Skip to main content

Home/ ltis13/ Group items tagged comments

Rss Feed Group items tagged

Claude Almansi

Comments: allowed HTML (1) | wordpress tips - 0 views

  •  
    "Posted by Panos ⋅ May 10, 2010 ⋅ 14 Comments The html you can use when commenting on someone else's blog is very limited. Strangely, the Support docs are silent on this. So is the comment area in most themes - with some exceptions."
Claude Almansi

Le revisioni dei post WordPress - #ltis13 | Claude Almansi 2013-04-18 - 0 views

  • Le revisioni dei post WordPress – #ltis13 April 18, 2013 by Claude Almansi | 2 Comments Nel mio commento #34 al post Due o tre cose sui blog #ltis13, ho provato a spiegare come le revisioni salvate – deliberatamente e dal software – dei post WordPress consentono spesso di recuperare un post apparentemente scomparso, ad es. per un problema di connettività.  Lo rifaccio qui, però aggiungendo delle catture di schermo per maggior chiarezza: WordPress fa anche regolarmente salvataggi automatici, e l’ultimo si ritrova con le versioni salvate volontariamente sotto “Revisions”, in fondo alla pagina del post: (la revisione con “[Autosave]” è quella che il software ha salvato per ultimo)
  •  
    "Le revisioni dei post WordPress - #ltis13 April 18, 2013 by Claude Almansi | 2 Comments Nel mio commento #34 al post Due o tre cose sui blog #ltis13, ho provato a spiegare come le revisioni salvate - deliberatamente e dal software - dei post WordPress consentono spesso di recuperare un post apparentemente scomparso, ad es. per un problema di connettività. Lo rifaccio qui, però aggiungendo delle catture di schermo per maggior chiarezza: WordPress fa anche regolarmente salvataggi automatici, e l'ultimo si ritrova con le versioni salvate volontariamente sotto "Revisions", in fondo alla pagina del post: Elenco delle revisioni, con l'ultima, fatta dal software, seguita da [Autosaved] (la revisione con "[Autosave]" è quella che il software ha salvato per ultimo)"
Claude Almansi

Comments: allowed HTML (2) | wordpress tips - 0 views

  •  
    "Posted by Panos ⋅ May 23, 2010 ⋅ 52 Comments As shown in part 1 of this article, some themes display this as the html you are confined to when commenting: Explanation (for those not familiar with html)"
antonella dallomo

Iniziamo a taggare - #ltis13 « Insegnare Apprendere Mutare - 0 views

  • Posted May 18, 2013 at 8:45 pm | Permalink
  •  
    prova di commento
fabrizio bartoli

The Ultimate Guide to Leaving Comments On Blogs : @ProBlogger - 5 views

  •  
    "The Ultimate Guide to Leaving Comments On Blogs"
  •  
    Come ci si deve comportare quando si commenta un blog altrui? Come si "costruisce valore", guadagnando lettori (eterna preoccupazione degli statunitensi)? Al di là dello stereotipo e dei suggerimenti scontati, qui si trova anche pane per i ragazzi che devono imparare a stare in rete (cittadinanza digitale)
fabrizio bartoli

Topic: WordPress, Page: 1 | Brad S. Knutson - 1 views

  •  
    Published May 12, 2013 by Brad Knutson If you run a WordPress site, then you know first hand how bad the comment spam problem is. Spammers have gotten better over time at writing scripts and programs that crawl the web and target WordPress sites and spam them with comment
Claude Almansi

elearnspace › Congrats to Paul-Olivier Dehaye: MassiveTeaching 2014/07/09 - 1 views

