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hevelinsimonetta

Exploring News Media Literacy and its Dimensions - 1 views

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    L'articolo esamina l'impatto della competenza mediatica sulla partecipazione civica e democratica, concentrandosi sulla motivazione intrinseca, lo scetticismo nei confronti dei media e il locus of control mediatico come componenti chiave. Lo studio è stato condotto con studenti di quarta superiore di una scuola superiore privata filippina utilizzando un questionario in due parti che includeva un test di conoscenza dei media e un test self-report sul livello di alfabetizzazione ai media.
saretta78

THE CONCEPT OF MEDIA COMPETENCE OF THE FUTURE INFORMATICS TEACHER AND THE METHODOLOGICA... - 2 views

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    Il XXI secolo è stato caratterizzato dalla crescente influenza dei mezzi di comunicazione di massa sulla comunità mondiale, aprendo la strada all'era dell'informazione globale. La formazione di una società dell'informazione globale è stata alimentata dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, con Internet come elemento fondamentale per le relazioni sociali delle giovani generazioni. L'educazione ai media è stata definita come il processo attraverso il quale le persone sviluppano competenze attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Secondo i documenti dell'Unione Europea, l'educazione ai media promuove un atteggiamento critico e riflessivo verso i mezzi di comunicazione al fine di formare cittadini responsabili capaci di esprimere opinioni informate. Questo tipo di educazione si focalizza su vari tipi di media (stampa, grafica, elettronica, ecc.) e diverse tecnologie, incoraggiando l'analisi critica, la comprensione e la creazione di testi mediatici. L'educazione ai media offre agli individui la capacità di interpretare e creare messaggi mediatici, scegliendo i mezzi di comunicazione più appropriati. Essa permette alle persone di esercitare il loro diritto all'informazione, contribuendo alla crescita personale e aumentando la partecipazione e l'interattività sociale. Inoltre, prepara le persone per una cittadinanza democratica e una comprensione politica più profonda. L'obiettivo finale dell'educazione ai media è aumentare il livello di competenza e alfabetizzazione mediatica. La competenza mediatica è multidimensionale e richiede una vasta gamma di conoscenze. Essa incoraggia un approccio critico e analitico all'interpretazione dei media, consentendo agli individui di sviluppare una distanza critica rispetto alla cultura di massa e di resistere alla manipolazione mediatica.
inesgio

MEDIA, ETHICAL NORMS AND MEDIA LITERACY EDUCATION | Ljajić | Facta Universita... - 4 views

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    L'articolo tratta la tematica legate alle norme etiche relative ai nuovi media e alla necessità forte di applicare una educazione ai media e promuoverne l'alfabetizzazione. Il punto di vista dell'articolo è estremamente interessante, ricalca sicuramente tutti quelli che sono dubbi e complessità affrontate dalla "sfida etica" ai nuovi media. Lo affronta sia da un punto di vista giornalistico e dunque dalla necessità di creare delle linee guida basate sul rispetto della proprietà intellettuale, dell'identità, alla moralità, alla competenza e al buon senso proprio perchè come abbiamo visto il veloce avvento dei media e la loro diffusione non ha permesso uno sviluppo altrettanto veloce di quelle norme che ne permettessero un utilizzo sicuro e anche facilitato. Da Habemas, Klippers, Giles fino a White abbiamo un excursus di analisi e ricerche che basandosi sulla necessità profonda di avere linee guida precise e chiare che possano indirizzare non solo gli enti e lo stato ma anche il singolo cittadino esposto e più "fragile" alla potenza di canale mediatico che è utilizzato anche dallo Stato, come in passato, come strumento di propaganda e diffusione di concetti precisi, ove più egualitari ove meno (ad esempio nei reggimi autoritari dove si attua censura e propaganda politica). In linea di massima, l'alfabetizazione digitale è l'unica soluzione praticabile e possibile che permetta llo sviluppo di quello spirito critico del singolo che gli permetta di discriminare sia in termini di notizie (fake news ecc) sia in termini di maggiore consapevolezza nell'utilizzo dei nuovi media anche in un ottica più sicura per se stessi e per gli altri. Evitando le derive anche patologiche a cui ci sta abituando proprio l'informazione mediatica e permettere un utilizzo sano e ottimale. Iniziare quindi nelle scuole permettendo proprio ai bambini, i più fragili, di sviluppare quella competenza critica sin dall'infanzia che non li renda manipolabili è soggetti pass
mariuanelli

INFORMAZIONE O PROPAGANDA? - 5 views

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    L'articolo fornisce strumenti fondamentali per riconoscere nei discorsi le forme di persuasione utilizzate dagli oratori/persuasori. Questa conoscenza favorisce lo sviluppo del pensiero critico che ci permette di difenderci, individuando le affermazioni distorte ed evitando la manipolazione mediale. In particolare l'autore descrive in una griglia i criteri e le domande guida da utilizzare per valutare l'affidabilità delle informazioni presenti nel WEB. Saper controllare l'affidabilità dell'informazione mediatica è una "competenza chiave" irrinunciabile per tutti coloro che vogliano essere cittadini consapevoli e attivi.
mbattistello

View of DGPR e digital safety. Un'indagine nazionale sulla consapevolezza digitale degl... - 3 views

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    Questo articolo di Ida Cortoni, pubblicato a giugno 2022 nella rivista "MEDIA EDUCATION - Studi, ricerche e buone pratiche", pag. 121 - 128, vuole illustrare i risultati di un'indagine nazionale sulla sicurezza digitale condotta dall'Università Sapienza di Roma su un campione di 2807 studenti di 37 scuole italiane secondarie di secondo grado in 16 regioni italiane. La ricerca è rivolta allo studio del grado di consapevolezza mediatica degli adolescenti, tenendo conto dei condizionamenti del capitale digitale e sociale, scolastico e famigliare. L'introduzione evidenzia come il tema della sicurezza digitale è diventato oggetto di dibattito negli ultimi anni in due momenti: nel 2018 in occasione dell'entrata in vigore del G.D.R. 2016/679 e nel marzo del 2020 in occasione del lockdown generato dal Covid -19. L'art. 8 del G.D.R. 2016/679 ha abbassato la soglia di età a tredici anni per autorizzare il trattamento dei dati personali on line, portando l'attenzione sulla "consapevolezza digitale dei minori". Lo studio è condotto secondo il modello di analisi DIGCOMP 2.0. Le riflessioni conclusive offrono interessanti spunti in tema di Digital Literacy e critical thinking e di come implementare la media literacy scolastica all'interno dell'educazione civica.
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