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Claude Almansi

Laboratorio a più di 400 - Symbaloo - 0 views

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    "Laboratorio a più di 400 About this webmix : No description last updated at: Apr 12, 2013 9:18:19 PM (...) 9Users of the Laboratorio a p.. webmix Created by Visalli"
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Claude Almansi

IUL - L'Università online per la scuola che cambia - cMOOC #LTIS13 - 0 views

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    "Il cMOOC della IUL, a.a. 2012-2013 LABORATORIO DI TECNOLOGIE INTERNET PER LA SCUOLA #LTIS13 Curato da Andreas Robert Formiconi connectivist: studente al centro, apprendimento cooperativo Massive: senza limiti di iscrizioni Open: liberamente e gratuitamente fruibile Online: accessibile da qualsiasi browser Course: un insegnamento universitario Inizio: 3 aprile 2013 Durata: 10 settimane Modalità di fruizione: chiunque può partecipare liberamente e gratuitamente, per iscriversi occorre semplicemente spedire un'email a cmooc@iuline.it specificando nome, cognome e città di provenienza i partecipanti che alla fine del corso abbiano preso parte attivamente e con successo a tutte le attività proposte, potranno ricevere 6 CFU mediante un iscrizione post hoc al costo di 150 € i suddetti crediti potranno essere validi per l'insegnamento di "Laboratorio Informatico" per tutti coloro che si dovessero successivamente iscrivere al Corso di Laurea "Metodi e Tecniche delle Interazioni Educative" presso la IUL, ivi compresi eventuali studenti dell'ultimo anno di scuola superiore i CFU acquisiti potranno altresì essere riconosciuti, in totalità o in parte, nel Master di I livello "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning", promosso da UNIFI e in master e corsi di perfezionamento affini, promossi dalla IUL. Obiettivi del corso Imparare ad abitare nel cyberspazio Imparare a imparare e a insegnare nel cyberspazio Imparare a creare comunità di apprendimento e aggiornamento professionale Annullare il gap tecnologico fra vecchie e nuove generazioni Orientare gli studenti dell'ultimo anno di scuola superiore interessati al proseguimento degli studi nell'area delle Scienze della Formazione "
Claude Almansi

Domande frequenti per il Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola #lt... - 0 views

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    "Come ci si iscrive? Basta inviare un'email all'indirizzo cmooc@iuline.it specificando Nome, Cognome, Città Ho inviato l'email, ora cosa devo fare? Niente. Da qui al 3 di aprile gli iscritti potranno ricevere delle email informative. Nelle fasi iniziali del percorso, ogni passo sarà accompagnato da un'email, poi si vedrà… Mi fa paura perchè non ne so niente di computer Questo corso, che non è un corso ma un per-corso, è pensato per chi non sa niente di computer o, forse è meglio dire, per chi crede di non sapere niente di computer, o di internet. Ma anche per chi crede di sapere cosa sia internet e invece si perde il meglio. La proposta è valida anche per chi come me ha già conseguito la laurea in "Metodi e Tecniche delle Relazioni Educative" presso la IUL? Verrebbero ugualmente attribuiti i crediti? Sì, la proposta è valida anche per chi ha già conseguito la laurea in "Metodi e Tecniche delle Relazioni Educative" presso la IUL. I CFU acquisiti potranno essere riconosciuti, in totalità o in parte, nel Master di I livello "Le nuove competenze digitali: open education, social e mobile learning" promosso da UNIFI e in master e corsi di perfezionamento affini, promossi dalla IUL. C'è una data di chiusura per le iscrizioni, o sarà ancora possibile iscriversi a c-MOOC iniziato, arrangiandosi per recuperare? Sarà possibile iscriversi anche dopo l'inizio (3 aprile), arrangiandosi per recuperare."
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    ...dopo l'inizio... a questo ritmo, dove ci troveremo il 3 aprile? !
Claude Almansi

Come seguire le fonti in internet - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-06 - 0 views

