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Unione Italiana

Sud: Librandi, serve rivoluzione imprenditoriale, non ricette Varoufakis - 0 views

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    (AdnKronos) - Roma, 30 lug 2015 "Smettiamola di illudere i cittadini meridionali che la soluzione dei loro problemi saranno ancora le assunzioni pubbliche, il reddito di cittadinanza, la spesa pubblica allegra o l'uscita dall'euro. Teniamo lontani i cattivi profeti come Grillo e Salvini. Il Mezzogiorno riparte solo con una rivoluzione imprenditoriale, con un'alleanza tra politica, imprenditori e lavoratori. Il resto sono fantasie alla Varoufakis". Così il deputato di Scelta civica Gianfranco Librandi, commentando il rapporto Svimez. "Il Sud ha bisogno di una sola cosa: puntare sulla sviluppo e sulla crescita della sua classe imprenditoriale. Che si tratti di piccole o di grandi aziende, al Sud gli imprenditori fanno il doppio della fatica dei loro omologhi settentrionali o europei. Credito, infrastrutture, sindacati ancora più conservatori dei loro rappresentanti nazionali, scuole tecniche poco capaci di fornire personale specializzato, università non sempre all'altezza degli standard internazionali, criminalità organizzata, piani regolatori inadeguati. È un elenco da brividi", conclude Librandi.
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Dichiarazione di voto dell'On. Librandi sulla mozione Benamati ed altri - 14 gennaio 2014 - 0 views

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    A voi la mia dichiarazione di voto, a nome di Scelta Civica, sulla mozione Benamati ed altri n. 1-00308 concernente iniziative volte alla salvaguardia dell'interesse nazionale in relazione agli assetti proprietari di aziende di rilevanza strategica per l'economia italiana. "Signor Presidente, onorevoli esponenti del governo, onorevoli colleghi, c'è un rischio nel presente e nel futuro dell'economia italiana, rappresentato da una possibile "deindustrializzazione" del tessuto imprenditoriale nazionale. Contrastare questa tendenza non può che essere la priorità assoluta dei decisori pubblici, oggi e nei prossimi anni. L'attuale crisi economica globale non è l'unica causa del declino industriale italiano. Essa ha esasperato i problemi, ma la loro natura è più antica della recessione. Detto in altri termini, le cause dei mali italiani non sono né l'euro, né la globalizzazione. I mali italiani sono tutti di origine "nazionale". L'alta fiscalità, un welfare e un mercato del lavoro inadeguato, la scarsa liberalizzazione dei servizi, la lentezza del sistema giudiziario, le regole complesse e incerte erano le zavorre del sistema-Paese già prima del 2007-2008. Su tutto questo, come e più di allora, grava il debito pubblico più alto d'Europa: anzi, se alcuni paesi hanno potuto negli anni passati reagire alla crisi con misure di stimolo fiscale più o meno efficaci, l'abnorme stock di debito ha reso impossibile ogni tentativo di manovra espansiva..."
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Governo: Librandi (Sc), Renzi ridia fiducia a imprenditori - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 25 feb 2014 Matteo Renzi "ha dichiarato che visitera' spesso delle scuole, conservando un abitudine da sindaco. Ebbene, visiti anche molte aziende. Renzi venga con me in azienda, a Saronno. Gli mostrero' un'impresa che non chiede nessun sussidio allo Stato e nessun favore alla politica, che sperimenta innovazione tecnologica, che esporta, che offre ai suoi lavoratori un welfare aziendale aggiuntivo a quello pubblico. Venga a timbrare con me il cartellino un giorno. Accanto a troppi imprenditori che cercano nella politica dei capri espiatori, ve ne sono tanti che vogliono aiutare le istituzioni, ma che vogliono essere lasciati liberi di fare e di rischiare. Come il rischio in politica, anche quello imprenditoriale merita fiducia". Lo ha detto il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi, intervenendo nell'aula di Montecitorio nel corso del dibattito sulla fiducia al Governo. "Nel suo intervento, Renzi ha assunto su di se' la responsabilita' di un eventuale..."
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Fisco: Librandi (SC), no rinvio tagli Irap e 'caccia alle streghe' ricchi - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 17 apr 2014 "Alcune indiscrezioni di stampa riportano oggi che il taglio dell'Irap entrera' a pieno regime nel 2015. A questo si aggiunge il rinvio di fatto del Jobs Act sempre al 2015. Mi sembrano date molto lontane rispetto a quanto annunciato dal premier e alle reali esigenze del Paese, che sono lavoro, rilancio dell'attivita' imprenditoriale e riduzione della pressione fiscale. Non mi sembra nemmeno che vada nella giusta direzione il taglio delle detrazioni per i redditi sopra i 55mila euro: una caccia alle streghe verso chi detiene quel poco di ricchezza rimasta in Italia". Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. "A Renzi diamo come termine la fine dell'anno. Entro Natale lo aspettiamo alla prova della 'D' al cubo: Deficit, Debito pubblico e Disoccupazione. Vedremo - conclude Librandi - quali risultati portera' su questi tre fronti". Dichiarazione apparsa sul sito dell'Asca.
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Scuola: Librandi (Sc), coinvolgere imprese per preparare giovani al lavoro - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 27 ago 2014 "La riforma della scuola del ministro Giannini deve essere l'occasione per legare in modo indissolubile il mondo dell'istruzione a quello del lavoro. Cosi' come ormai e' consolidata l'idea che per valorizzare il nostro patrimonio storico, culturale e artistico e' necessario coinvolgere i privati, anche nella scuola pubblica bisognerebbe fare in modo che vi sia un maggiore collaborazione con le imprese: lo sforzo deve essere quello di far corrispondere il piu' possibile domanda e offerta di lavoro". Lo dichiara in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. "A tal fine, per fornire una preparazione adeguata ai nostri giovani, e' necessario far entrare le aziende nella scuola e la scuola nelle aziende, attraverso stage e tirocini gia' a partire dagli istituti superiori. Lo stesso vale per la ricerca, che deve essere al servizio del mondo imprenditoriale e viceversa. Possiamo battere la crisi solo se si comincia a fare sistema e non ragionando per compartimenti stagni. La riforma della scuola Giannini-Renzi deve essere il primo passo in questa direzione", conclude Librandi. Dichiarazione apparsa sul sito dell'Asca.
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Spending review: Librandi (Sc), fino ad ora non si e' visto nulla - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 31 lug 2014 "Purtroppo, della spending review finora non si e' vista neanche l'ombra. Non e' colpa di Cottarelli, ma questa e' la cruda realta' che interessa ai cittadini. La revisione della spesa non e' piu' rinviabile e non possiamo nemmeno permetterci il tradizionale totonomine sul nuovo commissario, se malauguratamente Cottarelli dovesse dimettersi. Nell'eventualita', come consiglio non richiesto, suggerisco a Renzi di scegliere tra gli imprenditori italiani la figura per questo delicato incarico". Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. "Chi ha una azienda sa dove tagliare, perche' farlo e dove, invece, investire di piu'. Qualsiasi imprenditore italiano, ad esempio, metterebbe nero su bianco che la priorita' assoluta e' trasferire ogni singolo euro di risparmi di spesa alla riduzione del carico fiscale sulle imprese, a cominciare dall'Irap. Con il gruppo parlamentare di Scelta Civica, siamo completamente a disposizione di questo tipo di impostazione, proprio in virtu' della storia e dell'esperienza imprenditoriale di molti dei componenti. Anzi - conclude Librandi - se Renzi e il governo accetta, la spending review gliela facciamo noi, spesa per spesa, cosi' risparmiamo anche il compenso del commissario e dei suoi collaboratori". Dichiarazione pubblicata sul sito dell'Asca.
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Ryanair: Librandi (Sc), interrogazione al Ministro dei trasporti Delrio | Gianfranco Li... - 0 views

