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MG Ayoub

Mobile Health 2012 | Pew Research Center's Internet & American Life Project - 0 views

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    Fully 85% of U.S. adults own a cell phone. Of those, 53% own smartphones. One in three cell phone owners (31%) have used their phone to look for health information. In a comparable, national survey conducted two years ago, 17% of cell phone owners had used their phones to look for health advice.
Régis Barondeau

Mobile Health 2012 | Pew Research Center's Internet & American Life Project - 0 views

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    Merci à @CathyBazinet pour le lien via Twitter Fully 85% of U.S. adults own a cell phone. Half own smartphones, which expands their mobile internet access and enables mobile software applications. One in three cell phone owners (31%) have used their phone to look for health information. In a comparable, national survey conducted two years ago, 17% of cell phone owners had used their phones to look for health advice. Smartphone owners lead this activity: 52% gather health information on their phones, compared with 6% of non-smartphone owners. Cell phone owners who are Latino, African American, between the ages of 18-49, or hold a college degree are also more likely to gather health information this way.
Régis Barondeau

Mouth Gear: Tongue Drive System Goes Inside the Mouth to Improve Performance ... - 0 views

  • Tongue Drive is a wireless device that enables people with high-level spinal cord injuries to operate a computer and maneuver an electrically powered wheelchair simply by moving their tongues.
Régis Barondeau

Government 2.0 Action Plan: Background Research (eGovernment Resource Centre) - 2 views

  • There is a paradigm shift in public sector governance from government centricity to citizen centricity.
  • Gov 2.0 is the use of Web 2.0 tools, such as wikis, blogs, and social networking sites, by government to engage with citizens, develop policy and deliver services.
MG Ayoub

An inter-sectoral approach for improving health literacy for Canadians : a discussion p... - 0 views

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    Produit par l'Association de santé publique de la Colombie-Britannique, ce document élabore un cadre global pour améliorer la littératie en santé au Canada. Le document recommande des mesures à prendre, à l'échelle nationale, provinciale ou locale, afin de faciliter le dialogue intersectoriel entre les praticiens, les chercheurs et les décideurs.
Régis Barondeau

Schumpeter: The wiki way | The Economist - 2 views

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    The wiki way Two cyber-gurus take a second look at how the internet is changing the world
Régis Barondeau

Will Facebook profiles replace govt web sites? | Articles | FutureGov - Transforming Go... - 1 views

  • “The mixed model [using social media pages and official web sites] raises debate on a compelling issue: how to reconcile the requirements of accessibility with the innovative use of social media. Government web sites are strictly regulated. Private websites are not. Should one allow freer access to public information than the other?”
  • Another big issue concerning what observers are calling the ‘social cloud’ is information security.
  • Security emerged as the overwhelming concern among Hong Kong government officials at the FutureGov Forum, and Sophos research released in February gives officials good reason to worry. Spam and malware on social networking sites increased by 70 per cent in 2009, with Facebook the worst effected site.
nicola poletti

La rivoluzione che serve all'Italia si chiama open gov [Buongiorno wikitalia!] | Riccar... - 3 views

  • Il governo-wiki, ovvero l’amministrazione che prende a modello ed utilizza gli strumenti collaborativi usati per esempio ogni giorno da migliaia di estensori anonimi e volontari di Wikipedia, è ormai oggetto di discussioni tutt’altro che accademiche; e la Wikicrazia (termine lanciato un paio di anni fa da un dirigente dell’Unione Europea ad un barcamp di hacker in Danimarca e poi adottato da Alberto Cottica per intitolare un libro fondamentale sul tema), è molto più dell’ultima nuova idea: per molti è l’unica via per ridare slancio all’azione di governo al tempo di Internet.
  • La stessa che consentì ad un gruppo di hacker di mettere su in poche ore e gratuitamente Katrinalist, un sito che aggiornava in tempo reale la lista dei sopravvisuti all’uragano di New Orleans, mentre il governo Bush annaspava.
  • grazie alla progressiva diffusione della banda larga e all’inevitabile arrivo al potere di una generazione di nativi digitali, è convinzione comune che entro il 2020 “le forme di cooperazione online accresceranno la disponibilità di governi, aziende, istituzioni ed organizzazioni no-profit a recepire e soddisfare più apertamente le necessità della popolazione” (conclusione del report 2010 della Elon University e del Pew Research Center).
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  • Al giorno d’oggi, per la pubblica amministrazione limitarsi ad avere dei siti dove i cittadini possono ottenere informazioni e richiedere certificati senza fare la fila vuol dire offrire sì un servizio utile (che pure in Italia stenta a decollare), ma in definitiva significa usare solo una parte infinitesima della potenza della rete non risolvendo il problema della modesta qualità media delle decisioni politiche.
  • ci sono due condizioni da soddisfare, e un requisito. La prima condizione è adottare la trasparenza radicale. I palazzi della politica, che siano parlamenti, consigli regionali o municipali, devono diventare palazzi di vetro dove ciascun cittadino possa guardare dentro e concludere che non ci sono trucchi o inganni. Poter sapere in tempo reale o quasi cosa fanno i nostri rappresentanti nelle assemblee elettive e negli organi esecutivi, se sono presenti, per cosa hanno votato, quali interventi hanno fatto, non è uno strumento informativo per le lobbies o un’arma nelle mani di chi odia la casta. E’ il presupposto indispensabile
  • La seconda condizione è liberare i dati. L’Open Data, ovvero la disponibilità dei dati pubblici in formati adeguati alla consultazione e alla elaborazione, è un passaggio essenziale per favorire la partecipazione creativa. Un lavoro creativo sui dati serve non solo a svelare fenomeni complessi contribuendo a darne una lettura diversa, ma è lo strumento per creare applicazioni che offrano servizi utili al cittadino
  • “è un riconoscimento del fatto che la creatività e l’ingegnosità del nostro popolo sono molto superiori a quella di chiunque lavori a Washington”.
  • commento in tempo reale ad una delibera in discussione, la segnalazione di un disservizio (è il caso di fixmystreet o seeclicfix), e persino la partecipazione ad un gruppo di discussione per elaborare una soluzione complessa o un progetto. Ma perché ciò avvenga c’è un requisito essenziale: la tecnologia deve essere facile.
  • Si tratta di convogliare quella voglia di partecipare, dalla campagna elettorale alla amministrazione quotidiana della città. La tecnologia in gran parte già esiste e costa poco. Gli sviluppatori di software in Italia sono tanti e bravi.
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    Molto interessante. Grazie Nicola. Dovremmo mandarlo in "giro" negli ambienti politici e amministrativi per l'open gov....
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    il sito 'wikitalia' in realtà si rivolge principalmente ai Comuni, ma secondo me ci potrebbero essere molte informazioni utili nascoste anche nei dati del Servizio Sanitario...Let's set our data free!
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    Great finding Nicolas! If you guys want more about open data or open gov you can check my Diigo library with tags like : opendata, open, government, egovernment, etc.
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