Skip to main content

Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged giornali

Rss Feed Group items tagged

andrea pidoto

il multitascking confonde la mente! - 0 views

  •  
    é un articolo trovato sul Corriere della Sera mi sembra particolare ed interessante e fa luce su un problema contemporaneo generalizzato, sembra che il multitascking possa in qualche modo rende più difficoltosa la scelta delle informazioni, la difficoltà di questo è quello di saper prendere le info migliori e lasciare quelle false.
alfonsina longobardi

Il multitasking - 4 views

Il multitasking è un modo di processare l'informazione, dedicando le risorse di sistema per eseguire contemporaneamente diversi lavori passando da un contesto all'altro. Questa possibilità operativ...

started by alfonsina longobardi on 12 Mar 13 no follow-up yet
silvia francesconi

Marco Cadioli, l'artista che fotografa internet.. - 1 views

  •  
    Questo sito mostra i lavori di Marco Cadioli, il quale è famoso come net-reporter... Molto noto per le foto fatte su Second Life, dove tramite il suo avatar Marco Manray ha fatto un vero e proprio reportage della vita su Second Life: "Parlo di SL attraverso le mie esperienze, gli incontri, gli amici, le inaugurazioni delle mostre, gli artisti, racconto dei servizi per i giornali, per la moda, per l'architettura. È stato un periodo frenetico, ero dappertutto a scattare continuamente, c'erano eventi a ogni ora del giorno e tutto aveva il senso della "prima volta" tutto era imperdibile e andava documentato. Seguivo i ritmi della stampa del mondo reale andando a realizzare i servizi in Second Life, costruendoli come reportage da un qualsiasi paese, e via via questo processo prendeva i contorni di una professione, in rapporto con i meccanismi del giornalismo. I momenti più interessanti sono quando si lavora a stretto contatto con le redazioni, pianificando un reportage di ampio respiro su un argomento e andando a scattare in-world, con il tempo per un lavoro di ricerca e approfondimento. "
Maria Cristina Marino

didattica e new media - 0 views

  •  
    Questa l'intervista del prof. Giorgio Israel, professore ordinario presso il Dipartimento di Matematica dell'Università di Roma "La Sapienza". Si tratta decidamente di un video contro corrente in un momento in cui "i nativi digitali" affollano le pagine dei giornali (on line e cartacei). La video intervista di Fulvia Subanìa vuole mettere l'accento sul pericolo che la scuola si trasformi in "web community" e il docente un semplice facilitatore. Secondo il prof Israel gli strumenti informatici, i computer, hanno un ruolo di ausilio e non concettuale; se per esempio si introdurrà l'insegnamento della matematica non in modo mentale, ma mediante il computer sarà la fine di una formazione di cultura scientifica.
  •  
    Vorrei aggiungere il link ad un altro video che invece presenta il tema della didattica e new media da un'altra prospettiva. Si tratta del documentario andato in onda all'interno di "SuperQuark", Rai1, puntata del 17 agosto 2011, con interventi di Paolo Ferri e introduzione di Piero Angela: "I nativi digitali". http://www.youtube.com/watch?v=hYabfH_Fj3k
stefania manara marchi

Intelligenza secondo Howard Gardner - 1 views

Howard Gardner definisce che le attività umane sono riconducibili a diverse forme di intelligenza come: ...

