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Rss Feed Group items tagged

nicola poletti

Aumentare iscritti a un forum - 0 views

  • Non create troppe sezioni Evitate di creare troppe sezioni inutili in cui ci saranno pochi topic. Perlomeno all'inizio create poche sezioni (massimo 5-6) in cui si concentreranno tutti i topic e daranno l'impressione di avere un forum comunque molto attivo. Se fate 30 sezioni è probabile che anche con migliaia di messaggi ci sia qualche sezione con pochi post e quindi faccia sembrare smorto il forum.
  • Date importanza agli utenti Contattate alcuni dei primi utenti iscritti o quelli che hanno scritto di più e create un piccolo gruppo "d'elite" a cui date molta importanza. Curate i rapporti con queste 5-10 persone, date loro la possibilità di diventare moderatori di una o più sezioni, contattateli e create una sezione che possono vedere solo loro per scambiarsi idee sul forum.
  • Create nuovi topic Aprite nuovi argomenti, potete prendere spunto girando per internet. Quando non trovate idee fate un giro su Google News e chiedete di commentare la notizia del giorno. Non esagerate e scrivete solo cose che possono suscitare interesse.
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  • Create un fake Se il vostro forum non ingrana createvi un secondo (e magari anche un terzo) utente. Così facendo potrete attivare un po' le discussioni. Se chiedete anche ad un paio di amici fedelissimi di dedicare 4-5 ore al forum scrivendo con il loro nome utente e con qualche nome utente in più scoprirete che in un paio di giorni il vostro forum avrà 400- 500 messaggi, abbastanza per superare la calma piatta iniziale.
Erika Piccinelli

Epic | White Papers summary - 1 views

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    Free e-learning White Papers
Erika Piccinelli

eLearning | Transforming education through technology - 1 views

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    Iniziativa della Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione Europea, che ha l'obiettivo di promuovere l'innovazione e l'uso dell'ICT nell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita ...è anche tradotto.. un pò almeno ;- ) (menù a tendina in alto a destra!!)
nicola poletti

Netiquette - Wikipedia - 1 views

  • Se si manda un messaggio, è bene che esso sia sintetico e descriva in modo chiaro e diretto il problema. Specificare sempre, in modo breve e significativo, l'oggetto (campo "Subject") del testo incluso nella mail. Se si utilizza un "signature file", mantenerlo breve e significativo.
  • Non pubblicare messaggi stupidi o che semplicemente prendono le parti dell'uno o dell'altro fra i contendenti in una discussione
  • La rete è utilizzata come strumento di lavoro da molti utenti. Nessuno di costoro ha tempo per leggere messaggi inutili o frivoli o di carattere personale, e dunque non di interesse generale.
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  • Non condurre "guerre di opinione" sulla rete a colpi di messaggi e contromessaggi: se ci sono diatribe personali, è meglio risolverle via posta elettronica in corrispondenza privata tra gli interessati.
  • Non scrivere in maiuscolo in un intero messaggio, poiché ciò vorrebbe dire urlare nei confronti dell'interlocutore. Non divagare rispetto all'argomento del newsgroup o della lista di distribuzione via posta elettronica
  • Nei siti che sono modificabili da chiunque come Wikipedia e le altre wiki la netiquette è molto importante affinché tali siti possano continuare a essere una fonte di informazioni affidabili. Vanno evitati assolutamente la modifica indiscriminata dei testi, le cancellazioni ingiustificate e l'inserimento di testi non consoni. Queste azioni vengono chiamate in gergo vandalismo. Un'altra cosa sconsigliata è la pubblicazione di ricerche originali copiate e incollate da altri siti; è meglio prendere spunto da varie fonti e effettuare un'elaborazione personale. In ogni caso le fonti vanno sempre citate.
nicola poletti

I social network per comunicare col cittadino: l'esperienza del Comune di Cesate - soci... - 0 views

  • Le risposte può darcele il Comune di Cesate, che ha vissuto queste ed altre esperienze nella fase di start-up della propria presenza sui social network. Una presenza forte, strutturata, che ha visto il Comune del milanese, circa 14.000 abitanti, consolidare il proprio rapporto con i cittadini tramite l’utilizzo di Facebook e Twitter insieme a YouTube e Flickr. Una scelta condivisa dal sindaco Roberto Della Rovere e dal suo staff, preceduta dallo studio di un accurato piano di comunicazione che nulla ha lasciato al caso.
  • Tante foto, ma anche monitoraggio e feedbackLa pagina istituzionale del Comune di Cesate su Facebook, appena nata, ospita già diversi album fotografici, tra cui: “Com’è bella la città com’è grande la città”, “Le piazze del sapere e delle libertà” “Suggestioni del bosco di Cesate”, “Utopia, la città possibile”, “La poesia della neve nei boschi di Cesate”… quale migliore presentazione per il territorio?
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    La gratuità delle piattaforme e l'apparente facilità d'uso degli strumenti non devono infatti trarre in inganno: sul web 2.0 non si può improvvisare, ma occorre una precisa linea strategica da seguire al fine di offrire un reale servizio al cittadino. Le notizie di Twitter, che saranno presto integrate nell'home page del sito, costituiscono una piccola rassegna delle comunicazioni del Comune verso i Cittadini.
nicola poletti