  •  
    "In a previous post, I commented on the Massive Teaching course at Coursera and that something odd was happening. Either Coursera deleted the prof from the course or the prof was running some type of experiment. It now appears to be primarily the latter. (...) 3. Criticism ranging from a poorly designed course to poor ethics has been directed to Paul-Olivier Dehaye. Most of it is unfair. There have been some calls for U of Zurich to discipline the prof. Like others, I've criticized his deception research and his silence since the course was shut down. Several days before the media coverage, Dehaye provided the following comments on his experiment: "MOOCs can be used to enhance privacy, or really destroy it," Dehaye wrote. "I want to fight scientifically for the idea, yet teach, and I have signed contracts, which no one asks me about…. I am in a bind. Who do I tell about my project? My students? But this idea of the #FacebookExperiment is in itself dangerous, very dangerous. People react to it and express more emotions, which can be further mined." The goal of his experiment, Dehaye wrote, was to "confuse everyone, including the university, [C]oursera, the Twitter world, as many journalists as I can, and the course participants. The goal being to attract publicity…. I want to show how [C]oursera tracks you." There it is. His intent was to draw attention to Coursera policies and practices around data. Congrats, Paul-Olivier. Mission accomplished. He is doing exactly what academics should do: perturb people to states of awareness. Hundreds, likely thousands, of faculty have taught MOOCs, often having to toe the line of terms and conditions set by an organization that doesn't share the ideals, community, and egalitarianism that define universities (you can include me in that list). The MOOC Mystery was about an academic doing what we expect and need academics to do. Unfortunately it was poorly executed and not properly communicated so th
Claude Almansi

My Education Path :: Find online courses and get free education! - 0 views

  •  
    "This site helps you navigate in e-Learning sources and MOOCs. We try to systematize information about MOOC education. You can use this service to find MOOCs, online courses, share comments and reviews. Our mission is to help people to build a personal education path using free or cheap online courses as alternative to traditional higher education. We help to find free alternatives to expensive college/university courses."
  •  
    Forse la IUL si potrebbe iscrivere come fornitrice di corsi / MOOC?
Claude Almansi

Una domanda, un compito e un'esplorazione 2013/04/05 commento 102 - 0 views

  •  
    "Andreas Inviato aprile 6, 2013 alle 9:37 am | Permalink @Monica Viali #93 No Monica, c'è una prevalenza di insegnanti ma molte persone interessate ai temi della formazione a vario titolo. Ci sono anche persone che fanno lavori diversi, per esempio persone che lavorano nell'amministrazione di qualche organizzazione, manager ecc. Se ti è utile? È libero, provalo, quando ti stanchi smetti. Ma amici: dove viene questa ossessione contemporanea di sapere *prima* se una nuova iniziativa mi sarà *utile*? Non è che stiamo un po' perdendo il gusto della vita? PiratePad o Word? Dipende, come sempre… Qui provali… Vuoi proprio una risposta perché l'ansia monta? Usa (per ora) word per il diario e gioca un po' con PiratePad, gioca… E poi l'inizio del diario si può anche scrivere a mano, se non vi fa fatica trascrivere dopo nel blog. @Marina #100 Se aprite un documento in PiratePad, prendete nota (copia-incollate) il suo indirizzo URL, è con questo che poi lo ritroverete *là fuori* Potete anche crearlo "imponendo" un URL che vi piace, tipo http://pirate.pad/ e poi aggiungendo quello che volete, pippo, ilmiopad, ilpadpiuganzodelmondo ecc."
  •  
    Come ritrovare un pad fatto su PiratePad. Vedi anche il commento #191 tutto su PiratePad http://iamarf.org/2013/04/05/una-domanda-un-compito-e-unesplorazione-ltis13/#comment-13465: "Non va assolutamente bene per tenerci documenti, non c'è nessuna garanzia di persistenza, anche se fino ad ora non ho mai perso niente, quando mi è capitato di usarlo. Ma sarebbe sciocco pretenderlo. Quando si usa va sempre esportato il contenuto - ma questo è vero anche con tutto il cloud."
Daniele Guerrieri

Ausili didatici o feticismo consumista? | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Va... - 6 views

