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bmilena

La Media Education nell'ambito della formazione scientifica STEM (Science, Technology, ... - 7 views

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    L'articolo cita la teoria di Grace Reid e Stephen Norris circa la necessità della "Science Media Education (SME)" in relazione all'educazione scientifica. In particolare si evidenzia la necessità di utilizzare in maniera critica e selettiva i mezzi di comunicazione per un apprendimento corretto. La Media Education dovrebbe essere parte integrante dalla formazione scolastica primaria. All'interno dell'articolo l'autore critica parzialmente tale teoria ritenendo che l' utilizzo della media education in ambito scientifico non sia sufficiente e sostenendo il concetto di Information Literacy in cui gli studenti rafforzino le loro conoscenze attraverso l'applicazione pratica delle conoscenze.
nicolecanale1

Guarda Promuovere l'innovazione nell'educazione STEM utilizzando i giochi come catalizz... - 7 views

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    L'articolo proposto è recente, risale al 2020 e ci spiega come i giochi digitali possano diventare una strategia didattica andando a migliorare l'apprendimento degli studenti e ad incrementare la loro motivazione e le loro capacità creative. In particolare, l'articolo ci propone uno studio sull'educazione ambientale attraverso un famoso video gioco che si è dimostrato molto efficace per scopi didattici. Lo studio è stato condotto dall'INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) in collaborazione con Microsoft e ha coinvolto 20 ragazzi tra i 14-15 anni, i quali hanno utilizzato questa piattaforma di gioco all'interno di un'esperienza di apprendimento relativa ad un progetto di Geografia in lingua inglese sui cambiamenti climatici e sulla sostenibilità. Gli studenti e i loro lavori sono stati poi valutati e i risultati sono riportati qui nell'articolo.
aleale2022

Apprendimento Internazionale e Pedagogia Partecipativa per mezzo dei Social Media - 7 views

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    L'articolo, pubblicato sull' Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactics a cura delle Dott.sse universitarie Gabriella Rodolico, Neeraja Dashaputre, Rhona Brown e Abimbola Abodunrin, espone i risultati di uno studio condotto sull'impatto dei social media nell'applicazione dell'innovativo modello di internazionalizzazione e apprendimento collaborativo online "COIL" (Collaborative Online International Learning). I feedback dei partecipanti ai workshops basati su tale modello, realizzati per consolidare la collaborazione tra quattro istituti formativi, due scozzesi e due indiani, nell'ottica di un progetto di potenziamento (STEM), hanno mostrato come i social media (nello specifico WhatsApp, Zoom, e-mail e Google Classroom) siano efficaci nel migliorare la comunicazione e nell'incentivare la partecipazione attiva facilitando lo scambio di conoscenze in contesti interculturali. L'accessibilità e fruibilità dei media ha permesso una diffusione trasversale delle conoscenze e competenze tra gli istituti, aprendo al dialogo e aumentando la consapevolezza sull'importanza delle esperienze di apprendimento positive. Tuttavia lo studio ha riscontrato anche alcune difficoltà nella sperimentazione di tale modello legate alle limitazioni imposte dai diversi governi all'utilizzo delle piattaforme online (p.e. Meet, Teams, WhatsApp, Facebook,...). La tecnologia dunque offre molti vantaggi nella collaborazione internazionale anche in ambito formativo ma diverse questioni pratiche, etiche e legali devono essere gestite al meglio per poterne sfruttare a pieno le potenzialità.
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