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Chiamati a diventare samaritani | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views

  • Un sacerdote scendeva per quella medesima strada. Il primo che passa è un prete, un uomo di Dio. Vede l'uomo a terra, lo aggira, passa oltre.
  • l'illusione di sentirci a posto perché credenti, il pericolo di una religiosità vuota.
  • Il secondo che passa è un levita... Forse pensa: Ma perché Dio non interviene lui a salvare quest'uomo? Dio interviene sempre, ma lo fa attraverso i suoi figli, attraverso di me. La sua risposta al dolore del mondo sono io, inviato come braccia aperte.
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  • Non è spontaneo fermarsi. La compassione non è un istinto, ma una conquista. Come il perdono: non è un sentimento, ma una decisione.
  • Non c'è umanità possibile senza la compassione, il meno sentimentale dei sentimenti, il meno zuccheroso, il più concreto: prendere su di me il destino dell'altro.
  • lo vide, si mosse a pietà, si avvicinò, scese, versò, fasciò, caricò, lo portò, si prese cura, pagò... fino al decimo verbo: al mio ritorno salderò...
  • Ma chi è il mio prossimo? Gesù risponde: tuo prossimo è chi ha avuto compassione di te. Allora ama il prossimo tuo, ama i tuoi samaritani, quelli che ti hanno salvato, rialzato, che hanno pagato per te. Impara l'amore dall'amore ricevuto. Diventa anche tu samaritano.
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    " Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». "
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Risvegliate negli altri «la memoria di Dio» | Chiesa | www.avvenire.it - 0 views

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    "il ricco del Vangelo non ha nome, è semplicemente "un ricco". Le cose, ciò che possiede sono il suo volto, non ne ha altri.Ma proviamo a domandarci: come mai succede questo? Come mai gli uomini, forse anche noi, cadiamo nel pericolo di chiuderci, di mettere la nostra sicurezza nelle cose, che alla fine ci rubano il volto, il nostro volto umano? Questo succede quando perdiamo la memoria di Dio."
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    "il ricco del Vangelo non ha nome, è semplicemente "un ricco". Le cose, ciò che possiede sono il suo volto, non ne ha altri.Ma proviamo a domandarci: come mai succede questo? Come mai gli uomini, forse anche noi, cadiamo nel pericolo di chiuderci, di mettere la nostra sicurezza nelle cose, che alla fine ci rubano il volto, il nostro volto umano? Questo succede quando perdiamo la memoria di Dio."
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    "il ricco del Vangelo non ha nome, è semplicemente "un ricco". Le cose, ciò che possiede sono il suo volto, non ne ha altri.Ma proviamo a domandarci: come mai succede questo? Come mai gli uomini, forse anche noi, cadiamo nel pericolo di chiuderci, di mettere la nostra sicurezza nelle cose, che alla fine ci rubano il volto, il nostro volto umano? Questo succede quando perdiamo la memoria di Dio."
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Shoah, Presidente Napolitano in Sinagoga Papa: «Il ricordo di quel dolore è u... - 0 views

