Numeri in aumento per una nuova forma di dipendenza collegata alla tecnologia. Una ricerca rivela che il 70% delle donne e il 61% degli uomini teme di rimanere senza cellulare e smartphone. E nascono i primi centri di riabilitazione specifici
Secondo un esperimento del New York Times, chi pratica multitasking ogni giorno ad alto livello (il che significa anche 10 cose diverse contemporaneamente) è meno attento, meno reattivo, meno concentrato e fa più fatica a filtrare le informazioni rilevanti da quelle inutili. Anche in compiti molto semplici, è stato osservato che concentrarsi solo su una cosa produce risultati nettamente migliori.
Ad inizio articolo ho detto che il multitasking è una droga: e qual è la caratteristica principale di ogni droga? Esatto, la dipendenza! Secondo uno studio dell'università di Stanford, chi è abituato a fare più cose contemporaneamente ogni giorno farà fatica a staccarsi dall'abitudine. E anche quando dovrebbe concentrarsi o prendersela con calma, non riesce a focalizzare l'attenzione dove servirebbe.
Il cervello ha una specie di centro di controllo, all'interno del quale vengono smistate le informazioni e viene deciso come e quando processarle. Purtroppo la nostra mente nella storia della sua evoluzione non si è mai trovata a dover fare i conti con una così grande mole di dati e informazioni, e se non stiamo attenti potrebbe andare in tilt.
Facebook, Twitter, e-mail, feed RSS, cellulare, chat e via così, tutte cose che contribuiscono a mandare in palla il centro di controllo del cervello. Con tutti questi strumenti è possibile avere informazioni pronte e disponibili, senza dovere starle a cercare. La tentazione di andare a controllare ogni pochi minuti è fortissima. Secondo una ricerca sempre di Stanford, i dipendenti che usano il computer controllano la posta elettronica 37 volte… Ogni ora! Più di una volta ogni due minuti.
Il cervello non concepisce il concetto di multitasking: non è capace di fare due cose allo stesso tempo. Quello che fa in realtà è cambiare continuamente e freneticamente da un compito all'altro, dando l'illusione che ne sta facendo due o più.
Il risultato? Per gestire questo sovraccarico, il cervello rallenta. Secondo uno studio del MIT, il cervello perde all'incirca 10 punti di QI quando stai svolgendo tre o più operazioni contemporaneamente!
Se quindi ti sei sempre considerato capace a fare più cose nello stesso tempo, devo darti una brutta notizia: è solo il cervello che si dà delle finte arie.
Quindi il cervello è fatto per concentrarsi, non per spaziare su più compiti. Ora che sappiamo perché non devi fare multitasking, vediamo come risolverlo!
6 dicembre 2012. la qualità dell'ambiente come fattore di apprendimento
Il seminario è una delle iniziative attivate dal LABORATORIO del BIENNIO che da anni opera presso il Ce.Se.Di. per il raggiungimento del successo formativo e la lotta alla dispersione scolastica.
l'incontro avrà luogo il 6 dicembre 2012 alle ore 15.00 presso il Ce.Se.Di. via Gaudenzio Ferrari 1, salone piano terra.
(vedi locandina allegata a fondo pagina)
Per ulteriori informazioni fare riferimento a
Emanuela Celeghin Centro Servizi Didattici tel 011 8613691 fax 011 8613600 email celeghin@provincia.torino.it
Nella civilissima Lombardia è partito il nuovo progetto che IMPONE di adottare in tutte le classi prime e terze superiori, un Ipad al posto dei libri. Tutto lo studio si svolge lì sopra! Francamente mi pare un po' troppo!