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Il 25 Maggio fai una scelta, scegli l'Europa! - 0 views

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    Scegli l'Europa: il programma di Scelta Civica per le elezioni europee L'obiettivo è costruire entro dieci anni l'Europa federale, punto di riferimento liberale e democratico per tutto il mondo, punto di riferimento fondamentale per la riforma strutturale e la cescita economica e sociale dell'Italia. SCEGLI L'EUROPA 1 Noi, Paese fondatore dell'Unione Europea, vogliamo intensificare e accelerare il processo di integrazione tra i Paesi dell'Unione, di potenziamento del Parlamento europeo, di aumento delle risorse proprie dell'Unione e del peso dei suoi investimenti nell'economia del continente, con l'obiettivo di costruire entro il 2025 gli Stati Uniti d'Europa. Per questo è indispensabile difendere e anzi rafforzare il sistema dell'euro, ma anche superare l'attuale deficit democratico delle istituzioni europee. Questo non è possibile se non superando l'attuale assetto dell'Unione ancora largamente intergovernativo: serve una Commissione che goda della fiducia del Parlamento e di un Consiglio che assuma la funzione di Camera degli Stati.. Lungo questo cammino vogliamo una UE capace di rafforzare la crescita economica e la propria capacità di competere con le economie più avanzate. 2 Vogliamo quindi una Europa federale; e la vogliamo ispirata ai principi del liberalismo europeo, impegnata a coltivare e rinnovare i valori della cultura storica del Continente. Questo significa, tra l'altro: - coniugazione del pluralismo politico con la necessità di un sistema maggioritario che consenta la governabilità, mediante l'adozione di sistemi elettorali fondati sui collegi uninominali e il doppio turno di collegio; - legislazioni più semplici e meno intrusive, secondo le linee-guida del Decalogue for Smart Regulation emanato a Stoccolma il 12 novembre 2009; - estensione della competenza dell'UE in funzione della costituzione di uno spazio continentale di libertà fondamentali e di diritti civili, secondo gli standard desumibili da
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Librandi (Sc): Interrogazione al Ministro dello sviluppo economico sulla situazione deg... - 0 views

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    Roma, 29 settembre 2014 Interrogazione a risposta immediata in aula Librandi - al Ministro dello sviluppo economico Per sapere - premesso che: - le tensioni geopolitiche riguardanti alcune tra le principali aree di provenienza delle fonti idrocarburiche utilizzate in Italia - la Russia e la Libia in primis - determinano forti incertezze sulla stabilità degli approvvigionamenti e sull'adeguatezza della Strategia Energetica Nazionale italiana a questi nuovi mutati scenari; - come dichiarato dalla compagnia energetica polacca PGNiG Gas e dalla società di trasporto ucraina Ukrtransgaz, ad esempio, Gazprom avrebbe già unilateralmente tagliato del 24 per cento le forniture di gas alla Polonia per bloccare il cosiddetto "flusso inverso" (reverse flow) all'Ucraina, cioè la rivendita a quest'ultima del gas acquistato dalla Russia; - nonostante la smentita ufficiale di Gazprom, notizie di riduzioni delle forniture giungono anche da altri Paesi europei che, con una decisione coordinata con la Commissione europea, hanno accettato di rivendere gas all'Ucraina dopo il taglio delle forniture operato in giugno dalla compagnia energetica russa: la Slovacchia, ad esempio, afferma che anche le sue forniture sono diminuite del 10 per cento; una leggera riduzione dei flussi nei gasdotti riguarderebbe anche la Germania, secondo la compagnia tedesca E.On; - per i principali analisti - come l'istituto di ricerca economico tedesco DIW - l'Europa avrebbe i margini per gestire nel breve periodo un'eventuale interruzione della fornitura di gas russo, grazie alla maggiore importazione di gas naturale liquefatto (GNL), al calo dei consumi e all'aumento delle riserve accumulate negli ultimi mesi, con stoccaggi pieni per circa il 90%; - tuttavia, tali stime sono soggette alla variabile climatica del prossimo inverno e alle forti instabilità riguardanti anche altri fornitori di gas per l'Italia, come la Libia; per l'Italia, peraltro, stante il ritardo accumulato n
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LPN-Ue: Librandi (Sc), bene Renzi, nessuno ha più alibi - 0 views

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    (LaPresse) - Roma, 21 gen. 2016 "Bene ha fatto il presidente del Consiglio a spiegare con chiarezza il senso delle sue parole nei confronti di Bruxelles: ora nessuno ha davvero piu' alibi nel criticare l'azione di un governo che sta chiedendo una cosa semplice ma fondamentale, cioe' il rispetto che spetta a chi ha dato tanto all'Europa.
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