Contents contributed and discussions participated by andrea pidoto
Le tecnologie di rete - 1 views
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E-learning: le tecnologie di rete a supporto dell'apprendimento. Strumenti e modelli per la didattica universitaria
Ci troviamo oggi di fronte a un cambiamento di dimensioni epocali, oltre che globali. la rivoluzione tecnologica e digitale ha prodotto un impatto violento sulla realtà sociale, economica e culturale d'inizio millennio.
L'avvento delle ICT e in particolare di Internet, ha modificato profondamente i processi cognitivi, i comportamenti individuali e collettivi, le modalità di accedere all'informazione e di comunicare. Oggigiorno la rete costituisce il luogo, reale e virtuale allo stesso tempo, in cui si svolgono gran parte delle interazioni umane e all'interno del quale si produce, archivia e trasmette il sapere.
Questo lavoro muove dal riconoscere il valore fondamentale ricoperto dalla conoscenza teorica e pratica all'interno della società dell'informazione. Si comincia a sentire l'esigenza di una formazione aperta e flessibile, estesa per tutta la vita (lifelong learning), che possa proseguire anche durante l'età adulta, oltre i limiti spazio-temporali imposti dalla formazione accademica, e che sia contantemente integrata con l'esperienza e la pratica professionali. La necessità di aggiornare e riconvertire le proprie competenze più volte nel corso della vita, rende necessaria l'individuazione di nuovi strumenti di supporto alla formazione.
Obiettivo della presente ricerca è di comprendere come questi cambiamenti socio-culturali, sopravvenuti in seguito a radicali innovazioni nel sistema dei media, influenzino i processi di produzione e scambio della conoscenza, con inevitabili ricadute anche sui modelli di insegnamento/apprendimento tradizionali. Tutto ciò ha prodotto una rivoluzione radicale in ambito pedagogico-didattico.
Dall'incontro della comunicazione mediata dal computer e delle tencologie digitali con le problematiche della formazione, si è delineata una nuova area di ricerca teorica e applicazione pratica. La riflesione si focalizzerà, quindi, sul complesso e attualissimo tema dell'e-learning, ovvero al formazione compiuta tramite le tecnologie di rete ed erogata in ambienti di apprendimento virtuali.
Attraverso la consultazione dell'ampia letteratura disponibile sull'argomento, nel testo sono citati i principali approcci teorici di riferimento, focalizzando l'attenzione sui modelli comunicativi, relazionali, sociologici e pedagogici.
Si cerca, inoltre, di mettere in evidenza i più recenti sviluppi, nonché gli interrogativi ricorrenti nell'attuale dibattito sul tema, peraltro ancora aperto a nuovi contributi, e si tenta di proporre possibili soluzioni alle problematiche esistenti. L'intento è di esaltare le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, integrandole con le migliori strategie didattiche, al fine di rendere la formazione online ancora più efficace. Verosimilmente, difatti, la progressiva evoluzione degli strumenti e degli ambienti Web 2.0 continuerà a produrre, in un recente futuro, nuove possibilità di utilizzo, anche in ambito didattico.
Il disagio della simulazione - 5 views
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"Negli ultimi vent'anni le tecnologie per la simulazione e la visualizzazione hanno cambiato il nostro modo di rapportarci con il mondo. In "Il disagio della simulazione", Sherry Turkle esplora gli aspetti di questo cambiamento epocale: studenti di architettura che non disegnano più a mano, scienziati e ingegneri che ammettono che le simulazione al computer sembrano più reali degli esperimenti nei laboratori.La simulazione richiede che ci si immerga nel suo mondo, ed i benefici sono chiari: gli architetti possono creare edifici impensabili prima, gli scienziati manipolano la struttura delle molecole in uno spazio virtuale, i medici imparano l'anatomia su corpi umani digitali. Ma una volta immersi siamo più vulnerabili. Ci sono pro e contro. Gli scienziati più anziani descrivono i giovani come "ebbri di codice", mentre i giovani cercano in tutti i modi di carpire la conoscenza tacita dei più anziani. Da entrambe le parti si avverte il divario generazionale: c'è il timore che con la simulazione qualcosa sfugga per sempre." (Sherry Turkle)
studio di Le Martin sulla dipendenza da Internete - 2 views
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Le Matin lancia l'allarme sulla dipendenza dal web: solo in Svizzera i casi denunciati sono 70 mila. Ecco la storia di Alex, che ha impiegato dieci anni per vincere la sua battaglia contro lo schermo.
IL CASO - "In Svizzera il 74,5% degli adolescenti fa un uso quotidiano della rete", il dato risale al 2010 ma la percentuale è salita anche se è difficile da stimare ma la cifra che spaventa è quella del 2006 che dichiarava un numero di 70 mila persone dipendenti dalla rete: un dato destinato a salire fino a 110 mila. Alex, il nome è di fantasia, ha 34 anni e ha lottato per dieci anni contro la dipendenza dalla rete.
DIPENDENZA - "Adesso mi sento meglio - ha detto il ragazzo a Le Matin, vincitore di una lunga guerra - Ho iniziato ad utilizzare il computer di mio padre, giocavo in rete e così è iniziata la mia dipendenza da internet. Soffro d'ansia e internet è un luogo rassicurante perché l'ambiente è limitato e si conoscono limiti e regole". Alex ha iniziato quasi per caso, come tutti, voleva solo distrarsi un po' ma la situazione gli è sfuggita di mano.
IL RACCONTO - "Trascorrevo tutto il tempo libero al pc e andavo a lavorare per pagare la connessione, non vedevo più né i miei amici né la mia famiglia. Internet era come un rifugio e io facevo lo struzzo, mi nascondevo per non pensare ai miei problemi. Sono stato super dipendente per sette o otto anni, anche se la fase acuta è durata quattro anni". Oggi Alex ha cambiato vita e racconta: "Dopo la cura, utilizzo internet per lavorare e a casa ne faccio un uso comune come tutti, cerco gli orari del cinema, dei mezzi, biglietti per i concerti. Ho imparato a guarire dalla mia dipendenza".
Fonte:
Giornalettismo.com
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