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Enrica Dallari

QUALI TAGS? - 5 views

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    Per coloro che sono interessati alle sperimentazioni in materia di apprendimento e innovazione didattica.
Daniele Guerrieri

Ausili didatici o feticismo consumista? | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Va... - 6 views

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    Perché in tempi di magra, dopo aver perso 8 (quasi 9) miliardi di euro, la scuola, secondo una tendenza in corso, dovrebbe fornire ad ogni alunno il tablet della marca più costosa che c'è? Daccordo: funziona meglio degli altri (anche se questo lo dovrebbe decidere una gara d'appalto), ma sono i tablet la cosa di cui oggi ha più bisogno la scuola in Italia?
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    Pur essendo un'utente dell'iPad, concordo sul fatto che un laboratorio di pittura, il sostegno agli alunni in difficoltà, e tutte le cose di cui parli siano di gran lunga più importanti. Sull'eliminazione dell'insegnamento della storia dell'arte al biennio del liceo classico e nel percorso moda degli istituti professionali (dove si è passati da 4 ore settimanali di arte e storia del costume nel triennio a ZERO ore nella scuola post-riforma Gelmini) stendiamo un velo pietoso. Se non si parte dal bello,da dove si dovrebbe partire? Detto questo, in Svezia hanno tutto (la pittura e la musica, ma anche i tablet di ultima generazione), perché investono nella scuola e sui giovani. Da noi i soldi servono a pagare le pensioni d'oro e mille altre cose inutili che arricchiscono la casta, impoverendo la scuola e la cultura... Bisognerebbe fare la rivoluzione, ma il popolo italiano non è mai stato rivoluzinario, al contrario dei francesi, e anzi è tendelzialmente di destra, conservatore...
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    Rimane il fatto che i tagli operati contro la scuola in Italia pesano come macigni, per questo non mi sembra il caso di entusiasmarsi per dei costosi contentini.
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    @ Daniele, Mi sono permessa di aggiungere "sostegno" ai tag del tuo segnalibro, perché - egoisticamente e concretamente - mi serve, anche se concettualmente, il tuo testo include l'aspetto sostegno nella didattica. Mi serve quando Andreas ha annunciato in http://iamarf.org/2013/05/09/lo-strano-modo-ltis13-di-trovarci/ che la seconda parte di #ltis13 sarebbe dedicata a trovarci per collaborazioni basate su interessi/problematiche comuni, citava proprio un commento che diceva "Io sono dalle parti di Novara, mi occupo - sono un'insegnante di sostegno, ho bisogno, vorrei trovare, parlare con altri che hanno bisogno di sostegno." E nei tanti contributi dei partecipanti a #ltis13, sono emerse più volte le problematiche create dalle direttive calate da sopra in combinazioni con tagli alle risorse: problematiche generali, ma particolarmente acute per quanto riguarda l'inclusione di tutti (anzi, mo' ti aggiungo anche il tag inclusione, mi sa). Per citarne uno che ricordo adesso: http://appinclusion.blogspot.ch/2013/04/non-solo-app.html di Maria Grazia Fiore e Elisabetta Brancaccio. L'angolazione è diversa della tua, perché loro non rifiutano i tablet a scuola. Però insistono sulla necessità di adottare e utilizzare sia i tablet sia le loro applicazioni in modo inclusivo - e nel determinarlo sono essenziali gli insegnanti di sostegno. @Luisella: sono importantissime le tue osservazioni sulle applicazioni web che dovrebbero funzionare con qualsiasi browser, ma che invece non funzionano con iPad. E d'altronde ci sono anche limitazioni del genere per i tablet android.