Using Diigo for Collaborative Curation | Fusion Finds - 0 views

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    I use Diigo to curate content, share it, and to find content. In Google Reader, as I read articles from the blogs to which I've subscribed, I will tag articles, sites, videos of interest, etc. using Diigo. These saved resources are available online and accessible from any Internet connected device. I can easily share specific resources.
nicola poletti

Internet Evolution: The War on Web Anonymity - SPIEGEL ONLINE - News - International - 0 views

  • Today Google is no longer satisfied with pseudonyms, and it isn't alone. Politicians and law enforcement agencies have also declared war on anonymity, a fundamental characteristic of the Internet.
  • Last week the anti-Islamic treatises by the blogger "Fjordman," whom the Norwegian killer Anders Behring Breivik has described as his "favorite writer," made international headlines. But of course he isn't the only one hiding behind a pseudonym.
  • Some time ago, a site called Rotten Neighbor triggered similar feelings of outrage. It enabled people to take their neighborhood disputes online. Of course, those who unloaded their vicious remarks on the site remained anonymous, while the victims of their abusive language were clearly identified.
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  • Under the "Real Name Verification Law" anyone who wishes to post comments or videos online must identify themselves with their "resident registration number," a 13-digit unique identifier issued by the government.
  • Does the constraint of having to reveal one's true identity online have a moderating effect on the Internet community? It does, as Cho discovered.
  • It appears that if there is sufficient pressure from investigators, the much-touted principle of anonymity quickly evaporates. The arrests of many presumed members of the hacker groups "Anonymous," "LulzSec" and Germany's "No-Name Crew" prove this.
  • Nothing has accelerated the trend more than the success of social networking sites like Facebook, where users voluntarily reveal not only their names, but often photos, birthdays and sometimes even intimate details of their lives. These services have turned into something resembling a digital civil registration office -- the antithesis of anonymity.
nicola poletti

La condivisione dei movimenti del tram | Il Post - 0 views

  • ad esempio a Torino, dove è stata creata una società apposita (5T srl) per gestire in modo integrato i sistemi telematici per il traffico e i trasporti.
  • Nell’era del web 2.0 e dei social network si è affermato invece il fenomeno delle informazioni raccolte dai cittadini stessi e rielaborate a piacimento per offrire servizi, informazioni o statistiche le più disparate. Nonostante la riservatezza dei dati citati, hanno iniziato a circolare applicazioni, soprattutto per smartphone ma anche su siti web, in grado di offrire informazioni nuove e servizi di infomobilità originali a partire da informazioni scovate nei siti istituzionali e raccolte in modo massivo.
  • In occasione dell’evento biennale della democrazia la Città di Torino e le società GTT e 5T hanno diffuso le istruzioni per accedere ad alcuni database e si è tenuto l’Open data contest: un concorso in cui si invitavano cittadini, studenti, informatici o “smanettoni” a creare collegamenti e inventare nuove applicazioni.
nicola poletti

I 20.000 opinion leader di Twitter - LASTAMPA.it - 0 views

  • La categoria più prolifica è quella dei “blogger”: è lì che vengono individuati i ventimila utenti che da soli sono responsabili del 50% dei contenuti pubblicati su Twitter. Una nuova élite di esperti, giornalisti, trendsetter che non possono vantare il seguito delle celebrità, ma che – a colpi di messaggi di 140 caratteri – sono in grado di influenzare le discussioni sul network e di far circolare con maggiore efficacia notizie e informazioni.
  • Più che un social network come Facebook, Twitter si sviluppa dunque come un mezzo d’informazione ibrido, inedito, che sposa il mito e le possibilità della comunicazione orizzontale con le forme tradizionalmente gerarchiche e verticali del broadcast. Tutti possono partecipare liberamente al gioco, utilizzando gli stessi strumenti (l’account di Lady Gaga è identico a quello della casalinga di Voghera)
nicola poletti

