchina da alle domande, sono distinguibili o meno da quelle di una persona?, procedendo con un excursus sull'intelligenza artificiale, nel tentativo di sviluppare macchine con abilità linguistiche avanzate, Fieri scrive che, il successo dell'IA si deve al machine learning, frutto dell'osservazione di Turing il quale sottolineó che l'essere umano non nasce con strutture cognitive complete ,ma con una struttura iniziale, che attraverso le esperienze permette di apprendere. ( Il Sistema di chatGPT, é un IA generativa, in grado di produrre su richiesta risposte di ogni tipo, spiegazioni, interpretazioni, illustrazioni, soluzioni ai problemi, può persino scrivere poesie, saggi, testi su questioni filosofiche e scientifiche. Un caso di automazione di processi mentali, processi mentali guidati da uno scopo, é qui che sta il confine con il pensiero umano, quest'ultimo al contrario capace anche di sognare e di "filosofeggiare" senza meta. Cambieranno tuttavia le competenze di cui necessitiamo?alcune competenze diverranno automatizzate? e ancora, se i sistemi "rubano l'intelligenza", forse questo promuove un tipo di intelligenza ancora piú complessa? o potremmo passare dal rispondere alle domande a porre domande, via via sempre pii complesse. È chiaro allora che come con qualsiasi altra tecnologia, la scuola é inevitabilmente coinvolta, e le scelte possibili sono, ignorare o proibire, scelta che sembra perdente giá in partenza, oppure possiamo imparare a conviverci, anzi, dobbiamo proprio imparare ad utilizzarli con intelligenza.
deborahnicoloso

Boreout or Burnout - 0 views

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    "Boreout" is a psychological state of intense boredom and apathy. It occurs when a task lacks mental stimuli (i.e., menial tasks). Burnout is a state of emotional, physical, and mental exhaustion caused by prolonged and excessive stress. Boreout and burnout are inversely related concepts with similar antecedents and consequences.
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    Propongo una riflessione su BOREOUT, una forma nociva di carenza di stimoli. Da quarant'anni la scienza si occupa delle conseguenze psicologiche del BURNOUT, procurato da un eccesso di stimoli. Ora diversi psicologi, fra i quali Timothy Willson dell'Università della Virginia, si stanno occupando di sperimentare gli effetti della noia, delle attività prive di difficoltà e monotone, che possono portare a rassegnazione, senso di inutilità, abbassamento dell'autostima, ritiro dai rapporti sociali, carenza di concentrazione e malessere diffuso, psichico e fisico (disturbi del sonno, cefalee, tensioni, acufeni, etc). Entrambe le sindromi sopra citate non sono disturbi diagnosticatili ufficialmente, ma si possono ricondurre a una diagnosi ufficiale come quella di depressione. L'antropologo statunitense David Graeber, ha coniato il termine "bullshit job" per indicare quella forma di mobbing lavorativo mirato a tormentare la persona con compiti privi di senso. Possiamo pensare a una combinazione di tre fattori: mancanza di senso nel lavoro, mancanza di opportunità e noia. La perdita di motivazione si può verificare sia in ambito lavorativo, sia scolastico e colpire anche i migranti il cui titolo di studio non è riconosciuto nel paese ospitante. Lo studio del boreout è ancora in fase di sviluppo ed alcuni esperti sono scettici. Auspico, come è stato per il bournout ed il mobbing, che le ricerche psicologiche possano sollecitare risposte funzionali in altri ambiti come quello giuridico, lavorativo, scolastico e sociale.
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