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    sì, infatti. Come scrivevo qui, il tablet è un ottimo strumento da utilizzare nel sostegno, ma non solo. Per tutti gli studenti rappresenta un ottimo ausilio per l'apprendimento e una finestra sul mondo. Certo è che, in una scuola depauperata in mille modi (come ricordava Daniele) fa rabbia vedere come l'ex ministro Profumo parlasse sono ed esclusivamente di "dare un iPad a ogni studente" come se con quello si potessero risolvere tutti i mali della scuola italiana, quando invece bisognerebbe iniziare dall'investire nelle risorse umane. Come ricorda Claude, in questo MOOC ho iniziato anche a scoprire i limiti del tablet (PiratePad e Google Translator Kit non funzionano). E comunque, qualsiasi strumento digitale, se viene introdotto senza un rinnovamento nella didattica (e nella mente degli insegnanti), serve a ben poco. Come si sottolinea da più parti, la LIM nella maggior parte dei casi non ha fatto altro che perpetuare la didattica trasmissiva e tradizionale della lezione frontale (si usa per far vedere film, video, immagini, per scriverci, ed è ovviamente molto più comoda e più motivante di una lavagna di ardesia, su cui molte di queste cose non si possono fare, però se si usa solo per questo, la didattica rimane teacher-centred e non student-centred, come è invece in questo MOOC). Comunque concordo con te Daniele, non sai che rabbia mi prende quando dal Ministero arrivano frasi tipo "daremo un tablet a ogni studente" in concomitanza con tagli di ogni tipo su organici, stipendi, FIS...
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    @Claude: Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento. Per i ragazzi che ne hanno un bisogno particolare è un'altra cosa... del resto, già da anni viene dato loro un portatile magari pagato con donazioni o risorse locali. Comunque, per gli alunni che non hanno ancora raggiunto un sufficiente grado di autonomia, spesso, il computer serve solo per "tenerli a balia": l'insegnante di sostegno è insostituibile.
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    Sono d'accordo con te, Luisella: se non rinnoviamo le nostre menti e il nostro modo di fare didattica, i nuovi strumenti servono proprio a poco! L'uso critico e creativo degli stessi sarà significativo.
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    Io credo fortemente nel rinnovamento della didattica e credo che esso possa passare ANCHE sebbene non solo dall'introduzione di nuovi strumenti . La sfida non è insegnare la teconologia ma CON la tecnologia perchè essa mi offre potenti mezzi e mi avvicina ai miei studenti che come ormai dovrebbe essere chiaro a tutti hanno e avranno sempre di più categorie di pensiero e modi di apprendere che non sono più quelli che noi abbiamo usato. La scuola non può più essere quella nostra e dei nostri genitori. Non in quello che viene insegnato, o forse anche in quello, ma in COME viene insegnato. Dunque non vedo il problema . Ho speso molte nergie per trovare quest'anno il finanziamento per i miei Ipad l'anno prossimo. E ne sono fiera. Non trovo ci sia nulla di male nè di "peloso". Chiunque mi offra la possibilità di lavorare meglio a scuola è il benvenuto. Credo sia un po' semplicistico archiviare tutto come se chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista fosse un nemico della scuola pubblica. Credo che sia una falsa idea di democrazia quella della scuola di tutti , intendendo,per tutti la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo. Occorre avere il coraggio di dire che le risorse vanno impegnate dove c'è chi le sa far fruttare e chi si impegna in un progetto sensato e significativo. Non tutti i docenti hanno volgia di impegnarsi in un progetto o in una sperimentazione. Non c'è nulla di male a riconoscerlo.Chi non se la sente ha i suoi motivi. E se anche le risorse vengono,come nel nostro caso, da privati, ben vengano. E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione. Lamentarsi e basta non serve. Attendere sempre che lo stato faccia mentre io sto lì fermo ad aspettare mi pare o
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    Concordo Sabina, infatti anche io mi sono data da fare per avviare una sperimentazione con iPad nel settembre scorso, in una classe prima, con l'aiuto di colleghe e della dirigente. Concordo anche sul fatto che lamentarsi e basta non serve, e anche sul fatto che il FIS non debba essere distribuito a pioggia. Sappiamo tutti che alcuni insegnanti fanno il minimo indispensabile, non sono disponibili a rinnovarsi ecc. Però non sono d'accordo quando dici: "E inoltre penso che stia un po' anche a noi docenti fare uno sforzo per acquisire quel credito sociale e quella riconoscibilità che potrebbero motivare e garantire un maggior investimento dello Stato nell'istruzione e nella formazione." Gli ultimi ministri che abbiamo avuto hanno portato avanti forti campagne denigratorie nei confronti di noi docenti, proprio perché i docenti