  •  
    Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia?
  • ...10 more comments...
  •  
    Pur essendo un'utente dell'iPad, concordo sul fatto che un laboratorio di pittura, il sostegno agli alunni in difficoltà, e tutte le cose di cui parli siano di gran lunga più importanti. Sull'eliminazione dell'insegnamento della storia dell'arte al biennio del liceo classico e nel percorso moda degli istituti professionali (dove si è passati da 4 ore settimanali di arte e storia del costume nel triennio a ZERO ore nella scuola post-riforma Gelmini) stendiamo un velo pietoso. Se non si parte dal bello,da dove si dovrebbe partire? Detto questo, in Svezia hanno tutto (la pittura e la musica, ma anche i tablet di ultima generazione), perché investono nella scuola e sui giovani. Da noi i soldi servono a pagare le pensioni d'oro e mille altre cose inutili che arricchiscono la casta, impoverendo la scuola e la cultura... Bisognerebbe fare la rivoluzione, ma il popolo italiano non è mai stato rivoluzinario, al contrario dei francesi, e anzi è tendelzialmente di destra, conservatore...
  •  
    Rimane il fatto che i tagli operati contro la scuola in Italia pesano come macigni, per questo non mi sembra il caso di entusiasmarsi per dei costosi contentini.
  •  
    @ Daniele, Mi sono permessa di aggiungere "sostegno" ai tag del tuo segnalibro, perché - egoisticamente e concretamente - mi serve, anche se concettualmente, il tuo testo include l'aspetto sostegno nella didattica. Mi serve quando Andreas ha annunciato in http://iamarf.org/2013/05/09/lo-strano-modo-ltis13-di-trovarci/ che la seconda parte di #ltis13 sarebbe dedicata a trovarci per collaborazioni basate su interessi/problematiche comuni, citava proprio un commento che diceva "Io sono dalle parti di Novara, mi occupo - sono un'insegnante di sostegno, ho bisogno, vorrei trovare, parlare con altri che hanno bisogno di sostegno." E nei tanti contributi dei partecipanti a #ltis13, sono emerse più volte le problematiche create dalle direttive calate da sopra in combinazioni con tagli alle risorse: problematiche generali, ma particolarmente acute per quanto riguarda l'inclusione di tutti (anzi, mo' ti aggiungo anche il tag inclusione, mi sa). Per citarne uno che ricordo adesso: http://appinclusion.blogspot.ch/2013/04/non-solo-app.html di Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio. L'angolazione è diversa della tua, perché loro non rifiutano i tablet a scuola. Però insistono sulla necessità di adottare e utilizzare sia i tablet sia le loro applicazioni in modo inclusivo - e nel determinarlo sono essenziali gli insegnanti di sostegno. @Luisella: sono importantissime le tue osservazioni sulle applicazioni web che dovrebbero funzionare con qualsiasi browser, ma che invece non funzionano con iPad. E d'altronde ci sono anche limitazioni del genere per i tablet android.
  •  
    sì, infatti. Come scrivevo qui, il tablet è un ottimo strumento da utilizzare nel sostegno, ma non solo. Per tutti gli studenti rappresenta un ottimo ausilio per l'apprendimento e una finestra sul mondo. Certo è che, in una scuola depauperata in mille modi (come ricordava Daniele) fa rabbia vedere come l'ex ministro Profumo parlasse sono ed esclusivamente di "dare un iPad a ogni studente" come se con quello si potessero risolvere tutti i mali della scuola italiana, quando invece bisognerebbe iniziare dall'investire nelle risorse umane. Come ricorda Claude, in questo MOOC ho iniziato anche a scoprire i limiti del tablet (PiratePad e Google Translator Kit non funzionano). E comunque, qualsiasi strumento digitale, se viene introdotto senza un rinnovamento nella didattica (e nella mente degli insegnanti), serve a ben poco. Come si sottolinea da più parti, la LIM nella maggior parte dei casi non ha fatto altro che perpetuare la didattica trasmissiva e tradizionale della lezione frontale (si usa per far vedere film, video, immagini, per scriverci, ed è ovviamente molto più comoda e più motivante di una lavagna di ardesia, su cui molte di queste cose non si possono fare, però se si usa solo per questo, la didattica rimane teacher-centred e non student-centred, come è invece in questo MOOC). Comunque concordo con te Daniele, non sai che rabbia mi prende quando dal Ministero arrivano frasi tipo "daremo un tablet a ogni studente" in concomitanza con tagli di ogni tipo su organici, stipendi, FIS...
  •  
    @Claude: Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento. Per i ragazzi che ne hanno un bisogno particolare è un'altra cosa... del resto, già da anni viene dato loro un portatile magari pagato con donazioni o risorse locali. Comunque, per gli alunni che non hanno ancora raggiunto un sufficiente grado di autonomia, spesso, il computer serve solo per "tenerli a balia": l'insegnante di sostegno è insostituibile.
  •  
    Sono d'accordo con te, Luisella: se non rinnoviamo le nostre menti e il nostro modo di fare didattica, i nuovi strumenti servono proprio a poco! L'uso critico e creativo degli stessi sarà significativo.
  •  
