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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged riabilitazione

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ANNALISA PASCUCCI

L'importanza della robotica nella neuro riabilitazione dei bambini - 0 views

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    La robotica rappresenta un importante capitolo delle nuove sfide terapeutiche, anche nell'approccio alla riabilitazione dei bambini disabili affetti da un danno neurologico. Le patologie interessate sono numerose e riguardano a vario titolo lesioni al cervello, al midollo, ai muscoli.
Antonella Cavallaro

Sclerosi multipla, la riabilitazione passa per il tablet - 9 views

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    Sclerosi multipla, la riabilitazione passa per il tablet. Esiste dentro di me una grande spaccatura, essendo una scout mi rendo conto di come i bambini di oggi risentano in negativo dell' uso sbagliato di tanta tecnologia, mediata forse da una più facile genstione delle ansia dei genitori. Ma giorno dopo giorno essendo una "mente scientifica e razionale" non posso fare a meno di pensare a quante facilitazioni la tecnologia permette nella nostra vita e nella vita di chi è un po più svantaggiato. Di come essa permetta almeno in parte dell' abbattimento di alcune barriere che si innalzano come un muro nella vita di chi è stato più sfortunato.
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    https://iq.intel.it/super-uomini-superare-la-disabilita-grazie-alla-tecnologia/ Articolo molto interessante per comprendere ancor di più come la tecnologia faciliti la vita alle persone affette da qualsiasi tipo di disabilità
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    Condivido il tuo pensiero (non sono scout... le figlie si!), di sicuro c'è spazio per tanta spaccattura riguardo questi strumenti (chi pro, chi contro , oppure , anche come anche a me , al mio interno mi chiedo quale sia la strada giusta da percorrere), penso che sia l'utilizzo della tecnologia che ne facciamo a fare la differenza. Grazie mille per il tuo contributo.
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    Sono pienamente d'accordo con la collega la tecnologia, anche se non la condivido pienamente per tutto, nel mio caso permette, in parte, l'abbattimento di molte barriere. On line grazie alle tecnologie sempre più sofisticate posso fare quasi tutto persino studiare!
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    Anch'io condivido in pieno i vostri commenti e anch'io non come scout ma come mamma e ahimè come paziente malata di SM. La tecnologia e il modalità con cui la stiamo utilizzando, vedi lo smartworking, piuttosto che la modalità on-line ha facilitato la vita di chi la disabilità è costretta a subirla. La tecnologia non solo abbatte barriere spaziali e temporali, ma ha contribuito notevolmente al raggiungimento di risultati eccellenti anche in campo medico. Sicuramente la malattia nel XXI secolo è affrontata in maniera diversa!
Antonella Cavallaro