perdessero quel poco di credito sociale che era loro rimasto. E lo hanno fatto scientemente, non a caso. Ben diversa la politica in altri paesi, Finlandia ma non solo (pensiamo al video australiano che anch'io ho postato nel mio blog riprendendolo da Giorgio). Quando ho partecipato ai workshop sul cooperative learning con Cathy e Norm Green, anni fa, prima che Norm ci lasciasse, una delle prime cose che Norm ci ha detto, è che la differenza sulla qualità dell'insegnamento lo fa proprio lo stato, investendo e credendo nelle risorse umane. I paesi in cui l'istruzione funziona bene sono quelli in cui la professione docente è una professione ambita, in cui i docenti sono ben pagati e in cui si offrono opportunità di formazione e aggiornamento di qualità. Quindi, ok fare uno sforzo noi docenti (e qui ce ne sono tanti che lo stanno facendo), però non contro i mulini a vento. A me un ministro che blocca i contratti o che dice che con gli insegnanti va usato "il bastone e la carota" fa solam
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    @sabinaminuto: (ho incollato quanto detto in un precedente commento) "Io non rifiuto categoricamente i tablet a scuola, dico di non sopravvalutarne l'importanza e, inoltre, mantenere sveglio il senso critico soprattutto nei confronti di un marchio che usa strategie di vendita basate su forti tecniche di condizionamento.". Inoltre: non pensavo che tu intendessi "insegnare la teconologia (...anziché) CON la tecnologia"; non ho mai creduto, neanche da ragazzo, nella scuola, implicitamente fascista, che ho avuto e tanto meno in quella, palesemente fascista, dei nostri genitori; credo anch'io che il come sia importante ma, come dice Luisella in un commento precedente, l'insegnamento può rimanere frontale e unidirezionale anche con i mezzi digitali: il come ce lo mette l'insegnante (e i ragazzi); non ho mai pensato che "chi si impegna per trovare strumenti nuovi e sperimentare una didattica costruttivista (?) (..sia) un nemico della scuola pubblica"; sono convinto che gli esempi che ho usato di quanto abbiamo perduto con i tagli non significhino "la spartizione del FIS a pioggia su tutti i docenti parcellizzando anche quelle poche risorse che abbiamo" e, tra l'altro, alcuni "ci spendevano molte energie; io ho sempre combattuto per i progetti in cui credevo, fino a quando ne ho avuto la possibilità, e ho sempre creduto nell'innovazione, anche se non sono un insegnante "prevalente". Per ora chiudo qui.
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    @Luisella concordo sui ministri e tutto il resto: (beata te che hai partecipato a tale aggiornamento!) Ma continuo a pensare che la forza di un'idea e di un modo di approcciare la cultura e la scuola debba venire anche e sempre di più da noi. Sono così stufa di dover sopperire nella mia scuola come responsabile di plesso ai "danni" fatti da colleghi annoiati, demotivati, inadatti, perennemente ancorati alla frase" e a me chi paga queste ore?" che non riesco più a credere che sia solo colpa del ministero , del ministro di turno o di chi altro: Mi guardo intorno e penso che in parte quello che è diventata la scuola italiana è anche frutto della mancanza di rigore, onestà intelettuale, credibilità di molti colleghi per anni e anni. scusa lo sfogo, ma è proprio così. @Daniele volevo dire esattamente quello che hai detto tu: l'insegnamento può rimanere frontale è vero anche con l'Ipad , ma certo lo strumento tecnologico è così potente e apre così tanta strade da sperimentare che ridurlo a feticcio consumista mi è sembrato davvero ingeneroso. Mi ha dato fastidio l'archiviare il tutto come se fossimo schiavi di apple o che so io. Non sono così ingenua da pensare che il miracoloso Ipad sia la panacea per le magagne della scuola. Comunque proverò e ti saprò dire. Per ora ho provato la flipped classroom con i video dell'app educreation, per fare solo un esempio, e sono davvero soddisfatta. Proprio tu , insegnante "non prevalente" come ti definisci sicuramente avresti di che sperimentare.Provare per credere. Con stima Alla prossima ;)
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    allora siamo tutti d'accordo... ;-)
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    Anche per me siamo tutti daccordo. Sia sugli insegnanti demotivati che sul provare comunque cose nuove.
Daniele Guerrieri

