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aviggiano1

Il sistema scolastico estone - 1 views

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    Il presente articolo, scritto da Carolina Maurizio e pubblicato il 04/11/2024 presso "DYNAMIS, rivista di filosofia e pratiche educative", espone le caratteristiche del sistema scolastico estone. Questo sistema scolastico è caratterizzato da una prospettiva profondamente innovativa, si parla di un' istruzione prescolare, istruzione di base, secondaria e professionale gestita dai governi locali e prevalentemente gratuita. Nel 2021 il Ministero dell'Istruzione e della Ricerca estone ha pubblicato un documento che ha ridefinito gli aspetti pedagogici e le prospettive del sistema scolastico che mirano ad un'educazione incentrata sullo sviluppo del singolo e sulla digitalizzazione della didattica. Mira ad una formazione continua degli insegnanti che in un rapporto di scambio con gli allievi permettono una continua crescita, sono previsti da parte di essi feedback orali ed immediati per permettere un migliore l'apprendimento. La scuola estone punta ad adottare un approccio olistico all'istruzione extrascolastica, concependola come un processo che dura tutta la vita ed in relazione al contesto sociale; gli studenti hanno la possibilità dunque di progettare il loro apprendimento in base alle proprie capacità ed esigenze. Sono supportate competenze digitali per gli insegnanti e gli studenti che sono ampiamente utilizzate ed integrate da strumenti di autovalutazione e da diverse iniziative di sviluppo professionale.
pruscigno

Formarsi nei Media: nuovi scenari nella formazione dei maestri in una società digitale - 1 views

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    Siamo sempre più immersi nel mondo digitale tanto da non poter fare a meno di porci una domanda: ma la scuola utilizza i Media per la formazione? In questo articolo che vi propongo viene affrontato il tema della formazione dei maestri. La prima parte dedicata agli assunti teorici che hanno portato alcuni ricercatori dell'università di Firenze all'utilizzo della tecnologia video per la formazione, e nella seconda parte una prova sperimentale nella quale vengono utilizzate le tecniche di video-educazione e microteaching. Queste tecniche permettono agli insegnanti di rivedere le proprie lezioni registrate e indurli a sviluppare l'abitudine alla riflessione sui loro punti di forza e sui loro punti di criticità per migliorare sia l'apprendimento degli allievi e sia le loro prestazioni. Quindi non l'utilizzo dei Media per formarsi ma formarsi nei Media.
sarahmaghetta

La funzione della scuola nella cittadinanza digitale | Agenda Digitale - 7 views

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    "a scuola è arrivata l'ora della cittadinanza digitale" è un articolo di Sandra Troia apparso su "AGENDA DIGITALE" il 31 Marzo di quest'anno. L'autrice afferma che la scuola deve preparare i giovani a diventare cittadini digitali in un mondo caratterizzato dall'interconnessione. Nei programmi scolastici la competenza digitale è sempre stata una sorta di "cenerentola" a causa della carenza di strumenti, ma soprattutto perchè non appartenente alla nostra tradizione culturale e quindi è stata vista con diffidenza. Spesso i progetti scolastici sono stati più orientati al packaging accattivante che alla reale esperienza di information literacy . I media non sono una moda ma "il nastro trasportatore" dell'innovazione del paese. Il piano nazionale digitale stabilisce che attraverso programmi mirati la scuola deve insegnare il valore e il ruolo dei dati immessi in rete e fare in modo che l'utente non sia prigioniero del filter bubble. I programmi devono essere integrati e non solo "aggiunti" a quelli scolastici già esistenti. Il WORLD ECONOMIC FORUM nel 21 st Century Skills individua 16 competenze digitali che devono essere possedute dagli allievi,dai formatori e dai docenti. La scuola deve mettere il cittadino nella condizione di governare autonomamente l'incertezza della fluidità sociale e della grande massa di informazioni accessibili; deve sviluppare la capacità di accedere autonomamente agli ambienti virtuali delle istituzioni italiane e d europee come indicato nella Strategia Europa 2020.
ciruzzobbell

