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sandra miotto

Modifica articolo ‹ esperienze77 - WordPress - 1 views

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    A volte le differenze tra chi abitualmente legge solo libri e chi invece pratica il web sono curiose e impensabili.
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    Ciao Sandra - hai fatto il segnalibro di una pagina di modifica di post, alla quale solo tu puoi accedere. Quale post intendevi "segnalibrare"? Ne rifaresti il segnalibro, per favore?
Claude Almansi

Elaborazione di immagini - tre fatti che fanno la differenza - #loptis « Labo... - 4 views

  • Elaborazione di immagini – tre fatti che fanno la differenza – #loptis
    • Claude Almansi
       
      Grazie a questo post, adesso capirò un po' di più al corso Digital Signal Processing dell'EPFL di cui finora soprattutto avevo reso pubblici i materiali in https://www.diigo.com/user/calmansi/DSP :)
  • (raster: griglia)
    • Claude Almansi
       
      "(raster:griglia)": spostare dopo "grafica raster"?
  • E tutti e tre usano i sistemi di compressione più efficaci, ovvero quelli non conservativi,
    • Claude Almansi
       
      "E tutti e tre [mp3, jpeg, mo4) usano i sistemi di compressione più efficaci, ovvero quelli non conservativi," - e ogg (audio) e ogv (video) sono anche non conservativi? - conservativo = lossless in inglese?
  • ...6 more annotations...
  • Sempre con l’editore di testo scrivo “pippo pippo…” tante volte (alla Shining – non mi sta vedendo nessuno…)
    • Claude Almansi
       
      Sarà il caso di avvertire i famigliari e le forze dell'ordine? :D
  • Il formato GIF usa una compressione conservativa. Questo lo rende adatto a immagini che contengono testo o grafica composta da linee. Si può usare per fare immagini animate.
    • Claude Almansi
       
      Su G+ un contatto ha scritto di Gfycat, un'app web + server che consente di trasformare i .gif in video html5, secondo http://gfycat.com/about . Ma come funziona? È una vettorializzazione del gif?
  • esportare un documento qualsiasi – testo, foglio di lavoro o altro – in PDF vuole dire farne una sorta di fotografia, ovvero congelarlo in un’immagine, e per di più un’immagine vettoriale, perché così risulta meno sensibile alla modalità con la quale viene rappresentato, grazie al meccanismo ad oggetti che abbiamo visto.
    • Claude Almansi
       
      Era certamente vero nel 2003, quando J. Nielsen scrisse http://www.nngroup.com/articles/pdf-unfit-for-human-consumption/ . Ma lo è ancora? Nei PDF odierni, a patto che non siano fatti con uno scanner senza OCR, si può selezionare e copiare un brano e si possono leggere con una sintesi vocale o una barra braille. Non significa forse che quei nuovi PDF sono testuali?
  • Anche Inkscape ha un formato di riferimento che conserva tutto ciò che serve per conservare il lavoro fra sessioni successive, è lo SVG. Valgono le stesse considerazioni fatte a proposito del formato XCF di Gimp.
    • Claude Almansi
       
      Lo stesso vale anche per .aup, per il trattamento dell'audio in Audacity? O i progetti Audacity funzionano con un sistema di livelli (layer)?
  • Infine il terzo fatto che fa la differenza in materia di elaborazione di immagini: l’esistenza dei livelli (layers).
    • Claude Almansi
       
      Cfr annotazione precedente sui formati che salvano tutte le fasi di lavoro e Audacity.
    • Claude Almansi
       
      E queste annotazioni che sto aggiungendo sul tuo testo con Diigo, che in teoria tutti dovrebbero poter leggere se visualizzaono la pagina tramite l'URL https://diigo.com/01lqff , e che producono delle annotazioni nel segnalibro condiviso col gruppo Diigo ltis13 - anche queste annotazioni sono un livello/layer?
    • Claude Almansi
       
      Poi nei video mostrati sul sito ted.com, il player in realtà può mostrare 2 cose: il video e un file testuale a scelta di sottotitoli. E quei file testuali di sottotitoli producono le trascrizioni interattive in varie lingue che si possono attivare sotto il player. Anche lì si tratta di livelli/layer? Poi quel player di TED.com ha anche una funzione che ti consente invece di scaricare il video con i sottotitoli che vuoi incisi dentro il video, cioè in un unico video. È la stessa cosa che quando lavori con i livelli per produrre un'immagine, o con le piste per produrre un audio, poi esporti il tutto o in jpg o in mp3, ad es.?
  • Se la suggestione per qualcuno c’è stata allora costui proverà a fare qualcosa. Se avrà problemi lo scriverà, e noi lo aiuteremo.
    • Claude Almansi
       