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    Estratto dagli atti parlamentari del resoconto dell'assemblea - seduta 24 febbraio 2016. Interrogazione a risposta in Commissione: LIBRANDI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - (3-02044) [ VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=98Ayw-BOpFo] TESTO DELL'INTERROGAZIONE - Al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Premesso che: Come si è appresso da fonti di stampa, la compagnia aerea Ryanair - che negli ultimi anni è divenuto il primo vettore in Italia con 26,1 milioni di passeggeri nel 2014, quasi 3 milioni in più di Alitalia - ha deciso di interrompere 16 collegamenti italiani, in particolare da e per gli aeroporti di Alghero e Pescara e di ridurre quelli da e per Crotone, per un traffico stimato di circa 800mila passeggeri annui; La decisione della compagnia irlandese, pur temperata dal contestuale incremento di rotte internazionali da e per gli scali di Roma e di Milano, comporterà gravi conseguenze sull'occupazione (circa 600 posti di lavoro andrebbero persi, senza considerare gli effetti indiretti sull'indotto), sulla mobilità degli italiani, in primis dei residenti delle regioni colpite, e sull'attrattività economica e turistica delle città interessati al taglio dei voli; secondo quanto dichiarato dai vertici di Ryanair, la scelta di tagliare le rotte da e per le città di Alghero, Crotone e Pescara sarebbe maturata a seguito dell'aumento di 2,5 euro a passeggero delle tasse municipali aeroportuali - introdotto dal primo gennaio 2016 - che porta così il prelievo a 9 euro a passeggero. La finalità del maggior prelievo - e cioè il finanziamento del fondo speciale per gli ammortizzatori sociali aggiuntivi ai lavoratori del trasporto aereo, previsto dal provvedimento da più parti definito "decreto Salva Alitalia" - seppure generalizzato e rivolto all'intero comparto, ha assunto agli occhi dell'opinione pubblica la veste di un ingiustificato prelievo subito dai passeggeri aerei, in particola
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