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Valentina Iobbi

form@re » Blog Archive » Tecniche di simulazione nella formazione on line deg... - 1 views

  • Tecniche di simulazione nella formazione on line degli adulti
  • sempre più diffondendo anche in Italia esperienze on line nel mondo della formazione degli adulti (Calvani e Rotta, 2000
  • in Italia possiamo individuare un modello formativo nell’attività on line che si va progressivamente diffondendo
  • ...41 more annotations...
  • definibile come “costruttivista sociale” (
  • Esso è caratterizzato dal prendere in considerazione una zona di sviluppo prossimale multidirezionale (Vygotskij, 1978), in quanto gli allievi possono concorrere alla direzione che può assumere lo sviluppo delle conoscenze del gruppo di cui fanno parte, proponendo essi stessi dei problemi su cui lavorare. I moduli o le unità di lavoro sono spesso interdipendenti, nel senso che un certo modulo sviluppa un’abilità che viene poi riutilizzata nel modulo successivo.
  • struttura di ogni modulo
  • tecnologie impiegate comprendono i siti web e la posta elettronica
  • proposta
  • rielaborazione
  • riflessione
  • metacognitiva
  • materiale
  • Nel presente articolo ci proponiamo di analizzare come, nell’ambito del modello formativo on line di tipo costruttivista-sociale precedentemente delineato
  • dinamica della discussione che segue una serie di fasi
  • sia possibile utilizzare tecniche di simulazione tipiche della formazione degli adulti,
  • project work
  • project work
  • il project work
  • quali l’analisi di caso ed il project work
  • il project work
  • Le tecniche simulative e la formazione on line
  • richiede di tener presente il fatto che in questo medium tecnologico la comunicazione è fondamentalmente asincrona
  • webforum e le chat
  • webforum di consulenza
  • l’analisi di un caso
  • tempi più lunghi e modalità più complesse per la presa di decisione di gruppo
  • apertura di un filo, da parte del formatore
  • membri della comunità, di messaggi concatenati
  • di messaggi di risposta da parte del formatore,
  • membri della comunità contenenti strategie per affrontare il problema segnalato.
  • esempio
  • esempio
  • esempio
  • esempio
  • esempio
  • ) apertura di un filo, da parte del formatore
  • Per quanto riguarda il project work
  • sequenza di questo tipo:
  • di webforum di progettazione
  • l’avvio da parte dei membri della comunità di una serie di discussioni
  • Un esempio
  • richiede tuttavia un necessario ripensamento di tale tecniche che vanno coniugate con le caratteristiche del medium tecnologico
  • L’incontro qui appena accennato tra formazione on line e tecniche di simulazione per la formazione degli adulti lascia intuire scenari particolarmente interessanti
  • esperienze fin qui svolte in questo settore, iniziano ad essere analizzate mediante indagini descrittive, orientate ad identificare variabili rilevanti per studiare l’efficacia delle pratiche formative utilizzate.
  •  
    Riflessioni su struttura e sull'utilizzo di forum nei casi di e-learning con simulazioni e projectwork per l'apprendimeno on line. Due esempi concreti di sviluppo.
marica pizzetti

Form@re - 2 views

  • il tutor: - svolge un ruolo attivo, per quanto gli compete, a seconda del tipo di attività collaborativa che i corsisti praticano in rete (administrator nella simulazione di un corso online, master nel gioco, osservatore/critico nell'attività di scrittura collaborativa…); - reagisce alle sollecitazioni dei gruppo di attività valutando se e come apportare variazioni agli obiettivi stabiliti: ad esempio, se in una simulazione il gruppo dei corsisti volesse puntare sull'elaborazione di pagine Web, spetterà al tutor valutare la fattibilità dell'ipotesi. In ogni caso i corsisti dovranno sapere che il tutor avrà l'ultima parola sulle varianti allo schema iniziale. Se il tutor valuta positivamente proposte di variazione allo schema iniziale svolgerà un preciso ruolo di supporto/suggerimento nel reperimento o nell'elaborazione dei materiali necessari, assumendo almeno per un periodo anche un ruolo di facilitatore; - produce un "report" periodico sullo stato dell'attività in corso, da inviare a tutti i corsisti. La cadenza potrebbe essere settimanale, anche se questo dipenderà dalla durata complessiva dell'attività e dal ritmo che i corsisti sono in grado di seguire; - sollecita i corsisti a "chiudere" le attività collaborative producendo un risultato, in base agli obiettivi stabiliti o a quelli che si sono andati delineando. In questo caso il termine ultimo per la chiusura dell'attività può anche variare leggermente da gruppo a gruppo tra quelli moderati dal tutor, anche se l'oggetto o l'approccio fossero uguali.
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    La figura del tutor e i suoi compiti
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    La figura del tutor cambia in base alla tipologia di corso e quindi alla modalità d'azione adottata. Possiamo avere dunque il tutor "istruttore", "facilitatore" e "moderatore-animatore".
Elisa Contigiani

Interactive storytelling: una strategia didattica per il learning object - 0 views

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    Di Vanessa Cecconi -L'articolo presenta un approfondimento sul tema dell'interactive storytelling e, attraverso lo sviluppo di un piccolo progetto, dimostra come tale disciplina possa risultare una valida strategia didattica per la progettazione dei LO (CO).
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