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Contents contributed and discussions participated by ROBERTA BADARACCO

ROBERTA BADARACCO

Il Dna nel cervello cambia 'abito' durante la crescita - 1 views

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    Il Dna nel cervello cambia 'abito' durante la crescita, Si modifica dalla nascita all'età adulta, Mentre il cervello cresce e si sviluppa, il Dna delle sue cellule cambia 'abito': dalla nascita all'età adulta, infatti, si ha un continuo rimaneggiamento delle modificazioni chimiche che determinano l'accensione o lo spegnimento dei geni , Biotech, Ansa
ROBERTA BADARACCO

Ipertesto e apprendimento - 6 views

Bush Nelson Engelbart Xanadu nls ipertesto apprendimento insegnamento costruttivismo conoscenza-attiva scuola
started by ROBERTA BADARACCO on 27 Jun 13 no follow-up yet
  • ROBERTA BADARACCO
     
    Materiale trovato da internet da cui ho estrapolato il contenuto di nostro interesse.

    Presentazione realizzata da:
    Giovanna Faedda
    Corso di laurea in Scienze delle professioni educative di base
    Facoltà di Lettere e Filosofia
    Esame di Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento
    Prof. Paolo Calidoni
    A.A. 2005 -2006

    Secondo Bush, la mente non ragiona in maniera sequenziale ma per associazioni di idee.
    Egli voleva creare una macchina che assomigliasse alla mente umana. Da questo, negli anni '40, nasce il Memex (memory extension) un dispositivo prevalentemente meccanico basato su microfilm che avrebbe permesso la fruizione non sequenziale dei documenti.
    Il memex è formato da una scrivania, da schermi, da una tastiera e da un insieme di leve e bottoni. All'interno della scrivania vi è un sistema elettromeccanico che può gestire in maniera automatica una libreria che memorizza milioni di pagine di informazioni. Queste ultime possono essere richiamate tramite chiavi di ricerca proprio come avviene nell'ipertesto.
    Ted Nelson, negli anni '60, portò avanti l'idea di Bush attraverso un progetto chiamato Xanadu. Quest'ultimo avrebbe dovuto portare allo sviluppo di un sistema per organizzare informazioni su scala mondiale in una struttura ipertestuale e ipermediale. A causa, però, della sua mania di perfezionismo e del suo voler raggiungere l'ottimale, Nelson fece del xanadu un progetto inutilizzabile.
    Nelson, però, ancora oggi viene riconosciuto come uno dei più importanti studiosi dell'ipertesto perché nel 1965, per la prima volta, coniò questo termine.
    Un altro ricercatore profondamente influenzato da Bush fu Engelbart. Egli voleva incrementare l'intelletto umano mediante strumenti basati su computer.
    Durante le sue ricerche egli mise a punto moltissime innovazioni che oggi fanno parte dello standard dei computer moderni: le interfaccie multifinestra, il mouse, la posta elettronica etc.
    Il programma di ricerca di Engelbart culminò verso il 1968 nella creazione di NLS (on line system), un sistema di navigazione e costruzione di strutture ipertestuali di documenti. Questo sarà il primo vero ipertesto elettronico.
    Gli ipertesti in ambito formativo sono di fondamentale importanza per diversi motivi:
    Ti permettono di approfondire un determinato argomento in maniera articolata e complessa, dandoti la possibilità di apprendere in maniera interdisciplinare coinvolgendo diverse materie.
    Ti offrono la possibilità di imparare ciò che si desidera imparare quando vuoi impararlo.
    Sviluppano la voglia di apprendere e conoscere.
    Inoltre, con l'utilizzo dell'ipertesto cambia il ruolo dell'insegnante e il metodo d'insegnamento.
    Il l grande valore educativo dell'ipertesto è che mette al centro di tutto lo studente; è lui che decide cosa e come apprendere. Come affermano i principi del costruttivismo , non c'è modo migliore di apprendere che facendo.
    Lo studente impara di più quando apprende attivamente e cioè quando è lui che decide che percorso seguire.