Come promuovere le competenze mediali a scuola - 2 views

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    Opportunità e rischi di internet, cellulare, giochi & co. - Il portale d'informazione del programma nazionale delle competenze mediali dà dei consigli ai genitori, professori e specialisti e informa sulle offerte d'informazione. Le domande che dobbiamo porci sono: come possiamo sviluppare un'adeguata educazione ai media? Come possiamo prevenire conseguenze negative dell'uso dei media? E che ruolo deve assumere la scuola in questo contesto? La scuola è fondamentale, in quanto può aiutare a prevenire i rischi, trasmettendo agli allievi le competenze necessarie all'utilizzo di media digitali. Questo lo si può fare affrontando il tema dei media con gli studenti, permettendo loro di esprimere le loro idee e condividere le loro esperienze. Ciò permetterà loro di riflettere sulle proprie esperienze negative e positive che hanno avuto con internet. Questo confronto aiuterà i più giovani a fare un miglior uso dei media digitali.
marinadangelo

Didattica a distanza e Autismo si può? - 4 views

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    Se l'utilizzo della didattica a distanza ha colto un po' tutti di sorpresa dobbiamo dire che lo è stato ancor di più per gli insegnanti di allievi e genitori di figli con disabilità. Ma lo spirito critico, l'empatia, la forte motivazione ed un buon programma pensato e studiato ad hoc ha reso tutto più coinvolgente ed interessante e istruttivo. L'ispettore scolastico intervistato ha definito la didattica a distanza la didattica della vicinanza come binomio possibile per l'inclusione scolastica soprattutto per i ragazzi affetti da dsa perché fatta di umanita', di intimita' Partendo da obiettivi minimi e graduali, aiutando lo studente a familiarizzare con gli strumenti associandoli ad attività piacevoli e, come indicato dall'associazione Dalla luna con il sistema di Token economy, si è riusciti a mantenere e a generalizzare le abilità nell'ambiente naturale. Così anche le varie testimonianze descritte nell'articolo successivo, l'utilizzo di vari sistemi tecnologici, video, whatsapp ecc. sono riusciti a mantenere il "contatto" con una concreta e fattiva continuità.
marcoborriello

Review of the book La media education nella scuola multiculturale. Teorie, pratiche, strumenti - 1 views

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    L'articolo di Cristina Nesi pubblicato dal "Between " Journal of the italian association for the theory and Comparative History of Lyterature è una review del libro "La media education nella scuola multiculturale. Teorie, pratiche, strumenti. Gli obiettivi di formazione che hanno mosso il nuovo percorso imposto dall'emergenza Covid-19 hanno preso in considerazione la continuità nel perseguire il compito sociale formativo del fare scuola, il coinvolgere in attività significative dal punto di vista dell'apprendimento attraverso diverse opportunità e mezzi, l'importanza di rimodulare la progettazione garantendo un'interazione tra docenti e alunni scegliendo con cura le competenze da implementare, tenendo conto del nuovo contesto di apprendimento. Tuttavia, affinché la media education possa declinarsi concretamente in una pratica significativa di educazione alla cittadinanza sono necessari un maggiore investimento sul piano delle politiche educative, un ripensamento dei suoi strumenti in chiave interculturale, una progettazione della didattica mediale particolarmente attenta all'inclusione degli allievi svantaggiati e una formazione sistematica.
Rita Cadoni

Didattica a distanza: 5 modi per renderla inclusiva - 4 views

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    La didattica a distanza sembra esser diventata panacea di tutti i mali nel contesto di emergenza in cui ci ritroviamo, ma occorre capire quali possano essere le differenze tra una valida metodologia e un surrogato della didattica, un tentativo di smontare l'insieme relazione-processo formativo riducendolo a mera prestazione occasionale, a pura performance tecnica per produrre. Qual è il vero significato della competenza digitale? Questa criticità appare molto evidente affrontando il tema dell'inclusività scolastica, per gli allievi con handicap e stranieri. Il parere di Dario Ianes, docente ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale: La relazione è, per definizione, il contenitore e il significante del processo di formazione, dunque relazione e trasmissione dei saperi vanno di pari passo e non possono essere separate anche se in ambito virtuale.
federicha