      Grazie! Poi ci provo ... e aggiungerò semmai altre domande con le annotazioni Diigo che finiranno in https://diigo.com/01lqff , di cui non ho ancora capito se è un layer/livello o meno ;-)
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    "- Sicuramente un post per gli studenti di "Editing multimediale" della IUL ma anche per tutti quelli a cui capita di lavorare con le immagini - Grafica bitmap e vettoriale - Due o tre cose sui formati più noti, GIF, PNG e JPEG, sulla compressione delle informazioni, conservativa e non, e sui formati "dedicati" XCF e SVG - Gimp e Inkscape, due bellissimi software liberi per l'elaborazione delle immagini che girano su Linux, Mac e Windows - Elaborazione delle immagini in livelli" ---- [Titoli:] Primo fatto: software libero anziché proprietario Secondo fatto: distinguere fra grafica bitmap e vettoriale > Immagini digitali > dpi e risoluzione > Tipi di grafica > Grafica bitmap > Grafica vettoriale > Formati - compressione > Manipolando foto > Fabbricando immagini > Lavorare in grafica bitmap con Gimp > Lavorare in grafica vettoriale con Inkscape Terzo fatto: usare i livelli (layers) Coda Note
Luisella Mori

Online Video Editing for Schools (K-12) | WeVideo - 2 views

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    Per fare video in modo collaborativo, ha anche una versione edu
Claude Almansi

Copyright In The Twilight Zone: The Strange Case Of 'Buffy Versus Edward' - Daniel Nye ... - 1 views

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    "...Teachable moments As is often the case in awkward cases - where the system does not quite work as intended - a few things can be drawn from this episode. YouTube's Content ID system - http://youtube-global.blogspot.co.uk/2012/10/improving-content-id.html - is, in fact, intended to act as a buffer between the sometimes conflicting interests of content holders and uploaders: rather than forcing content holders to either ignore infringing content or go straight to a DMCA takedown notice. YouTube compares content that is uploaded to huge numbers of files of copyright works supplied by content owners, as do external agencies contracted to content owners. Content owners are able to set their own parameters, and determine what action YouTube should take - whether that is allowing, monetizing or blocking the content. One problem with this setup is that mechanical systems, while necessary to sort the vast amount of content being uploaded to YouTube and other video sharing sites every moment, are short on nuance. One can make assumptions and built rules based on quantifiable properties - if there are five minutes of rightsholder-owned content scattered across a 30 minute video, for example, that content is more likely to be being used for illustrative purposes in a review than uploaded in an infringing fashion - but ideas like fair use are generally decided by humans, and can only be approximated by mechanical systems. So, the rights holder, the agency pursuing monetization on the rights holder's behalf, the uploader and YouTube have connected but not identical interests. This may go some way to explaining the lacunae which took this example from a formality to a three-month epic. And, in this particular case, there are unusual elements - for example, the double claims, for first audiovisual and then visual content. The system is not intended to enable this kind of double jeopardy
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    Daniel Nye Griffiths descrive un caso reale di disputa sul copyright nel caso di un remix video pubblicato su YouTube. Da lì, spiega come funziona il sistema YouTube che individua possibili violazioni di copyright ma consente anche di contestare tali individuazioni. Ci sono anche link alle fonti dirette. Cosa buffa: il caso reale riguarda il copyright di una serie TV intitolata "The Twilight Zone", l'area crepuscolare tra giorno e notte. Sono capitata su questo articolo cercando di capire se un episodio del 1960 di questa serie era ancora sotto copyright oppure era caduto nel pubblico dominio. Prima avevo provato con lo strumento Digital Copyright Slider dell'associazione delle biblioteche US - http://librarycopyright.net/resources/digitalslider/ - che aveva cautamente risposto "Forse", con una nota che spiegava che dipendeva se il copyright originale era stato rinnovato, e link a lunghi e complessi documenti su come fare per scoprirlo... quindi sono tuttora nella "Twilight Zone" in merito.
Claude Almansi

Materiali del corso "Digital Signal Processing" dell'EPFL (su Coursera) - 2 views