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    "...In questo laboratorio propongo di utilizzare un'applicazione open source che si chiama RSSOwl: si può utilizzare liberamente, funziona su tutti i sistemi, è facile da usare. In alternativa chi vuole può cimentarsi con un servizio web, ad esempio BlogLines. Quest'ultima soluzione può essere buona anche per chi usa il tablet; ho provato con un iPad e mi sembra funzionare. ..."
Claude Almansi

Ok, qualcosa su Piratepad - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-09 - 0 views

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    "...Piratepad non va certo confuso con strumenti di word processing. Sono due cose diverse. Si tratta di uno strumento usato primariamente da comunità di hacker e gruppi di attivisti (Pirati appunto) perché l'hanno trovato congegnale allo sviluppo dei loro progetti, in forme collaborative leggere, dinamiche, online, e se lo sono forgiato così perchè fa comodo loro cosi. E fa comodo in tutti i casi analoghi, come per esempio quello del gruppo #linf12, l'ultimo laboratorio informatico frequentato dalle vostre colleghe di cui molte sono anche qui, in #ltis13..."
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    Sottotitolazione dei video tutorial al 24 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/GJfRZoStXlAq/info/piratepad-concetti-generali/ sottotitoli completi http://www.amara.org/en/videos/RsQ2TtzU6F9a/info/piratepad-comandi/ sottotitoli completi
Claude Almansi

Lo strano modo -> #ltis13 <- di trovarci « IAMARF 2013-05-09 - 0 views

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    provo con il bookmark
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    "Fra furti di musiche dall'autoradio e sottofondo di traffico cittadino, un'introduzione alla seconda fase del laboratorio…"
Claude Almansi

Due mesi di vita in un laboratorio virtuale IAMARF Andreas Formiconi 2013-05-19 - 1 views

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    "Didamatica, Pisa, 7 maggio Il pdf dell'articolo scaricabile qui. [video]"
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    Sottotitolazione del video al 25 aggio 2013: - Il video inserito nel post è http://youtu.be/p6SAl8GrSG4 , prodotto da Flavia Zanchi e Andreas Formiconi, con il Concerto brandburghese 7 di Bach in sottofondo, pubblicato su YouTube da Andreas Formiconi il 19 maggio 2013. - In http://www.amara.org/en/videos/W2LgdIFaWdPQ/info/video-didamatica-7-maggio-2013/ c'è un inizio di sottotitolazione di un altro video della stessa conferenza, http://youtu.be/0sLAdo_GF1g , pubblicato su YouTube da maestraflu l'11 maggio 2013, senza sottofondo musicale, il ché facilita la trascrizione. Una volta compiuti i sottotitoli di questo secondo video, non si potranno aggiungere direttamente al primo, perché c'è una lieve discrepanza di durata. Però sarà possibile scaricarli come semplice trascrizione non sincronizzata, e aggiungere questa trascrizione al primo video, lasciando che sia il softare YouTube a sincronizzarla col video per produrre sottotitoli.
Claude Almansi

Impiego di RSSOwl with subtitles | Amara - 0 views

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    "Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13"
Claude Almansi

Download e Installazione di RSSOwl with subtitles | Amara - 0 views

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    "Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13"
Claude Almansi

"Download e Installazione di RSSOwl" con Italiano sottotitoli | Amara - 0 views

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    "Titolo: Download e Installazione di RSSOwl Descrizione: Per gli studenti del cMOOC -Laboratorio di Tecnologie Internet per la Scuola- #ltis13"
Claude Almansi

Attività aperte #ltis13 -> #loptis13 (copia) | Bloglillon - 10 views

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    "...ho già messo il testo che segue in http://www.lascuolachefunziona.it/forum/topics/attivi-aperte-ltis13-loptis13 , ma siccome le pagine interne della rete di insegnanti lascuolachefunziona.it possono essere viste solo dagli iscritti, lo copio qui sotto. (...)tornando a questo Laboratorio Online Permanente di Tecnologie Internet per la Scuola: la struttura e gli strumenti ci sono già (gli stessi di #ltis13). Perciò siete tutti cordialmente invitati a venire esplorare quel che c'è già, a fare domande, per poi decidere se vi volete unire a certe attività in corso o in progetto, e/o proporne altre."
Claude Almansi

