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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged cancro

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Eva Franchi

Videogiochi "a fin di bene" cercasi - 0 views

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    Roma - Sfruttare la passione per i videogiochi "a fin di bene". È l'intento di un gruppo di ricerca americano che ha unito progettisti di videogame e neuroscienziati per studiare videogiochi capaci di suscitare comportamenti positivi, come ridurre ansia, aumentare attenzione e le interazioni sociali positive.
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    Questo articolo l'ho postato tempo fa anche sul forum. Non l'ho cercato deliberatamente per il nostro gruppo di diigo, l'ho trovato "causalmente" mentre leggevo IL SECOLO XIX, il quotidiano on line di Genova, la mia città. Parla della possibilità di utilizzare i video giochi a fine terapeutico per curare la depressione nei giovani malati di cancro. Un lavoro pioneristico che vede la collaborazione di neuroscienziati e progettisti di video game.
EMANUELA PSICOTECNOLOGIE

II ARGOMANTO :NATURA DELL'INTELLIGENZA - 0 views

Emanuela D'Agostino

started by EMANUELA PSICOTECNOLOGIE on 20 Nov 12 no follow-up yet
Francesco Galgani

Video bello e particolare per mostrare le potenzialità di Second Life - 4 views

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    Filmato realizzato con Second Life, Blender (un software libero per l'editing video a livello cinematografico) e con musiche con licenza Creative Commons. Il luogo della registrazione su Second Life è riportato nelle note alla fine del video. Un video del genere, secondo me, è la dimostrazione di quanto la realtà di Second Life sia molto più complessa di quanto da noi sperimentata negli incontri nell'Isola del Sapere Uninettuno. Avatar che mangiano, che vanno in bagno, sale bellissime, e poi... buona visione! :)
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    Grazie Francesco per il link, il video è bellissimo, poetico oserei dire. Un esempio di applicazione "artistica" delle potenzialità di SL. Leggendo i commenti al video ho potuto constatare che la "builder" che lo ha prodotto è una creatrice affezionata di SL, rinomata per la sua creatività e conoscenze tecniche. Come diceva anche l'articolo che abbiamo letto per la scorsa aula virtuale su SL l'attività di creazione oggetti, o video come in questo caso, è l'attività principale degli abitanti più assidui. In quest'ottica SL si configura come un luogo espressivo di grandissime potenzialità.
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    Si davvero molo interessante, con scenografie molto belle che catturano chi guarda il video. Così si presenta l'autrice: "Vivo in un mondo tutto mio popolato di sogni, colori e forme ai quali cerco di dare vita attraverso SL. Immagino e creo esattamente come farei nella realtà trasferendo tutto su un album da disegno. Creatività e manualità sono vitali per me sia su SL che in Real Life".
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    E' veramente molto carino questo video, e mi pare di capire che c'è stata una vera e propria evoluzione nel corso degli anni nell'autrice di questo video, Pallina, ha proposto una sceneggiatura che lei quasi adotterebbe nella realtà, piena di colori e forme che rendono il video davvero originale. Ho capito inoltre che Second Life può essere usato in maniera davvero intelligente, tanto che sono state fatte delle raccolte benefiche sul cancro, è un posto che viene utilizzato da diverse università inglese come luogo di incontro e di partecipazione attiva all'insegnamento, un pò è stato preso come modello d'esempio dalla nostra Università Uninettuno che ne ha fatto un utilizzo corretto ai fini educativi.
Antonella Schiavone

