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Claude Almansi

canale di ambrecielle - YouTube (video storici) - 0 views

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    "Thumbnail 11:49 1902 Voyage dans la lune, Le A Trip to the Moon 2 years ago 853 views Thumbnail 9:08 1901 Barbe bleue Bluebeard 2 years ago 876 views Thumbnail 2:45 [MELIES] 1906 - Les Affiches en goguette (The Hilarious Posters) 2 years ago 792 views Thumbnail WATCHED 1:53 [MELIES] 1903 - Le Mélomane (The Melomaniac) 2 years ago 430 views Thumbnail 2:21 [MELIES] 1904 - Les Cartes vivantes (The Living Playing Cards) 2 years ago 338 views Thumbnail 2:19 [MELIES] 1904 - Le Roi du maquillage (The King of the Mackerel Fishers) 2 years ago 222 views Thumbnail 58:54 [BBC] Britains Most Fragile Treasure 2 years ago 51,136 views Thumbnail 58:38 [BBC - HISTORY COLD CASE] The Woman and Three Babies 2 years ago 129,070 views There it is :) Thumbnail 58:29 [BBC] A Renaissance Education 2 years ago 232,440 views Thumbnail 58:25 The Perfect Vagina 2 years ago 1,030,964 views NO, IT'S NOT X-RATED.… Thumbnail 58:57 [BBC - HISTORY COLD CASE] The Bodies in the Well 2 years ago 129,903 views Since I closed the comments due to antisemitism / bullshit - no, I'm NOT a Jew myself, it is not necessary to be Jew to be offended by insults and nonsense - I keep receiving this kind of me… Thumbnail 58:56 [BBC - HISTORY COLD CASE] The York 113 2 years ago 89,719 views Thumbnail 59:14 [BBC - HISTORY COLD CASE] The Skeletons of Windy Pits 2 years ago 121,222 views Thumbnail WATCHED 58:58 [BBC - HISTORY COLD CASE] Crossbones Girl 2 years ago 196,264 views Thumbnail 58:58 [BBC - HISTORY COLD CASE] Stirling Man 2 years ago 87,864 views Thumbnail WATCHED 59:01 [BBC - HISTORY COLD CASE] Mummified Chi
mariateresacar

Flipped learning network - 5 views

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    The Flipped Learning Network offers a variety of Resources for educators who want to or are currently flipping their classrooms.
mariateresacar

MOOC Design Principles. A Pedagogical Approach from the Learner's Perspective - 3 views

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    The debate around Massive Open Online Courses (MOOCs) is much more focused on the social, institutional, technological and economical aspects than on the need for development of new pedagogical approaches that provide consistent guidance on how to design for this emergent educational scenario.
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    http://pinterest.com/fabriziobartoli/moocs-and-more/ la crescente passione x i mooc mi ha spinto a creare un board apposito dove raccogliere la risorse pertinenti, chi vuole può co-editare inviando la propria e-mail x registrarsi
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    Grazie...intanto ho dato un'occhiata a Pinterest...se lo ritieni opportuno puoi inserire anche la mia raccolta di risorse OER. L'ho aggiunta a DIIGO proprio ora. E' solo un inizio...conto di arricchirla man mano che trovo altri strumenti...dal tuo PIN relativo all'OER intanto prelevo alcuni link...spero non ti dispiaccia...
Claude Almansi

Wholesale Adoption of iPads by Schools a Mistake | ETCJ Harry Keller 2013-07-11 - 6 views

