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Home/ Psicotecnologie e Processi Formativi - Uninettuno/ Group items tagged collective intelligence

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Rocco Massimo Palumbo

Verso un cervello artificiale globale - 6 views

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    Una diffusione di uno strumento di interazione sociale con il Web offre grandi opportunità. Pensate ad esempio al fenomeno del crowdsourcing. Il termine indica la pratica sempre più diffusa di consultare una comunità vir¬tuale di persone per la ricerca di soluzioni, idee e contenuti. Il Web da solo tuttavia, per quanto sconfinato, svolge un ruolo alquanto passivo di sem¬plice deposito, sia pur sterminato, di informazioni, contenuti, conoscenza. I mo¬tori di ricerca sono piuttosto 'stupidi': non sono in grado infatti di comportarsi in modo attivo: ad esempio, effettuare associazioni tra concetti (come, ad esempio, avviene nel cervello umano). Gelernter propone un nuovo approccio che chiama flusso vitale: "Un flusso vitale è una sequenza di ogni sorta di documenti organizzati dal più vecchio al più re¬cente, che continua a crescere via via che arrivano nuovi documenti, semplice da navigare e da ricercare, e con un passato, un presente e un futuro che appaiono sul nostro schermo [...] un flusso scorre perché scorre il tempo, e viene gestitousando due controlli fondamentali: "inserisci" e "focalizza", che corrispondono più o meno all'acquisizione di un nuovo ricordo e al recupero di uno già esistente".
davidedallapozza

The Cloud and The Crowd: Distributed Cognition and Collective Intelligence | CCTP 797: ... - 0 views

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    Ho trovato molto interessante la lettura di questo articolo. Ma piu' in particolare la visione del video. In che modo il cloud ha migliorato i nostri processi di cognizione distribuita? Per i non addetti ai lavori, il Cloud è un luogo in cui archiviare informazioni inaccessibili agli altri o accedere alle stesse informazioni su più dispositivi. Negli ultimi anni, la capacità di collegare insieme più tecnologie di scaricamento cognitivo attraverso il cloud computing ha migliorato le nostre capacità di distribuzione condivisa e di scaricamento cognitivo. La quantità di informazioni che è stato possibile archiviare su un computer viene ora moltiplicata per mille volte nel cloud. La capacità di lavorare con gli altri, senza mai doverli parlare o vederli naturalmente, ha reso la capacità di portare a termine compiti complessi da remoto una pratica quotidiana. Ciò che il cloud stesso differisce a seconda del contesto in cui viene utilizzato. Il cloud è in realtà solo una rete di server configurati in tutto il mondo che condividono informazioni e consentono agli utenti di accedere a tali informazioni in base ai loro requisiti di accesso. Il cloud per un manager aziendale è una rete, un modo per connettere tra loro più applicazioni e più computer. Con questa infinita mole di informazioni consegnata da utenti e per la maggior parte molte volte sono informazioni privata, e' normale che una compagnia possieda tutto questo potere? Essendo una compagnia privata, focalizzata sul guadagno, e' logico che e' o sara' disposta a usare queste informazioni per guadagnare. I nostri dati e file dovrebbero essere custoditi e protetti da un ente pubblico, interessato solamente a proteggere il proprio cittadino. Non avete mai pensato che le vostre foto, profili e dati personali potrebbe essere gia' stati usati in qualche parte del mondo per fare cose anche illegali ?
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