Guarda | L'urlo della scuola - video - 6 views

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    "L'urlo della scuola Una nuova primavera per la scuola pubblica Skip to content home chi siamo l'Urlo del 23 marzo 2012 comunicazioni adesioni convenzione nazionale contatti Guarda Giovanni, papà e insegnante, Bologna Giorgia e le sue bimbe, Bologna Paolo Poli rilegge Pinocchio Celestini e la scuola che insegna la fila indiana Elena e i suoi bambini Veronica e i suoi bambini Sciopero della fame per la scuola, Bologna Intervista al dirigente, prof. Gardeni, in occasione dell'open day Marina, genitore, Bologna L'Urlo di Pizzocchi, comico Comitato Genitori di Rocca di Papa "
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    C'eravamo anche noi di Pontedera! Anche Cristina (crizac68) ed io, oltre a numerose altre persone del comitato per la scuola pubblica della Valdera. Abbiamo organizzato una merenda per i bambini e qualche laboratorio creativo sul corso, in centro. Questo il blog che stiamo faticosamente mettendo insieme: Scuola Pubblica Valdera
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    C'ero anch'io
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    Giusto!
Andreas Formiconi

Problema: notifiche di lettura multiple in seguito all'iscrizione al cMOOC - 2 views

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    Questo è un commento di prova dove voglio vedere se si può linkare un'altra risorsa, tipo questa http://lospaziodioscar.wordpress.com/2011/05/05/come-attivare-la-notifica-di-consegna-e-di-lettura-di-un-messaggio-di-posta-elettronica-su-alice-mail/ o addirittura così
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    Ok, funziona in ambedue i modi! Questo significa che posso istituire un bookmark per ogni problema, taggandolo anche con "problema", tracciare mediante commenti successivi la via alla soluzione del problema, e infine, una volta risolto, taggandolo con "soluzione". L'insieme dei problemi può essere raggiunto con http://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/problema e quello delle soluzioni con http://groups.diigo.com/group/ltis13/content/tag/soluzione e ciò mi pare buono...
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    E si possono salvare tutti i bookmark in una varietà di formato, tipo RSS xml based, ok ok...
Antonella Tassi

Cosa mi piacerebbe realizzare attraverso questo cMOOK | #ltis13: Incontriamoci! - 4 views

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    Un piccolo progetto per un esperimento
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    Ottima idea!
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    bello! sono interessata! io insegno inglese (e prima insegnavo francese).
Daniele Guerrieri

Ausili didatici o feticismo consumista? | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Va... - 6 views