  • «Queste celebrazioni sono accompagnate dalla morte del torturatore di via Tasso e del complice nella strage delle Fosse Ardeatine. Ma questa vicenda ci ha permesso di vedere il volto più bello dell’Italia : un Paese unito. Per questo ci sentiamo orgogliosi di essere romani e italiani proprio per aver visto la società civile in prima linea in questa battaglia di civiltà».
  • Non ci interessa dove porteranno la salma, l’importante è che non ci sia alcun mausoleo o luogo di pellegrinaggio». «Non vogliamo più pronunciare il suo nome - ha continuato Pacifici - Un criminale che non essendosi mai pentito in vita ha proseguito la sua opera di carnefice, lasciando ai posteri un testamento in cui reitera i suoi comportamenti e peggio ancora la negazione della camere a gas».
  • PAPA FRANCESCO - «Il ricordo delle tragedie del passato divenga per tutti l’impegno ad aderire con tutta la nostra forza al futuro che Dio vuole per costruire per noi e con noi »: lo scrive Papa Francesco nel messaggio agli ebrei di Roma. «L’indicibile atrocità della Shoah non può essere dimenticata», «il nostro dovere è tener presente il loro dolore per mantenerli vivi nel nostro ricordo» scrive Francesco . «Mi appello alle nuove generazioni, a non lasciarsi trascinare dalle ideologie e » a non abbassare mai la guardia contro razzismo e antisemitismo, da qualunque parte provengano< dice ancora il Papa che conclude il suo messaggio con il saluto ebraico, «Shalom».
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  • non potevo permettere che l’addio a un criminale nazista si trasformasse in una parata revisionista. Roma non può accettare uno schiaffo alla sua storia e alla sua comunità» e «non potrà mai essere il teatro di burattini dalle teste più vuote che rasate»ha detto il sindaco della capitale, Ignazio Marino . «La città di Roma si inginocchia davanti a voi e vi ringrazia» ha aggiunto Marino parlando alla comunità ebraica riunita in sinagoga.
  • I NOSTRI SOPRAVVISSUTI -Settant’anni fa, il 16 ottobre del 1943, gli occupanti tedeschi andarono a cercare gli ebrei del ghetto casa per casa, deportandone più di mille nei campi di concentramento.
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    -«Queste celebrazioni sono accompagnate dalla morte del torturatore di via Tasso e del complice nella strage delle Fosse Ardeatine. Ma questa vicenda ci ha permesso di vedere il volto più bello dell'Italia : un Paese unito. Per questo ci sentiamo orgogliosi di essere romani e italiani proprio per aver visto la società civile in prima linea in questa battaglia di civiltà»
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    -«Queste celebrazioni sono accompagnate dalla morte del torturatore di via Tasso e del complice nella strage delle Fosse Ardeatine. Ma questa vicenda ci ha permesso di vedere il volto più bello dell'Italia : un Paese unito. Per questo ci sentiamo orgogliosi di essere romani e italiani proprio per aver visto la società civile in prima linea in questa battaglia di civiltà»
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Immacolata, il Papa a piazza di Spagna accolto dalla folla di romani e turisti - Roma -... - 0 views

  • "Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Il peccato non è in Te". "Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità: nella nostra parola rifulga lo splendore della verità, nelle nostre opere risuoni il canto della carità, nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità, nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo". "Tu sei la Tutta Bella, o Maria! La Parola di Dio in Te si è fatta carne".
  • Ad accogliere Francesco in piazza di Spagna, il cardinale Agostino Vallini, il sindaco di Roma, Ignazio Marino, (col quale il Pontefice si è abbracciato e ha scambiato qualche parola) il presidente della Regione Nicola Zingaretti, e 150 disabili dell'Unitalsi, parte dei quali arrivano da Oristano, una delle zone più colpite dall'alluvione che si è abbattuta lo scorso novembre sulla Sardegna.
  • Nella preghiera anche l'appello contro ogni genere di indifferenza."Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore: il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata". "Tu sei la Tutta Bella, o Maria! In Te è la gioia piena della vita beata con Dio". "Fa' che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno: la luce gentile della fede illumini i nostri giorni, la forza consolante della speranza orienti i nostri passi, il calore contagioso dell'amore animi il nostro cuore, gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia". "Tu sei la Tutta Bella, o Maria! Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica: sia in noi la bellezza dell'amore misericordioso di Dio in Gesù, sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero" ha concluso il Papa.
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  • Papa Pio IX ha benedetto e inaugurato il monumento alla Vergine (la statua è opera di Giuseppe Obici, la colonna di 11,81 metri che la sorregge proveine dal Campo Marzio).
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Janeczek, il «primato» dei gesti | Cultura | www.avvenire.it - 0 views

