Skip to main content

Home/ Media Education/ Group items tagged netgeneration

Rss Feed Group items tagged

sdesimone

Dipendenza da videogiochi - 5 views

  •  
    L'articolo riporta la reale situazione spesso minimizzata, della dipendenza da videogiochi, che l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha già incluso tra i disturbi comportamentali che generano dipendenza, al pari, del più temuto gioco d'azzardo. Alla luce è l'emergenza verso il problema, che porta in sé, una crescente serie di conseguenze sulla salute e di cui conosciamo ancora in parte l'entità. A farne i conti, il sistema di sviluppo evolutivo dei nostri ragazzi, purtroppo infatti giovani e bambini sono le categoria maggiormente a rischio. Saranno promosse iniziative in collaborazione con i Dipartimenti di Prevenzione, i Dipartimenti per le Dipendenze Patologiche, le scuole, le associazioni di categoria, il terzo settore e le associazioni di volontariato. Riflettendo sul contesto, è giusto da una parte pensare a sistemi di riduzione e divieto ai videogiochi, ma credo ciò non sia risolutivo al problema. Sicuramente una lente d'ingrandimento sulla gravità, può aiutare una consapevolezza maggiore ed invitarci a riflettere, al fine di cercare di individuare un'alternativa al pari allettante, ad esempio politiche mirate verso lo sport, da sempre ottima valvola di sfogo.
  •  
    L'attenzione verso la problematica relativa alla dipendenza dai videogiochi è ampiamente sentita e dibattuta gli adolescenti, ma anche la categoria dei bambini è sempre più incollata a questa tipologia di giochi con risvolti e influenze negative sul comportamento e sugli atteggiamenti, ciò preoccupa non poco esperti educatori e genitori soprattutto perchè nel tempo ciò potrebbe creare dipendenza. Articolo interessante utile spunto di riflessione per me che essendo una docente tutti i giorni mi ritrovo a vivere anche i risvolti di questa problematica.
giorgiapastore

Instagram, il social della perfezione che ci rende infelici - 8 views

  •  
    Questo articolo dimostra come i social hanno portato numerosi cambiamenti nella vita di tutti i giorni e nelle interazioni sociali, specialmente dei più giovani. Instagram, in particolare, nasce come piattaforma su cui poter postare le proprie foto personali per il piacere di poterle condividere con gli altri. Tra i giovani, in particolare tra i "millenials" è il social più utilizzato. Il problema cardine del soprannominato "social della perfezione" è proprio la possibilità di postare foto perfettamente ritoccate e filtrate che possono alterare la percezione della realtà. Grazie ad un sondaggio fatto dalla Royal Society for Public Health (Rsph) su 1.500 giovani del Regno Unito, Instagram è risultato particolarmente negativo per i suoi effetti sulla qualità del sonno, sull'immagine del corpo e sul Fomo (Fears of missing out, ovvero la paura di essere tagliati fuori), quella che Novak definisce la paura di "non essere ok". Solo grazie ad uno studio longitudinale di medio-lungo termine si potrà stabilire quanto tutto questo sia correlato a un maggiore rischio di depressione e ansia dovuti alla paura di non sentirsi all'altezza e di non potersi permettere lo stile di vita ( nella maggior parte dei casi, finto) che osservano sul social. Per prevenire questi rischi è fondamentale il lavoro di esperti di Media Education già nei primi anni di scuola.
  •  
    Questo articolo ci porta a comprendere come i social network in particolare Instagram, social più utilizzato oggi giorno dei giovani, abbia sia aspetti positivi come: la socializzazione, il divertimento e la possibilità di autocelebrarsi ma anche molti negativi: privacy, geolocalizzazione e salute mentale. Prendiamo nello specifico la compromissione della salute mentale, Instagram porta ad ansia, depressione, ossessione, stress, poca autostima e scarso senso di soddisfazione personale considerando che tendiamo a confrontare la nostra vita con le vite "perfette" di celebrity e influencer e a mettere a paragone il nostro corpo con quello di modelli/e parzialmente ritoccati. Strumento preventivo: Media Education.
  •  
    Articolo interessante soprattutto nell'era dei social che stiamo vivendo, dove tutto viene vissuto in modo accellerato e amplificato e spesso fa perdere il senso anche alle cose semplici che non viviamo più a livello diretto ma viviamo maggiormente a livello virtuale, mi riferisco alle cose semplici che possono essere gli auguri di compleanno che vengono inviati attraverso le piattaforme social, ciò dimostra il fatto che stiamo perdendo sempre di più il contatto umano.Ciò preoccupa e non poco...
1 - 2 of 2
Showing 20 items per page