Twitter manifesta due istinti mediali e primordiali (è un motore a due cilindri):
1) offrire contenuti profondi, in cui il tweet costituisce semplicemente un’àncora – indice, lo definirebbe con un parola che qui bisticcia Charles Sanders Peirce, – di un significato che si sviluppa altrove: una fotografia, un filmato, un post, una pagina web, ecc.
2) ascoltare gli altri utenti/account, riproponendone i contenuti a beneficio dei propri follower, a prescindere dal fatto che si utilizzi un retweet automatico o un retweet manuale (RT vero e proprio), aggiungendo eventualmente ad esso un proprio commento.