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fabrizio bartoli

Document Management Software | Manage Documents Online : Zoho Docs - 2 views

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    Simple Online Document Management
Claude Almansi

Wholesale Adoption of iPads by Schools a Mistake | ETCJ Harry Keller 2013-07-11 - 6 views

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    Posted on July 11, 2013 by JimS By Harry Keller "...I don't really see the rush, the extreme hurry exhibited by districts to buy expensive iPads, and forgo other expenditures to do so, when this development in computing devices is still playing itself out. The next great device could be announced tomorrow and could put iPads on the shelf until Apple manages to come out with a newer model. Manufacturers are scrambling to entice consumers to their particular device, while almost entirely ignoring the problems that schools face. When a school chooses widespread adoption of a consumer or business product, it's taking a risk. Often, it's bowing to parental pressures at the same time. While we should applaud schools for overcoming traditional education inertia, we should also realize that some of these new things are just fads or early examples of an incompletely developed new technology. The fact that so many districts are going in so many directions indicates strongly that we don't know where these trends will end. Until we do, I think that wholesale adoption of iPads by high schools is a mistake. My specialty is science. I have yet to see a great science app for high school on an iPad. Mostly, they're just games, animations, and other ordinary stuff. My disclaimer here is that I run a company that puts out an online science application that I consider to be great and am currently porting to the Chromebook, iPad, and Android tablets. Vendors have to cover all bases eventually. I'd rather not have to spend all of this money on fads, but major customers are demanding it. The result will be higher prices."
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    L'approccio è regionevole: siccome non sappiamo quale sia il traguardo di tutta questa forsennata corsa ai tablet, tanto vale non spendere tutti quei soldi sull'iPad (che costa più degli altri e prosciuga le casse delle scuole). Tuttavia l'autore non dedica una parola al vero punto: che non è l'adozione di questo o quel device, questa o quella app (di scienze, nel suo caso) a fare la differenza nella qualità, ma la testa degli insegnanti e il paradigma didattico che si decide di adottare. Intanto nelle scuole superiori italiane si insiste sull'acquisto delle LIM, che poi naturalmente vengono usate come semplici proiettori 90 volte su 100. Tuttavia i fondi statali vengono erogati più volentieri per una LIM che per tre o quattro proiettori. Facendo felici chi?
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    Sottoscrivo totalmente! Come al solito al traino delle mode tecnologiche del momento si scorda il fatto che "la tecnologia è utile solo se è serva delle altre discipline" (cito il prof. Piochi, didatta della matematica, in una sua letio magistralis a "Psicologia dell'apprendimento della matematica") e che senza la capacità (e la voglia!) di produrre e gestire autonomamente contenuti e metodi, senza una didattica che crei passione, non c'è tecnologia che tenga. Quanto poi allo specifico dell'Ipad, si ripropone ciò che è già accaduto in precedenza con Microsoft: affidarsi ad occhi bendati e con mani e piedi legati ad una tecnologia proprietaria solo per le sue capacità di marketing, non capendo (o fingendo di non capire) che in questo modo si finisce per creare una dipendenza dal fornitore che diviene via via più ferrea fino a diventare assoluta con buona pace della libertà di insegnamento
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    sottoscrivo
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    Sottoscrivo solo in parte. Sono più che d'accordo sul fatto che le LIM siano delle specie di mammuth destinate all'estinzione, e anch'io non mi capacito del fatto che molte scuole (e il ministero stesso) continuino a spendere soldi per acquistarle. Anche perché, come dice Lucia, il 90% degli insegnanti le usa come semplici lavagne o come proiettori, quindi basterebbe dotare le classi di proiettori e di un normalissimo computer ad esso collegato. Sul discorso iPad/tablet Android non sono del tutto d'accordo. Conosco troppo poco il mondo Android per poter dire che i tablet Android danno problemi (però ho sentito dire da più parti che quando si fanno esperienze di uso di tablet Android con un device per ogni alunno, i problemi ci sono), però conosco molto bene il mondo della scuola, e ho fatto l'esperienza di una classe con iPad (un iPad per studente/insegnante, una Apple tv e un proiettore). In un anno non abbiamo avuto un solo problema tecnico, mai. Per la mia esperienza del mondo della scuola, questo è un aspetto assolutamente fondamentale