Il multitasking è spesso lodato per la sua versatilità, per la produttività che aumenta, è indicato come prerogativa femminile o maschile. In ogni caso l'abitudine al multitasking modifica la mappa celebrale, in pratica modifica alcuni modi di funzionare del cervello. In quest'articolo si esamina l'appagamento e la soddisfazione di chi esegue molte attività contemporaneamente. Risulta che la soddisfazione personale è l'aspetto predominante, soprattutto se si osserva la qualità dei lavori fatti in multitasking. Pare che in realtà la tendenza sia quella di iniziare molti lavori in contemporanea, ma effettivamente di terminarne solo alcuni. In ogni caso l'individuo si illude di aver fatto più cose di altri. Questo è l'ennesimo punto di vista su una tematica comune e molto discussa che mette in evidenza la possibilità si di vivere in multitasking , ma con dei limiti alle azioni che ci impegnano.

Un articolo interessante dove le previsioni di McLuhan si concretizzano nuovamente in oggetti e tecnologie contemporanee. L'idea di McLuhan della biblioteca scardinata dai nuovi media trova seguito nel book-reader. Ecco un breve testo citato nell'articolo in cui si profila anche un potenziamento della pedagogia :

"il futuro del libro fuori e dentro le scuole coincide con la sua trasformazione in servizio. Useremo il telefono, o altri strumenti, per comunicare il nostro interesse per un determinato argomento, per esempio la "storia dell'aritmetica egiziana", e le nostre competenze - un po' di sanscrito, parecchio francese, questo e quello e quindi chiederemo se, "cortesemente, possiamo ricevere le ultime notizie in materia" "

La capacità di trovare in tempo reale il significato di parole tramite tag e link permette al libro di espandersi e comprendere altri orizzonti di sapere. La tecnologia offre anche una retro-azione sul lettore. Questi supporti possono "leggere" i tempi di lettura o di comprensione dell'utente. Note a margine di testi possono essere condivise o accresciute dal contributo di altri connettendo i lettori come risorse.

Ecco l'applicazione delle teorie del web semantico distribuite su larga scala. Naturalmente come si evince dall'articolo il sistema si basa su db già presenti di wikipedia. La possibilità di ricerca in funzione dei significati avvicina sempre più il web 3.0. Il funzionamento si avvicina molto a quello del cervello umano, perlomeno dal punto di vista delle risposte ottenute. E' probabile che il sistema di ricerca sia ancora molto distante dal sistema di associazione casuale che usa il cervello