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    I miei segnalibri Diigo taggati "DSP" per tutti i materiali di quel corso che sono accessibili liberamente sul web - cioè non sulla piattaforma chiusissima di Coursera. Per quanto riguarda i video, i segnalibri rimandano alla loro copia su Amara: per i primi, con i sottotitoli automatici di Coursera migliorati da volontari, per gli ultimi soltanto con i sottotitoli automatici di Coursera. Un'eccezione: "9.4 - Modulation and demodulation" per il quale Coursera non ha fornito sottotitoli.
Claude Almansi

Can You Really Teach a MOOC in a Refugee Camp? - The Chronicle of Higher Education 2014... - 0 views

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    "Can You Really Teach a MOOC in a Refugee Camp? - Wired Campus - Blogs - The Chronicle of Higher Education August 1, 2014 by Steve Kolowich Two men living in Dadaab, a refugee camp in Kenya, would watch lecture videos and take online quizzes at a nearby United Nations compound. (InZone) One narrative that has driven widespread interest in free online courses known as MOOCs is that they can help educate the world. But critics like to emphasize that the courses mostly draw students who already hold traditional degrees. So when Coursera, the largest provider of MOOCs, published a blog post about how a professor had used one of its online courses to teach refugees near the Kenya-Somalia border, it sounded to some like a satire of Silicon Valley's naïve techno-optimism: Hundreds of thousands of devastated Africans stranded in a war zone? MOOCs to the rescue! Details of the experiment paint a more nuanced picture, one that highlights the challenges MOOC providers face in trying to change the lives of downtrodden people. Barbara Moser-Mercer, a cognitive psychologist at the University of Geneva, ran the refugee experiment and wrote Coursera's optimistic blog post about it. But in an interview with The Chronicle, as well as a more formal article she wrote about the experiment for a European conference on MOOCs, the professor expanded on the logistical issues that come with trying to make sophisticated online courses work in deprived settings."
Claude Almansi

When Equal Access Means Zero Access for All | Foundation for Economic Education March 1... - 0 views

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    "Last week, the University made its decision final, and announced that it will begin the process of removing all the content on March 15th. To add insult to injury, it turns out that removing this digital library will ultimately end up requiring about five months worth of work- a cost UC Berkeley will be forced to pay."
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    Articolo "anti-stato" sulla disputa tra Berkeley e il Dipartimento della Giustizia US (DoJ) in merito all'accessibilità dei corsi pubblici di Berkeley. L'autrice ignora deliberatamente diversi fatti: il riconoscimento da parte del DoJ degli sforzi di Berkeley per implementare l'accessibilità, il fatto che i video inaccessibili non verranno cancellati, ma il loro accesso verrà per ora ristretto, ecc,
Claude Almansi

Big Brother Awards: Negativpreis für spitzelnde Imame | ZEIT ONLINE - 0 views

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    "Studenten zahlen mit Daten (... Kritikwürdig finden die Aktivisten von Digitalcourage auch das Geschäftsmodell des Onlinekursanbieters Coursera, der in Deutschland unter anderem mit der TU München kooperiert. Die Daten der Studierenden, die online an den Kursen teilnehmen, werden von amerikanischen Unternehmen gespeichert und verwertet. "Dieser BigBrotherAward soll eine Warnung an die Hochschulen sein, Onlinekurse bei datenschutztechnisch zweifelhaften Anbietern nicht zum Pflichtangebot für den Scheinerwerb zu machen", heißt es in der Laudatio. "
Claude Almansi

YouTubers, You Need to Closed Caption Your Videos! | closed captioned - YouTube 2014-10-12 - 0 views

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    "Rikki Poynter Published on Oct 12, 2014 Getting started on CC videos - https://captiontube.appspot.com/ https://support.google.com/youtube/answer/2734799?hl=en Option #2 https://www.zencaptions.com/ ($1 per minute. First 10 minutes free.) Or type up everything you said in a word document and upload it. It's that simple. THE ARTICLE » http://www.huffingtonpost.com/2014/10/06/rikki-poynter-deaf-hoh-beauty-vlogger_n_5941160.html?1412631517 FACEBOOK POST » https://www.facebook.com/HuffPostGoodNews/posts/699752686777585 YOUTUBE MENTIONS » FRANCHESCA » https://www.youtube.com/user/chescaleigh CONNOR » https://www.youtube.com/user/AConMann"
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    do you know you can integrate AI with Captions and it will be very easy for every youtuber to generate captions easily. i found some cool way to generate captions in multiple language using tool called Trance check out this unique tool here https://digital-nirvana.com/products/trance/
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