Intelligenza

started by stefania manara marchi on 25 Feb 13 no follow-up yet
Elena Elena1

Oralità, scrittura e ipertesto come psicotecnologie fondamentali - 1 views

  •  
    Ottimo lavoro a cura di di Gianluca Baccanico - 20 pagine che consiglio di leggere
  •  
    La psicotecnologia è in grado di intervenire nel più profondo della psiche modificando la struttura sia a livello motorio che cognitivo. Con la parola parlata l'uomo ha costruito il mondo e la società e attraverso lo studio di questa si possono capire le caratteristiche della scrittura e dell'elettricità. Con Omero nell'Iliade, abbiamo la prima forma di scrittura, una forma che non è ancora matura, poi con il tempo si è passati ai libri, alla carta stampata, all'invenzione dei giornali, ma nel 1800 nasce una nuova forma di comunicazione con l'invenzione dei telegrafi, telefoni ecc.., mezzi con cui le informazioni cominciano a circolare più velocemente a differenza delle caratteristiche dell'oralità in cui è importante riuscire a mantenere il ricordo e tramandarlo il più fedele possibile. l La società orale veniva definita a oralità primaria. Il passaggio dalla comunicazione orale a quella scritta definisce un cambiamento di priorità tra tempo e spazio. Per la scrittura il tempo si dilata quasi all'infinito. Lo spazio con l'introduzione della scrittura diviene il veicolo della conoscenza. Per la scrittura diventa utile analizzare le differenze che esistono tra i vari codici dal passato ad oggi, dalle diverse culture, ma mentre la pagina isolava l'individuo ad una lettura privata, si passa dal testo ad un ipertesto in cui l'interpretazione si proietta sullo schermo del computer, stimolando la componente ipersoggettiva della psiche.
Edyta Beata Klim

Test intelligenza: sono affidabili? - 0 views

  •  
    Vi segnalo una discussione su un sito di consulti psicologici, perché è un esempio di come intorno all'intelligenza e alla sua misurazione ci sta tanta curiosità da parte degli utenti, che sono sempre desiderosi di fare test e facilmente si fanno condizionare dai vari "giochini" che si trovano sui giornali e che presumono di quantificare la propria intelligenza. Cosa ne dite della discussione che è scaturita tra psicologi e utenti in quella pagina?
Antonella Schiavone

