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alessandro_ferla

Gaming ed Educazione: il rapporto tra gioco e ragazzi - 0 views

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    Nella media education un ruolo di sicuro rilievo è svolto da Gaming: il videogioco è uno strumento potentissimo e pervasivo che ormai interessa tutte le fasce di età (dal bambino di pochi anni alle persone più anziane). Il videogioco va visto solo come causa di malattie e dipendenza oppure può essere visto sotto aspetti differenti? L'OMS in passato lo considerava esclusivamente un male, ma più di recente ha assunto una visione più articolata a 360°: «i videogiochi hanno un efficace potere terapeutico per gli utenti, in quanto permettono loro di distrarsi e tenersi impegnati con attività coinvolgenti e social - questo anche grazie alla presenza di modalità multiplayer online di molti videogiochi, che permettono di giocare insieme e condividere l'esperienza - ma al tempo stesso di garantire il distanziamento sociale» Un videogioco può essere educativo o diseducativo e sta alla società nella sua declinazione più ambia saper cogliere questi aspetti e condurli verso un fine positivo. La fonte e di tipi secondario non essendo testi accademici o studi sul tema, ma recente e attendibile, facendo anche riferimento all'OMS e a progetti di natura sociale che sono seguiti in prima persona dall'autrice. L'autrice (Nicoletta Daldanise) non è un accademica, ma ha maturato molta esperienza nel settore dell'arte e della comunicazione, sviluppando molti progetti personali e in team. L'articolo è sicuramente un punto di vista interessante perché è aperto a nuovi modi di interpretare la Media Education attraverso strumenti spesso eccessivamente demonizzati e che fanno ormai parte rilevante del vissuto delle nuove generazioni. Sicuramente uno spunto di riflessione e il possibile inizio di un approfondimento.
luanapas

Utilizzo dei videogiochi come terapia nei disturbi psicopatologici e del neurosviluppo - 4 views

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    L'articolo pubblicato nel 2023 dalla tesista J.Taglia, affronta il tema dell'utilizzo di dispositivi, nel dettaglio; videogiochi, non solo come mezzo di comunicazione, ma anche in qualità di strumento terapeutico .Il loro impiego in psicoterapia è sempre più comune poiché permette di sfruttare il loro potenziale per affrontare disturbi psicopatologici e relativi al neurosviluppo. Alcuni videogiochi vengono, infatti progettati relativamente allo scopo che viene loro attribuito; se hanno lo scopo di aiutare i pazienti depressi, saranno costituiti da narrative coinvolgenti con personaggi empatici, se invece sono mirati a ridurre lo stress, sono basati su giochi rilassanti. Per quanto riguarda i disturbi relativi al neurosviluppo, i videogiochi saranno progettati in modo tale da riuscire a catturare l'attenzione e migliorare la concentrazione dei bambini con ADHD. I multiplayer online invece consentono di migliorare le abilità cognitive. E' fondamentale che l'utilizzo di videogiochi in psicoterapia avvenga sotto la supervisione di professionisti al fine di massimizzare i benefici e non rischiare l'insorgere di una dipendenza.
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