    Io credo fortemente nel rinnovamento della didattica e credo che esso possa passare ANCHE sebbene non solo dall'introduzione di nuovi strumenti . La sfida non è insegnare la teconologia ma CON la tecnologia perchè essa mi offre potenti mezzi e mi avvicina ai miei studenti che come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti hanno e avranno sempre di più categorie di pensiero e modi di apprendere che non sono più quelli che noi abbiamo usato. La scuola non può più essere quella nostra e dei nostri genitori. Non in quello che viene insegnato, o forse anche in quello, ma in COME viene insegnato. Dunque non vedo il problema . Ho speso molte nergie per trovare quest'anno il finanziamento per i miei Ipad l'anno prossimo. E ne sono fiera. Non trovo ci sia nulla di male nè di "peloso". Chiunque mi offra la possibilità di lavorare meglio a scuola è il benvenuto. Credo sia un po' semplicistico archiviare tutto come se chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista fosse un nemico della scuola pubblica. Credo che sia una falsa idea di democrazia quella della scuola di tutti , intendendo,per tutti la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo. Occorre avere il coraggio di dire che le risorse vanno impegnate dove c'è chi le sa far fruttare e chi si impegna in un progetto sensato e significativo. Non tutti i docenti hanno volgia di impegnarsi in un progetto o in una sperimentazione. Non c'è nulla di male a riconoscerlo.Chi non se la sente ha i suoi motivi. E se anche le risorse vengono,come nel nostro caso, da privati, ben vengano. E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione. Lamentarsi e basta non serve. Attendere sempre che lo stato faccia mentre io sto lì fermo ad aspettare mi pare o
  •  
    Concordo Sabina, infatti anche io mi sono data da fare per avviare una sperimentazione con iPad nel settembre scorso, in una classe prima, con l'aiuto di colleghe e della dirigente. Concordo anche sul fatto che lamentarsi e basta non serve, e anche sul fatto che il FIS non debba essere distribuito a pioggia. Sappiamo tutti che alcuni insegnanti fanno il minimo indispensabile, non sono disponibili a rinnovarsi ecc. Però non sono d'accordo quando dici: "E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione." Gli ultimi ministri che abbiamo avuto hanno portato avanti forti campagne denigratorie nei confronti di noi docenti, proprio perché i docenti perdessero quel poco di credito sociale che era loro rimasto. E lo hanno fatto scientemente, non a caso. Ben diversa la politica in altri paesi, Finlandia ma non solo (pensiamo al video australiano che anch'io ho postato nel mio blog riprendendolo da Giorgio). Quando ho partecipato ai workshop sul cooperative learning con Cathy e Norm Green, anni fa, prima che Norm ci lasciasse, una delle prime cose che Norm ci ha detto, è che la differenza sulla qualità dell'insegnamento lo fa proprio lo stato, investendo e credendo nelle risorse umane. I paesi in cui l'istruzione funziona bene sono quelli in cui la professione docente è una professione ambita, in cui i docenti sono ben pagati e in cui si offrono opportunità di formazione e aggiornamento di qualità. Quindi, ok fare uno sforzo noi docenti (e qui ce ne sono tanti che lo stanno facendo), però non contro i mulini a vento. A me un ministro che blocca i contratti o che dice che con gli insegnanti va usato "il bastone e la carota" fa solam
  •  
    @sabinaminuto: (ho incollato quanto detto in un precedente commento) "Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento.". Inoltre: non pensavo che tu intendessi "insegnare la teconologia (...anziché) CON la tecnologia"; non ho mai creduto, neanche da ragazzo, nella scuola, implicitamente fascista, che ho avuto e tanto meno in quella, palesemente fascista, dei nostri genitori; credo anch'io che il come sia importante ma, come dice Luisella in un commento precedente, l'insegnamento può rimanere frontale e unidirezionale anche con i mezzi digitali: il come ce lo mette l'insegnante (e i ragazzi); non ho mai pensato che "chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista (?) (..sia) un nemico della scuola pubblica"; sono convinto che gli esempi che ho usato di quanto abbiamo perduto con i tagli non significhino "la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo" e, tra l'altro, alcuni "ci spendevano molte energie; io ho sempre combattuto per i progetti in cui credevo, fino a quando ne ho avuto la possibilità, e ho sempre creduto nell'innovazione, anche se non sono un insegnante "prevalente". Per ora chiudo qui.
  •  
    @Luisella concordo sui ministri e tutto il resto: (beata te che hai partecipato a tale aggiornamento!) Ma continuo a pensare che la forza di un'idea e di un modo di approcciare la cultura e la scuola debba venire anche e sempre di più da noi. Sono così stufa di dover sopperire nella mia scuola come responsabile di plesso ai "danni" fatti da colleghi annoiati, demotivati, inadatti, perennemente ancorati alla frase" e a me chi paga queste ore?" che non riesco più a credere che sia solo colpa del ministero , del ministro di turno o di chi altro: Mi guardo intorno e penso che in parte quello che è diventata la scuola italiana è anche frutto della mancanza di rigore, onestà intelettuale, credibilità di molti colleghi per anni e anni. scusa lo sfogo, ma è proprio così. @Daniele volevo dire esattamente quello che hai detto tu: l'insegnamento può rimanere frontale è vero anche con l'Ipad , ma certo lo strumento tecnologico è così potente e apre così tanta strade da sperimentare che ridurlo a feticcio consumista mi è sembrato davvero ingeneroso. Mi ha dato fastidio l'archiviare il tutto come se fossimo schiavi di apple o che so io. Non sono così ingenua da pensare che il miracoloso Ipad sia la panacea per le magagne della scuola. Comunque proverò e ti saprò dire. Per ora ho provato la flipped classroom con i video dell'app educreation, per fare solo un esempio, e sono davvero soddisfatta. Proprio tu , insegnante "non prevalente" come ti definisci sicuramente avresti di che sperimentare.Provare per credere. Con stima Alla prossima ;)
  •  
    allora siamo tutti d'accordo... ;-)
  •  
    Anche per me siamo tutti daccordo. Sia sugli insegnanti demotivati che sul provare comunque cose nuove.
Claude Almansi

