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silvia sagripanti

WBT.IT: E-Magazine - e-Tutor e nuovi modelli di tutorship - 3 views

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    Interessante articolo su competenze, compiti, funzioni e modelli di Tutorship.
valentina prenna

E-tutor: identità e competenze - 15 views

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    Un testo di Mario Rotta e Maria Ranieri. I quaderni di Form@re n. 4, Erickson
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    In questo libro si analizza la figura del tutor per l'e-learning riguardo il suo sviluppo storico, i ruoli, le funzioni, le competenze e il percorso di formazione.
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    ruolo , identità e funzioni del tutor on line
valentina prenna

Form@re-Il tutor on line: testimonianze. - 3 views

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    un articolo interessante che riporta le testimonianze di alcuni tutor on line, i quali in base alle loro personali esperienze si esprimono riguardo 3 punti: le principali difficoltà nel gestire un corso on line, il piano d'azione su cui è preferibile concentrarsi maggiormente e/o come trovare un equilibrio, elementi ritenuti essenziali per la formazione dell'e-tutor
Valentina Iobbi

form@re » Blog Archive » Tutor-corsisti: un rapporto di difficile gestione - 5 views

  • in presenza tutor-corsisti , qui interessa particolarmente sottolineare il profilo del “tutor moderatore” (conduttore-animatore)
  • in
  • Tutor-corsisti: un rapporto di difficile gestione
  • ...30 more annotations...
  • in presenza
  • tutor on line è una figura chiave per rendere più funzionali i rapporti di rete
  • Sono i tutor che fanno la qualità dell’e-learning creando la “vicinanza psicologica
  • l’interattività in presenza e a distanza che permette di far percepire l’apprendimento come un’esperienza fondamentalmente sociale
  • in presenza
  • in presenza
  • in presenza
  • competenze del tutor di rete,
  • tecnologiche
  • metodologico-didattiche
  • relazionali
  • la formazione dei tutor a livello di “competenze relazionali” sembra essere lasciata un po’ in ombra
  • siano considerate scontato patrimonio dei docenti e che possano esaurirsi nel rispetto della netiquett
  • è auspicabile dedicare gradatamente maggiori spazi di riflessione e training dedicati alla conduzione di gruppi
  • poiché questa competenza incide altamente
  • il modello PuntoEdu dell’Indire
  • Gli e-tutor sono
  • moderatori sono
  • I direttori dei corsi sono
  • Le persone di contatto sono
  • infatti, per il successo di un corso, appare determinante l’abilità nella gestione dell’aula formativa attraverso l’utilizzo di tecniche comunicative e di elaborazione del compito adeguate ad un gruppo di adulti professionalizzati.
  • Nel ricco dibattito che nasce dall’esperienza sul campo da parte di tutor di rete ed esperti di FaD,
  • emerge con forza la necessità che il tutor possegga una solida competenza comunicativo-relazionale
  • porre domande al momento giusto, incoraggiare i corsisti, monitorare la situazione per capire se, quando e come intervenire, stimolare la partecipazione dei coinvolti e creare un clima di fiducia (ascolto attivo e stima), ridurre la tensione in situazione di conflitto e far sentire i corsisti a proprio agio, arricchire il dibattito fornendo, se necessario, adeguati chiarimenti, valorizzare la collaborazione dei corsisti ma anche la loro autonomia formativa
  • corsisti sono divisi in classi
  • orientato alla gestione della discussione per reindirizzarla e stimolarla, attento al recupero della motivazione dei partecipanti e al clima d’aula, privilegiando l’approccio metacognitivo e cooperativo, di controllo critico, riflessivo e autovalutativo sui processi in atto
  • In aula entrano in gioco direttamente, senza i filtri del mezzo tecnologico, le sue competenze relazionali e comunicative
  • , la mancanza del vincolo spazio tempo e del contatto diretto può rendere più difficile la comunicazione con l’altro e ostacola, a volte, il fluire naturale dei riscontri tutor-corsisti, per cui il tutor deve avere grande disponibilità all’ascolto ed essere in grado di stimolare il desiderio e la necessità di comunicare attraverso la rete.
  • tutoring è un tipo di strategia didattica implicito nella funzione docente
  • orientato a sostenere azioni di personalizzazione ed orientamento legate ad assunti che si ritengono esistenti negli adulti in apprendimento
  •  
    Descrizione e riflessione sulle competenze del tutor, particolarmente riferito a corsi blended.
Lucia Vagnoni