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    Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia?
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    Pur essendo un'utente dell'iPad, concordo sul fatto che un laboratorio di pittura, il sostegno agli alunni in difficoltà, e tutte le cose di cui parli siano di gran lunga più importanti. Sull'eliminazione dell'insegnamento della storia dell'arte al biennio del liceo classico e nel percorso moda degli istituti professionali (dove si è passati da 4 ore settimanali di arte e storia del costume nel triennio a ZERO ore nella scuola post-riforma Gelmini) stendiamo un velo pietoso. Se non si parte dal bello,da dove si dovrebbe partire? Detto questo, in Svezia hanno tutto (la pittura e la musica, ma anche i tablet di ultima generazione), perché investono nella scuola e sui giovani. Da noi i soldi servono a pagare le pensioni d'oro e mille altre cose inutili che arricchiscono la casta, impoverendo la scuola e la cultura... Bisognerebbe fare la rivoluzione, ma il popolo italiano non è mai stato rivoluzinario, al contrario dei francesi, e anzi è tendelzialmente di destra, conservatore...
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    Rimane il fatto che i tagli operati contro la scuola in Italia pesano come macigni, per questo non mi sembra il caso di entusiasmarsi per dei costosi contentini.
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    @ Daniele, Mi sono permessa di aggiungere "sostegno" ai tag del tuo segnalibro, perché - egoisticamente e concretamente - mi serve, anche se concettualmente, il tuo testo include l'aspetto sostegno nella didattica. Mi serve quando Andreas ha annunciato in http://iamarf.org/2013/05/09/lo-strano-modo-ltis13-di-trovarci/ che la seconda parte di #ltis13 sarebbe dedicata a trovarci per collaborazioni basate su interessi/problematiche comuni, citava proprio un commento che diceva "Io sono dalle parti di Novara, mi occupo - sono un'insegnante di sostegno, ho bisogno, vorrei trovare, parlare con altri che hanno bisogno di sostegno." E nei tanti contributi dei partecipanti a #ltis13, sono emerse più volte le problematiche create dalle direttive calate da sopra in combinazioni con tagli alle risorse: problematiche generali, ma particolarmente acute per quanto riguarda l'inclusione di tutti (anzi, mo' ti aggiungo anche il tag inclusione, mi sa). Per citarne uno che ricordo adesso: http://appinclusion.blogspot.ch/2013/04/non-solo-app.html di Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio. L'angolazione è diversa della tua, perché loro non rifiutano i tablet a scuola. Però insistono sulla necessità di adottare e utilizzare sia i tablet sia le loro applicazioni in modo inclusivo - e nel determinarlo sono essenziali gli insegnanti di sostegno. @Luisella: sono importantissime le tue osservazioni sulle applicazioni web che dovrebbero funzionare con qualsiasi browser, ma che invece non funzionano con iPad. E d'altronde ci sono anche limitazioni del genere per i tablet android.
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    sì, infatti. Come scrivevo qui, il tablet è un ottimo strumento da utilizzare nel sostegno, ma non solo. Per tutti gli studenti rappresenta un ottimo ausilio per l'apprendimento e una finestra sul mondo. Certo è che, in una scuola depauperata in mille modi (come ricordava Daniele) fa rabbia vedere come l'ex ministro Profumo parlasse sono ed esclusivamente di "dare un iPad a ogni studente" come se con quello si potessero risolvere tutti i mali della scuola italiana, quando invece bisognerebbe iniziare dall'investire nelle risorse umane. Come ricorda Claude, in questo MOOC ho iniziato anche a scoprire i limiti del tablet (PiratePad e Google Translator Kit non funzionano). E comunque, qualsiasi strumento digitale, se viene introdotto senza un rinnovamento nella didattica (e nella mente degli insegnanti), serve a ben poco. Come si sottolinea da più parti, la LIM nella maggior parte dei casi non ha fatto altro che perpetuare la didattica trasmissiva e tradizionale della lezione frontale (si usa per far vedere film, video, immagini, per scriverci, ed è ovviamente molto più comoda e più motivante di una lavagna di ardesia, su cui molte di queste cose non si possono fare, però se si usa solo per questo, la didattica rimane teacher-centred e non student-centred, come è invece in questo MOOC). Comunque concordo con te Daniele, non sai che rabbia mi prende quando dal Ministero arrivano frasi tipo "daremo un tablet a ogni studente" in concomitanza con tagli di ogni tipo su organici, stipendi, FIS...
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    @Claude: Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento. Per i ragazzi che ne hanno un bisogno particolare è un'altra cosa... del resto, già da anni viene dato loro un portatile magari pagato con donazioni o risorse locali. Comunque, per gli alunni che non hanno ancora raggiunto un sufficiente grado di autonomia, spesso, il computer serve solo per "tenerli a balia": l'insegnante di sostegno è insostituibile.
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    Sono d'accordo con te, Luisella: se non rinnoviamo le nostre menti e il nostro modo di fare didattica, i nuovi strumenti servono proprio a poco! L'uso critico e creativo degli stessi sarà significativo.