per convertire all'innovazione tecnologica anche quella parte del corpo docente che è un po' restio. Se queste persone si trovano di fronte a dispositivi che si piantano o che danno problemi, trovano la scusa giusta per abbandonare, criticare o dire che sono soldi buttati. Se invece tutto funziona, piano piano anche chi è scettico vede la portata innovativa di una classe digitale. Diventa più facile anche per chi è ancora un docente un po' tradizionale passare a una didattica più attiva, meno trasmissiva e più coinvolgente. Viene un po' sa sé (cosa invece che non accade assolutamente con la LIM, anzi, la LIM perpetua la lezione frontale). Ovvio che potrei avere torto marcio, e ovvio che capisco le vostre critiche alla scelta dell'iPad (formato proprietario, grande multinazionale americana e tutto il resto). Per ora, spendere di più inizialmente per avere una situazione ottimale mi sembra comunque la soluzione miglio
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    "avere una situazione ottimale mi sembra comunque la soluzione" Come si fa a darti torto su questo?! Solo che avere la "i" davanti non è la soluzione ottimale dal punto di vista tecnico, mentre lo è dal punto di vista marketing. E chi te lo dice è un tecnico che per 20anni si è tenuto volutamente distante dalle "i" davanti (e non solo da quelle)
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    Francesco, mi spieghi cosa c'è che non va dal punto di vista tecnico? Io, dopo una vita passata su ms-dos (prima) e windows (per vari anni, con frequenti crash del sistema operativo, e computer che "ponsavano" come malati di asma gravi e che diventavano obsoleti assai rapidamente), per motivi che non mi dilungo a spiegare, sono passata a tutte le i davanti, dalla prima all'ultima (iMac, iPad, iPhone) e mi sembra di stare in paradiso. Non ho più avuto problemi e ritrovo con facilità qualsiasi file, anche quelli che per sbadataggine ho salvato nella cartella sbagliata. Avrei voluto provare anche Linux, ma i casi della vita mi hanno messo davanti tutte queste i, e per ora lì mi sono fermata. Nei computer che abbiamo a scuola, ho in effetti notato che quelli che girano con Linux, anche se vecchi, funzionano parecchio meglio di quelli in cui i nostri tecnici di laboratorio o vari colleghi si ostinano a voler tenere Windows.
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    Capisco, ma sai com'è: se utilizzi una piattaforma unica e costruita per essere ben integrata, ti troverai sempre senza (seri) problemi, al di lla di quale sia il sistema che adotti. Per quanto riguarda le tue esperienze pregresse non so proprio che dirti: per questioni legate alla clientela (ovvio che un consulente non può che adattarsi!) opero da sempre su sistemi senza la i davanti e non mi riconosco nella tua storia tormentata... Che ciò possa dipendere dal fatto che mentre da una parte ci mette le mani chiunque (magari malamente) dall'altra il tutto risulta piuttosto "blindato"? La mia è solo un'ipotesi sia chiaro! Ma appunto: pur seguendo una certa logica, non posso lamentare i problemi che hai avuto tu. Per "certa logica" intendo dire che non mi sono mai fiondato ad aggiornare un sistema operativo con l'ultima versione appena uscita (anzi: per la verità attendo sempre almeno il service pack 1 quando non il 2: attualmente lavoro ancora con Windows XP!!!), ne ammetto facilmente e con leggerezza l'installazione di utilities, add-onn, plugin ed amenità varie. Io però noto che, usando questo ambiente e software prevalentemente opensource, non ho mai riscontrato problemi a scambiare informazioni con altri, nemmeno con gli utenti con le "i" davanti da quali pur arriva in genere robaccia carica di fronzoli quantomeno inutili quando non fuorvianti. In ogni caso lungi da me criticare chi opta per apple: libero di farlo se si tratta di una scelta! Per la scuola invece sarei sinceramente molto più propenso ad utilizzare ambienti più aperti, meno costosi e meno "blinda utenti"!
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    Ma, sarà ma io non ho problemi nemmeno a interfacciarmi con utenti che usano altre piattaforme. E la mia esperienza negativa con Windows (o con Winzzoz come lo chiamano a volte in Toscana) è condivisa da tutti i miei colleghi che si trovano a usare i computer dei nostri laboratori. Forse i nostri tecnici non fanno corretta manutenzione (però anche noi abbiamo XP e non installiamo con facilità utilities varie, perché la password ce l'hanno solo gli amministratori, cioè i nostri ITP). Ci stiamo trovando bene invece con Linux, gli stessi vecchi PC con Linux girano 10 volte meglio che con Windows, quindi in una mia ipotetica classifica, il sistema operativo di Bill lo metterei in coda. Però hai ragione, per la scuola (soprattutto per i PC), sistemi e software aperti sono sicuramente la soluzione migliore. Via libera al pinguino ;-)
Francesco Valotto

BOSCAINO /GUASTAVIGNA - Libri di testo digitali, un ragionevole stop » LA PAG... - 7 views