Educazione alla democrazia nel secolo dei social media - 4 views

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    Il saggio dei tre studiosi, Knowles, Camicia e Nelson, prende in analisi la dinamicità dei nuovi social media, proponendo sfide e opportunità, con particolare attenzione alla vita civile. Le piattaforme social sono strade potenti per la diffusione dei messaggi politici, che richiamano i giovani a prendere nuove decisioni riguardo la pubblicazione di certi contenuti. Gli autori prendono inoltre in considerazione l'importanza dell'alfabetizzazione mediatica critica, dove l'insegnante sostiene nei suoi allievi una più affinata sensibilità per esempio riguardo agli sviluppi della ricerca dell'alternativa sulle piattaforme social. Altra questione importante é l'analisi delle fonti e la funzione degli algoritmi, i quali non ci espongono volutamente alla diversità e secondo alcuni studi riportati nel testo, possono influenzare il nostro umore. Sulle piattaforme social possono facilmente crearsi posizioni estreme; é stata inoltre rilevata una correlazione tra partecipazione on line e impegno politico. Infine é interessante come gli insegnanti potrebbero ripensare le loro lezioni per supportare gli studenti in questo 'nuovo mondo' sempre più connesso, evidenziando come i social media possano essere strumento di mobilitazione, per esplorare e valutare criticamente gruppi di interesse e non.
alicedesantis

Educare alla cittadinanza digitale a scuola - 6 views

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    Viviamo in un mondo immerso in un ambiente tecnologico e iperconnesso, siamo cittadini digitali a pieno titolo. Bisogna massimizzare le potenzialità della tecnologia e minimizzare i suoi rischi per essere consumatori critici e produttori responsabili di contenuti digitali. L'articolo enfatizza l'importanza dell'insegnamento sin dai primi ordini e gradi di scuola dell'educazione digitale. In Italia la media education non si è ancora affermata come disciplina autonoma e obbligatoria nei programmi scolastici ma possiamo trovare alcuni dei suoi aspetti all'interno dell'insegnamento dell'educazione civica nella sua declinazione di cittadinanza digitale. Gli insegnanti sono chiamati a giocare un ruolo centrale sia nella loro continua formazione, che nell'insegnamento per accompagnare gli allievi in questa fase di cambiamento rendendoli membri attivi e partecipi.
mariagraziano

La Media Education nelle scuole, ecco perchè è importante - MIUR Istruzione - 20 views