Le donne multitasking - 2 views

  •  
    Nei giornali, nelle notizie e anche nel cinema sono sempre più frequentemente rappresentate le donne multitasking, costrette da un'impari ripartizione del lavoro ad occuparsi di più impegni contemporaneamente. dati Istat sulla 'divisione dei ruoli nelle coppie' sono una pesante conferma dell'esistenza delle donne multitasking che hanno una giornata lavorativa fatta di 27 ore durante le quali gestiscono in parallelo: computer, telefono, casa, cucina e cura dei figli, senza contare il tempo speso per gli spostamenti. Il multitasking viene sostenuto e alimentato da una divisione asimmetrica del lavoro familiare che è presente trasversalmente in tutto il Paese e che peggiora quando sono presenti dei figli. Anche la cura dei bambini non è gestita in modo paritario, dato che ad oggi, i papà mediamente passano meno tempo con i propri figli. Oltre ai dati sociologici le ricerche cercano di spiegare come le donne affrontino la sfida del multitasking. AstraRicerche ha messo in luce che le donne sarebbero dotate di una maggiore 'sensibilità temporale' che le aiuta a scandire in modo più consapevole il ritmo delle proprie attività rispetto agli uomini. L'Università di Stanford mette in guardia, invece, sulle conseguenze di questo tipo di attività. Nel tempo il cervello risente del lavoro in parallelo e fatica a distinguere tra ciò che è importante e ciò che non lo è, impedendo un'organizzazione ordinata delle attività. Anche la concentrazione con il tempo si affievolisce con conseguenze su tutte le attività cognitive in cui è coinvolta. Il quadro che ne emerge vede le donne come grandi organizzatrici (anche se queste doti non sono considerate, né valorizzate socialmente o in ambito lavorativo) frustrate che vivono ogni giorno alla rincorsa delle attività. L'altro volto delle donne multitasking è la valutazione negativa che loro stesse danno di questa frenesia che le obbliga a non fermarsi mai, né per godersi ogni singolo momento, né per fe
  • ...1 more comment...
  •  
    E' una cosa che spesso ho provato, quella di "lasciare indietro la mia anima" perchè faccio troppe cose. Non so se è corretto dire questo, o se è un'affermazione un po' troppo filosofico-teologica! Parlo di anima nel senso di "la più profonda me stessa". Quando do tempo a questa mia anima, perchè faccio le cose lentamente, mi sento in pace con me stessa. Mi sento realizzata. Quando corro come una pazza e faccio mille cose, è come se mi staccassi da me. Come se la parte più profonda di me, che ha un suo ritmo lento, fosse rimasta indietro. Credo davvero che sia il problema di molte donne. Mi chiedo se non sia un'educazione sbagliata o se invece non sia una diversa struttura mentale (cognitiva?) che abbiamo. Osservo le bambine e vedo che sono capaci di fare più cose in un tempo breve, mentre i maschi sono più "tontoloni". Ma è così, o non è la pressione sociale che spinge le bambine ad essere più reattive? Sarebbe interessante capirlo. I bambini "tontoloni" riescono però ad impegnarsi più profondamente in qualcosa e alla fine possono arrivare a risultati migliori. E' come se noi gareggiassimo per il decathlon: facciamo dieci cose contemporaneamente e molto bene, ma speso non arriviamo all'eccellenza in nessuna. E' la nostra struttura mentale, è che abbiamo più interessi o è che siamo più "pressate" dall'ambiente? Un maschio, fin da piccolo, che si concentra su un'unica cosa è accettato, mentre ad una femmina viene imposto di essere "più veloce"? Me lo chiedo da tanti anni. Fatto sta che, quando decido di fermarmi e di concentrarmi su una sola cosa (quando riesco a farlo, il che non è scontato...!) mi sento bene. Con me stessa e col mondo. E' per questo che, in tutti questi miei inserti, critico il multitasking. A me pare semplicemente la follia di questo mondo folle. Tanto, non è vero che facciamo più cose contemporaneamente: siamo solo capaci di fare tante cose, continuando a cambiare attività. Non esiste il multitasking. Esiste solo il time
  •  
    Le donne da sempre hanno dovuto fare più degli uomini per ritagliarsi uno spazio nel mondo lavorativo. Ancora oggi possiamo dire che non esiste la parità dei sessi; e allora per raggiungerla le donne si impegnano tutti i santi giorni non si arrendono e combattono senza dimenticarsi mai che a casa le aspetta un altro lavoro, o più lavori, come la casalinga, la madre, la moglie. Le donne infatti sono multitasker proprio per quello, perché sanno fare più compiti contemporaneamente e tutto nelle 24 ore del giorno. Il problema è che si dimenticano poi di pensare a sè stesse, quindi non si fermano mai e davvero non riescono a godersi ogni singolo momento. Penso a me, che studio alla Uninettuno la sera e nei weekend e durante il giorno lavoro quasi 10 ore. Non ho figli ma comunque una casa da gestire e teoricamente una vita sociale che attualmente non ho o diciamo che non riesco a godermi soprattutto nei periodi di maggior lavoro e di preparazione all'esame, come adesso!
  •  
    Donne multitasking:fino al 70% in più rispetto agli uomini Ottengono gli stessi risultati se si tratta di risolvere esercizi di matematica o se si deve interpretare una cartina geografica, ma sono più brave e ottengono fino al 70% di performance migliori se si tratta di organizzare compiti e pianificare strategie: le donne, rispetto agli uomini, eccellono in strategia, e risultano molto più "multitasking" dell`altra metà del cielo. A sostenere per la prima volta la prova evidente che le donne sono più "multi-compito" degli uomini è Keith Laws dell`University's School of Psychology dell`University of Hertfordshire (Regno Unito): "Nonostante l`idea universale che le donne siano in grado, più degli uomini, di tenere testa a più compiti contemporaneamente, fino a oggi la letteratura scientifica non aveva mai provato questa loro presunta caratteristica", spiega Laws. I partecipanti allo studio - 50 studenti e 50 studentesse dell`università - in otto minuti dovevano risolvere alcuni problemi di matematica, interpretare una cartina, rispondere al telefono, svolgere quiz di cultura generale e pianificare la strategia per il recupero di un`immaginaria chiave perduta in un campo: i ricercatori hanno rilevato che, sebbene i due sessi ottenessero le stesse performance quando si trattava della risoluzione dei compiti di matematica e della lettura delle cartine, le donne ottenevano invece risultati di gran lunga migliori (fino al 70%) quando si trattava di pianificare, sebbene sotto pressione a causa degli altri compiti da svolgere, la strategia per il recupero della chiave. "Lo studio ha rivelato che le donne sono più strategiche degli uomini - conclude Laws -. Siamo rimasti molto sorpresi da questo risultato, dato che diversi studi sostengono le migliori abilità spaziali degli uomini rispetto alle donne". di Miriam Cesta (03/08/2010)
1 - 8 of 8
Showing 20 items per page