  • aggiunge la scrittrice, nata in Germania da una famiglia di ebrei polacchi –. Lo gestisce un gruppetto di ragazzi che non hanno l’aria particolarmente devota, eppure anche lì, pochi giorni dopo l’elezione di Francesco, è apparsa una fotografia del nuovo Papa».
  • Fa eccezione il Papa, che sta risvegliando la speranza collettiva».
  • La volontà di essere fisicamente presente fra le persone, la vicinanza ai malati, la frequenza del gesto di abbracciare (che è inclusione, accoglienza, prossimità assoluta) sono la dimostrazione di quanto sia determinante la dimensione del corpo nel pontificato di Francesco».
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  • «Oltre che estimatore del tango, no? Lo ripeto: non intendo affatto sminuire il ruolo svolto dalla parola in questi primi mesi di pontificato, ma resto persuasa del fatto che la dimensione della corporeità metta in prospettiva tutto il resto. Che anche le parole, insomma, vadano ascoltate in relazione con i gesti del Papa. Se si presta attenzione ai suoi discorsi, è evidente che l’insegnamento di Bergoglio è in piena continuità con quello dei predecessori. Ma è il tono che cambia la musica. Quando affronta il tema dell’omosessualità o quando si riferisce alla presenza della donna nella Chiesa, il Papa non sta annunciando alcuna rivoluzione in ambito dottrinale.
  • Però sta spostando l’accento sul versante della misericordia, in una dinamica che, dal punto di vista teologico, mi sembra che renda evidente la centralità dell’Incarnazione».
  • La misericordia costituisce il fondamento universale del porsi concretamente, con piena umanità, in relazione col trascendente».
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    "Da un po' di tempo Helena Janeczek ha rivalutato il bar sotto casa. Per il suo romanzo Le rondini di Montecassino (in cui si intrecciano le vicende dei soldati di ogni nazionalità coinvolti nella celebre battaglia) aveva letto, viaggiato, svolto ricerche in archivi e biblioteche."
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Lo «scandalo» della misericordia | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views

  • «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!» (...)
  • sei tu o no quello che il mondo attende? Il profeta dubita e Gesù continua a stimarlo. E questo mi conforta: anche se io dubito la fiducia di Dio in me resta intatta. Perché è umano, di fronte a tanto male, dubitare; di fronte al fatto che con Gesù cambia tutto: non è più l'uomo che vive per Dio, è Dio che vive per l'uomo, che viene a prendersi cura dei piccoli, a guarire la vita malata, fragile, stanca: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i sordi odono, ai poveri è annunciato il Vangelo, tutti hanno una seconda opportunità.
  • Beato chi non si scandalizza di me. È lo scandalo della misericordia, Gesù è un Dio che non misura i meriti, ma guarisce il cuore; che invece di bruciare i peccatori, come annunciava il Battista, siede a tavola con loro.
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  • Gesù è una goccia di fuoco caduta dentro di noi e non si spegne.
  • «Perciò, se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita. È bello essere popolo fedele di Dio. E acquistiamo pienezza quando rompiamo le pareti e il nostro cuore si riempie di volti e di nomi!»
  • Gli uomini vogliono seguire il Dio della vita. E se noi siamo capaci di rendere, con Lui, la vita più umana, più bella, più felice, più grande a qualcuno che non ce la fa da solo, allora capiranno chi è il Signore che noi cerchiamo di amare e di incarnare: è davvero il Dio amante della vita.
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Vincere il male con la perseveranza | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views

  • Sollevate il capo, guardate lontano e oltre, perché la realtà non è solo questo che si vede:
  • ulla terra intera e sul piccolo campo dove io vivo si scaricano ogni giorno rovesci di violenza, cadono piogge corrosive di menzogna e corruzione. Che cosa posso fare? Usare la tattica del contadino. Rispondere alla grandine piantando nuovi frutteti, per ogni raccolto di oggi perduto impegnarmi a prepararne uno nuovo per domani. Seminare, piantare, attendere, perseverare vegliando su ogni germoglio della vita che nasce.
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    "Con il suo linguaggio apocalittico il brano non racconta la fine del mondo, ma il significato, il mistero del mondo. Vangelo dell'oggi ma anche del domani, del domani che si prepara nell'oggi."
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Per pregare bene serve fame di vita | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views