Usare Twitter, in 16 punti | Internet | Il Post - 0 views

  • Usa Twitter regolarmente. È più facile se integri Twitter nelle cose che fai ogni giorno. In più, se mandi messaggi con una certa regolarità, chi ti segue sa che potrà leggere le tue cose in certi momenti della giornata. Se invii 15 tweet al giorno, ma tutti nella stessa mezz’ora, buona parte di chi ti segue non lo noterà nemmeno.
  • Un gruppo selezionato di un centinaio di persone da seguire può offrire già un sacco di informazioni. Per iniziare, cerca persone che ti interessano e poi dai un’occhiata alle persone che seguono. Seguendone troppe rischi di rendere ingestibile il tuo profilo. Non temere di eliminare qualche iscrizione se non ti interessano più i contenuti
  • Il simbolo # viene usato davanti alle parole chiave per trasformarle in hashtag. Se tu inserisci quel simbolo prima di una parola, la parola diventa un link e fa capire agli altri che il tuo messaggio si occupa di un determinato argomento.
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  • Primo. Twitter è il sistema migliore per restare informati al giorno d’oggi. Se vuoi sapere che cosa dicono, pensano e discutono le persone interessate al mondo digitale, è lo strumento migliore.
  • Usalo perché hai qualcosa da dire agli altri. Ognuno di noi ha argomenti cui tiene maggiormente e sui quali è pronto a confrontarsi e mettersi in discussione. Twitter ti consente di farlo e di imparare un sacco di cose aggiuntive per arricchire le tue conoscenze. E anche gli altri possono imparare da te.
nicola poletti

#AlgebraTTT - Densità | Torino Anni '10 - 0 views

  • Twitter manifesta due istinti mediali e primordiali (è un motore a due cilindri):   1) offrire contenuti profondi, in cui il tweet costituisce semplicemente un’àncora – indice, lo definirebbe con un parola che qui bisticcia Charles Sanders Peirce, – di un significato che si sviluppa altrove: una fotografia, un filmato, un post, una pagina web, ecc.   2) ascoltare gli altri utenti/account, riproponendone i contenuti a beneficio dei propri follower, a prescindere dal fatto che si utilizzi un retweet automatico o un retweet manuale (RT vero e proprio), aggiungendo eventualmente ad esso un proprio commento.
  • i social network sono spazi di condivisione complementari agli approfondimenti di contenuto (blog, siti dei giornali, e-books, ecc.). Servono per rilanciare questi approfondimenti, ma non li sostituiscono. Pertanto, chi accusa @tigella di limitarsi ad aggregare contenuti anziché produrne utilizza un paradigma sbagliato: guarda ai social network con le lenti distorte e novecentesche della carta stampata, nel senso che il lavoro di @tigella non sostituisce quello di un giornalista professionista, bensì lo integra e lo arricchisce.
  • In secondo luogo, i social network non sono spazi in cui produrre contenuto, bensì spazi in cui riverberare contenuti propri o altrui: un leader politico non potrà mai sperare di scrivere un discorso decisivo su Twitter, e di vincervi le elezioni, come forse vorrebbero i più fanatici giornalisti radiotelevisivi e i neotwittercronisti della carta stampata.
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  • Ergo, e l’argomento potrebbe valere per tutti gli altri produttori di contenuto (siano essi politici, economisti, scrittori, fruttivendoli o deltaplanisti), la celebrità si conquista fuori dai social network, ma su Twitter non basta: conta l’autorevolezza. @tigella insegna.
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    In questo senso, dal punto di vista della comunicazione social, la foto di Pier Luigi Bersani solo al bar che beve una birra mentre scrive un discorso è assai più efficace dei tweet in cui il suo staff pensasse di riprodurre estratti decontestualizzati di un suo discorso: nella campagna per le elezioni a sindaco di Milano, Giuliano Pisapia beneficiò assai più dei simpatici e ironici tweet dei suoi ammiratori (#MorattiQuotes) che non degli estratti dei suoi discorsi su Twitter.
nicola poletti

Top Tools 2011 | Centre for Learning & Performance Technologies - 1 views

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    twitter al primo posto!!
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    auz, vinto tu 10 a zero (ma ero stanco morto!)
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    ihiiiiihhh
nicola poletti

il social media expert (de noantri) « Bee Free (the social bee) - 0 views

  • …se fa il simpatico ma si capisce che è un pò forzato. …se durante il discorso usa tutte le seguenti parole (fare checklist): social, facebook, twitter, steve, jobs, engaging, experience, strategy, follower, target, intelligence, customer.
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    Il fuffante è redento quando ad esempio riesce a dire, al cliente di turno azienda leader nella produzione di insaccati, che l'idea di aprire un blog sul sito aziendale è una stronzata.
nicola poletti

"Facebook? E' come fare sesso" I neuroscienziati non hanno dubbi - Repubblica.it - 0 views

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    Secondo i ricercatori svelare sè stessi e le proprie esperienze su Facebook stimola la regione del cervello collegata al piacere, provocando un rilascio di dopamina, la sostanza chimica associata alla reazione che abbiamo quando compiamo un atto sessuale.
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    Ho la vaga impressione che i neuroscienziati siano confusi...
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