Skip to main content

Home/ ltis13/ Group items tagged didattica

Rss Feed Group items tagged

Daniele Guerrieri

danieleguerrieri: UNA... O PIù DUNA - 2 views

  •  
    Un lavoro di Antonella Morichetti con i ragazzi del suo laboratorio alla secondaria di primo grado dell'I.C. Pacinotti In ricordo di una grande insegnante e una persona eccezionale.
  •  
    anche questo
sabinaminuto

Emergenza educativa e nuove tecnologie. Stimoli per una riconsiderazione della questione, - 6 views

  •  
    "Emergenza educativa enuove tecnologie. Stimoli per unariconsiderazione della questione GIOVANNI MARCONATO 1 Internet e le nuove forme di comunicazione stanno portando radicali cambiamenti nella vita pratica di ognuno di noi. Questi mutamenti possonoprodurre, spesso, reazioni diverse in base alla realtà anagrafica delle persone,tanto da rendere appropriata l'espressione "nativi digitali", per coloro che sono nati nell'era tecnologica, da contrapporre ai cosiddetti "immigrati tecnologici", espressione riferita a coloro che sono entrati in questa epoca provenendo "da altrove" e con un piede radicato nel passato. Il contributoofferto dal presente lavoro diviene importante non solo ai fini di comprendere le differenze e le difficoltà di comunicazione e di linguaggio fra allievi e insegnanti-formatori, ma soprattutto per indicare una via per arginare l'emergenza educativa che si sta costantemente espandendo. Il suddettopercorso non può che passare per un uso significativo e responsabile di Internet, delle tecnologie digitali e più in generale dei nuovi mass media. 25 ANNI DELLA RIVISTA 22 sformata significativamente, ci viene facile dare una spiegazione ai compor-tamenti "tecnologici" dei bambini, dei pre-adolescenti e degli adolescentiche sono nati trovando le tecnologie, Internet e telefonini come presenzanormale e naturale nei propri luoghi di vita ed incorporandoli spontanea-mente, con estrema naturalezza, nelle pratiche personali e sociali. Nessunaabitudine (individuale e sociale) pre-tecnologica può determinare e model-lare il loro modo di interagire con la realtà e nulla è di ostacolo all'inven-zione di stili e pratiche di relazione del tutto nuove e determinate solo dallefunzionalità e dalle affordance presenti nei nuovi strumenti. Nessun mecca-nismo di transfer negativo ha impedito l'esercizio creativo (agito più spessonella dimensione sociale e collaborativa, che in quella individuale) di deter-minare nuovi modi di agire e,
  •  
    Tra le molte riflessioni che l'articolo di Marconato apre ne posso scegliere, per ora, un paio: 1) è corretto porre la questione in termini di "nativi digitali"? 2) E' soltanto, o principalmente, l'approccio verso le tecnologie digitali a creare un divario fra ragazzi e insegnanti? Riguardo alla prima domanda ho notato come atteggiamenti (e attitudini) simili a quelli dei ragazzi nei confronti di internet ce l'hanno anche tanti adulti, specialmente se di bassa istruzione. Questo mi fa pensare che la frequentazione assidua, soprattutto, di social networks dipenda essenzialmente dall'avere poche difese contro l'accettazione passiva di mode e modelli di consumo. Infatti, da quello che ho potuto vedere, sono pochi i ragazzi che possiedono "vere" competenze informatiche e, in genere, quelli che le possiedono, spesso, le condividono con almeno un genitore. Di positivo c'è l'apprendimento intuitivo e condiviso degli strumenti per navigare e comunicare in internet, ma anche quello non mi sembra "generazionale": è tipico anche di molti adulti, soprattutto se non hanno subito il condizionamento del cosiddetto "metodo di studio". Per l'apprendimento non serve la fatica ma l'interesse. Alla seconda domanda ha risposto già, in modo articolato, Marconato: i gap generazionali ci sono sempre stati. Inoltre, nel "villaggio globale" non c'è solo una cultura globale e condivisa; anzi, di condiviso c'è poco. Sta all'insegnante avere un'apertura verso l'altro, tale da non dare per scontato che egli possieda conoscenze prestabilite alle quali collegarsi. Spesso è già un errore considerare che un alunno possieda quelle certificate nei precedenti anni di scuola. Tra l'altro, se egli ha molte curiosità e interessi, e questi internet aiuta decisamente a soddisfarli, ma le sue informazioni divergono da quelle possedute dall'insegnante, per i prof più tradizionalisti è anche peggio, ma era così anche
sabinaminuto

L'ora del genio | sabinaminuto - 6 views

  •  
    Concordo l'idea era piaciuta anche a me, ma non ho avuto ancora l'opportunità di provarla in classe, quindi grazie per la tua testimonianza. Inserisco qui il link per il webinar che ho seguito sul tema su classroom web.0 magari non l'hai visto, tu o altri colleghi interessati http://live.classroom20.com/1/category/genius%20hour/1.html
ivette marabese