    É inutile immettere gli studenti in grandi aule per ascoltare qualcuno che, per quanto brillante sia, parla loro dall'alto. Certo ascoltare è importante e necessario, ma è molto più importante se lo studente agisce per ottenere un risultato e quindi per raggiungere uno scopo.
    Secondo molti studiosi l'ipertesto inizia il ragazzo al processo di ricerca, di scoperta per analogia di argomenti o per gerarchizzazione delle conoscenze.
    Sviluppando il gusto del sapere e lo spirito di iniziativa, permette di acquisire un metodo di lavoro, per esempio quello di cercare e localizzare l'informazione o di lavorare a progetti comuni in rete, in tempo reale, in gruppi tematici appositamente costituiti.
    La scuola sta attraversando un momento di transizione dalla didattica tradizionale alla didattica impostata su una concezione costruttivista della conoscenza.
    La prima consiste nell'esposizione di informazioni da parte del docente. Costituisce una comunicazione unilaterale in cui è il docente che parla ed è al centro di tutto mentre gli alunni ascoltano la lezione passivamente.
    La seconda si basa appunto sui principi del costruttivismo che affermano che la costruzione della conoscenza deve essere attiva e sociale e cioè deve essere l'alunno a realizzare il suo processo di apprendimento anche con la collaborazione dell'insegnante e di altri studenti. Per cui il docente non è più colui che trasmette la conoscenza e basta ma è anche colui che deve facilitare l'apprendimento.
    A scuola non è importante solo utilizzare l'ipertesto ma anche costruirlo tenendo conto di alcune semplici linee guida.
    I vantaggi che derivano dalle attività relative alla costruzione sono molteplici, mentre l'incoveniente principale sta nel fatto che i tempi di lavoro sono lunghi. La costruzione "artigianale" di un ipertesto qualifica l'insegnamento perché, anche ammettendo che non produca una risorsa di grande qualità, è risorsa didattica il fatto stesso di costruirlo. In questo caso è molto importante il ruolo dell'insegnante che deve affiancare gli studenti e aiutarli in questo lavoro.
    Ci si può attendere che lo studente con la progettazione e costruzione dell'ipertesto sviluppi competenze e capacità di ogni genere.
    In conclusione, vorrei riportare il parere di un insegnante che ha risposto alle domande, da me poste all'interno di un forum, riguardanti l'utilizzo dell'ipertesto a scuola:
    "Come insegnante alle scuole medie ho utilizzato poco ipertesti "già fatti". Ho invece guidato gli alunni a costruire propri ipertesti, aiutandoli a cercare informazioni e ad organizzarle appunto in modo ipertestuale. Per questo tipo di attività gli alunni hanno utilizzato diverse fonti : fonti tradizionali, quali libri scolastici, dizionari, enciclopedie, testi vari; fonti meno tradizionali, tra cui anche ipertesti didattici, internet, film, trasmissioni tv; fonti orali, quali interviste a nonni, ad abitanti del quartiere, ecc. I vantaggi hanno riguardato l'aspetto motivazionale, l'arricchimento delle conoscenze, il miglioramento della loro organizzazione logica, una maggior socializzazione (per la necessità di collaborare). Svantaggi? Per il momento non ne ho rilevato".
    Lina
ROBERTA BADARACCO

20lines: la scrittura collettiva cresce in Rete - 1 views

scrittura-collettiva
started by ROBERTA BADARACCO on 26 Jun 13 no follow-up yet
  • ROBERTA BADARACCO
     
    La piattaforma di scrittura collaborativa nata in H-Farm lancia un inedito con Faletti e un redesign. Anche le startup sui contenuti funzionano.

    BUSINESSWEB E SOCIALSTARTUP
    Marco Viviani, 25 giugno 2013, 11:58
    Buone notizie sul fronte dei contenuti crowd. Uno dei settori dal business model più difficili da realizzare segna un punto a proprio favore con 20lines, la piattaforma tutta italiana, nata nell'incubatore trevisano H-FARM, dove scrittori e lettori si incontrano e collaborano per dare vita a racconti collettivi. Un nuovo incipit firmato da Giorgio Faletti dice molto del successo del sito.