Il villaggio #ltis13 e i commenti (1) | Claude Almansi, 2013-04-15 - 0 views

  •  
    "Il villaggio #ltis13 e i commenti (1) April 15, 2013 by Claude Almansi | 11 Comments Per Constantino Soudaz ;-) Gulliver in Liliput, Bremen"
Claude Almansi

Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 - trascrizione | Claude Almansi 2013-05-06 - 0 views

  •  
    " Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 - trascrizione May 6, 2013 by Claude Almansi | 4 Comments Vedi Post audiomobilistico restaurato - #ltis13 e il commento #5 di Maria Grazia [Fiore] a Audiopost: dal caos al villaggio operoso - #ltis13."
Claude Almansi

Prove di inserimento (embed) in blog WordPress.com - #ltis13 | Claude Almansi 2013-05-02 - 1 views

  •  
    " Prove di inserimento (embed) in blog WordPress.com - #ltis13 May 2, 2013 by Claude Almansi | 26 Comments "...Punto di partenza Questo post nasce dal commento #33 di annaritabergianti a Qualche altro elemento HTML - #ltis13: prof ho provato a copiare ed incollare il codice html generato da scoop.it per condivide sulla pagina del mio blog la slideshow della ricerca che ho curato insieme ad altri compagni. Purtroppo non c'è verso di visualizzarla, ogni volto che provo a salvare il codice si cancella e non si visualizza nulla. ho provato anche a copiare su blocco appunti il codice e poi incollarlo da lì, but it isn't work! leggo e rileggo i post, ma non riesco a capire dove sbaglio… e dalla discussione nei commenti a Un tuffo nell' html di Antonella Rubino su cosa si può fare con l'html soltanto nei post, ma non nei commenti, dei blog WordPress.com"
Luisella Mori

Valutazione: parliamone. | piazzatienanmen - 3 views

  •  
    Provo a taggare un mio commento ad un post di Cristina che mi ha molto interessato.
Luisella Mori

IPAD a scuola ! (Forse) | sabinaminuto - 2 views

  •  
    Sulla sperimentazione Netclass in corso nel mio istituto: un iPad a ogni studente e docente di una classe prima (secondaria di secondo grado)
Claude Almansi

Nifty Network for Nice Niche Marketers - Jaap Verduijn - 1 views

  •  
    "You are strongly encouraged to speak your mind! I sure will! This Network is very young, in fact in its infancy. We do have great plans though, and we're progressing little step by little step in finding out how to implement the things we want, need and/or like in the best and most effective way. If you have comments or ideas about this, please don't hesiste to tell us on our forum!"
Claude Almansi

Do You Speak Livemocha? An Interview with Clint Schmidt « Educational Technol... - 0 views