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    Io credo fortemente nel rinnovamento della didattica e credo che esso possa passare ANCHE sebbene non solo dall'introduzione di nuovi strumenti . La sfida non è insegnare la teconologia ma CON la tecnologia perchè essa mi offre potenti mezzi e mi avvicina ai miei studenti che come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti hanno e avranno sempre di più categorie di pensiero e modi di apprendere che non sono più quelli che noi abbiamo usato. La scuola non può più essere quella nostra e dei nostri genitori. Non in quello che viene insegnato, o forse anche in quello, ma in COME viene insegnato. Dunque non vedo il problema . Ho speso molte nergie per trovare quest'anno il finanziamento per i miei Ipad l'anno prossimo. E ne sono fiera. Non trovo ci sia nulla di male nè di "peloso". Chiunque mi offra la possibilità di lavorare meglio a scuola è il benvenuto. Credo sia un po' semplicistico archiviare tutto come se chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista fosse un nemico della scuola pubblica. Credo che sia una falsa idea di democrazia quella della scuola di tutti , intendendo,per tutti la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo. Occorre avere il coraggio di dire che le risorse vanno impegnate dove c'è chi le sa far fruttare e chi si impegna in un progetto sensato e significativo. Non tutti i docenti hanno volgia di impegnarsi in un progetto o in una sperimentazione. Non c'è nulla di male a riconoscerlo.Chi non se la sente ha i suoi motivi. E se anche le risorse vengono,come nel nostro caso, da privati, ben vengano. E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione. Lamentarsi e basta non serve. Attendere sempre che lo stato faccia mentre io sto lì fermo ad aspettare mi pare o
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    Concordo Sabina, infatti anche io mi sono data da fare per avviare una sperimentazione con iPad nel settembre scorso, in una classe prima, con l'aiuto di colleghe e della dirigente. Concordo anche sul fatto che lamentarsi e basta non serve, e anche sul fatto che il FIS non debba essere distribuito a pioggia. Sappiamo tutti che alcuni insegnanti fanno il minimo indispensabile, non sono disponibili a rinnovarsi ecc. Però non sono d'accordo quando dici: "E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione." Gli ultimi ministri che abbiamo avuto hanno portato avanti forti campagne denigratorie nei confronti di noi docenti, proprio perché i docenti perdessero quel poco di credito sociale che era loro rimasto. E lo hanno fatto scientemente, non a caso. Ben diversa la politica in altri paesi, Finlandia ma non solo (pensiamo al video australiano che anch'io ho postato nel mio blog riprendendolo da Giorgio). Quando ho partecipato ai workshop sul cooperative learning con Cathy e Norm Green, anni fa, prima che Norm ci lasciasse, una delle prime cose che Norm ci ha detto, è che la differenza sulla qualità dell'insegnamento lo fa proprio lo stato, investendo e credendo nelle risorse umane. I paesi in cui l'istruzione funziona bene sono quelli in cui la professione docente è una professione ambita, in cui i docenti sono ben pagati e in cui si offrono opportunità di formazione e aggiornamento di qualità. Quindi, ok fare uno sforzo noi docenti (e qui ce ne sono tanti che lo stanno facendo), però non contro i mulini a vento. A me un ministro che blocca i contratti o che dice che con gli insegnanti va usato "il bastone e la carota" fa solam
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    @sabinaminuto: (ho incollato quanto detto in un precedente commento) "Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento.". Inoltre: non pensavo che tu intendessi "insegnare la teconologia (...anziché) CON la tecnologia"; non ho mai creduto, neanche da ragazzo, nella scuola, implicitamente fascista, che ho avuto e tanto meno in quella, palesemente fascista, dei nostri genitori; credo anch'io che il come sia importante ma, come dice Luisella in un commento precedente, l'insegnamento può rimanere frontale e unidirezionale anche con i mezzi digitali: il come ce lo mette l'insegnante (e i ragazzi); non ho mai pensato che "chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista (?) (..sia) un nemico della scuola pubblica"; sono convinto che gli esempi che ho usato di quanto abbiamo perduto con i tagli non significhino "la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo" e, tra l'altro, alcuni "ci spendevano molte energie; io ho sempre combattuto per i progetti in cui credevo, fino a quando ne ho avuto la possibilità, e ho sempre creduto nell'innovazione, anche se non sono un insegnante "prevalente". Per ora chiudo qui.
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    @Luisella concordo sui ministri e tutto il resto: (beata te che hai partecipato a tale aggiornamento!) Ma continuo a pensare che la forza di un'idea e di un modo di approcciare la cultura e la scuola debba venire anche e sempre di più da noi. Sono così stufa di dover sopperire nella mia scuola come responsabile di plesso ai "danni" fatti da colleghi annoiati, demotivati, inadatti, perennemente ancorati alla frase" e a me chi paga queste ore?" che non riesco più a credere che sia solo colpa del ministero , del ministro di turno o di chi altro: Mi guardo intorno e penso che in parte quello che è diventata la scuola italiana è anche frutto della mancanza di rigore, onestà intelettuale, credibilità di molti colleghi per anni e anni. scusa lo sfogo, ma è proprio così. @Daniele volevo dire esattamente quello che hai detto tu: l'insegnamento può rimanere frontale è vero anche con l'Ipad , ma certo lo strumento tecnologico è così potente e apre così tanta strade da sperimentare che ridurlo a feticcio consumista mi è sembrato davvero ingeneroso. Mi ha dato fastidio l'archiviare il tutto come se fossimo schiavi di apple o che so io. Non sono così ingenua da pensare che il miracoloso Ipad sia la panacea per le magagne della scuola. Comunque proverò e ti saprò dire. Per ora ho provato la flipped classroom con i video dell'app educreation, per fare solo un esempio, e sono davvero soddisfatta. Proprio tu , insegnante "non prevalente" come ti definisci sicuramente avresti di che sperimentare.Provare per credere. Con stima Alla prossima ;)
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    allora siamo tutti d'accordo... ;-)
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    Anche per me siamo tutti daccordo. Sia sugli insegnanti demotivati che sul provare comunque cose nuove.
Antonella Tassi