Bologna è l'Italia | Blog del Comitato per la Scuola Pubblica - Valdera - 0 views

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    Mancano 48 ore. I parroci bolognesi, in chiusura delle omelie di domenica, hanno detto ai fedeli di votare B. Il Resto del Carlino ha messo in prima pagina un sobrissimo invito a votare "per i Bimbi". Buone ultime, sono arrivate anche la CNA e Confindustria a schierarsi con la B.
Claude Almansi

Due mesi di vita in un laboratorio virtuale IAMARF Andreas Formiconi 2013-05-19 - 1 views

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    "Didamatica, Pisa, 7 maggio Il pdf dell'articolo scaricabile qui. [video]"
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    Sottotitolazione del video al 25 aggio 2013: - Il video inserito nel post è http://youtu.be/p6SAl8GrSG4 , prodotto da Flavia Zanchi e Andreas Formiconi, con il Concerto brandburghese 7 di Bach in sottofondo, pubblicato su YouTube da Andreas Formiconi il 19 maggio 2013. - In http://www.amara.org/en/videos/W2LgdIFaWdPQ/info/video-didamatica-7-maggio-2013/ c'è un inizio di sottotitolazione di un altro video della stessa conferenza, http://youtu.be/0sLAdo_GF1g , pubblicato su YouTube da maestraflu l'11 maggio 2013, senza sottofondo musicale, il ché facilita la trascrizione. Una volta compiuti i sottotitoli di questo secondo video, non si potranno aggiungere direttamente al primo, perché c'è una lieve discrepanza di durata. Però sarà possibile scaricarli come semplice trascrizione non sincronizzata, e aggiungere questa trascrizione al primo video, lasciando che sia il softare YouTube a sincronizzarla col video per produrre sottotitoli.
fabrizio bartoli

playlist youtube su Google apps education tutorials - 2 views

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    question: il tag 'education' qui non trova utilità a qualificare il tag 'googleapps' (che potrebbe riferirsi ad altro) e viceversa?
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    a me sembra utile "education" qui, appunto perché "googleapps" da solo si potrebbe anche riferire a google apps per le imprese. E comunque la playlist è intitolata - da te - "google apps for education"
Claude Almansi

Cronaca di una risposta - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-05-03 - 1 views

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    "E poi tutto quel giorno La mi condusse intorno A veder l'officina. Mostrommi a parte a parte Gli strumenti dell'arte, E i servigi diversi A che ciascun di loro S'adopra nel lavoro... (Scherzo, G. Leopardi) È con questa immagine in mente che rispondo ad un commento, riproducendo il percorso e cogliendo l'occasione di mostrare altro, qua e là. Così si capisce anche come non riesca mai a non deviare dall'ultimo proposito, che tre giorni fa era di rispondere a tutti i commenti in un solo post… La cosa inizia con un commento che non ritrovo più… mi ricordo che era di luciab, o qualcosa del genere…"
Claude Almansi

Cantieri - #ltis13 « IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-18 - 0 views

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    Sottotitolazione del video tutorial al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/kJGew7amF35x/info/importare-feed-singoli-o-con-il-file-opml/ sottotitoli da fare
Claude Almansi

Qualche altro elemento HTML - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-29 - 0 views

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    "...Ora vi invito a baloccarvi ancora un po' con il codice HTML. Si imparano piccole cose che possono tornare utili, ma soprattutto si acquisisce una diversa dimestichezza con la macchina. La nostra è l'epoca della interfacce grafiche, del point-and-click. Tuttavia in determinati contesti le cose si possono fare anche "a mano", ovvero impartendo comandi, scrivendo codici o testi marcati con codice, come nel caso dell'HTML. Nel video seguente mostro tre esempi di controllo del testo mediante l'HTML..."
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    Sottotitolazione del video tutorial al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/GCNo3djd6tlY/info/qualche-altro-elemento-di-html/ sottotitoli da fare
Claude Almansi

Costruire un link con HTML - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-28 - 0 views

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    "Non di rado nei commenti vengono proposte risorse o testimonianze che possono essere interessanti per gli altri partecipanti. Un fatto pregevole che fa percepire immediatamente il valore della cooperazione. Non è difficile andare a ritrovare le fonti o i siti web relativi a queste proposte ma forse a qualcuno sarebbe piaciuto fornire il link diretto e non lo ha messo perché non è abituato a farlo, o forse perché nel box riservato ad un commento non sembra esserci il comando per inserire un link. Ecco, questa è un'ottima occasione per vedere come si costruisce un link nel testo di un post o anche di un commento."
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    Sottotitolazione del video tutorial al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/dYnKnYU6N1R4/info/costruzione-di-un-link-con-html/ sottotitoli da fare
Claude Almansi

Racconti - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-20 - 0 views

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    "...C'è chi aggeggia con il file opml. Primi passi nel codice: …allora mi sono messa a leggere il codice xml e ho iniziato a vederci dei "pattern", poi, dopo aver letto il post di Lucia, ho iniziato a fare un po' di taglia e incolla, e… Ora approfitto dell'episodio per suggerire agli ottimi "pasticcioni" l'uso di editori di testo [1] più adeguati, in particolare quelli che sono dotati di Syntax highlighting: evidenziazione cromatica degli elementi sintattici per distinguerli dal resto del testo. Chi è incuriosito e usa Windows può provare Notepad++: Chi usa il Mac può provare TextWrangler. Chi usa Linux è probabile che abbia già le sue belle abitudini e opinioni precise a riguardo. Forse Gedit è la scelta più usuale, oppure Vi (il mio), Emacs (il mio per 10 anni), ma questi ultimi sono un po' diversi."
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    Sottotitolazione del video tutorial al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/lKKOjG1gLMqs/info/notepad-plus-plus/ sottotitoli da fare
Claude Almansi

