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friccio1

Advancing meaningful learning in the age of AI - Oregon State Ecampus News - 0 views

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    L'intelligenza artificiale generativa sta entrando sempre di più nella nostra quotidianità, attraverso un gran numero di applicativi accessibili ad un numero sempre più vasto di utenti. Nel campo dell'educazione, numerosi software integrano ormai diverse funzioni dell'intelligenza artificiale fornendo a studentesse e studenti a diversi livelli di effettuare ricerche, generare testi e immagini attraverso semplici richieste inserite in un prompt. Le preoccupazioni dell'impatto di questa tecnologia sulle capacità e sulla qualità dell'apprendimento sono molte, oltre alla validità delle risposte generate dall'intelligenza artificiale. Una prima prospettiva, prevalentemente pessimistica, vede l'AI come uno strumento di cui possa essere facile abusare, in grado di trovare le soluzioni al posto dei discenti, impattando così negativamente l'apprendimento. Ma esistono anche altri punti di vista. L'AI non è uno strumento che sancisce fine dell'apprendimento significativo, ma è un'ulteriore occasione per riflettere sui processi e ambienti di apprendimento. Un team dell'Oregon State University Ecampus ha recentemente revisionato la tassonomia di Bloom inserendo le funzioni che gli strumenti di intelligenza artificiale stanno o potrebbero svolgere, considerando anche i modi in cui i discenti già utilizzano l'AI nei processi di apprendimento. L'obiettivo della piramide di Bloom aggiornata è mettere a disposizione degli insegnanti uno strumento, una bussola per valutare le facoltà umane distintive, per enfatizzarle, così come riconoscere i compiti che possono essere assolti dalla tecnologia, di modo da guidare una revisione ponderata delle attività e delle valutazioni di ogni processo di apprendimento.
loredanapilati

The Textbook Is Dying. Meet the Artificially Intelligent Software That's Replacing It. - 4 views

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    L'articolo presenta una tipologia di strumenti di apprendimento per un verso affascinanti, per altri versi forse discutibili o che perlomeno invitano a un'attenta riflessione: un modello di apprendimento esclusivamente 'di flusso' e interattivo, privo di risorse di apprendimento che svolgano il ruolo di punto di riferimento stabile e condiviso, e la figura di docente limitata alla funzione di tutoraggio individuale, è davvero l'ideale? Comunque merita la (lunga) lettura.
sabrinagargiuli

Bambini e computer: come cambia il modo di giocare e di imparare - 2 views

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    Interessante articolo delle dottoresse Silvia Dini e Lucia Ferlino, dell'istituto di tecnologia didattica di Genova del 2001 attraverso un'analisi attenta dei cambiamenti generazionali che sono avvenuti dagli anni '70, soprattutto per quanto riguarda il gioco dei bambini che si vede passare in modo veloce dalle bambole ai peluches interattivi,dai dischi ai DVD fino ad arrivare ai video giochi sempre più sofisticati- Mentre il modo di giocare del bambino si trasformava velocemente e definitivamente, la scuola dei piccoli che sottolineava con fervore l'importanza dell'apprendimento attraverso il gioco si arenava alle bambole. Ecco che l'interessante articolo ci mostra come e quali mezzi tecnologici hanno preziose finalità educative e didattiche. Dividendo in tre gruppi i software, Programmi di sviluppo e consolidamento delle abilità di base, Programmi caratterizzati dalla possibilità di manipolare la realtà di inventare di creare, Programmi di introduzione a contenuti di attività della scuola elementare. Un articolo ormai datato, nel frattempo i giochi proposti in quest'articolo sono superati. Interessante riflettere che ciò che poteva apparire facile e naturale nei primi anni del 2000 non viene ancora fatto nelle scuole dell'infanzia o almeno nel comune di Roma.
ericalegari

Disturbi specifici dell'apprendimento e uso di tecnologie come supporto - 4 views

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    L'articolo tratta il tema dell'uso delle tecnologie nelle scuole, come strumento compensativo e di supporto per alunni DSA ovvero con disturbi specifici di apprendimento. In questo articolo si vuole sottolineare il ruolo fondamentale della tecnologia, utilizzata per migliorare e facilitare l'apprendimento dell'alunno con difficoltà e soprattutto aiuta a creare un clima di inclusione e appartenenza al gruppo. Spesso infatti, i bambini con difficoltà vengono isolati dal contesto classe, costretti a lavorare singolarmente con l'insegnante di sostegno e non partecipare alle attività della classe, ma questi strumenti compensativi vogliono proprio essere strumenti di "autonomia" per favorire appunto una ricerca autonoma e personalizzata, per far si che gli alunni possano affrontare gli stessi argomenti semplicemente con strumenti più adatti alle proprie capacità. Vengono illustrati molti strumenti compensativi tra cui computer e tablet che con i loro programmi facilitano l'apprendimento del bambino. Esistono ad esempio programmi di videoscrittura con correttore ortografico, libri digitali, audiolibri, software per mappe digitali che facilitano lo studio e così via. È molto importante però istruire gli insegnanti alle competenze tecnologiche per essere anche loro strumento di aiuto e non di ostacolo per i bambini con bisogni educativi speciali.
raffarusso

New Media nel contesto educativo: speranze, difficoltà e il caso danese. - 7 views

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    Questo articolo parla della media education nel contesto educativo e delle difficoltà che può incontrare un insegnante.Con gli anni la multimedialità e l'apprendimento cercano di diventare inscindibili: l'insegnante non è più esclusivamente un dispensatore di cultura e il discente non è più un soggetto che riceve passivamente tutte le nozioni. Nella nuova ottica di apprendimento learner centered intesa a promuovere l'autonomia dello studente, si assiste al cambiamento dei ruoli tradizionali. Nasce nel nuovo millennio una nuova figura, il tutor, una nuova figura che unisce competenze didattiche e metodologiche a conoscenze informatiche.La Danimarca ha quindi avviato un piano per garantire un'efficace integrazione delle ICT nell'educazione. Prima si è mirato all'ingresso del computer e del software educativo in tutti i curricula, è stato realizzato un piano nazionale per assicurare a tutte le scuole l'accesso a Internet ad alta velocità e successivamente il Ministero dell'Educazione si è concentrato sulla formazione degli insegnanti, affinché entrassero in possesso di competenze omogenee e adeguate. Il modello della Pedagogical ICT License ha aiutato lo sviluppo di questo piano.
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