Cosa mi piacerebbe realizzare attraverso questo cMOOC: riflessioni. | #ltis13: Incontri... - 3 views

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    Alcune riflessioni sul corso, un progetto, il lavoro degli insegnanti
Daniele Guerrieri

danieleguerrieri: UNA... O PIù DUNA - 2 views

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    Un lavoro di Antonella Morichetti con i ragazzi del suo laboratorio alla secondaria di primo grado dell'I.C. Pacinotti In ricordo di una grande insegnante e una persona eccezionale.
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    anche questo
Lucia Bartolotti

Bignami del Cooperative Learning - 12 views

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    Questo studio sul Cooperative Learning analizza con grande attenzione l'interazione dei componenti del gruppo e propone suggerimenti molto pratici per migliorare le competenze sociali e facilitare così il successo.
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    Il Bignami che ci hai proposto è veramente utile per sviluppare questa metodologia verso la quale è indispensabile dirigersi nei nostri percorsi formativi, viste le diffcoltà relazionali che vivono gli studenti tra pari e con l'adulto. Molto spesso sento dire da colleghi: no il lavoro di gruppo no, la mia è una classe troppo difficile, sorgerebbero subito dei contrasti e non si concluderebbe nulla. Forse spaventa la sfida eductiva? Lucia come posso visitare il tuo blog non riesco a trovarlo...grazie Maeroby alias Robertalinf12
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    Lo trovi qui.
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    grazie, molto interessante. è un documento protetto da copyright o si può diffondere liberamente (blog, sito etc.)? mi interesso molto anche di 'cooperative teaching' per così dire, che è secondo me il punto dolente, in realtà, della nostra scuola, ancor più dell'apprendimento cooperativo, e SEL Social Emotional Learning che mi piace molto come approccio didattico e sopratutto gestionale
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    Non so se si tratti di un documento "libero": l'ho trovato per caso, come spesso succede. D'accordo sul "punto dolente della nostra scuola". Un Consiglio di Classe collaborativo fa veramente tutta la differenza fra una classe e l'altra. Bene la cooperazione in rete, ma si deve tradurre in pratica in classe. Personalmente non uso il cooperative learning, perché nella sua procedura classica richiede tempi distesi - un lusso di cui la riforma Gelmini mi ha privata. Meglio le Webquest, che richiedono ricerche fattibili anche da casa. Questo "Bignami", tuttavia, contiene molte osservazioni interessanti sulle dinamiche di gruppo e su come stimolare e guidare le abilità sociali. Prezioso!
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