Lo zucchero ci rende stupidi? - 5 views

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    Uno studio condotto in laboratorio dimostra che una dieta ad alto tasso di fruttosio danneggia la memoria e la capacità di apprendimento!!!!In un esperimento condotto su ratti di laboratorio è emerso che le bevande zuccherate pregiudicano la memoria e rallentano l'apprendimento: un risultato che mette in allarme sui possibili effetti che una dieta ad alto contenuto di zucchero può avere sulle persone, dice il neuroscienziato Fernando Gomez-Pinilla. Ai fini della ricerca, il team di Gomez-Pinilla per prima cosa ha allenato alcuni ratti a trovare l'uscita da un labirinto, dando loro per cinque giorni solo acqua e mangime normale. Poi, durante le successive sei settimane, l'acqua dei ratti è stata rimpiazzata da uno sciroppo che conteneva il 15 per cento di fruttosio. "La maggior parte delle bibite gassate che la gente consuma contengono il 12 per cento di zucchero", ricorda Gomez-Pinilla della University of California a Los Angeles. Durante le sei settimane, a metà dei roditori sono stati anche somministrati olio di semi di lino e olio di pesce, entrambi ricchi di acidi grassi omega-3. Questi antiossidanti, come hanno rivelato ricerche precedenti, hanno una funzione protettiva nei confronti delle sinapsi - i collegamenti chimici - cerebrali. Dopo sei settimane di acqua al fruttosio, tutti i ratti percorrevano il labirinto in un tempo più lungo. Tuttavia, quelli a cui erano stati somministrati omega-3 erano leggermente più veloci degli altri. In seguito, studiando il cervello dei ratti utilizzati per l'esperimento, i ricercatori hanno scoperto che la dieta zuccherata aveva bloccato la capacità delle sinapsi di cambiare, un fattore chiave dell'apprendimento. L'acqua zuccherata aveva anche compromesso la produzione di insulina, la proteina che regola lo zucchero, nell'area del cervello chiamata ippocampo, la quale gioca un ruolo importante nella formazione della memoria sia nei ratti che negli esseri umani.
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    Hai mai letto "Sugarblues, il mal di zucchero"? E' un libro scritto da William Dufty nel 1975. A me è sembrato molto interessante. Mio marito (che mangia una quantità incredibile di dolci) dopo averlo letto ha provato a ridurre notevolmente lo zucchero bianco. Ormai usiamo quasi solo zucchero di canna grezzo (quello scuro, del mercato equo e solidale) o miele. Soffriva di terribili mal di testa, che sono notevolmente diminuiti da quando ha ridotto lo zucchero mentre, sistematicamente, quando mangia dolci in giro (quindi pieni di zucchero bianco) il giorno dopo ha immediatamente l'emicrania. Dufty fa delle precise ricostruzioni storiche di come lo zucchero abbia danneggiato anche la società, oltre che gli individui. La tesi principale dell'opera è che l'introduzione dello zucchero nella dieta, anche attraverso gli alcolici (Rum, distillato dello zucchero), il tabacco (che contiene dal 2 al 20% di zucchero, a seconda del trattamento delle foglie) e i cereali raffinati (riso e grano) abbia causato la diffusione o l'aggravarsi di malattie, tra cui, oltre alle più note e riconosciute, cioè obesità, diabete e carie, l'ipertensione, lo scorbuto, il beriberi e la peste bubbonica! A livello mentale, lo zucchero svilupperebbe maggiori livelli di aggressività e di iperattività, specie nei bambini. La sua accusa principale al saccarosio è di causare dipendenza, oltre che gravi danni al fisico umano. Proprio come l'oppio, la morfina e l'eroina, lo zucchero è una droga distruttiva, che dà assuefazione, dal momento che ne consumiamo ogni giorno in ogni tipo di alimento - dal pane alle sigarette - tanto che in base agli studi medici tutta la società è prediabetica: "Il diabete è senza dubbio la malattia più diffusa in Italia, avendo raggiunto una prevalenza superiore al 3% con una netta tendenza verso un progressivo incremento nel tempo". Ma la cosa interessante è la sua spiegazione di come l'introduzione dello zucchero causi fortissimi stress neurologici che ma
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    un noto psichiatra e ricercatore britannico, Malcolm Peet, ha condotto uno studio per analizzare il rapporto fra la dieta e le malattie mentali. Già una prima parte dello studio ha dato un esito sorprendere: pare vi sia un forte legame tra il consumo di zucchero e il rischio sia di depressione che di schizofrenia . In effetti, ci sono due potenziali meccanismi attraverso i quali l'assunzione di zucchero raffinato sia in grado di esercitare un effetto tossico sulla salute mentale. In primo luogo, lo zucchero sopprime di fatto l'attività di un ormone della crescita chiave nel cervello denominata BDNF (attivo nell'ippocampo e nella corteccia cerebrale, regioni chiave nei processi di apprendimento, memoria e pensiero; il BDNF promuove la differenziazione di nuovi neuroni e delle loro parti costituenti, cioè assoni, dendriti e sinapsi - ndt), . Questo ormone promuove la salute ed il buon funzionamento dei neuroni nel cervello e gioca un ruolo vitale nella funzione della memoria innescando la crescita di nuove connessioni tra i neuroni. I livelli di BDNF sono criticamente bassi sia in caso di depressione che di schizofrenia, il che spiega perché entrambe le sindromi spesso portano ad un danno nelle regioni cerebrali (in effetti la depressione cronica determina un danno cerebrale). Ci sono anche prove svolte su animali in cui una bassa quantità di BDNF può innescare la depressione . In secondo luogo, il consumo di zucchero innesca una cascata di reazioni chimiche nel corpo che promuovono l'infiammazione cronica. In determinate circostanze, come quando il corpo umano ha bisogno di guarire da una ferita, una minima quantità di infiammazione può essere una buona cosa, dato che può aumentare l'attività immunitaria e il flusso di sangue alla ferita. Ma nel lungo periodo, l'infiammazione è un grosso problema. Si interrompe il normale funzionamento del sistema immunitario e va in collisione con il cervello. L'infiammazione è associata ad un aumentato rischio d
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    Grazie a tutte per gli approfondimenti sull'argomento, estremamente interessante! L'articolo non è più visibile sul sito, e l'aver scritto in maniera approfondita mi ha aiutata nella comprensione. Mi permetto di ricordare alle nuove generazioni, che chi è nato, come me, negli anni '70 è cresciuto con la pubblicità "Lo Zucchero fa bene al Cervello" "Lo Zucchero è pieno di Vita", per cui è assolutamente necessaria una condivisione di informazioni aggiornate. Lascio qui di seguito il link di un articolo divulgativo https://magazine.igeacps.it/i-benefici-e-gli-svantaggi-dello-zucchero-cosa-dicono-le-ricerche-scientifiche/#:~:text=I%20vantaggi%20del%20consumo%20di,un%20rapido%20aumento%20di%20energia. L'argomento, proposto da Antonella e sviluppato da Raffaella e Aleksandra, trovo che potrebbe essere ottimo da proporre in una #CollaborativeLearning per ragazzi!
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