  •  
    "Livemocha is a social network service that supports language learning through audio-visual lessons and peer tutoring tools. Launched in September 2007, the platform has over 5 million registered members from over 200 countries. Lessons are provided for 36 different languages. While the standard lessons are freely accessible for registered users, the platform also offers "premium content" for a fee. Livemocha is more than just "Rosetta Stone on the Web." A unique selling point of the educational Web community is its collaborative approach to language learning: Members of the Livemocha community do not only learn a foreign language, they also tutor other community members in their native language. Users are encouraged to form learning tandems and offer feedback on their partner's speaking or writing exercises. The Livemocha platform supports this peer learning practice through comment features, voice recording and social awareness tools. For ETC Journal, I interviewed Clint Schmidt, Livemocha's Vice President of Marketing and Products. Clint has an impressive success record of developing marketing and product functions for a variety of high-growth Internet companies, including Half.com, eBay and ZoomIn.com, India's leading photo sharing and printing site. Clint holds a BSE in Entrepreneurial Management from the Wharton School of Business at the University of Pennsylvania."
Claude Almansi

Diigo: trucchi per chi sa poco l'inglese IAMARF 2013-05-23 - 0 views

  •  
    "Reblogged from Bloglillon: Vedi: http://iamarf.org/2013/05/16/iniziamo-a-taggare-ltis13/ e i comment Navigare nei video in italiano di Andreas Per quanto riguarda le azioni da fare con Diigo, le indicazioni sono sì in inglese, ma i video di Andreas le spiegano chiaramente in italiano. Per navigarvi facilmente, potete attivare i sottotitoli automatici di YouTube dal pulsante rettangolare con le righine in calce al player, con "Sottotitoli" che appare quando ci passate su col mouse."
Anna Cilia

Tanti insegnamenti, grazie! - 6 views

  •  
    Grazie di cuore ad Andreas, a Claude e a tutti gli abitanti del villaggio. Speriamo di risentirci presto.
  •  
    Grazie a te! Io ci metterei anche il tag bilancio...
  •  
    Grazie a voi due! Oops: il tag "bilancio" l'ho aggiunto io senza chiedere, prima di leggere il tuo commento, Andreas. Perché anche se si possono avere remore rispetto alle implicazioni definitive della parola, visto che questo è il tag per queste nostre descrizioni di quanto abbiamo vissuto e sperimentato durante #ltis13, tanto vale adoperarlo: "una rosa, con qualsiasi altro nome, profumerebbe altrettanto" come dice Giulietta.
Claude Almansi

Banned on Facebook - When Facebook Doesn't Like You [Feature] - 0 views

  •  
    By Matthew Hughes MakeUseOf.com April 5, 2013 "... Dire Consequences For An Administrative Error The one thing that stuck out for me when speaking to Amber was how catastrophic being removed from Facebook could be. Her suspension almost derailed a social media campaign for a large, multinational company. It resulted in her losing some of her oldest friends. It resulted in a loss of trust in an institution which almost all of us use to handle our social interactions. If an administrative error on a website can result in someone losing old friends and potentially losing their professional reputation, we should be questioning the role that Facebook has in our lives, and if we're too dependent on it. We reached out to Facebook and asked them to comment on this story. When asked how they identify breaches of their terms of service, they said "People report content or accounts to Facebook via the reporting links you can find on every page of Facebook. After you submit a report, Facebook will investigate the issue and determine whether or not the content should be removed based on Facebook's policies". They also said that their policies for dealing with people who breach their TOS depend on the particular rule broken. "If a content violates our policies then we will remove it. For example if a photo breaks our nudity guidelines we would remove it and let the person who posted it know. If someone is using Facebook under a false identity then we remove the profile." (...) Matthew Hughes is a writer, blogger and programmer from Liverpool, England. He's rarely found without a cup of coffee in his hand and loves making beautiful things. You can read his scribblings at matthewhughes.co.uk. " (Ottima spiegazione di come Facebook funziona - e a volte NON funziona -vedi anche i numerosi commenti)
  •  
    Ho esitato a dare il link nei commenti a http://iamarf.org/2013/04/11/non-solo-luci-ltis13/ . Poi ho deciso di no, perché i commenti già vertevano molto (troppo?) su Facebook.
1 - 20 of 89 Next › Last »
Showing 20 items per page