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nicola poletti

Giving A Kick-Ass Presentation In The Age Of Social Media | Fast Company - 2 views

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    All of the people we spoke to for this piece are very effective speakers, and though each has their own distinctive style, there are a few other commonalities I'd like to point out. First, none of them depend on word-laden PowerPoint presentations. Second, most are good storytellers and use humor, often self-deprecating, to connect with their audiences. Finally, each of them manages to keep their presentations short enough to allow time for a healthy Q&A.
nicola poletti

La rivoluzione che serve all'Italia si chiama open gov [Buongiorno wikitalia!] | Riccar... - 3 views

  • Il governo-wiki, ovvero l’amministrazione che prende a modello ed utilizza gli strumenti collaborativi usati per esempio ogni giorno da migliaia di estensori anonimi e volontari di Wikipedia, è ormai oggetto di discussioni tutt’altro che accademiche; e la Wikicrazia (termine lanciato un paio di anni fa da un dirigente dell’Unione Europea ad un barcamp di hacker in Danimarca e poi adottato da Alberto Cottica per intitolare un libro fondamentale sul tema), è molto più dell’ultima nuova idea: per molti è l’unica via per ridare slancio all’azione di governo al tempo di Internet.
  • La stessa che consentì ad un gruppo di hacker di mettere su in poche ore e gratuitamente Katrinalist, un sito che aggiornava in tempo reale la lista dei sopravvisuti all’uragano di New Orleans, mentre il governo Bush annaspava.
  • grazie alla progressiva diffusione della banda larga e all’inevitabile arrivo al potere di una generazione di nativi digitali, è convinzione comune che entro il 2020 “le forme di cooperazione online accresceranno la disponibilità di governi, aziende, istituzioni ed organizzazioni no-profit a recepire e soddisfare più apertamente le necessità della popolazione” (conclusione del report 2010 della Elon University e del Pew Research Center).
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  • Al giorno d’oggi, per la pubblica amministrazione limitarsi ad avere dei siti dove i cittadini possono ottenere informazioni e richiedere certificati senza fare la fila vuol dire offrire sì un servizio utile (che pure in Italia stenta a decollare), ma in definitiva significa usare solo una parte infinitesima della potenza della rete non risolvendo il problema della modesta qualità media delle decisioni politiche.
  • ci sono due condizioni da soddisfare, e un requisito. La prima condizione è adottare la trasparenza radicale. I palazzi della politica, che siano parlamenti, consigli regionali o municipali, devono diventare palazzi di vetro dove ciascun cittadino possa guardare dentro e concludere che non ci sono trucchi o inganni. Poter sapere in tempo reale o quasi cosa fanno i nostri rappresentanti nelle assemblee elettive e negli organi esecutivi, se sono presenti, per cosa hanno votato, quali interventi hanno fatto, non è uno strumento informativo per le lobbies o un’arma nelle mani di chi odia la casta. E’ il presupposto indispensabile
  • La seconda condizione è liberare i dati. L’Open Data, ovvero la disponibilità dei dati pubblici in formati adeguati alla consultazione e alla elaborazione, è un passaggio essenziale per favorire la partecipazione creativa. Un lavoro creativo sui dati serve non solo a svelare fenomeni complessi contribuendo a darne una lettura diversa, ma è lo strumento per creare applicazioni che offrano servizi utili al cittadino
  • “è un riconoscimento del fatto che la creatività e l’ingegnosità del nostro popolo sono molto superiori a quella di chiunque lavori a Washington”.
  • commento in tempo reale ad una delibera in discussione, la segnalazione di un disservizio (è il caso di fixmystreet o seeclicfix), e persino la partecipazione ad un gruppo di discussione per elaborare una soluzione complessa o un progetto. Ma perché ciò avvenga c’è un requisito essenziale: la tecnologia deve essere facile.
  • Si tratta di convogliare quella voglia di partecipare, dalla campagna elettorale alla amministrazione quotidiana della città. La tecnologia in gran parte già esiste e costa poco. Gli sviluppatori di software in Italia sono tanti e bravi.
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    Molto interessante. Grazie Nicola. Dovremmo mandarlo in "giro" negli ambienti politici e amministrativi per l'open gov....
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    il sito 'wikitalia' in realtà si rivolge principalmente ai Comuni, ma secondo me ci potrebbero essere molte informazioni utili nascoste anche nei dati del Servizio Sanitario...Let's set our data free!
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    Great finding Nicolas! If you guys want more about open data or open gov you can check my Diigo library with tags like : opendata, open, government, egovernment, etc.
nicola poletti

A Magazine Is an iPad That Does Not Work.m4v - YouTube - 0 views

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    Digital natives...
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    An issue I will have to think about...
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    in fact this is specifically for you and the newcomer! =)
nicola poletti

Using Diigo for Collaborative Curation | Fusion Finds - 0 views

  • For example, I had a teacher ask about free screen capture tools. I sent her a link to all the items I had tagged with screencapture in my Diigo account. For the groups to which I’ve joined (ie Diigo in Education), I can see resources tagged by others and shared with the group, as well as share what I’ve tagged. I also follow a few users with similar interests and can see their public resources
Simona Ferlini

E-Participation: Looking Beyond Skills and Realising Public Value - 1 views

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    e-
Régis Barondeau

Le MSSS propose un portail visant à centraliser l'information santé au Québec... - 5 views

  • Le ministère de la Santé et des Services sociaux du Québec (MSSS) lance un nouveau portail (Portail Informationnel Santé et Services sociaux) qui vise à permettre aux professionnels de l’information du secteur sociosanitaire, aux employés (professionnels, intervenants et cliniciens), aux cadres et à la clientèle du réseau d’avoir un accès optimal à différentes informations liées au domaine de la santé et des services sociaux.
  • Le portail est organisé en trois grandes sections
nicola poletti

The political party that wants to ban PowerPoint | Technology | The Guardian - 1 views

  • Call me old-fashioned, but I believe in having a real discussion about ideas as opposed to force-feeding an increasingly sleepy crowd with numerous graphs and bullet points projected on to the nearest wall.
  • Sometimes I wonder why we even bother showing up to hear a colleague elucidate on their thesis, when we are helpfully posted an advance printout of the presentation. As the speaker is building to a crucial statistic, delegates have long finished and are doing the crossword instead.
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    robert and règis will be members n° 1&2 I bet!
nicola poletti

YouTube - Web 2.0...The Machine is Us/ing Us - doppiaggio italiano - 1 views

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    Splendida presentazione di web e html, abbastanza semplice ma super fatto bene
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    Somehow I always forgot to share this one...strictly in italian but wonderfully made and perfect for training!
Régis Barondeau

Open Data in Canada - Wikipedia, the free encyclopedia - 0 views

  • Open Data in Canada describes the capacity for the Canadian Federal Government and other levels of government in Canada to provide online access to internal data in a standards-compliant Web 2.0 way. Government 2.0 is a way to engage individuals and businesses in government decisionmaking and services. Integration of tools such as wikis, development of government-specific social networking sites and the use of blogs, RSS feeds and Google Maps are all helping governments provide information to people in a manner that is more immediately useful to the people concerned.[1] There are also aspects of improving Freedom of information in Canada but the main focus of Government 2.0 is citizen engagement.
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