    A un anno di distanza dal suo esordio, la piattaforma di scrittura creativa 20lin.es si presenta quindi con un'interfaccia completamente rinnovata e una prestigiosa collaborazione letteraria. La co-creazione di contenuti letterari inizia a farsi strada, sia dal punto di vista degli utenti (6.000 scrittori attivi e 30.000 lettori su base mensile) che da quello economico: hanno appena firmato per un finanziamento di 250 mila euro con United Ventures.

    Gran bella soddisfazione per il team, giovanissimo, capitanato da Alessandro Biggi, quattro ragazzi all'epoca under 26 che hanno deciso di lasciare il posto a J.P. Morgan e UniCredit per convertire in un progetto imprenditoriale la loro passione per la scrittura e la lettura, vedendo la crisi del mercato editoriale come un'opportunità d'innovazione. Pare ci stiano riuscendo.

    Come funziona 20lines
    Cinque giorni fa, il famoso autore di thiller ha pubblicato sulla piattaforma un incipit inedito dal titolo «Ogni luna ha due facce»:

    Io sono blu​. A prima vista può apparire singolare, ma in effetti non è del tutto esatto. Nel posto da cui vengo tutti sono così. Con noi la natura non è stata così fantasiosa come sulla Terra, dove ha seminato razze e colori di pelle a piene mani. (…)

    Ora questo testo potrà essere sviluppato, in paragrafi da 20 righe, da tutti i partecipanti al sito. Ognu utente ha un suo profilo col quale può indicare le proprie preferenze, seguire gli autori più letti, proporre un proprio incipit oppure contribuire a completare un racconto degli altri. Attualmente su 20lines ci sono 720 storie in corso e naturalmente quella di Faletti è già al primo posto con 412 interventi.

    L'obiettivo è quello di realizzare un racconto breve composto da 6 paragrafi di massimo 20 righe ciascuno con la particolarità che ogni sezione può essere riscritta dai vari utenti. In questo modo, partendo dallo stesso incipit, si potranno sviluppare moltre trame parallele (potenzialmente infinite); saranno i lettori stessi, attraverso i loro voti e le loro interazioni, a stabilire la trama migliore che sarà poi pubblicata sotto forma di eBook.

    Il business model
    Come in molte startup di questo tipo, ancora incubate, il modello di business è secondario, o meglio subordinato, alla creazione di una community forte. L'idea di fondo è quella di sfruttare proprio gli ebook, puntando quindi a una sorta di ibrido pro-am dei self-publishing, che avrà bisogno di accordi contrattuali con autori ed editori.
    Questa iniziativa con Faletti si aggiunge a tante altre collaborazioni di prestigio che 20lin.es ha realizzato in questi mesi con autori del calibro di Carmine Abate, Paola Calvetti e Mimmo Gangemi.



    Leggi qui: 20lines: la scrittura collettiva cresce in Rete | Webnews
ROBERTA BADARACCO

Introduzione a Intel Perceptual SDK | Intel® Developer Zone - 0 views

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    questa piattaforma innovativa permette il riconoscimento dei gesti della voce e delle espressioni,si ha a disposizione un insieme di librerie contenenti l'implementazione di algoritmi di rilevamento e riconoscimento esposti attraverso uno strato di astrazione (interfacce standard).
ROBERTA BADARACCO

I Google Glass usati in sala operatoria - 1 views

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    Per la prima volta in assoluto, i Google Glass sono entrati anche in sala operatoria: il chirurgo statunitense Rafael Grossmann li ha infatti indossati per un intervento di chirurgia allo stomaco, documentando il tutto in tempo reale, sul proprio blog ufficiale e attraverso un Google Hangout (non disponibile però al pubblico).
ROBERTA BADARACCO

Il futuro del gaming passa dalla neuroscienza - 3 views

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    Sono molte le innovazioni introdotte nel corso degli ultimi anni in ambito videoludico, per rendere i giochi sempre più coinvolgenti, originali e avvincenti.
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