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    Ha o non ha ragione il ministro Carrozza?
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    Non lo so, voi che ne pensate? A me pensare a bambini di scuola primaria con il libro digitale sul tablet mette una tristezza infinita, e tutto sommato un passaggio completo al digitale non lo vorrei nemmeno per gli altri ordini di scuola (non so, sono sempre stata affezionata al profumo dei libri, al rumore del lapis sulla carta...). Però dei VERI libri digitali interattivi (e aperti) sarebbero indubbiamente utilissimi in molti contesti e per molte materie.
Luisella Mori

Come estrarre un file mp3 da un video di You Tube (della serie, iniziamo a imparare dai... - 2 views

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    Piccoli trucchi utili
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    Ganzo (con tutte le riserve sulla qualità dell'mp3).
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    @Luisella: In effetti http://www.youtube-mp3.org/it che menzioni nel post funziona molto meglio di http://getvids.de/ che usavo prima e che è per giunta pieno di annunci pubblicitari noiosi (vabbé, getvids può servire se si vuol scaricare il video come tale ma mi capita di rado) . L'altra cosa bella di youtube-mp3.org sono i link per la condivisione: ad es. gli ho fatto estrarre un mp3 da http://www.youtube.com/watch?v=FjYQyWqdjGQ e tra i "codici per il collegamento" c'è http://www.youtube-mp3.org/#v=FjYQyWqdjGQ . Avevo scelto quel video perché mi era valso una notifica di contenuto sotto copyright altrui da parte di YouTube, quindi volevo anche vedere cosa succede rispetto a quel che dici del copyright nel post. Non sembra un ostacolo per la conversione con youtube-mp3.org . Ma ci sarebbe da provare con un video dove è stato bloccato l'embed, cioè lo streaming. Probabilmente in quei casi non funziona... però prima devo trovare un video con embed bloccato.
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    Anche se l'embed è bloccato, la conversione funziona lo stesso: l'ho bloccato per http://www.youtube.com/watch?v=zls1_eQnRE0 e l'mp3 si può scaricare da http://www.youtube-mp3.org/#v=zls1_eQnRE0 .
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    Bene a sapersi, grazie Claude
fabrizio bartoli

Etherpad - 3 views

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    "Etherpad is an Open Source online editor providing collaborative editing in really real-time powered by Node.js"
Claude Almansi

Camera Web TV - audizione ministro Profumo (MIUR) alla Commissione Cultura su "Pillole ... - 3 views

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    AUDIZIONE MINISTRO PROFUMO Categoria: Commissioni Data: 22/11/2012 15:00:00 (durata: 105:53 ) "La Commissione Cultura ha svolto l'audizione del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Francesco Profumo, sulle problematiche relative al progetto multimediale "Pillole del sapere" e alla gestione dei fondi dedicati alla ricerca."
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    Resoconto stenografico: http://leg16.camera.it/_dati/leg16/lavori/stencomm/07/audiz2/2012/1122/s000r.htm Perciò se qualcuno riesce a scaricare il video (io no) si potrebbe affettare in pezzi digestibili ripubblicabili su YouTube o meglio, sull'internet archive.
fabrizio bartoli

Maps and the Geospatial Revolution - 2 views

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    "Education Website Learn how to make maps that tell great stories. Welcome to the official Facebook page for the MOOC on Mapping taught by Dr. Anthony Robinson from Penn State on Coursera. Follow the class on Twitter: www.twitter.com/MapRevolution"
Francesco Valotto

Falla nelle SIM, a rischio 750 milioni di telefonini - Zeus News - 3 views

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    A proposito di informazioni e sicurezza...
fabrizio bartoli

geospatial revolution - limfabweb - 1 views

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    "links and materials  from  or related to Coursera geospatial revolution mooc 2013 Maps and the Geospatial Revolution  held by by Dr. Anthony C. Robinson ... part of what the geospatial revolution means is the advent of geospatial technology. Geospatial technology helps us create content that can be changed"
Anna Cilia

Esercizi interattivi di matematica da Mondadori Education - 2 views

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    Corso interattivo, gratuito e completo di aritmetica (I, II, III) per la scuola media, con teoria ed esercizi
mariateresacar

Vuvox - 0 views

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    Vuvox consente la facile creazione di presentazioni interattive timeline integrando foto, video e musica.
mariateresacar

Primi passi con Active Inspire - 1 views

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    Tutorial introduttivo sull'uso della LIM Active Inspire by Promethean realizzato da Carrieri Maria Teresa
Claude Almansi

