Hikikomori. La solitudine degli adolescenti giapponesi. - 2 views
-
robertobrunelli on 22 Sep 17marinamarina on 21 Nov 15 Il fenomeno hikikomori, che in giapponese significa stare in disparte, isolarsi, è una sindrome sociale particolarmente diffusa in Giappone, che coinvolge specialmente adolescenti e post-adolescenti: giovani tra i 14 e i 30 anni, di estrazione sociale medio-alta, nel 90% dei casi maschi, di solito figli unici di genitori laureati, con il padre che ricopre spesso un ruolo dirigenziale ed è molto assente, vittima di una forte pressione sociale dovuta alla competitività e dedizione al lavoro, e la madre che si occupa totalmente della gestione della famiglia, dei figli e della casa. Il fenomeno si sviluppa di solito dopo un lungo periodo di assenza da scuola da parte del giovane. I dati reperiti dai centri di Supporto No-Profit e dal ministero della Salute, Sanità e Lavoro nel 2010 parlano di una cifra ufficiale di oltre un milione di persone che in Giappone praticano l'hikikomori, ma si tratta di un fenomeno in espansione in Corea, in Cina e anche nella cultura occidentale. Il termine è stato coniato agli inizi degli anni '80 da un noto psichiatra giapponese, Saito Tamaki, e identifica una forma di isolamento dal contesto sociale e di rifiuto totale per ogni tipo di relazione, e anche per la luce del sole. La vita di questi giovani si svolge all'interno della propria camera, dormono di giorni e vivono solo di notte, e le uniche forme di interrelazione avvengono attraverso Internet, videogiochi o libri. La reclusione è sostenuta dai genitori, che mantengono come unica forma di contatto il passaggio del cibo attraverso la porta della camera del giovane.