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dianarestina

DIDATTICA DIGITALE: LA SCUOLA CAMBIA CON LA SOCIETÀ - 8 views

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    L'articolo descrive l'importanza di una didattica digitale nelle scuole, più adatta ai tempi che stiamo vivendo, rispetto a un'educazione tradizionale. Le Organizzazioni Internazionali, compresa l'Unione Europea, spingono verso un'educazione di questo tipo, mirando all'acquisizione di competenze specifiche attraverso un insegnamento interattivo che permetta agli studenti di sentirsi partecipi e attivi nel processo di apprendimento. Alcuni ricercatori, a tal proposito, individuano tre dimensioni generali di competenze da acquisire: competenze tecniche, etiche e cognitive. La diffusione del digitale ha avuto conseguenze fisiologiche sullo sviluppo del cervello umano: ad esempio nella capacità di prendere decisioni e nell'abilità di filtrare le informazioni. Per gli studenti con speciali bisogni educativi, certi strumenti possono permettere di compensare le problematicità e facilitare quindi anche l'inserimento sociale. Nell'articolo viene sottolineata l'importanza della figura dell'insegnante come mediatore nell'acquisizione di certe competenze, che ha il ruolo, non solo di trasmettere certe conoscenze, ma di fornire linee guida per l'apprendimento, di controllare i processi per la sicurezza degli studenti e rendere i sistemi multimediali funzionali all'apprendimento di tutti. Gli studi in merito all'apprendimento hanno concluso che, a verificare l'effettiva comprensione di certi argomenti c'è una "costruzione di significato", ovvero le informazioni che si ricevono vengono collegate a conoscenze preesistenti e, con l'integrazione di queste, viene ricostruita una nuova conoscenza più ampia e dettagliata. Bruner già nel 1986 parlava di tre caratteristiche fondamentali per l'apprendimento: Costruttiva; Socio culturale (dove c'è attenzione al contesto); Situato (legato a una situazione ottenuta dalla realtà). Nel documento "Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, rel
massimomoretti

L'innovazione tecnologica nella scuola italiana. Per un'analisi critica e storica - 8 views

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    L'articolo, pubblicato nel 2016, evidenzia la rilevanza dell'introduzione delle tecnologie nella scuola italiana, processo che si è sviluppato negli ultimi quarant'anni. Inizialmente molti insegnanti furono influenzati dalle innovazioni modificando atteggiamenti e metodologie; tuttavia, a mano a mano che l'introduzione delle ITC nella scuola si andava affermando, emersero criticità e contraddizioni provocate da problemi tecnici, incompatibilità, mancanza di tempo e carenza di preparazione degli insegnanti. L'esperienza del passato, a fronte delle difficoltà verificate, rischia di passare in second'ordine o - addirittura - di essere dimenticata, unitamente al portato teorico e didattico caratterizzante la fase precedente. S'impone pertanto una riflessione critica attraverso la presentazione di alcuni lineamenti della storia dell'introduzione delle ITC nella scuola, delle concezioni che l'hanno accompagnata e dei rapporti che spesso, anche all'insaputa degli innovatori, si mantengono tra passato e presente. La tecnologia informatica fu introdotta ufficialmente nella scuola italiana nel 1985 (primo Piano Nazionale Informatica - PNI 1), affiancata agli insegnamenti di matematica e fisica del primo biennio della scuola superiore. Il PNI 1 nacque dall'idea che l'alfabetizzazione informatica costituisse l'unica via d'accesso alla società dell'informazione e dalla fiducia nella possibilità per gli strumenti e le tecniche dell'informatica di favorire lo sviluppo cognitivo degli studenti. In seguito, l'introduzione del linguaggio di programmazione, dei videogiochi e degli ambienti di scrittura indussero a ritenere il computer uno strumento di supporto per l'apprendimento, capace di dilatare la conoscenza e il processo per acquisirla, favorendo l'autonomia e la creatività, secondo un approccio cognitivistico-costruttivista. Negli anni Novanta, con l'avvento dell'ipertestualità, la tecnologia venne accolta nella scuola
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    con lo scopo di avvicinarla alla realtà vissuta dagli studenti a casa e in altri ambienti, contraddistinta dall'interazione tra parola orale, testi scritti, suoni e immagini. Le più recenti iniziative ministeriali da un lato spingono verso limiti più avanzati l'idea della partecipazione sociale, dall'altro sembrano riscoprire il valore di pratiche già sperimentate negli anni Ottanta e in parte dimenticate dalla scuola. L'articolo, in particolare, pone l'accento sulla pratica del coding, vale a dire sul processo finale di programmazione, quello della scrittura del codice attraverso l'uso di un determinato linguaggio. In sostanza, questa analisi storico-critica mette in evidenza come nel nostro Paese la normativa che regola l'introduzione del digitale nella scuola insegua l'innovazione tecnologica, tentando di stare al passo con questo processo fluido, rapido e costante.
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    FORM@RE - Open Journal per la formazione in Rete L'innovazione tecnologica nella scuola italiana. Per un'analisi critica e storica Technological innovation in the Italian school. A critical and historical analysis Camilla Moricca - Università degli Studi di Firenze, camilla.moricca@unifi.it Abstract L'introduzione tecnologica nella scuola è caratterizzata da ondate che si succedono conservando scarsa consapevolezza e ricordo della fase precedente. Il lavoro ripercorre in modo sintetico le principali iniziative istituzionali e le più note teorie di riferimento che le hanno accompagnate nell'ottica di favorire una consapevolezza storico-critica su ciò che l'esperienza ci può aver insegnato. Nell'ultima parte ci si sofferma su riferimenti oggi in voga, quali il coding e la robotica, chiedendoci se siano davvero nuovi e se poggino su criteri pedagogici fondati. Parole chiave: tecnologie dell'educazione; analisi storica; coding; robotica. Abstract Technological introduction into school takes place in the form of innovations that maintaining low awareness and memories of the previous phases. The work recalls briefly the main institutional initiatives and best-known theories of reference in order to foster a historical-critical awareness of what the experience may have informed us. In the last part we focus on references in vogue, such as coding and robotics, wondering if they are really innovations and if they are based on valid educational criteria. Keywords: educational technology; historical analysis; coding; robotics. 1. Introduzione L'introduzione delle tecnologie nella scuola ha rappresentato un avvenimento rilevante negli ultimi quarant'anni e il processo che l'ha accompagnata ha coinvolto direttamente molti insegnanti, influenzando i loro atteggiamenti e le loro concezioni metodologiche. Sembra quindi ragionevolmente importante soffermarsi a riflettere su questo percorso per comprenderne meglio la natura. Tuttavia sono carenti i lavori
anastasi1