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    Posted on July 11, 2013 by JimS By Harry Keller "...I don't really see the rush, the extreme hurry exhibited by districts to buy expensive iPads, and forgo other expenditures to do so, when this development in computing devices is still playing itself out. The next great device could be announced tomorrow and could put iPads on the shelf until Apple manages to come out with a newer model. Manufacturers are scrambling to entice consumers to their particular device, while almost entirely ignoring the problems that schools face. When a school chooses widespread adoption of a consumer or business product, it's taking a risk. Often, it's bowing to parental pressures at the same time. While we should applaud schools for overcoming traditional education inertia, we should also realize that some of these new things are just fads or early examples of an incompletely developed new technology. The fact that so many districts are going in so many directions indicates strongly that we don't know where these trends will end. Until we do, I think that wholesale adoption of iPads by high schools is a mistake. My specialty is science. I have yet to see a great science app for high school on an iPad. Mostly, they're just games, animations, and other ordinary stuff. My disclaimer here is that I run a company that puts out an online science application that I consider to be great and am currently porting to the Chromebook, iPad, and Android tablets. Vendors have to cover all bases eventually. I'd rather not have to spend all of this money on fads, but major customers are demanding it. The result will be higher prices."
  • ...6 more comments...
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    L'approccio è regionevole: siccome non sappiamo quale sia il traguardo di tutta questa forsennata corsa ai tablet, tanto vale non spendere tutti quei soldi sull'iPad (che costa più degli altri e prosciuga le casse delle scuole). Tuttavia l'autore non dedica una parola al vero punto: che non è l'adozione di questo o quel device, questa o quella app (di scienze, nel suo caso) a fare la differenza nella qualità, ma la testa degli insegnanti e il paradigma didattico che si decide di adottare. Intanto nelle scuole superiori italiane si insiste sull'acquisto delle LIM, che poi naturalmente vengono usate come semplici proiettori 90 volte su 100. Tuttavia i fondi statali vengono erogati più volentieri per una LIM che per tre o quattro proiettori. Facendo felici chi?
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    Sottoscrivo totalmente! Come al solito al traino delle mode tecnologiche del momento si scorda il fatto che "la tecnologia è utile solo se è serva delle altre discipline" (cito il prof. Piochi, didatta della matematica, in una sua letio magistralis a "Psicologia dell'apprendimento della matematica") e che senza la capacità (e la voglia!) di produrre e gestire autonomamente contenuti e metodi, senza una didattica che crei passione, non c'è tecnologia che tenga. Quanto poi allo specifico dell'Ipad, si ripropone ciò che è già accaduto in precedenza con Microsoft: affidarsi ad occhi bendati e con mani e piedi legati ad una tecnologia proprietaria solo per le sue capacità di marketing, non capendo (o fingendo di non capire) che in questo modo si finisce per creare una dipendenza dal fornitore che diviene via via più ferrea fino a diventare assoluta con buona pace della libertà di insegnamento
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    sottoscrivo
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    Sottoscrivo solo in parte. Sono più che d'accordo sul fatto che le LIM siano delle specie di mammuth destinate all'estinzione, e anch'io non mi capacito del fatto che molte scuole (e il ministero stesso) continuino a spendere soldi per acquistarle. Anche perché, come dice Lucia, il 90% degli insegnanti le usa come semplici lavagne o come proiettori, quindi basterebbe dotare le classi di proiettori e di un normalissimo computer ad esso collegato. Sul discorso iPad/tablet Android non sono del tutto d'accordo. Conosco troppo poco il mondo Android per poter dire che i tablet Android danno problemi (però ho sentito dire da più parti che quando si fanno esperienze di uso di tablet Android con un device per ogni alunno, i problemi ci sono), però conosco molto bene il mondo della scuola, e ho fatto l'esperienza di una classe con iPad (un iPad per studente/insegnante, una Apple tv e un proiettore). In un anno non abbiamo avuto un solo problema tecnico, mai. Per la mia esperienza del mondo della scuola, questo è un aspetto assolutamente fondamentale per convertire all'innovazione tecnologica anche quella parte del corpo docente che è un po' restio. Se