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Laura Fedeli

Knull-Innovate - 0 views

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    Una wiki che offre una panoramica sul concetto di "wiki" e sul suo impatto sul processo di insegnamento/apprendimento
Valentina Iobbi

form@re » Blog Archive » Gestire e organizzare la comunicazione online - 2 views

  • nuove e-community che ormai si sviluppano nel campo dell’istruzione richiedono una moderna, complessa e articolata literacy
  • technological literacy
  • information literacy
  • ...11 more annotations...
  • communication literacy
  • media literacy
  • la nostra attenzione sui fenomeni comunicativi
  • L’efficacia e il funzionamento di una comunità di apprendimento o di pratiche dipendono in gran parte dall’equilibrio tra il sistema sociale, che vi si sviluppa e che fa riferimento alla costituzione dei gruppi, ai flussi della comunicazione, alle dinamiche relazionali e al sistema tecnologico che viene utilizzato
  • Se da una parte non vi è più un luogo fisico, come nella comunicazione in presenza, nasce però un luogo che potremo definire virtuale e sociale, nel quale i soggetti protagonisti si incontrano e tessono relazioni
  • Le modalità di accesso con l’utilizzo combinato di alcuni ambienti così detti groupware avvicinano molto la CMC ad attività di collaborazione/cooperazione legate allo scambio di file e documenti, alla scrittura condivisa, all’elaborazione comune che fino a qualche tempo fa erano possibili solo in presenza.
  • necessità, da parte del tutor di rete che gestisce e organizza la comunicazione, di riuscire a monitorare ciò che accade, indagando sia gli aspetti più propriamente quantitativi che quelli più specificatamente qualitativi, al fine di orientare il gruppo verso una identità che permetta di favorire la piena collaborazione e cooperazione. Se per i primi sarà indispensabile conoscere la frequenza con cui gli appartenenti alla comunità si scambiano i messaggi, il numero dei messaggi per ciascun thread di discussione, lo scarto tra chi interviene di più e chi rimane ai margini, per gli aspetti qualitativi sarà fondamentale verificare la coerenza dei contenuti con il compito assegnato, distinguendo gli aspetti teorici, quelli tecnici, le richieste di aiuto e collaborazione, la capacità di innescare reazioni e discussioni [Calvani e Rotta, 2000].Sarebbe utile altresì riflettere sull’identità che si delinea all’interno del gruppo di
  • gruppi di aiuto reciproco centrati sulla discussione di argomenti specifici
  • gruppi aperti
  • gruppi di lavoro
  • sotto controllo alcuni dei disturbi più frequenti della comunicazione on line quali quelli del flaming (letteralmente esagerazione) che si manifesta quando qualcuno occupa tutto lo spazio della comunità; del pensiero deviante, quando ci si allontana dal compito assegnato o quando non vengono riconosciute le priorità; dell’utilizzo personale della rete per scopi personali o pubblicitari [Calvani e Rotta, 1999].
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    Interessante riflessione sulla CMC e sul suo ingresso nell'ambito della formazione dei professionisti.
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