Smartphone e tablet nell'autismo - 19 views

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    Un' altro esempio di quanto detto precedentemente... NUOVI DEVICE MOBILI E AUTISMO La strategia visiva nel trattamento dell'autismo si basa tradizionalmente su tavole ricche di immagini, raccolte in quaderni spesso ingombranti, che mal si prestano ad un uso di comunicazione rapida con il bambino, utile soprattutto nei momenti di crisi.
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    Bell' articolo! Lavoro con bambini disabili e in molti casi con bambini autistici. Alcuni bambini mostrano i segni di ASD all'età di due anni, ma a volte una diagnosi potrebbe non essere possibile fino a tre o più anni. C'è una quantità significative di ricerche che indicano che con un intervento precoce si puo' massimizza i risultati e migliorare lo spettro autistico. Questo link se mostrato a molte famiglie potrebbe migliorare le condizioni di vita del figlio.Complimenti Antonella
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    L'utilizzo di strumenti tecnologici come tablet e smartphone usati come mezzi per la comunicazione alternativa o, in alcuni casi, aumentativa nell'autismo è stata un'importante innovazione. Ha concesso e concede a molti bambini e ragazzi con disturbi del linguaggio di esprimersi e di farsi capire da tutti, anche da chi non fa parte della propria cerchia familiare, obiettivo che invece è scarsamente raggiunto da altri mezzi di comunicazione come la lingua dei segni (che non tutti comprendono)
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    Articolo interessante. Altro aspetto da sottolineare, a mio avviso, è la maggiore motivazione scaturita dall'oggetto elettronico rispetto al quaderno con le immagini da staccare o indicare. L'apprendimento dell'abilità comunicativa richiede un esercizio costante, ripetuto e duraturo nel tempo; di conseguenza, se l'utilizzo dello strumento elettronico risulta in sé maggiormente motivante per il bambino, ne consegue una maggiore motivazione all'esercizio, agevolando l'acquisizione dell'abilità comunicativa.
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    Trovo il link appropriato rispetto ai contenuti del corso, infatti spiega l'utilizzo di una psicotecnologia, in questo caso lo smartphone, al fine riabilitativo. E' interessante notare come le psicotecnologie sono ormai applicabili ad ogni ambito della società tra i quali c'è sicuramente quello sanitario, anche se (almeno in Italia) secondo me andrebbe decisamente implementato. Infatti ho potuto notare attraverso i tirocini professionalizzanti che tendenzialmente vengono ancora utilizzati libri e figure sia per la valutazione che per la riabilitazione, nelle maggior parte delle strutture sanitarie italiane. Per raggiungere l'obiettivo dell'innovazione tecnologica in Italia, sia nella scuola che nella sanità, c'è ancora una lunga strada da percorrere.
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    Articolo molto interessante che sottolinea l'utilità' delle nuove tecnologie, nello specifico smartphone e Tablet, per tutte le persone autistiche e le loro famiglie. Un mio amico da qualche mese sta utilizzando questo tipo di device con il figlio di 8 anni. La possibilità' di interagire con simboli ed immagini lo aiutano a calmarsi visto i suoi tanti momenti di agitazione ed aggressività e la non possibilità' di comunicare verbalmente.' In un periodo dove le nuove tecnologie vengono etichettate come pericolose e dannose ( per esempio videogiochi), in questo caso possono diventare uno strumento di aiuto.
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    Trovo il link appropriato, è interessante quanto le tecnologie possano essere sia di utilizzo quotidiano che specifico, insomma la loro versatilità - o meglio quella dell'essere umano nel sfruttarle interamente.
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    Il tema dell'articolo è molto interessante perché mostra come le tecnologie possono essere utili nella relazione con bambini e ragazzi in difficoltà. Tutto diventa immediato e di facile accesso e si riducono i tempi per la creazione di nuovo materiale da lavoro.
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    le tecnologie possono essere utili nella relazione con bambini e ragazzi in difficoltà.I bambini con bisogni speciali richiedono particolare attenzione per lo sviluppo di competenze sociali. Mettere a disposizione elementi visivi che possono veicolare contenuti e istruzioni utili ai bambini, con la possibilità aggiuntiva di integrare testi (in qualunque lingua) e registrare la propria voce.
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    Per rimanere nel tema dell'autismo: L'articolo che segue presenta l'attività svolta di Media Education con un ragazzo che presenta disturbi dello spetro autistico che ha prodotto nei suoi esiti finali un corto metraggio d'animazione. Oggetto di una tesi magistrale in Scienze dell'Educazione, che ha vinto il Premio Giannatelli nel 2018. L'articolo evidenzia come attraverso l'uso dei media si può lavorare sui deficit relazionali e comunicativi che caratterizzano alcune patologie come l'autismo. Si tratta di un percorso attraverso l'uso delle arti terapie: un laboratorio video e cinematografico che avrà esiti formativi e riabilitativi. L'articolo descrive un'esperienza che utilizza linguaggi multimodali (scrittura, musica, fotografie, montaggio) e mette in evidenza come questa varietà di codici e tecnologie ha permesso un'estensione di un Sè corporeo e psicologico, permettendo di uscire dall'isolamento. https://oaj.fupress.net/index.php/med/article/view/8838/8412
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    Lo strumento visivo con immagini si rileva molto importante per un apprendimento con sviluppo atipico. In particolare nei pazienti con diagnosi di "spettro dell'autismo", la tecnologia digitale è di vitale importanza, poichè permette di impiantare le basi di una vita dignitosa e di interazione con l'altro; con lo strumento digitale il bambino impara a chiedere ciò di cui ha bisogno e viene gratificato immediatamente per fargli apprendere quel determinato comportamento. Inoltre con lo strumento digitale si ha una disponibilità immediata di più immagini rispetto le tesserine cartacee, anche se in determinati casi i neurologi infantili danno disposizione delle peacs per poi passare al LIAR. Il tablet e lo smartphone sono utili per installare programmi appositi per l'utilizzo della CAA (comunicazione aumentativa ed alternativa) per incrementare la comunicazione nelle persone che hanno difficoltà nel linguaggio e sono strumenti funzionali utilizzati per la costruzione della frase minima.
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    L'articolo evidenzia come attraverso l'uso dei media si può lavorare sui deficit di relazione e comunicativi. Le immagini sono importanti nell'apprendimento umano, in particolare in presenza di disturbi come quello dello spettro autistico la tecnologia digitale è importantissima poiché permette al bambino di esprimersi meglio, gratificarsi immediatamente e dunque apprendere più rapidamente. L'articolo descrive un'esperienza che utilizza linguaggi multimodali (scrittura, musica, fotografie, montaggio) e mette in evidenza come questa varietà di codici e tecnologie ha permesso un'estensione di un Sè corporeo e psicologico, consentendo la comunicazione e permettendo di uscire dall'isolamento.
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    La strategia visiva è un'importante metodologia di trattamento per l'autismo, come evidenziato nell'articolo, l'utilizzo di strumenti digitali come smartphone e tablet possono rappresentare una soluzione pratica ed accessibile, offrendo una vasta gamma di funzionalità personalizzabili oltre che ad applicazioni specifiche per un apprendimento di tipo atipico. Penso che possa rappresentare un'importante opportunità per migliorare la comunicazione e l'interazione.
monica olivari