  • insegnaci il cuore della preghiera, mostraci come si arrivi davanti a Dio.
  • «Pregare è aprirsi, con la gioia silenziosa e piena di pace della zolla che si offre all'acqua che la vivifica e la rende feconda» (Giovanni Vannucci).
  • Tutte le preghiere di Gesù riportate dai Vangeli (oltre cento) iniziano con lo stesso termine «Padre», la parola migliore con cui stare davanti a Dio, con cuore fanciullo e adulto insieme, quella che contiene più vita di qualsiasi altra.
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  • «ma, dandoci se stesso, ci dà tutto!» (Caterina da Siena).
  • Non abbandonarci alla tentazione. Non ti chiediamo di essere esentati dalla prova, ma di non essere lasciati soli a lottare contro il male, nel giorno del buio.
  • Dacci il pane nostro quotidiano. Dona a noi tutti ciò che ci fa vivere, il pane e l'amore, entrambi indispensabili per la vita piena, necessari giorno per giorno.
  • E perdona i nostri peccati, togli tutto ciò che invecchia il cuore e lo rinchiude
  • Venga il tuo regno, nasca la terra nuova come tu la sogni, la nuova architettura del mondo e dei rapporti umani che il Vangelo ha seminato.
  • insegnaci il cuore della preghiera, mostraci come si arrivi davanti a Dio.
  • Nel linguaggio corrente la parola «pregare» indica l'insistere, il convincere qualcuno, il portarlo a cambiare atteggiamento.
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Natale - 0 views

Natale\n \n \n \n \n ...

started by aulocabinio on 25 Dec 14 no follow-up yet
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Il pubblicano e quel «tu» che salva | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views

  • O Dio, ti ringrazio. Ma tutto ciò che segue è sbagliato: ti ringrazio di non essere come gli altri, ladri, ingiusti, adulteri.
  • L'unico che si salva è lui stesso.
  • Il pubblicano invece dal fondo del tempio non osava neppure alzare gli occhi, si batteva il petto e diceva: Abbi pietà di me peccatore. Due parole cambiano tutto nella sua preghiera, rendendola autentica.
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  • u abbi pietà. Mentre il fariseo costruisce la sua religione attorno a quello che lui fa, il pubblicano la fonda su quello che Dio fa.
  • Il pubblicano tornò a casa sua giustificato, non perché più umile del fariseo (Dio non si merita, neppure con l'umiltà), ma perché si apre – come una porta che si socchiude al sole, come una vela che si inarca al vento
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    "Gesù, rivolgendosi a chi si sente a posto e disprezza gli altri, mostra che non si può pregare e disprezzare, adorare Dio e umiliare i suoi figli, come fa il fariseo. Pregare può diventare in questo caso perfino pericoloso: puoi tornare a casa tua con un peccato in più."
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La Stampa - "Mai avere paura della tenerezza" - 0 views

  • Il Natale per me è speranza e tenerezza...»
  • il suo primo Natale da vescovo di Roma.
  • Nel Libro del Deuteronomio leggiamo che Dio cammina con noi, ci conduce per mano come un papà fa con il figlio. Questo è bello.
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  • io sono un Padre che ti accarezza.
    • aulocabinio
       
