"Blue whale", il gioco della morte. - 3 views
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simonamariani on 21 Dec 20Le balene blu a volte si spiaggiano, lasciandosi morire senza un apparente motivo. Prende spunto da questo il gioco tremendo che nasce in Russia e ha iniziato a "spopolare" tra gli adolescenti sul web. Ci sono molte indagini in corso e punti controversi sulla questione. Ma un punto fermo su queste morti è che sono avvolte da un grande mistero. Gli adolescenti che cadono nelle maglie di questa rete mortale, devono affrontare un gioco costituito da 50 step sempre più pericolosi, dal farsi un graffio fino a lanciarsi giù nel vuoto di un palazzo. Viene sfruttato il periodo di estrema fragilità e cambiamento che gli adolescenti attraversano, costellati da necessità , bisogni e problematiche sempre più intense. É una generazione sempre più iper-connessa, ma al contempo sempre più sola. Si tratta di un fenomeno nuovo e pericoloso, una anonima rete criminale contro uno, contro anche la sua fragilità di essere accettato. Questo è uno dei tanti aspetti del dark web. Il grande rischio del web è quello di essere virale e di conseguenza i fenomeni diventano di massa e incontrollabili, basti ricordare il fenomeno del contest virale che incitava i ragazzi a bere fino allo sfinimento sotto lo sguardo di tutta la rete. È importante sensibilizzare gli studenti sul corretto uso di internet, sulle insidie che si annidano sulla rete. Il messaggio che deve passare forte e chiaro, è che la vita non è il numero di "like" ricevuto, ma quello che uno fa concretamente nella propria quotidianità .
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katiuscia on 25 Dec 20Io credo che la voglia di trasgressione nei giovani sia sempre esistita con la differenza che, mentre prima era limitata ad un gruppo ristretto, oggi grazie al web che funge da diffusore, si è amplificata anche l'esibizione. Questo può indurre ad effetti negativi e distruttivi. Le responsabilità sono molteplici, della famiglia che non impone più regole, del fatto che i bambini già a tre anni dispongono del cellulare o della scuola che manca di un programma nella didattica, adeguato ai tempi. Ma Oltre le responsabilità occorre capire come affrontare il problema che è reale. Ragazzi, docenti, educatori devono acquisire le giuste competenze per comprendere e interpretare quelli che sono i nuovi scenari della comunicazione digitale, muoversi correttamente all'interno dei social, individuando "fake news", contrastando fenomeni come il cyber-bullismo, comprendendo e utilizzando, pertanto, appieno, le possibilità enormi che il digitale offre. Ecco l'utilità dell'educazione ai media tramite attività formative sia per studenti, sia per docenti sia per famiglie, tramite esperti della comunicazione digitale con l'obiettivo di contribuire a sviluppare la cultura della comunicazione efficace attraverso l'utilizzo corretto dei social e del web verso anche una "comunicazione gentile ".