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    I media fanno parte della nostra società. Capire come "leggere" le notizie veicolate dai media e come interagirci è una competenza fondamentale, In particolare l'avvento del così detto Web 2.0, dei social network ha creato grandi occasioni di comunicazione.
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    Nell'articolo viene evidenziata l'importanza della Media Education come materia di insegnamento che dovrebbe trovare grande spazio nelle scuole non solo per quanto riguarda i "new media" ma tutti i media. La Media Education, nasce e si sviluppa allo scopo di fornire ai ragazzi tutti gli strumenti idonei a comprendere meglio le dinamiche e i messaggi offerti dai media e a rielaborarli autonomamente, in maniera critica. La fruizione di internet in modo praticamente illimitato consente infinite potenzialità di apprendimento e sperimentazione ma anche dei rischi connessi ad un uso "superficiale di strumenti potentissimi"; sopratutto gli adolescenti (nativi digitali) sono sottoposti ai rischi maggiori dovuti ad una grande abitudine e dimestichezza con i dispositivi ma che se non guidata e formata opportunamente può provocare seri danni, si pensi solo per fare qualche esempio al Cyber bullismo. La Media Education, se applicata ad internet, può essere d'aiuto per muoversi meglio in rete (da google a Facebook), tanti sono i consigli che potrebbero essere dati ai ragazzi, ma anche a genitori e docenti che dovrebbero essere opportunamente formati per affrontare questi cambiamenti. Insegnare ai ragazzi a gestire meglio il rapporto con i social costituisce uno dei punti cruciali della materia, considerato il ruolo preponderante che questi canali hanno assunto nella quotidianità di molti adolescenti: ad esempio educare e formare su "cosa e come postare" o a riconoscere le "fake news". Una buona competenza mediale (media literacy) è ciò che questa disciplina intende offrire ai propri allievi. L'articolo riassume quali competenze mediali un media educator dovrebbe contribuire a trasmettere.
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    l'educazione svolge una funzione essenziale e che la scuola debba essere all'avanguardia nelle competenze e nelle conoscenze dei nuovi strumenti digitali. La neccesita di imparare ed educare a districarsi tra i vari linguaggi dei media ed imparare ad approcciarli in maniera corretta. Sviluppare negli studenti la capacità di comprendere i diversi media e le varie tipologie di messaggi, utilizzarli correttamente, saper interpretare in maniera critica il messaggio, essere in grado di generare un messaggio e quindi usare in maniera propositiva i media. La neccesita della prevenzione dello sviluppo del cyberbullismo e la dipendenza e varie patalogie come nomofobia
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    In questo articolo viene definito bene il concetto di Media Education e il ruolo che dovrebbe avere nelle scuole allo scopo di fornire ai ragazzi tutti gli strumenti idonei a comprendere meglio le dinamiche e i messaggi offerti dai media e a rielaborarli autonomamente, in maniera critica. Anche se si tratta di un articolo del 2017 si evidenziano punti importanti quali le modalità di utilizzo di tali mezzi e la necessità di educare sia i ragazzi, utenti finali, che chi ha la funzione di tutore di questi, quindi genitori, scuola ecc… Attraverso lo studio ed il trasferimento d'informazioni ai ragazzi i docenti potranno insegnare a questi a gestire meglio il rapporto con i social e far comprendere che questo rappresenta una dei punti cruciali della materia, considerato il ruolo preponderante che questi canali hanno assunto nella quotidianità di molti adolescenti (educare e formare su "cosa e come postare" o a riconoscere le "fake news" per esempio). Saper discernere le notizie, filtrarle e comprendere quali informazioni e fonti siano più autorevoli di altre. Altro messaggio importante che vuole essere da monito a tutti, politici, ministero, dirigenti scolastici, è che la scuola non può rimanere indietro su queste tematiche ed è fondamentale pensare a percorsi per i docenti e genitori di adolescenti e pre-adolescenti.
pastexyz

Un intervento educativo-didattico inclusivo, con l'uso delle tecnologie, per un'alunna con disabilità intellettiva | Media Education - 5 views

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    Questo articolo di G. Filippo Dettori e Barbara Letteri, pubblicato a giugno 2022 nella rivista "MEDIA EDUCATION - Studi, ricerche e buone pratiche", tratta di un intervento educativo-didattico, durato tre mesi, realizzato in una classe III della Scuola Secondaria di I grado con lo scopo di attuare un insegnamento personalizzato motivante, coinvolgente ed inclusivo con l'utilizzo delle nuove tecnologie, rivolto ad un'alunna con disabilità intellettiva lieve. Le attività sono state progettate considerando gli interessi e le propensioni dell'alunna con BES e coinvolgendo l'intera classe, sia per favorire l'inclusione della studentessa, ma anche perché le strategie didattiche attuate favoriscono un apprendimento significativo, fondamentale per un più efficace apprendimento scolastico di tutta la classe. Questo approccio rende l'insegnamento tradizionale più flessibile e adattabile ai discenti. Gli esiti di questa esperienza didattica sono stati positivi: l'alunna con BES ha partecipato col gruppo alla quasi totalità delle consegne; si è creato un clima positivo, partecipativo, cooperativo ed inclusivo; le tecnologie, come compensazione delle abilità residue, hanno reso possibili attività che prima erano precluse all'alunna con BES perché troppo complesse; hanno stimolato i docenti ad arricchire l'insegnamento per tutti gli allievi anche ad intervento concluso.
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