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fabrizio bartoli

Wikispaces classroom - 2 views

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    "Wikispaces Classroom is a social writing platform for education. We make it incredibly easy to create a classroom workspace where you and your students can communicate and work on writing projects alone or in teams. Rich assessment tools give you the power to measure student contribution and engagement in real-time. Wikispaces Classroom works great on modern browsers, tablets, and phones."
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    Ciao, Fabrizio! Conosco Wikispaces e condivido il tuo entusiasmo. Ho aperto lo scorso anno quattro ambienti di studio in Wikispaces, uno per ognuna delle mie classi che, anche se in misura diversa, hanno reagito molto positivamente, collaborando ed aprendo nuove pagine su argomenti scolastici, ma anche relative ai loro interessi,. e mettendo a disposizione dei compagni materiali e manufatti virtuali. :) M. Antonella
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    Ciao Antonella piacere di saperlo! Ogni tanto mi sento come Don Chisciotte coi mulini a vento e fa piacere saper di non essere il solo matto del villaggio. Mi piacerebbe visitare le tue pagine, sono pubbliche? Io in effetti ho usato wikispaces fin ad ora a titolo personale http://limfab.wikispaces.com/ ,prima di passare più o meno tutto il materiale del wiki al sito web http://limfabweb.weebly.com/ (nella assurda illusione di completare qualcosa...) e appena potrò (famosa frase...) mi riprometto anche di ritornarci su. Come wiki per le classi ho usato invece Pbworks http://fabriziobartoliworkspace.pbworks.com/w/page/63273860/FrontPage, sopratutto l'anno passato, cercando di integrarlo con Google apps/drive che uso come piattaforma principale di condivisione. Ho incrociato qualche webinar su wikispaces classroom e così mi è venuta voglia di provare anche questo. Magari possiamo trovare il modo di usare qualche pagina insieme, con qualche classe, anche se all'atto non ho idea di cosa insegni (io insegno inglese scuola media)...
Lucia Bartolotti

Edmodo | Where Learning Happens | Sign up, Sign In - 5 views

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    Edmodo non è EdMondo. Si tratta di una piattaforma digitale per gruppi di educatori e di studenti. Purtroppo non esiste una versione in italiano, ma è popolarissima negli Stati Uniti e nei paesi di lingua spagnola. Disponibile anche in francese e tedesco.  Consiglio di iscriversi come "teacher" ma prima di tutto di esplorare qualche tutorial in YouTube.
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    Avevo provato ad "esplorare" la risorsa e la avevo trovata fantastica. Ho poi scelto di NON proporla ai ragazzi (io insegno nella scuola media) a causa dei vari casi di cyberbullismo che saremmo poi stati chiamati a fronteggiare. Mi farebbe piacere però sapere se qualcuno ha avuto più coraggio di me e la sta usando con i ragazzi.
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    Io non ho sperimentato Edmodo. L'ho scartata prprio perchè in inglese e per i miei studenti di prima media di difficili approccio. Però ho sperimentato e lavoro su Dokeos che è anche in Italiano. Giudizio: gli studenti contentissimi tanto che mi hanno chiesto se posso tenere il blog aperto per le vacanze estive. Genitori contenti nella maggioranza; alcuni (uno) perplesso per la paura di iscriversi con E-mail che a suo dire espone a rischi i ragazzi, anche se per me il rischio è talmente risicato di fronte all'enormità dei vantaggi che non ne parlerei nemmeno. Anche da noi abbiamo avuto problemi con il cyberbullismo e facebook ma credo siano due mondi completamente diversi e prima i ragazzi capiscono l'uso intelligente della tecnologia (eventualmente anche di facebook perchè no?) meglio è. I buoi ormai sono usciti dal recinto e chiudere il cancello adesso è troppo tardi. Meglio farli pascolare nei prati verdi delle infinite opportunità della rete con la supervisione di qualche avveduto cowboy (noi). pensa che sul blog di piattaforma inerente la poesia abbiamo a lungo dialogato su Wisława Szymborska ancora non ci credo! Ed uno si è perfino letto tutta la raccolta di poesie.Potenza del comunicare con i loro mezzi!
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    Io non uso Edmodo ma Dokeos perchè in Italiano: E' stato un successo specie per il blog e la wiki che abbiamo creato tanto che gli alunni mi hanno chiesto di continuare anche durante l'estate. Cyberbullismo pure da noi ma credo che social network e piattaforme di e-learning siano cose assolutamente diverse.
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    Nella scuola media di Celle Ligure quest'anno tutte le classi hanno avuto accesso ad EDModo e quasi tutti gli insegnanti vi partecipano. Siamo tutti soddisfatti compreso i genitori. Il problema dell'Inglese non esiste perchè il nostro spazio è riservato solo a noi e li parliamo come vogliamo: comunque le insegnanti di lingua comunicano in lingua e gli alunni rispondono in lingua. Su EDMondo per ora siamo entrate due insegnanti e dodici alunni di seconda: è entusiasmante! Ognuno ha il suo avatar e si possono incontrare docenti ed alunni da tutte le parti d'Italia e d'Europa. Il prossimo anno estenderemo l'esperienza.
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    Ho scritto un post per spiegare meglio cosa si può fare con Edmodo. Pubblicato ora in Amentia Verna
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    Grazie Lucia, molto interessante. Mi sembra più flessibile della piattaforma che usiamo nel nostro istituto, Claroline, proprio perché prevede l'iscrizione a gruppi di interesse e la creazione di gruppi variegati. Aspetterò di vedere cosa offre il registro elettronico, però questa soluzione mi sembra da provare. I materiali che carichi vanno sul cloud? Perché uno dei vantaggi di Claroline è che lo puoi installare su un tuo server e quindi non rischi che da un giorno all'altro ti venga cancellato tutto.
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    @ Angela: credo che tu stia parlando di EdMondo, con la N. Che è un'altra cosa. @ Luisella: sì, sul cloud, da dove resta accessibile a tutti e ovunque, e da dove è improbabile che venga cancellato. Il server locale è più vulnerabile agli incidenti, secondo me. I servizi online invece possono "imballarsi" a causa del sovraffollamento, come abbiamo tutti sperimentato con i siti ministeriali, o con il sito dell'AIE, nel periodo delle adozioni dei testi scolastici.
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    @Lucia: Nel mio commento parlo di tutte e due . Confermo il tuo giudizio positivo sulla piattaforma Edmodo, ma aggiungo di star sperimentando anche EdMondo, per ribadire due nuove tecniche di insegnamento molto apprezzate delle nuove generazioni che meritano di essere sperimentate per capire come utilizzarle affiancandole alla didattica tradizionale.
maria filomia

La privacy in Fb…. I puntata | Mum4parents - 3 views

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    La fregatura è che tra "pubblico" e "privato" c'è una costante ambiguità. I primi a cascarci sono i ragazzi, quei cosiddetti "nativi digitali" che dovrebbero essere esperti per definizione. O le mamme che postano foto dei loro pargoli? A questi ultimi farà ancora piacere fra qualche anno quest'intromissione sulla quale non hanno alcun controllo? La cosa più onesta sarebbe che tutto sia visibile a tutti così che chi posti qualcosa sappia in partenza di considerarlo pubblico. Inoltre, Mayer-Schomberger, professore a Oxford, su "Internazionale" N. 1006 (di carta), dice fra altre cose "…Mark Zuckerberg, nel profondo, pensa che tutti i dati abbiano un valore nascosto e che quindi conservarli sia di massima importanza. Vorrebbe tenersi tutto all'infinito."
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