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È di fondamentale importanza, per affrontare l'attuale situazione, formulare strategie didattiche innovative che consentano all'istituzione scolastica di rispondere efficacemente alle problematiche legate al ripensamento della didattica. Il peer-learning, o più in generale l'apprendimento collaborativo tra pari, è una pratica pedagogica ampiamente utilizzata dai docenti con l'obiettivo generale di far crescere l'autostima degli alunni e delle alunne e, nello stesso tempo, migliorare il loro apprendimento e i loro risultati scolastici per mezzo di un meccanismo collaborativo noto nella letteratura come peer-to-peer mentoring. A questo obiettivo primario, si aggiunge un numero di obiettivi secondari quali l'integrazione la soddisfazione percepita nel percorso di studi. Oltre ai benefici già descritti, si prevedono effetti di lungo periodo sulle scelte dei percorsi formativi degli studenti.

mi ha fatto molto riflettere questo articolo, parla si dell'apprendimento collaborativo e della sua importanza tuttavia non fa alcun riferimento all'apprendimento collaborativo che i nuovi media mettono in campo.L'articolo porta la data di gennaio 2021 in piena seconda fase di pandemia dove la DAD la fa da padrona e non si parla di questo nell'articolo. Ora mi chiedo è google che rende stupidi o è la scuola che non è stata capace di investire in programmi di media education?

Interessante articolo in merito agli effetti negativi del multitasking sulle persone. Ho ripensato al periodo della pandemia in cui ero a casa in maternità (ho partorito a maggio 2020) con marito in smartworking e i miei figli più grandi (che avevano rispettivamente 6 e 8 anni) a casa con i collegamenti dad ma personalmente mi sentivo molto più alleggerita rispetto al caos della solita gestione quotidiana