E-TUTORING | Barbieri Editore - 1 views

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    Una raccolta di studi sul ruolo dell'e-tutor
Valentina Iobbi

form@re » Blog Archive » Gestire e organizzare la comunicazione online - 2 views

  • nuove e-community che ormai si sviluppano nel campo dell’istruzione richiedono una moderna, complessa e articolata literacy
  • technological literacy
  • information literacy
  • ...11 more annotations...
  • communication literacy
  • media literacy
  • la nostra attenzione sui fenomeni comunicativi
  • L’efficacia e il funzionamento di una comunità di apprendimento o di pratiche dipendono in gran parte dall’equilibrio tra il sistema sociale, che vi si sviluppa e che fa riferimento alla costituzione dei gruppi, ai flussi della comunicazione, alle dinamiche relazionali e al sistema tecnologico che viene utilizzato
  • Se da una parte non vi è più un luogo fisico, come nella comunicazione in presenza, nasce però un luogo che potremo definire virtuale e sociale, nel quale i soggetti protagonisti si incontrano e tessono relazioni
  • Le modalità di accesso con l’utilizzo combinato di alcuni ambienti così detti groupware avvicinano molto la CMC ad attività di collaborazione/cooperazione legate allo scambio di file e documenti, alla scrittura condivisa, all’elaborazione comune che fino a qualche tempo fa erano possibili solo in presenza.
  • necessità, da parte del tutor di rete che gestisce e organizza la comunicazione, di riuscire a monitorare ciò che accade, indagando sia gli aspetti più propriamente quantitativi che quelli più specificatamente qualitativi, al fine di orientare il gruppo verso una identità che permetta di favorire la piena collaborazione e cooperazione. Se per i primi sarà indispensabile conoscere la frequenza con cui gli appartenenti alla comunità si scambiano i messaggi, il numero dei messaggi per ciascun thread di discussione, lo scarto tra chi interviene di più e chi rimane ai margini, per gli aspetti qualitativi sarà fondamentale verificare la coerenza dei contenuti con il compito assegnato, distinguendo gli aspetti teorici, quelli tecnici, le richieste di aiuto e collaborazione, la capacità di innescare reazioni e discussioni [Calvani e Rotta, 2000].Sarebbe utile altresì riflettere sull’identità che si delinea all’interno del gruppo di
  • gruppi di aiuto reciproco centrati sulla discussione di argomenti specifici
  • gruppi aperti
  • gruppi di lavoro
  • sotto controllo alcuni dei disturbi più frequenti della comunicazione on line quali quelli del flaming (letteralmente esagerazione) che si manifesta quando qualcuno occupa tutto lo spazio della comunità; del pensiero deviante, quando ci si allontana dal compito assegnato o quando non vengono riconosciute le priorità; dell’utilizzo personale della rete per scopi personali o pubblicitari [Calvani e Rotta, 1999].
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    Interessante riflessione sulla CMC e sul suo ingresso nell'ambito della formazione dei professionisti.
Silvia Biondi

In search of the perfect e-tutor - 3 views

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    Articolo (è una delle risorse che ci sono state consigliate!) di Clive Shepherd sulla qualità del "perfetto e-tutor". Si parla dell'importanza degli e-tutor per supportare l'e-learning, della sua formazione e delle abilità che dovrebbe possedere.
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