queste persone si trovano di fronte a dispositivi che si piantano o che danno problemi, trovano la scusa giusta per abbandonare, criticare o dire che sono soldi buttati. Se invece tutto funziona, piano piano anche chi è scettico vede la portata innovativa di una classe digitale. Diventa più facile anche per chi è ancora un docente un po' tradizionale passare a una didattica più attiva, meno trasmissiva e più coinvolgente. Viene un po' sa sé (cosa invece che non accade assolutamente con la LIM, anzi, la LIM perpetua la lezione frontale). Ovvio che potrei avere torto marcio, e ovvio che capisco le vostre critiche alla scelta dell'iPad (formato proprietario, grande multinazionale americana e tutto il resto). Per ora, spendere di più inizialmente per avere una situazione ottimale mi sembra comunque la soluzione miglio
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    "avere una situazione ottimale mi sembra comunque la soluzione" Come si fa a darti torto su questo?! Solo che avere la "i" davanti non è la soluzione ottimale dal punto di vista tecnico, mentre lo è dal punto di vista marketing. E chi te lo dice è un tecnico che per 20anni si è tenuto volutamente distante dalle "i" davanti (e non solo da quelle)
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    Francesco, mi spieghi cosa c'è che non va dal punto di vista tecnico? Io, dopo una vita passata su ms-dos (prima) e windows (per vari anni, con frequenti crash del sistema operativo, e computer che "ponsavano" come malati di asma gravi e che diventavano obsoleti assai rapidamente), per motivi che non mi dilungo a spiegare, sono passata a tutte le i davanti, dalla prima all'ultima (iMac, iPad, iPhone) e mi sembra di stare in paradiso. Non ho più avuto problemi e ritrovo con facilità qualsiasi file, anche quelli che per sbadataggine ho salvato nella cartella sbagliata. Avrei voluto provare anche Linux, ma i casi della vita mi hanno messo davanti tutte queste i, e per ora lì mi sono fermata. Nei computer che abbiamo a scuola, ho in effetti notato che quelli che girano con Linux, anche se vecchi, funzionano parecchio meglio di quelli in cui i nostri tecnici di laboratorio o vari colleghi si ostinano a voler tenere Windows.
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    Capisco, ma sai com'è: se utilizzi una piattaforma unica e costruita per essere ben integrata, ti troverai sempre senza (seri) problemi, al di lla di quale sia il sistema che adotti. Per quanto riguarda le tue esperienze pregresse non so proprio che dirti: per questioni legate alla clientela (ovvio che un consulente non può che adattarsi!) opero da sempre su sistemi senza la i davanti e non mi riconosco nella tua storia tormentata... Che ciò possa dipendere dal fatto che mentre da una parte ci mette le mani chiunque (magari malamente) dall'altra il tutto risulta piuttosto "blindato"? La mia è solo un'ipotesi sia chiaro! Ma appunto: pur seguendo una certa logica, non posso lamentare i problemi che hai avuto tu. Per "certa logica" intendo dire che non mi sono mai fiondato ad aggiornare un sistema operativo con l'ultima versione appena uscita (anzi: per la verità attendo sempre almeno il service pack 1 quando non il 2: attualmente lavoro ancora con Windows XP!!!), ne ammetto facilmente e con leggerezza l'installazione di utilities, add-onn, plugin ed amenità varie. Io però noto che, usando questo ambiente e software prevalentemente opensource, non ho mai riscontrato problemi a scambiare informazioni con altri, nemmeno con gli utenti con le "i" davanti da quali pur arriva in genere robaccia carica di fronzoli quantomeno inutili quando non fuorvianti. In ogni caso lungi da me criticare chi opta per apple: libero di farlo se si tratta di una scelta! Per la scuola invece sarei sinceramente molto più propenso ad utilizzare ambienti più aperti, meno costosi e meno "blinda utenti"!
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    Ma, sarà ma io non ho problemi nemmeno a interfacciarmi con utenti che usano altre piattaforme. E la mia esperienza negativa con Windows (o con Winzzoz come lo chiamano a volte in Toscana) è condivisa da tutti i miei colleghi che si trovano a usare i computer dei nostri laboratori. Forse i nostri tecnici non fanno corretta manutenzione (però anche noi abbiamo XP e non installiamo con facilità utilities varie, perché la password ce l'hanno solo gli amministratori, cioè i nostri ITP). Ci stiamo trovando bene invece con Linux, gli stessi vecchi PC con Linux girano 10 volte meglio che con Windows, quindi in una mia ipotetica classifica, il sistema operativo di Bill lo metterei in coda. Però hai ragione, per la scuola (soprattutto per i PC), sistemi e software aperti sono sicuramente la soluzione migliore. Via libera al pinguino ;-)
Anna Cilia

