Taggo quindi sono - #ltis13 «IAMARF 2013-05-11 - 0 views
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Vincenzo Capasso on 18 May 13prova
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Claude Almansi on 05 Jun 13"Ho proposto di taggarsi. Specifico ancora: non se stessi, non qualsivoglia interesse, ma gli interessi sui quali si sente la necessità di un confronto,nell'ambito professionale, attinente all'insegnamento e dintorni. Non ho proposto di fare ordine. Sì, appiccicare etichette evoca l'idea di fare ordine, ma esistono anche altre prospettive. Qui l'etichettatura, il tagging, rappresenta un elemento di un metodo di ricerca; se vogliamo, una tecnica di data mining do-it-yourself. Data mining: insieme delle metodologie di analisi dei dati volte alla scoperta di caratteristiche emergenti in grandi masse di dati, già menzionata da Mario. Taggare per scoprire, non per ordinare. Taggare per scoprire ciò che non abbiamo ancora trovato, non per recuperare una cosa che avevamo visto. Questa è un'altra cosa, e magari ci costruiamo un altro gioco, ma facciamo una cosa per volta. Scoprire per creare gruppi caratterizzati da interessi, problemi o attributi particolari. La fase iniziale del caos è servita per una sorta di cottura iniziale ma non ha evidentemente senso che tutti parlino con tutti, in una comunità che consta di 100-300 persone. Si tratta quindi di far emergere i gruppi. Non è un metodo consolidato. È un esperimento, un esperimento collettivo, che realizzate voi. Non state seguendo istruzioni, state realizzando un esperimento. Con un effetto collaterale rilevante: lo realizzate con la mente, abitando il cybersapazio, creandovi consuetudine, familiarizzando con il luogo."