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stefanobruscu

Studi360 - "Mi piace", "Mi dis-piace": empatia ed altre competenze relazionali nell'er... - 4 views

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    L'articolo vuole dare delle nozioni sulle competenze digitali ed informare insegnanti e genitori su rischi ed opportunità nell'utilizzo delle nuove tecnologie facendo riflettere sulle modalità di sviluppo dell'empatia e delle altre competenze relazionali in correlazione con l'utilizzo degli schermi nelle diverse età evolutive; l' obiettivo principale è condividere un percorso che possa aiutare le figure educazionali a capire le modalità di approccio Psicoemotivo e cognitivo nelle nuove generazioni e come si sviluppa il concetto di empatia o il processo di accettazione all' interno di un gruppo. Questo aiuta a relazionarsi in maniera corretta con i bambini nati nell'era digitale.
graziamaria

Da "nativi digitali" a "consapevoli digitali", il ruolo della Scuol... - 4 views

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    Essere "nativi digitali" non vuol dire possedere le competenze connesse al digitale. E' la scuola che deve occuparsi del loro sviluppo. Ma può farlo cambiando ritmi e pratiche didattiche, rimaste ancorate a modelli che precedono la mutazione innescata dalle nuove tecnologie in cui i ragazzi sono immersi. I primi Digital natives hanno ormai raggiunto i quaranta! C''è ormai una generazione che possiamo chiamare "nativi digitali 2.0" che - parafrasando il Prensky del 2001 - hanno passato l'intera vita muovendo le dita su un touchscreen per guardare e scambiare testi, immagini e video. Oggi i nostri studenti sono tutti 'madrelingua' del linguaggio digitale di condivisione nel cloud. Nella scuola un consistente numero di nativi (di prima generazione) è ormai andato in cattedra, ma questo non sembra aver contribuito né a migliorare la competenza digitale degli studenti, né a ridurre quello che Prensky denunciava: "il problema più grande affrontato dall'educazione oggi è che i nostri insegnanti, Immigranti Digitali, che parlano un linguaggio obsoleto (quello dell'era pre-digitale), incontrano difficoltà ad insegnare a una popolazione che parla una lingua completamente nuova".Prensky aveva scritto nel 2001: "'Diversi tipi di esperienze portano a diverse strutture cerebrali', afferma il Dr. Bruce D. Berry … è molto probabile che il cervello dei nostri studenti sia cambiato fisicamente - e sia diverso dal nostro - come risultato di come sono cresciuti. Ma che questo sia o meno letteralmente vero, possiamo dire con certezza che i loro modelli di pensiero sono cambiati".
ALESSIA GUCCINI

"Mamma mi ha confiscato lo smartphone". E la teenager twitta dal frigo - Repu... - 5 views

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    Devo dire che dopo aver letto questo articolo come mamma sono ben felice di avere scelto un frigorifero tradizionale. Io stessa mi sono infatti trovata più volte nella condizione di dover sequestrare il cellulare a mia figlia, e ad assistere a scenate di rivolta, miste a ira, malinconia e disperazione. Essere connessi è diventata quasi una necessità primaria. Non c'è luogo dove non si trovi qualcuno collegato alla rete. Le metropolitane, gli uffici, le sale d'aspetto, tutti approfittano per una sbirciatina al cellulare, siamo diventati quasi incapaci di attendere, come se la nostra vita non ammettesse vuoti. Mi ricordo da ragazza attese lunghe e noiose all'ufficio postale, c'erano dei vuoti dove magari si aveva il tempo di concentrarsi su se stessi. Adesso in questo articolo abbiamo un adolescente che incapace di affrontare la sua punizione con dignità, occupa quello che è il suo spazio vuoto, per aggirare il divieto in modo creativo, e collegarsi alla rete dal suo frigorifero smart. Non contenta poi ci prova con la WII, nella sua infelicità è felice, perché la rete si è accorta di lei e l'ha sostenuta. La madre pur avendocela messa tutta ha fallito suo malgrado, ma non deve biasimarsi, ci ha provato.
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