       Ho paura quando i cristiani perdono la speranza e la capacità di abbracciare e accarezzare.
  • contemplare la visita di Dio al suo popolo».
  • Per due volte, durante il colloquio, dal volto di Francesco sparisce la serenità che tutto il mondo ha imparato a conoscere, quando accenna alla sofferenza innocente dei bambini e parla della tragedia della fame nel mondo.
  • «Quello che leggiamo nei Vangeli è un annuncio di gioia. Gli evangelisti hanno descritto una gioia. Non si fanno considerazioni sul mondo ingiusto, su come faccia Dio a nascere in un mondo così. Tutto questo è il frutto di una nostra contemplazione: i poveri, il bambino che deve nascere nella precarietà. Il Natale non è stata la denuncia dell'ingiustizia sociale, della povertà, ma è stato un annuncio di gioia. Tutto il resto sono conseguenze che noi traiamo. Alcune giuste, altre meno giuste, altre ancora ideologizzate. Il Natale è gioia, gioia religiosa, gioia di Dio, interiore, di luce, di pace. Quando non si ha la capacità o si è in una situazione umana che non ti permette di comprendere questa gioia, si vive la festa con l'allegria mondana. Ma fra la gioia profonda e l'allegria mondana c'è differenza».
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La preghiera è il respiro della vita | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views

  • c'era un giudice corrotto in una città, una vedova si recava ogni giorno da lui e gli chiedeva: fammi giustizia contro il mio avversario!
  • quante preghiere sono volate via senza portare una risposta! Ma allora, Dio esaudisce o no le nostre preghiere? «Dio esaudisce sempre: non le nostre richieste, le sue promesse»
  • sono venuto perché abbiate la vita in pienezza, non vi lascerò orfani, sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del tempo, il Padre sa di cosa avete bisogno.
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  • La preghiera è il respiro della fede (papa Francesco): pregare è una necessità, perché se smetto di respirare smetto di vivere.
  • Dio è presente nella nostra storia, non siamo abbandonati. Dio interviene, ma non come io vorrei, come lui vorrà.
  • La preghiera è il respiro della fede (papa Francesco): pregare è una necessità, perché se smetto di respirare smetto di vivere.
  • La preghiera è il respiro della fede (papa Francesco): pregare è una necessità, perché se smetto di respirare smetto di vivere.
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    "Disse una parabola sulla necessità di pregare sempre senza stancarsi mai. Il pericolo che minaccia la preghiera è quello della stanchezza: "
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«Sono un peccatore al quale il Signore ha guardato» | Chiesa | www.avvenire.it - 0 views

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    "E il ruolo della donna nella Chiesa? "Il genio femminile è necessario nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti. La sfida oggi è proprio questa: riflettere sul posto specifico della donna anche proprio lì dove si esercita l'autorità nei vari ambiti della Chiesa"."
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    "E il ruolo della donna nella Chiesa? "Il genio femminile è necessario nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti. La sfida oggi è proprio questa: riflettere sul posto specifico della donna anche proprio lì dove si esercita l'autorità nei vari ambiti della Chiesa"."
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    "E il ruolo della donna nella Chiesa? "Il genio femminile è necessario nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti. La sfida oggi è proprio questa: riflettere sul posto specifico della donna anche proprio lì dove si esercita l'autorità nei vari ambiti della Chiesa"."
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Tibhirine, il monastero nasce a nuova vita | Cultura | www.avvenire.it - 0 views

  • Gli effetti benefici del film Uomini di Dio, che ha risvegliato l’interesse e moltiplicato le visite, sono stati rinvigoriti negli ultimi tempi da iniziative di singoli e gruppi che, sulle orme dei monaci, hanno ritrovato la strada dell’Atlante algerino, verso un monastero che vive di vita nuova.
  • Eppure il monastero non è mai stato vivo come in questi ultimi mesi. E non è mai stato così al centro dell’attenzione mediatica come in queste ultime settimane. In una sorta di gioco di specchi tra Algeria e Francia, quel che avviene su una sponda del Mediterraneo continua a riverberarsi anche dall’altra parte, tra insperate aperture e vecchie ruggini.
  • «È un evento molto importante – commenta padre Jean-Marie, che dopo un lungo periodo di "pendolarismo" tra Algeri e Tibhirine, per ragioni di sicurezza, ora risiede stabilmente nel monastero –, ma la cosa principale è che questo luogo continui a essere vivo, a respirare lo spirito dei monaci, consolidando innanzitutto le relazioni di prossimità con la gente del posto, grazie soprattutto a una presenza costante».
  • ...1 more annotation...
  • I visitatori vi ritrovano il mistero di una presenza cristiana in una terra quasi esclusivamente musulmana e lo spirito di fraternità e di fedeltà lasciatoci in eredità dai monaci».
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    "I colori caldi dell'autunno avvolgono in un abbraccio rassicurante il monastero di Tibhirine, dopo un'estate particolarmente lunga e secca che ha ricoperto di pennellate d'ocra l'intera valle."
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    "I colori caldi dell'autunno avvolgono in un abbraccio rassicurante il monastero di Tibhirine, dopo un'estate particolarmente lunga e secca che ha ricoperto di pennellate d'ocra l'intera valle."
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Kennedy, il ricordo di monsignor Capovilla: Avrebbe voluto incontrare Giovann... - 0 views

