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ardabiola

Storytelling e digital storytelling - 1 views

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    La narrazione rappresenta da sempre uno strumento di costruzione di significati e di interpretazione della realtà che trasmette un sapere di tipo pratico ed evoca un rapporto molto più coinvolgente poiché chiama in causa non solo la dimensione cognitiva ma anche quella affettiva e motivazionale. Più facile è apprendere e ricordare tramite una storia che tramite una spiegazione e l'uso del digital storytelling nella didattica permette non solo di sostenere l'interesse e mantenere il coinvolgimento di chi ascolta ma anche di migliorare in chi lo crea competenze non solo digitali ma di pianificazione, comunicazione, collaborazione, sintesi e problem solving. L'articolo esamina i passaggi fondamentali per la realizzazione di un digital storytelling, i possibili criteri di valutazione degli studenti, l'uso alternativo di case studies e di storyworld (costruzione di scenari) e i loro possibili utilizzi a scopo didattico.
daniela73

Digital Storytelling for Education. Theories and Good Practices in Preschool ... - 3 views

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    . Questo libro introduce il Digital Storytelling come un'opportunità realistica e fattibile per le scuole materne, utile per raggiungere un duplice obiettivo: da un lato, promuove le competenze narrative e di alfabetizzazione mediatica dei bambini, e dall'altro sostiene lo sviluppo professionale degli insegnanti nell'educazione ai media. La prima parte del libro presenta il Digital Storytelling esplorandone le dimensioni pedagogiche e didattiche. La seconda parte esamina diciannove diverse pratiche di digital storytelling per delineare gli aspetti educativi più rilevanti delle attività di Digital Storytelling svolte nelle scuole materne.
fnccnt

Transmedia Storytelling - 5 views

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    La narrazione transmedia consiste in una storia raccontata servendosi di diversi media. Quello che la contraddistingue dalle altre storie multimediali è il fatto che ciascuna delle piattaforme viene sfruttata al meglio al fine di offrire un contributo specifico. La narrazione transmedia è legata allo studioso Henry Jenkins, secondo cui la caratteristica che distingue la narrazione transmedia dalle altre storie multimediali è il fatto che "ogni nuovo testo dà un contributo distintivo e prezioso all'intero". La narrazione transmedia prevede l'espansione del testo origine, sia da parte dell'industria dei media e sia grazie all'attiva collaborazione degli spettatori e dei fan. Il testo origine infatti fornisce solo alcune informazioni, le altre vengono disperse in altri tipologie di testi mediali, catturando così, a loro volta, altri spettatori e altri fan. Il rapporto tra testo origine e testo derivato diviene quindi biunivoco: il testo origine necessita di altri testi e viceversa. Ciò ha reso il transmedia storytelling un campo unico con confini fluidi. L'approccio innovativo alla narrazione è possibile solo grazie all'utilizzo delle piattaforme multimediali emergenti: giochi on-line, blog, video, audio e testi digitali che si avvalgono di device mobili e di software facilmente accessibili anche ai dilettanti. Tutti i fan delle transmedia storytelling possono creare delle storie condivisibili e dei testi che, seppure siano usufruiti di per sé, guidano inevitabilmente lo spettatore verso il testo origine che stimola un processo di ampliamento e approfondimento dei buchi narrativi appositamente creati. In conclusione è necessaria la conoscenza di tutti i testi e la collaborazione degli altri spettatori per dare un senso totale e compiuto all'opera. Così il vero potenziale del testo origine e dei suoi derivati si svela solo nella visione d'insieme, in un difficile equilibrio tra ridondanza e originalità, tra familiarità e differenza. Come
eleonoraboi

View of IL VALORE EDUCATIVO DEL DIGITAL STORYTELLING | Media Education - 5 views

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    La narrazione è un tema molto antico che ha percorso tutti i tempi, compresi i giorni nostri grazie ai nuovi media, dando un contributo storico e culturale notevole. La narrazione è un potente mezzo di espressione che da voce non solo ai pensieri ma anche alle emozioni degli individui. Già Bruner nel 1991 aveva identificato due modalità riferite alle nostre strutture cognitive: una legata al pensiero razionale e la modalità del pensiero narrativo attraverso cui possiamo strutturare la nostra esperienza e interagire con il mondo sociale. Il digital storytelling si avvale di più codici comunicativi e permette di apprendere competenze alfabetiche, compositive/espressive, tecnologiche, ma anche critiche e partecipative, non è un semplice prodotto multimediale, ma uno strumento di partecipazione nella sua realizzazione. La sua natura partecipativa, combinata con la componente narrativa e la dimensione emozionale, la sua autenticità, il suo aspetto creativo, la sua predisposizione al lavoro di gruppo, risulta essere per il discente stimolante e motivante e per questi motivi può innescare un processo di apprendimento significativo. Il digital storytelling facilita l'acquisizione di competenze metacognitive come una migliore comprensione, la capacità di selezionare le fonti, lo sviluppo del pensiero critico, la competenza etica e favorisce l'alfabetizzazione tecnologica. Per queste caratteristiche può essere uno strumento prezioso per la didattica e un valido supporto per gli insegnanti, che possono aiutare lo studente ad avere un ruolo attivo nell'apprendimento. D'altronde anche se in modo inconsapevole lo storytelling ha sempre fatto parte della didattica, con il digital l'insegnante ha la possibilità di sperimentare nuove modalità di insegnamento.
atapparelli