Scuola e Didattica a Distanza - 8 views

Nell'articolo riportato dal magazine Io Donna, viene affrontato il tema della DAD e di come le scuole si sono preparate alla riapertura. Nello specifico viene descritto il modello organizzativo del...

media education tecnologia New Media scuola

started by anastasi1 on 19 Dec 20 no follow-up yet
tugleairina

https://www.mdpi.com/1660-4601/15/11/2471 - 5 views

È stato condotto uno studio analitico e trasversale con 3212 partecipanti (46,3% maschi) provenienti da 22 scuole spagnole. Sono stati utilizzati strumenti di valutazione con adeguati standard di a...

media education ; cyberbullismo abuso di appuntamenti informatici; sexting; uso problematico di Internet

started by tugleairina on 20 Aug 23 no follow-up yet
vprest

Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD) 2022 - 3 views

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    Il comunicato riguarda l'incontro dell'11 ottobre 2022, al Ministero dell'Istruzione, del Comitato tecnico scientifico relativo al Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD). Gli obiettivi descritti nel documento, sono incentrati sull'incremento di risorse riguardo il futuro digitale delle scuole, a quasi 7 anni di distanza dal primo PNSD (2015). Il Decreto Dipartimentale (allegato al testo) n. 2227 del 22.9.2022 prevede azioni e ambiti di intervento, fra i quali la riduzione del gap che ancora esiste fra gli studenti. L'intervento viene giudicato prioritario alla luce delle esigenze dettate dagli ultimi avvenimenti sanitari che hanno costretto la scuola a rivedere le pratiche di erogazione dell'insegnamento rivelando difficoltà strutturali e di accesso a strumenti informatici oggi indispensabili. Il progetto implica il coinvolgimento urgente di tutte quelle figure che ruotano intorno all'istruzione rivelando quanto sia necessaria l'interazione e l'impegno materiale e non per la formazione dei giovani.
tugleairina

Rischi di Internet: una panoramica della vittimizzazione nel cyberbullismo, abuso di ap... - 2 views

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    È stato condotto uno studio analitico e trasversale con 3212 partecipanti (46,3% maschi) provenienti da 22 scuole spagnole. Sono stati utilizzati strumenti di valutazione con adeguati standard di affidabilità e validità. Attraverso i media digitali, gli adolescenti costruiscono e co-costruiscono i loro ambienti, collegando i loro mondi online e offline. Il crescente possesso di smartphone, e il loro maggiore uso quotidiano, è la porta d'accesso a potenziali rischi che influenzano negativamente il benessere bio-psico-sociale, e questi possono avere esiti gravi. I ragazzi speso presentano problemi interiorizzanti ed esternalizzanti, perdita della qualità della vita. Il cyberbullismo è un atto violento intenzionale che viene eseguito ripetutamente, per un lungo periodo di tempo, attraverso l'uso delle nuove tecnologie, da una persona diretta contro un 'altra persona che ha difficoltà a difendersi. Il sexting si riferisce all'atto di inviare fotografie o video con un certo livello di contenuto sessuale, scattati o video registrati del protagonista, attraverso l'uso di media digitale. I risultati di questo studio suggeriscono l'esistenza di comorbilità tra i diversi rischi di Internet, con la vittimizzazione del cyberbullismo che è il rischio singolo più diffuso.
giadaspina28

View of Didattica Inclusiva a Distanza: tecnologie e tecniche per l'Inclusion... - 4 views

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    In questo articolo pubblicato da Lucia Maffione nel dicembre del 2020 si mette in evidenza attraverso il caso di una ragazza ipovedente di 15 anni frequentante la Scuola Secondaria di II grado di Barletta come la sospensione delle attività didattiche in presenza dell'anno scolastico 2019/2020, a causa dell'emergenza sanitaria da CoVID-19, ha rappresentato per tutti i discenti , una barriera al raggiungimento del successo scolastico, ma le tecnologie digitali, opportunamente contestualizzate e valorizzate hanno agito come efficaci facilitatori, rendendo 'digitale' il supporto didattico del docente specializzato, e permettendo così al processo di l'inclusione di non fermarsi. Infatti è stata attivata una didattica inclusiva che come finalità aveva quella di rispondere ai bisogni educativi speciali della studentessa sfruttando a pieno le potenzialità di strumenti informatici e di software didattici specifici, i quali grazie ad un'iniziale alfabetizzazione ed un uso costante nella pratica didattica, hanno permesso di compensare il deficit visivo della discente e di poter raggiungere gli obbiettivi previsti nel P.E.I. ( piano educativo individualizzato ) elaborato. Per verificare infine quali delle tecnologie didattiche utilizzate fossero risultate più efficaci per la studentessa di riferimento, le è stato chiesto di fornire un feedback, rispondendo ad un breve questionario.
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