Free Online OCR - Convert JPEG, PNG, GIF, BMP, TIFF, PDF, DjVu to Text - 0 views

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    "About NewOCR.com is a free online OCR (Optical Character Recognition) service, can analyze the text in any image file that you upload, and then convert the text from the image into text that you can easily edit on your computer Select your file File URL Recognition language Italian" e decine di altre lingue. Molto preciso e rapido, e c'è un'anteprima dove si può selezionare la parte che si vuol convertire in testo vero. Funziona con file online e con file caricati dal computer. Non c'è da crearsi un account.
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    Fantastico! Grazie Claude! Potresti aggiungere qualche altro tag, tipo converter, convertitore, tool (perché magari, per chi come me non ricorda mai l'acronimo OCR, pur sapendo di cosa si tratta, diventerà più facile ritrovare questo segnalibro in caso di bisogno). Grazie :-)
Vincenzo Capasso

Malala Yousafzai parla davanti all'ONU - 2 views

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    «Prendete i vostri libri e le vostre penne, sono la vostra arma più potente. Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo» (Malala Yousafzai)
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    Purtroppo, la pubblicazione del mio commento sul tuo blog non è andata a buon fine...per cui, ricorro a questo spazio. Mi premeva condividere l'emozione di chi mi aveva preceduto, sottolineando inoltre la portata storica dell'avvenimento. Aggiungevo anche un altro elemento affatto secondario: Lucia B. parlava di "essere umano" straordinario; troppo spesso ci dimentichiamo che la nostra specie è fatta di due generi ed il fatto che questa coraggiosa battaglia sia portata avanti da una piccola donna, acquista un valore inestimabile. Non ci dimentichiamo che la sua è una sfida contro il patriarcato integralista che ancora domina tanta, troppa, parte del nostro pianeta...
Vincenzo Capasso

Il digitale è una cultura, non una tecnica: il giornalismo e le dieci leggi d... - 7 views

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    Interessante, però manca qualsiasi indicazione sull'inasprimento del diritto d'autore da quando c'è il digitale e dai grattacapi causati, che fanno parte integrante - purtroppo - di quella cultura digitale. Dal commento in attesa di moderazione che ho lasciato al post di Mario Tedeschini: "sotto questo post, c'è la scritta "Copyright © 1999-2007 Elemedia S.p.A. Tutti i diritti riservati" seguita da "Gruppo Editoriale L'Espresso Spa" (collegato a gruppoespresso.it). (...) cosa sarebbe quell'Elemedia? Non lo spiega nemmeno la pagina gruppoespresso.it . Certo, se si va sulla sotto-pagina delle attività radiofoniche, viene spiegato (ma cosa diamine c'entra questo blog con quella SpA che gestisce le attività radiofoniche) e c'è un link a elemedia.it , ma reindirizza automaticamente a gruppoespresso.it. Che valgano allora le condizioni stipulate nella sottopagina "notizie legali" di gruppoespresso.it, le sole indicazioni fornite agli utenti? Sono molto più limitative della legge italiana sul diritto d'autore, che prevede restrizioni al copyright ad es. per scopi educativi e di accessibilità per i disabili, per la parodia e la citazione. Gruppoespresso.it no: la sola restrizione che consentono quelle notizie legali è quella per utilizzo personale. Perciò Gloria Vanni le ha violate, citando 4 righe di questo post quando l'ha ribloggato, anche se quella citazione è lecita secondo la Legge sul diritto d'autore. E per non essere di resto, le ho violate ancora più platealmente utilizzando Webcitation.org per ottenere un riferimento accademicamente corretto di questo post: "Mario Tedeschini. Il digitale è una cultura, non una tecnica: il giornalismo e le dieci leggi dell'universo digitale. Source: Kataweb. . URL:http://mariotedeschini.
mrsfraba

Le donne dell'editoria/ Cristina Foschini (GeMS): "Stiamo scrivendo le regole del dirit... - 4 views

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    Risposte molto lucide sulla situazione in mutazione dell'editoria e del diritto d'autore all'epoca digitale - molto di più, delle dichiarazioni di un'altra madrona dell'editoria, Teresa Cremisi, partita lancia in resta gridando "Cocoricò" contro Google Libri all'appello degli americanofobi francesi. Però anche Teresa Cremisi, salvo quella cantonata sul diritto d'autore, è una grande direttrice editoriale. Altre (tra quelle che ho conosciuto come traduttrice): Rosellina Archinto, Elvira Sellerio, Donatella Zigliotto. E nel giornalismo culturale, Rosellina Balbi. Hanno approcci molto diversi, dando ragione a Cristina Foschini nel dire "Non penso ci sia un approccio femminile al 'fare i libri'. Credo che l'editoria sia un lavoro terribilmente personale": però forse le accomuna una spiccata apertura a nuove voci, nuove vie.
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