Nell'articolo riportato dal magazine Io Donna, viene affrontato il tema della DAD e di come le scuole si sono preparate alla riapertura. Nello specifico viene descritto il modello organizzativo dell'Istituto Comprensivo Ungaretti di Melzo, la cui preside, Stefania Strignano, afferma che a prescindere dall'evoluzione della problematica legata al Covid - 19, la sua scuola è pronta sia per la didattica in presenza che per la DAD. L'anno scolastico 2019/20 è stato caratterizzato da un forte disagio, dovuto all'emergenza in cui si è dovuto operare, per le organizzazioni scolastiche, gli studenti, ed anche per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. Nonostante tutto, la DAD ha consentito di portare a termine l'anno scolastico. Essa non nasce per sostituirsi alla didattica in presenza, ma è uno strumento che ha ridotto i rischi della riapertura, e se usata con competenza può essere migliorativa. Secondo il prof. Pier Cesare Rivoltella docente di Education Technology alla Cattolica di Milano, la DAD ha successo se ci si dedica tempo e se gli insegnanti sono adeguatamente formati. "Il senso è una didattica attiva che renda protagonista lo studente, a differenza della lezione frontale che è passiva". La realizzazione di una DAD qualitativamente alta, dipenderà molto dal tempo che ci vorrà per la formazione di docenti qualificati, associata alla possibilità di tutti gli studenti di accedere a connessioni veloci e poter utilizzare strumenti informatici adeguati.