Esercizi interattivi di matematica da Mondadori Education - 2 views

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    Corso interattivo, gratuito e completo di aritmetica (I, II, III) per la scuola media, con teoria ed esercizi
fabrizio bartoli

Maps and the Geospatial Revolution - 2 views

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    "Education Website Learn how to make maps that tell great stories. Welcome to the official Facebook page for the MOOC on Mapping taught by Dr. Anthony Robinson from Penn State on Coursera. Follow the class on Twitter: www.twitter.com/MapRevolution"
Claude Almansi

Textbooks Are Zombies | ETCJ Harry Keller 2013-07-22 - 1 views

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    "By Harry Keller Editor, Science Education Despite plenty of nay-sayers, the textbook is dead. It just doesn't know it yet and continues on walking about as though alive. Textbooks have evolved considerably over the last fifty years and even somewhat in the previous fifty years. I even have one, A Text-Book of Physics, on my bookshelf beside me that was printed in 1891. It has some line drawings and no color. Its size is about 5"x8". Today, textbooks have lots of colorful images, plenty of side bars, and lots of engaging questions sprinkled about on their heavy-weight glossy paper stock. They also have tons of advice to teachers on how to use them effectively. They've gone about as far as they can go with paper as the medium. (...) You can learn faster and learn more than you think you can. Textbooks do not tap into our brains to realize that learning potential. New software that uses true active learning will. By so doing, it will eliminate textbooks of all forms, both printed and online, both passive and so-called interactive. Today, the textbook is a zombie. It's just waiting for that wooden stake or silver bullet to put it to a well-deserved rest."
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    Analisi decisamente più interessante rispetto alle precedenti (citate) perchè vola decisamente più alta evitando di impantanarsi sulla falsa questione del formato dei contenuti per ragionare piuttosto di metodo. Ho condiviso filosofia e conclusioni
fabrizio bartoli

Mooc Foundations of Virtual Instruction - 2 views

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    " Foundations of Virtual Instruction Cindy Carbajal Learn what it takes to teach a K-12 course online! Investigate the history of virtual education, explore innovative tools, and examine key issues related to K-12 virtual instruction. Workload: 2-4 hours/week  Watch intro video Sessions: Sep 30th 2013 (5 weeks long"
fabrizio bartoli

Piazza - Ask. Answer. Explore. Whenever. - 2 views

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    "The (Free) Efficient Way to Manage Class Q&A How is this better than email, newsgroups, and discussion forums? Students actually use Piazza, they love it. This difference stems from how we built Piazza. We've personally met with and spoken to thousands of students and instructors. The result is a beautifully intuitive and simple product that students love and use."
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    Ultimo post sul blog un anno fa: http://blog.piazza.com/2012/07/23/7-management-secrets-of-the-postpartum-ceo/ . Può darsi che la fondatrice nonché CEO di Piazza abbia trovato il pupo bipede ancora più impegnativo di quanto pensasse... Scherzi a parte: sì, sembra interessante, in particolare per il supporto di LaTEX, ma colpisce il fatto che le università elencate sono tutte US. Chissà se accettano anche istituzioni straniere - e viceversa, nel caso dell'Italia, se le istituzioni educative dipendenti da MIUR sono autorizzate e crearvisi un account?
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    Registrarmi non mi andava (già mi arrivano tonnellate di mail!), ma di primo acchito, con la demo, mi pare si tratti di un forum simile a tanti altri: mi sbaglio?
mariateresacar

OER ( Open Educational Resources) Vs Risorse Didattiche Aperte - 9 views

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    Repository di risorse OER
fabrizio bartoli

EdTech - 3 views

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    "Tech 2013"
mariateresacar

Digital Presentations in Education - 3 views

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    Everything for and about presentations - software, online tools, apps, templates, tutorials Curated by Baiba Svenca
fabrizio bartoli

Università degli Studi di Padova - Didattica - 3 views

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    "Corso di laurea magistrale in TEORIE E METODOLOGIE DELL'E-LEARNING E DELLA MEDIA EDUCATION SF1337, ordinamento 2010/11, A.A. 2013/14"
Claude Almansi

When Technology Fails, Redux - ProfHacker - Blogs - The Chronicle of Higher Education R... - 1 views