Due o tre cose sui blog #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-17 - 0 views

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    "Mi limito oggi a qualche annotazione intorno all'impiego dei blog. Iscrizione Può essere che qualcuno si sia creato il blog ma che non l'abbia iscritto. Risultato: per me non esiste. Ma la colpa è mia, il link al modulo di iscrizione, infrattato in fondo al post Apriamo il blog, rischia di non esser notato. Ok: Per iscrivere il tuo blog clicca qui!!! Logging in WordPress Vedo che spesso riemerge la questione delle identità ballerine quando si commenta nei blog. Ecco un video su WordPress, con un accenno ai cookies. Chiaramente vale per qualsiasi altro sistema con account, non solo per WordPress. [video] Trackback [video] Anche questo è un argomento apparso in qualche commento. Anche qui una spiegazione minimale."
Claude Almansi

Bloggando un saluto multimediale :-) IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-14 - 2 views

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    "No via, non va… L'applicazione WordPress per Android offre la possibilità di fare un video e bloggarlo ma sembra proprio che in realtà WordPress quel formato video non lo digerisca. E poi obiettivamente i video sono troppo corposi per la banda della nostra telefonia mobile. Allora, tornato a casa - con il wireless - ho caricato il video su YouTube per postarlo come usuale. Ma la cosa è molto meno succosa, in tragica differita…"
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    Sottotitolazione del video al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/arZaa8EKhp3F/info/saluto-multimediale-alla-vecchia-maniera/ da sottotitolare
Claude Almansi

Apriamo il blog #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-13 - 0 views

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    "...La prima soluzione che propongo è WordPress, che esiste in due versioni: una da scaricare e installare su una propria macchina e una al quale ci si può iscrivere. (...) Poi si può fare il blog in Blogger, uno dei servizi offerti da Google. È un servizio analogo a WordPress.com ma si può adattare molto più liberamente. Dicono che sia un po' più facile da usare, all'inizio; a me paiono valutazioni molto personali. In questo caso c'è da considerare il tema della "googlocrazia". Ognuno lo affronti come crede. Certo, il dominio di Google è tentacolare, può decidere all'improvviso di mollare un servizio, come sta facendo con Google Reader - guardo caso, i web feed non piacciono tanto ai latifondisti… "
Claude Almansi

CHOCOLAT 3B Podcast - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-10 - 1 views

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    "Prendete un aggregatore e usatelo con feed riferiti a contenuti diffusi periodicamente da una fonte qualsiasi, come ad esempio i programmi di una radio: avete fatto un podcast. Etimologia controversa: 1) Personal On Demand broadCASTing [1] 2) iPOD broadCASTing Adottate quella che preferite, l'importante è che abbiate afferrato il concetto: se non vi è chiaro costruitevelo intorno all'idea di matrimonio fra radio e internet. Nel video seguente un esempio concreto."
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    Sottotitolazione dei video tutorial al 25 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/rVHqxPbw8m90/info/importare-un-file-opml-in-bloglines/ sottotitoli completi.
Claude Almansi

Ok, qualcosa su Piratepad - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-09 - 0 views

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    "...Piratepad non va certo confuso con strumenti di word processing. Sono due cose diverse. Si tratta di uno strumento usato primariamente da comunità di hacker e gruppi di attivisti (Pirati appunto) perché l'hanno trovato congegnale allo sviluppo dei loro progetti, in forme collaborative leggere, dinamiche, online, e se lo sono forgiato così perchè fa comodo loro cosi. E fa comodo in tutti i casi analoghi, come per esempio quello del gruppo #linf12, l'ultimo laboratorio informatico frequentato dalle vostre colleghe di cui molte sono anche qui, in #ltis13..."
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    Sottotitolazione dei video tutorial al 24 maggio 2013: http://www.amara.org/en/videos/GJfRZoStXlAq/info/piratepad-concetti-generali/ sottotitoli completi http://www.amara.org/en/videos/RsQ2TtzU6F9a/info/piratepad-comandi/ sottotitoli completi
Claude Almansi

Come seguire le fonti in internet - #ltis13 IAMARF Andreas Formiconi 2013-04-06 - 0 views

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    "...In questo laboratorio propongo di utilizzare un'applicazione open source che si chiama RSSOwl: si può utilizzare liberamente, funziona su tutti i sistemi, è facile da usare. In alternativa chi vuole può cimentarsi con un servizio web, ad esempio BlogLines. Quest'ultima soluzione può essere buona anche per chi usa il tablet; ho provato con un iPad e mi sembra funzionare. ..."
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