«Mitty è un sognatore, non un introverso, e i suoi sogni gli permettono di vivere, anche se gli impediscono di trovare legami, di creare rapporti con gli altri. Si allontana dalla realtà entrando in un’esistenza virtuale. Ma alla fine capisce che è importante vivere una vita vera. È un bel messaggio per le nuove generazioni. Siamo in un mondo in cui tutti prendono fotografie di tutto col cellulare, una società dell’immagine vorticosa, spasmodica. Io lancio un monito: non perdiamo il contatto con la realtà, pensiamo e godiamo intimamente di alcuni momenti della vita, ci sono esperienze personali di cui dobbiamo essere consapevoli, coscienti, e che vanno custodite dentro di noi».