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    "...Have you dealt with a systemic tech failure in a course? How did you manage it so students didn't suffer? Please share in the comments below."
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    Nell'articolo ma soprattutto nei commenti, racconti di problemi tecnologici - e di come son stati affrontati - in classe.
fabrizio bartoli

Free for education: enhance your teaching, Online whiteboard | RealtimeBoard - 6 views

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    "Get a FREE RealtimeBoard license to enhance your teaching If you are a teacher or a student, you are eligible for a free version of our full-featured Pro account."
fabrizio bartoli

Scoot & Doodle - 1 views

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    ""Scoot & Doodle, a social creativity site that blends the video conferencing capabilities of Skype with the playfulness of Draw Something." -GigaOm "This is a mind amplification tool that allows verbal and visual thinking to happen simultaneously." -Apple Distinguished Educator, Canada "Scoot & Doodle offers some of the capacity to do what I believe technology should be about. Technology should be about how it intertwines itself with the way we live and the way we do things." -WIRED's GeekDad"
lapizz

Open Source Option For Education - 5 views

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    lista di strumenti open source utili per la didattica con consigli e commenti di Mark Johnson. Segnalati da S. Downes sul suo blog Stephen's web
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    Il livello di questa risorsa, che ha tutti i crismi dell'ufficialità, è altissimo. Anche chi non mastica troppo l'inglese riconosce la suddivisione in categorie e può comprendere i commenti nelle loro linee principali. Raccomando caldamente.
fabrizio bartoli

L.A. Flash Card Maker - 2 views

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    L.A. Flash Cards is a free software program for making educational flash cards to help you learn anything, anywhere. Make audio, image and text flash cards. Learn by repetitive rote learning with intelligent testing. Upload flash cards to your cell phone, iPhone or iPod Touch. Convert them to Google gadgets and learn from the web. Printable flash cards.
fabrizio bartoli

Wikispaces classroom - 2 views

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    "Wikispaces Classroom is a social writing platform for education. We make it incredibly easy to create a classroom workspace where you and your students can communicate and work on writing projects alone or in teams. Rich assessment tools give you the power to measure student contribution and engagement in real-time. Wikispaces Classroom works great on modern browsers, tablets, and phones."
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    Ciao, Fabrizio! Conosco Wikispaces e condivido il tuo entusiasmo. Ho aperto lo scorso anno quattro ambienti di studio in Wikispaces, uno per ognuna delle mie classi che, anche se in misura diversa, hanno reagito molto positivamente, collaborando ed aprendo nuove pagine su argomenti scolastici, ma anche relative ai loro interessi,. e mettendo a disposizione dei compagni materiali e manufatti virtuali. :) M. Antonella
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    Ciao Antonella piacere di saperlo! Ogni tanto mi sento come Don Chisciotte coi mulini a vento e fa piacere saper di non essere il solo matto del villaggio. Mi piacerebbe visitare le tue pagine, sono pubbliche? Io in effetti ho usato wikispaces fin ad ora a titolo personale http://limfab.wikispaces.com/ ,prima di passare più o meno tutto il materiale del wiki al sito web http://limfabweb.weebly.com/ (nella assurda illusione di completare qualcosa...) e appena potrò (famosa frase...) mi riprometto anche di ritornarci su. Come wiki per le classi ho usato invece Pbworks http://fabriziobartoliworkspace.pbworks.com/w/page/63273860/FrontPage, sopratutto l'anno passato, cercando di integrarlo con Google apps/drive che uso come piattaforma principale di condivisione. Ho incrociato qualche webinar su wikispaces classroom e così mi è venuta voglia di provare anche questo. Magari possiamo trovare il modo di usare qualche pagina insieme, con qualche classe, anche se all'atto non ho idea di cosa insegni (io insegno inglese scuola media)...
fabrizio bartoli

Mindshift's Guide To Game-Based Learning | MindShift - 0 views

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    "How can games unlock a rich world of learning? This is the big question at the heart of the growing games and learning movement that's gaining momentum in education. The MindShift Guide to Games and Learning explains key ideas in game-based learning, pedagogy, implementation, and assessment."
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