L'importanza dei nuovi media nella valorizzazione del patrimonio culturale pe... - 4 views

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    L'articolo prende in considerazione la relazione tra nuovi media (in particolare il digital storytelling), educazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, al fine di creare e supportare una cittadinanza attiva, partecipativa ed inclusiva. Il digital storytelling è un metodo che combina la narrazione (sotto svariate forme) con i nuovi media digitali. Nell'ambito della promozione del patrimonio culturale ciò si traduce in: mostre in realtà virtuale (VR), realtà aumentata (AR), applicazioni digitali (web e mobile), videogiochi, condivisione, ecc. Emerge che occorre riflettere sulle condizioni che rendono tutto ciò esperienze di apprendimento e che permettono la maturazione del soggetto affinché da membro competente possa contribuire al benessere della comunità. Il digital storytelling viene utilizzato come strumento per educare e per formare fin dall'età prescolare fino all'università, adattandolo alle varie esigenze, ma spesso manca una formalizzazione della progettazione e anche un'integrazione tra istituzioni culturali ed educative, come invece ci si auspicherebbe che fosse (un sistema formativo integrato). L'obiettivo infatti sarebbe quello di creare competenze trasversali, basate su uguaglianza, partecipazione e decisione al fine di formare cittadini attivi e responsabili, quindi comunità empowerment e favorire culture partecipative. E' uno strumento che favorisce la creatività, il pensiero critico e abilità sociali come relazionali, che permette sia di capire meglio noi stessi sia aprire un dialogo con le altre culture.
federicomarcucci

Digital Storytelling: Cos'è, come utilizzarlo nella didattica, con quali stru... - 5 views

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    Articolo di Gianfranco Marini, insegnante di Storia e Filosofia nel Liceo Scientifico "G. Brotzu" di Quartu Sant'Elena. Laureato in Filosofia presso l'Università di Cagliari e in Tecnologia della comunicazione multimediale presso l'Università di Ferrara, cura un blog e una rubrica dedicata alle nuove tecnologie nella didattica su scoop.it. In questo testo parla di Digital Storytelling ovvero la Narrazione realizzata con strumenti digitali (web apps, webware) che consiste nell'organizzare contenuti selezionati dal web in un sistema coerente, retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un racconto costituito da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi, mappe, ecc.).
aprile2021

Digital Storytelling e multimedialità nella scuola dell'infanzia - 2 views

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    La tesi tratta del digital storytelling e di multimedialità, ovvero una nuova forma di alfabetizzazione, che fa fronte a una pluralità di canali, che possono essere viste come una alfabetizzazione alla multimedialità. La multimedialità rappresenta una modalità innovativa di insegnamento che supera i limiti di un'educazione monomediale, basata solo sul testo scritto. Accanto a questo elemento emergono le multiliteracies, ovvero una nuova forma di alfabetizzazione, che fa fronte a questa pluralità di canali che possono essere viste come una alfabetizzazione alla multimedialità.
rpapararo

Story-lab - Un'esperienza di digital storytelling, mash-up e cultura partecipativa per ... - 5 views

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    La Media Education all'opera in un corso universitario. Si tratta del progetto Story-Lab, ossia un laboratorio di digital storytelling svoltosi negli anni 2010-2011 al politecnico di Torino. Gli studenti hanno potuto sperimentare l'utilizzo di strumenti come forum, video sharing ecc. e ambienti come Second Life, Moodle, ecc., integrandoli con i mezzi e gli strumenti usuali di un corso universitario, per realizzare video o storie. Seppure la metodologia sia stata applicata in un contesto di per sé già "mediatico", ossia il corso di laurea in Ingegneria del Cinema, i risultati ottenuti sono complessi, ed evidenziano le molteplici sfaccettature che la Media Education è in grado di sollecitare.
celesther

https://insegnantiduepuntozero.wordpress.com/2015/02/18/digital-storytelling-cose-come-... - 5 views

L'articolo mette in luce l'importanza della narrazione nel processo educativo, sottolineando come tale metodologia non sia figlia dell'epoca digitale ma onnipresente nella storia dell'uomo e nella ...

digital storytelling education apprendimento significativo web tool

started by celesther on 30 Nov 21 no follow-up yet
robertamanfredi

L'uso del Digital Storytelling in contesti di apprendimento cooperativo per l'inclusive... - 4 views

