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Unione Italiana

Lavoro: Librandi (Sc), Tfr in busta paga contro aziende e a favore banche - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 29 set 2014 "Non e' dando ai lavoratori cio' che e' gia' loro che il Paese crescera'. Al contrario, costringeremmo le piccole imprese in difficolta' ad andare una volta di piu' dalle banche con il cappello in mano. Sara' per questo che il primo ad avere avuto l'idea balzana del Tfr in busta paga e' stato Passera?". Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi. "Basta fare due conti - prosegue - : sui 22-23 miliardi di flusso annuo del TFR, circa 11 sono restano nelle aziende sotto i 50 dipendenti. E' un equilibrio che conviene a tutti: i lavoratori hanno la possibilita' di chiedere facilmente l'anticipo del 70% per le loro necessita' di vita e le imprese trattengono un po' di liquidita', vitale in questa fase drammatica per l'economia italiana. Se invece illudiamo i lavoratori di poter avere una tredicesima in piu' spalmata nell'anno forse indiciamo qualche consumatore a comprare un frigorifero in piu', ma non generiamo crescita duratura e occupazione stabile". Quindi Librandi conclude: "Leggo che il governo sta elaborando un'ulteriore riduzione dell'Irap, coperta da tagli di spesa: bravi Renzi e Padoan, quello e' vero ossigeno per l'economia e l'occupazione, altro che il TFR in busta paga". Dichiarazione pubblicata sul sito dell'Asca.
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Librandi (Sc): Renzi accantoni ipotesi tfr in busta paga - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 13 ott 2014 Puntare su detassazione lavoro-imprese. "Dal sondaggio pubblicato oggi sul Corriere della Sera emerge chiaramente che gli italiani non vogliono il Tfr in busta paga e preferiscono invece ricevere piu' soldi una volta che andranno in pensione. Ancora una volta i cittadini dimostrano di avere molta lungimiranza e buon senso: sanno che una misura di questo tipo aiuterebbe i consumi solo debolmente, ma metterebbe a rischio la sopravvivenza di tantissime piccole e medie imprese che rappresentano il 'polmone' occupazionale d'Italia". Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi. "Inoltre, come ha sottolineato il commissario Inps Tiziano Treu, per il futuro abbiamo bisogno di irrobustire e non di danneggiare la previdenza integrativa, dati i sempre minori assegni pensionistici che deriveranno dalla previdenza pubblica. A Renzi - conclude Librandi - suggerisco di accantonare l'ipotesi del Tfr in busta paga e di mettere invece in campo politiche sul lato dell'offerta: detassazione degli straordinari e per i contratti di apprendistato e ulteriore riduzione dell'Irap". Dichiarazione apparsa sul sito dell'Asca.
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Legge Stabilità: Librandi (Sc), medicina amara con pesanti effetti collaterali - 0 views

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    (Il Velino) - Roma, 5 nov 2014 "Il ministro Padoan ieri, nella sua audizione alle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, ha chiesto sostanzialmente alla maggioranza di lasciare invariata la legge di Stabilità. Voglio fidarmi di Padoan e della sua medicina amara che contiene misure che non mi trovano d'accordo, come il Tfr e la retroattività dell'Irap. Dico peró attenzione agli effetti collaterali: se dovessero scattare le clausole di salvaguardia, vale a dire aumento dell'Iva e delle accise sulla benzina, gli effetti collaterali sarebbero pensantissimi per cittadini e lavoratori". Lo dichiara in una nota il deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi, membro della Commissione Bilancio di Montecitorio. "Spero vivamente che la medicina amara proposta da Padoan dia i risultati sperati, perché imprese, cittadini e pensionati, giá oberati da un sistema fiscale iniquo, non possono pagare ulteriormente per le politiche economiche sbagliate di questo o quel governo", conclude Librandi. Dichiarazione apparsa sul sito di informazione "Il Velino".
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L.Stabilita': Librandi (Sc), bene manovra pro-sviluppo - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 16 ott 2014 "Il complesso del ddl Stabilita', al di la' dei dubbi che mantengo sul Tfr in busta paga, rappresenta quella sferzata all'economia di cui abbiamo fortemente bisogno. E' una manovra pro-sviluppo che dice alle aziende: noi vi riduciamo le tasse, eliminando quella insensata componente lavoro dell'Irap, con la decontribuzione dei neo-assunti e il credito d'imposta sulla ricerca, e voi potete riprendere a investire e creare buona occupazione". Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi. "Ora pero' - prosegue Librandi - spetta al governo e a noi della maggioranza tener fede all'impegno fatto ai cittadini: non un euro di tasse in piu'. Cio' sara' possibile solo se i tagli di spesa previsti saranno resi effettivi e se anche comuni e regioni saranno fiscalmente responsabili. Rispetto all'Unione Europea, dobbiamo essere leali ma franchi: dopo anni di consolidamento fiscale, da Monti a Renzi, oggi riusciamo a riformare il lavoro, irrobustire il welfare e ridurre le tasse alle imprese restando comunque sotto il 3% del deficit-Pil, mentre altri governi sforano". "Dal novembre del 2011 - conclude - siamo il Paese che ha assunto piu' seriamente di tutti gli impegni europei di finanza pubblica, pagando con le nostre tasche gli errori del passato e non gravando sui contribuenti di altri paesi". Dichiarazione apparsa sul sito dell'Asca.
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Librandi (Sc): valutare defiscalizzazione nuovi contratti - 0 views

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    (ASCA) - Roma, 8 ott 2014 Bene la proposta di Ricolfi sulla Stampa. "Ho letto con attenzione la proposta lanciata oggi da Luca Ricolfi su La Stampa, l'abbattimento del cuneo fiscale dal 50 al 20% per un massimo di 4 anni sui nuovi contratti 'addizionali', riservati cioe' alle aziende che aumentano il numero di propri occupati rispetto all'anno precedente. E' un'idea coraggiosa e pragmatica, che avrebbe un effetto moltiplicatore sulle assunzioni: perche' non inserirla nella legge-delega sul lavoro?". Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi. "Possiamo discutere dei dettagli - prosegue - ma e' chiaro che idee come questa di Ricolfi possono infondere fiducia alle imprese e incentivare gli investimenti e la nuova occupazione, frenati invece dagli eventuali pasticci sul Tfr o dall'astruso tetto del 20% di contratti a termine stipulabili dalle aziende rispetto ai contratti totali. La politica faccia una scommessa con le imprese: nel 2014 hai dieci occupati? Se nel 2015 assumi l'undicesimo con un contratto di almeno un anno, paghi solo un forfait di tasse del 20%. A chi contesta che cosi' si incentiverebbero nuovi contratti precari, replico cosi': ogni contratto di lavoro, temporaneo o stabile che sia, strappa un giovane dalla disoccupazione e gli consegna un'opportunita' in piu', non in meno". Dichiarazione apparsa sul sito dell'Asca.
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