  • «Mi congratulo con voi per la elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America. Con la preghiera che l’Altissimo Iddio voglia assistervi nel superare le difficoltà del vostro alto ufficio, esprimo cordiali sinceri auguri per il benessere vostro e della vostra famiglia e per la felicità e la prosperità dell’amatissimo Popolo Americano».
  • Kennedy aveva fatto sapere che desiderava vivamente recarsi in Vaticano. Venne fissata la data, ma l’aggravarsi (maggio 1963) della malattia di Giovanni XXIII fece annullare la visita. Giovanni XXIII morì il 3 giugno 1963; John Kennedy venne assassinato sei mesi dopo.
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    "Nel terzo anno di Pontificato giovanneo (1960), il quarantacinquenne John Fitzgerald Kennedy venne eletto presidente degli Stati Uniti d'America. Si disse allora che in ambienti cattolici, negli Usa e nel mondo, si temessero difficoltà a motivo dell'area religiosa del neopresidente, e che anche in Vaticano ci fosse chi gli avrebbe preferito Richard Milhous Nixon, candidato repubblicano."
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    "Nel terzo anno di Pontificato giovanneo (1960), il quarantacinquenne John Fitzgerald Kennedy venne eletto presidente degli Stati Uniti d'America. Si disse allora che in ambienti cattolici, negli Usa e nel mondo, si temessero difficoltà a motivo dell'area religiosa del neopresidente, e che anche in Vaticano ci fosse chi gli avrebbe preferito Richard Milhous Nixon, candidato repubblicano."
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Kasper: «Molte divisioni nella Chiesa Non si arriverà alle donne sacerdote» -... - 0 views

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    "Il cardinale e teologo tedesco dopo l'annuncio del Papa di una commissione di studio per aprire il diaconato alle donne. Il tema fu posto già da Ratzinger nel 2003, ma non si trovò soluzione"
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C'è un po' di Bergoglio in quel Tolstoj - 0 views

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    "Per il grande scrittore russo il senso della vita è Dio. Per il papa pure. Ma occorre anche sporcarsi le mani nell'aldiquà"
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La Stampa - "Io, incinta senza saperlo" La suora diventa mamma - 0 views

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    "Rieti, la giovane lascerà il convento. Il nome del figlio: Francesco, come il Papa"
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Vincere il male con la perseveranza | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views

  • non è la fine, alzate il capo, la vostra liberazione è vicina.
  • “con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”.
  • Perseveranza vuol dire: non mi arrendo;
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  • . Anche quando tutto il lottare contro il male sembra senza esito, io non mi arrendo.
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Papa Bergoglio inventa un nuovo genere d'invocazione: la preghiera di lotta - 0 views

shared by aulocabinio on 23 Sep 13 - No Cached
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    "Signore, ci manca il lavoro. Gli idoli vogliono rubarci la dignità. I sistemi ingiusti vogliono rubarci la speranza. Signore Gesù, a Te non mancò il lavoro, dacci lavoro e insegnaci a lottare per il lavoro…".
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