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    La narrazione digitale combina la tradizionale arte di raccontare storie con l'utilizzo di un'ampia gamma di media digitali. Per la sua flessibilità e adattabilità, la narrazione digitale può essere utilizzata con successo per favorire sviluppo delle competenze espressive e socio-relazionali dei ragazzi con BES (Bisogni Educativi Speciali). Attraverso la rimozione degli ostacoli che, spesso, generano rabbia e frustrazione anche i ragazzi con BES possono sperimentare una interazione costruttiva, mettere in gioco abilità sociali e interpersonali, assumere responsabilità individuali e di gruppo, dare luogo a processi meta-cognitivi. Un passo verso la realizzazione di una scuola veramente inclusiva.
anonymous

La narrazione che diventa digitale -excursus teorico ed applicazioni educative - 8 views

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    La narrazione diventa una via privilegiata per integrare nella didattica le tecnologie digitali e aiutare gli studenti a sviluppare quelle competenze che li rendono consapevoli della cultura partecipativa che caratterizza l'età dei nuovi media e della comunicazione transmediale. Probabilmente non saremo attorno a un fuoco, ma ascolteremo ancora con emozione una storia che inizia con: "C'era una volta..."
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    È proprio vero che anche la lettura che abbiamo vissuto noi da bambini si è evoluta con il contesto, soprattutto l'avvento della comunicazione multimediale, ha cambiato il modo di narrare le storie. Ogni epoca segna un evoluzione, pur salvaguardando ciò che ha contraddistinto il passato, c'era una volta...manterrà anche nell'era del web, l'aspetto emozionale dell'era della narrazione con il libro. Grazie
tukulti

La narrazione fotografica per aumentare il coinvolgimento e il gradimento dei cittadini... - 9 views

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    L'articolo "La narrazione fotografica per aumentare il coinvolgimento e il gradimento dei cittadini durante gli eventi" dei Quaderni di formazione PASocial presenta una buona pratica nell'utilizzo dei media nella comunicazione con i cittadini attraverso i social network. In particolare, presenta l'utilizzo innovativo della pubblicazione in tempo reale dei ritratti fotografici con brevi testi di tipo emozionale non solo dei relatori ma in particolare del pubblico, in modo da aumentare la loro percezione di essere i veri protagonisti degli eventi e stimolando l'empowerment dell'autoefficacia percepita. L'articolo oltre alla teoria spiega attraverso un cassetto degli attrezzi come "saper fare" una narrazione fotografica in tempo reale per migliorare con efficacia i rapporti delle pubbliche amministrazioni con i cittadini. L'esperienza può essere trasportata in diversi contesti. Bibliografia: Di Costanzo, F. (2017). PA Social: Viaggio nell'Italia della nuova comunicazione tra lavoro, servizi e innovazione. FrancoAngeli. Gigliuto, L. (2019). L'Italia che comunica in digitale. Mondi Velati Editore.
giovanni59

La Cittadinanza Onlife e il contrasto alla 'povertà educativa digitasle' - 7 views

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    Dal 2021 (CREMIT) l'Università Cattolica ha utilizzato un nuovo costrutto: "povertà educativa digitale" per ampliare il concetto di "digital divide" legato alla privazione di tecnologie di accesso alla Rete, questo concetto si riferisce alla carenza di competenze digitali, ovvero carenza educativa, intese come nuovi alfabeti necessari nella società post-mediale per analizzare e fruire dei diversi contenuti digitali da parte degli "spettautori" del social Web e "cittadini onlife". Gli autori hanno presentato vari testi su questo costrutto (Pasta, Rivoltella, 2022), basandosi su uno strumento di rilevazione di dati su 1.976 studenti di 112 classi in 39 scuole secondarie di I grado di tutta Italia (Marangi, Pasta, Rivoltella, 2022). Né è nato un progetto triennale "Connessioni digitali" (2021-24) realizzato dal Cremit, Save the Children e la Cooperativa Edi Onlus e che coinvolge 100 scuole secondarie di I grado per un totale di 6.000 studenti e 400 insegnanti. Il progetto inserito nella didattica biennale di educazione civica basandosi su quanto teorizzato dagli autori, in merito alla povertà educativa digitale, si è strutturato in quattro newsroom (Scrittura online, Podcast, Digital Storytelling, Marketing sociale). Seguirà alla conclusione del primo anno didattico una valutazione di quanto realizzato dalle classi coinvolte rilevando la creatività e la capacità di produrre narrative e prodotti comunicativi per contrastare la povertà educativa digitale, utilizzando le quattro dimensioni di uso del digitale: l'accesso, l'analisi, la valutazione e la produzione. Infine, si valuterà come l'acquisizione di competenza digitale, sia un processo che consente il passaggio a future competenze per l'ambito lavorativo, che si attiva solo se si è capaci di trasformare le competenze individuali in pratiche sociali e nella costruzione di un vero e proprio design interpretativo e produttivo.
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