Senza Rete e smartphone siamo perduti? Cresce la Nomofobia, paura dell'era digitale - 0 views

Numeri in aumento per una nuova forma di dipendenza collegata alla tecnologia. Una ricerca rivela che il 70% delle donne e il 61% degli uomini teme di rimanere senza cellulare e smartphone. E nasco...

http:__www.repubblica.it_tecnologia_2012_12_04_news_senza_rete_e_smartphone_siamo_perduti_cresce_la_nomofobia_paura_dell_era_digitale-48066926_?ref=HRV-6

started by monica olivari on 06 Dec 12 no follow-up yet
Massimo Apicella

Senza Rete e smartphone siamo perduti? - Cresce la Nomofobia, paura dell'era digitale - 4 views

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    Come visto negli studi di Gary Small sono in aumento le nuove forme di dipendenza collegata alla tecnologia. Una ricerca rivela che il 70% delle donne e il 61% degli uomini teme di rimanere senza cellulare e smartphone. E nascono i primi centri di riabilitazione specifici.
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    Io sono malatissima a volte sento squillare il cellulare ma invece è solo una sensazione .... Due anni fa ho fatto un viaggio in Birmania e lì non c'è roaming. I primi 3 giorni stavo malissimo, cercavo degli internet cafè per collegarmi al mio mondo. Poi ho iniziato ad apprezzare la libertà di essere senza social ntw (anche internet in Birmania ha forti restrizioni). Ero di nuovo libera ma questa sensazione è durata 3 settimane il tempo di atterrare nuovamente in Italia. Per chi vuole capire quante volte prendiamo il cellulare in mano e ci giochiamo, invece di andare fino in birmania, basterà andare ad una delle cene a buio che i nonvedenti organizzano in molte città. Provare per credere ... nei momenti "morti" o di "imbarazzo" senti la NECESSITA' di prendere il cellulare ma non potendo vedere lo schermo sarà solo una sensazione sgradevolissima inquanto non potrai esaudirla. ciao
Ivan Romano

III Congresso Nazionale AINp - Nuove Tecnologie in Neuroscienze - 2 views

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    Segnalo a Montecatini Terme questo congresso per il 17 e il 18 novembre 2012. Si parlerà essenzialmente di neuroscienze, ma penso che saranno molto interessanti le sessioni relative agli impatti delle nuove tecnologie nell'ambito della neuropsicologia e della riabilitazione medica.
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    La realtà virtuale apre nuovi e incredibili scenari, ma realmente siamo consci di quale incredibile frontiera cognitiva questo ci riserva ? Lasciando da parte l'aspetto ludico del mezzo nel 2007 al Convegno Internazionale "CHItaly07: Fifth Italian Symposium on Human-Computer Interaction", tenutosi dal 28 al 30 Giugno presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova, l'Equipe professionale del Consorzio Sociale CPS ha presentato uno studio preliminare di traning riabilitativo, utilizzante l'immersione nella Realtà Virtuale, su soggetti anziani istituzionalizzati che presentano disturbi della memoria.
emilioan30

disabilità e tecnologie - 1 views

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    Le tecnologie hanno un ruolo determinante nel miglioramento della qualità di vita, la cura e la riabilitazione delle persone con disabilità. Ausili e tecnologieassistive compensano disabilità specifiche e consentono di svolgere le normali attività quotidiane; costituiscono, inoltre, un valido supporto nei casi di disabilità anche gravi di tipo motorio o sensoriale
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