Si tratta sicuramente di tecnologia al servizio dell'apprendimento e dello sviluppo della cultura, che segue di poco l'innovazione del Ministero dell'Istruzione, che da quest'anno richiede pagelle digitali. Se calcoliamo poi che gli insegnanti incitano gli alunni a frequentare i gruppi appositamente creati su Facebook sulla specifica materia o della classe a cui si appartiene (dove si assegnano addirittura i compiti per casa: quindi guai a non essere sempre connessi, si rischia pure una nota!) capiamo come un'applicazione che consenta l'utilizzo dell'amato iPad sia lo sbocco naturale dell'apprendimento collaborativo per gli studenti. In confronto alle lezioni di quando il web non esisteva o comunque non era alla portata di tutti, possiamo vedere come le nuove tecnologie abbiano cambiato non solo il modo di studiare (google docet), ma anche il modo di insegnare. Ben vengano queste innovazioni, se rendono la classe più partecipe!
Ho trovato due interviste fatte al prof. Derrick De Kerckhove. Credo siano molto interessanti, soprattutto se rapportate a quando sono state fatte: una nel 2004 ed una addirittura nel 1998. Per quanto la tecnologia possa essere cambiata e cresciuta in questi 14 anni, gli argomenti trattati dal professore sembrano essere stati discussi oggi. Le risposte da De Kerckhove sono infatti attualissime; in questo ho ritrovato un po' delle 10 predizioni di McLuhan: come per il suo celeberrimo ispiratore, anche De Kerckhove guarda molto avanti! http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/d/dekerc06.htm http://www.kkien.net/kkien-enterprises/contributi-editoriali/intervista-a-derrick-de-kerckhove/