Poèsia mate e un po' matica. | chveblki - 2 views

  •  
    Un azzardato connubio tra definizioni matematiche e poesia!?...e perché no!?
Antonella Tassi

Un tuffo nel cMOOC #ltis13: la mia esperienza. | #ltis13: Incontriamoci! - 3 views

  •  
    Grazie a tutti, di cuore....in attesa di proseguire.
Daniele Guerrieri

Bilancio - 5 views

  •  
    Quando sono sulla home page del mio blog, non appare nessun link che mi porti alla pagina segnalata. Qualcuno mi può aiutare?
  • ...2 more comments...
  •  
    Questo è dovuto a una cretinata di blogger: quando crei una prima pagina tua, il parametro automatico della sezione "Pagine" del dashboard è impostato su "Mostrare pagine come: non mostrare". Lo puoi cambiare a "link laterali" o - con certi template - "schede in alto" - ricorda di cliccare "Salva disposizione" quando avrai scelto. ("con certi template": perché con quello del mio blog di bozze http://rincorrerefarfalle.blogspot.ch/ , se provo a impostare "schede in alto", quando faccio "Salva disposizione", il parametro torna a "link laterali"). Però hai un motivo particolare per mettere questo bilancio in una pagina piuttosto che in un post? I post vengono aggiunti al feed RSS del blog, quindi gli altri partecipanti a #ltis13 li possono scoprire tramite il loro lettore di feed (RSSOwl, Bloglines...), mentre le pagine, essendo statiche, non lo sono.
  •  
    Fatto, grazie. Già che ci sei... sai anche cime si fa a scorciare i post sulla home page, con la link continua, read more o ...?
  •  
    Ho provato a seguire le indicazioni in http://buzz.blogger.com/2009/09/you-might-as-well-jump.html nel post http://rincorrerefarfalle.blogspot.ch/2013/06/tagliare-un-post-con-link-read-more-per.html : ha tagliato sì, ma non mi ha aggiunto il link "more*. Si potrebbe salvare il post tagliato, copiarne l'URL, modiricarlo aggiungendo un link all'URL prima del taglio. Però ci deve essere un trucco più semplice.
  •  
    Perfetto! Grazie mille!
ivette marabese

a.s.2012/2013 - 4 views

  •  
    ...così dicono loro!
Lucia Bartolotti

What If Students Don't Watch The Videos? - FAQ - Katie Gimbar's Flipped Classroom - You... - 5 views

  •  
    Fantastica serie di 16 video YT su tutti i problemi che possono crearsi con la Flipped class. Considerate il primo titolo: "E se i miei studenti non guardano i video?" In inglese.
  •  
    Interessante ... però questi filoneisti dovrebbero controllare se non stiano reinventando l'ombrello. Vedi http://cyber.law.harvard.edu/cyberone/wiki/Weeks_Pages . Questa pagina del wiki del corso Cyberone - Law in the Court of Public Opinion (autunno 2006) di Charles e Rebecca Nesson a Harvard elenca le sottopagine di approfondimento per ogni settimana del corso: ciascuna delle quali comprende una sezione di appunti sui video. CyberOne 2006 non era né un "MOOC" né una "flipped class" perché allora quei termini non c'erano (e il famigerato numero di TIME sul Web 2.0, con "The Person of the Year is... [pezzo di plastica riflettente] You" in copertina, è arrivato solo qualche mese dopo, a dicembre 2006). Era un corso con risorse online condivise e tre categorie di studenti: quelli che seguivano le lezioni ed esercitazioni in aula al Berkman Center, gli "Extension students" cioè iscritti alla formula "a distanza" del corso, e gli "At Large students", che potevano partecipare a una lista di discussione, ad attività in Second Life e anche a quel wiki (non ho idea di quanti At Large students fossimo, ma è stata una grande esperienza) Altra cosa: nel autunno 2006 non c'erano nemmeno strumenti online per una facile annotazione collaborativa dei video: Mojiti (poi rapidamente scomparso) è di dicembre 2006, DotSUB - web app di sottotitolazione, quindi dirottabile per prendere appunti anziché sottotitolare - del 2007. E Universal Subtitles (adesso Amara), ancora più comoda per questo tipo di dirottamento, è del 2010. Però oggi DotSUB e Amara ci sono. Allora non si dovrebbe parlare di annotazione collaborativa di video senza menzionarle, e soprattutto senza menzionare nemmeno la possibilità ancora più vecchia di adoperare un wiki per queste annotazioni collaborativa.
Lucia Bartolotti

boredom2.ppt - Google Drive - 8 views

  •  
    Presentazione di Jeff Cooper e David Weksler - congresso Moodle 2013. Condivido perché suggeriscono siti e pratiche didattiche molto molto efficaci.
« First ‹ Previous 61 - 80 of 92 Next ›
Showing 20 items per page