Ray Ban Occhiali da Sole L - 0 views

• 
  #1 escaping1 escaping1 on 28 Mar 14

   

  Alcuni esperti egiziani sostengono addirittura che i poteri dell'esercito aumentarono leggermente al punto da agevolare l'intervento militare nel luglio 2013.Oggi, sentendo il 59enne Al Sisi che parla alla nazione promettendo di sconfiggere il terrorismo (che prospera nel Sinai), è necessario ricordare quei mesi: era appena un anno fa. Fonti militari cominciarono a raccontarmi allora che l'esercito era sempre più preoccupato da come Morsi gestiva malamente il dissenso esacerbando i conflitti e destabilizzando un paese già al collasso economico. Prendeva pian piano piede la pancia delle forze armate, da sempre e visceralmente ostile ai Fratelli. Ritenendoli incapaci di gestire il potere che però il popolo gli aveva dato, i generali aspettavano insomma di vederli fallire. Si dice che in quei mesi l'esercito abbia lasciato un po' correre in Sinai intervenendo solo contro Hamas, per mettere in difficoltà Morsi con i suoi alleati palestinesi e con il mondo preoccupato dal focolaio jihadista in Sinai. L'esercito egiziano riteneva allora di potersi liberare dei terroristi in un fiato una volta che avesse deciso di farlo. Ray Ban Occhiali da Sole
  Si racconta ancora che verso maggio, quando era già nato il movimento di protesta anti-Morsi Tamarod, le convocazioni del presidente da parte dell'esercito si siano infittite per poi ridursi quasi a zero. In una delle ultime "chiamate alla ragionevolezza e alle concessioni alla piazza", sostiene una fonte, Morsi avrebbe risposto alle pressioni dell'esercito di non temere nulla perché sicuro dell'appoggio americano.Dopo poche settimane Morsi era agli arresti domiciliari, poi in carcere (con migliaia di compagni e con il predecessore Mubarak che ora se la passa assai meglio di lui) e poi dietro le sbarre del tribunale che sta facendo fioccare ora condanne a morte contro i Fratelli come fosse Pechino.Al Sisi invece si è prima mostrato in pubblico con la moglie velata. E' andato a Mosca a prendere l'aiuto di Putin per mostrare a Washington che l'Egitto non è destinato a restare sotto l'ombrello americano e che c'è chi non si preoccupa molto di golpe o non golpe. Ha dichiarato guerra a tutto campo ai Fratelli Musulmani (l'esercito egiziano sta colpendo i tunnel di Gaza controllati da Hamas come mai aveva fatto Israele in passato e pare che stia costruendo muri per isolare le enclave terroristiche nel Sinai).Quel che resta dei Fratelli Musulmani, tipo l'ex portavoce Magdy Karkar, ripete che la candidatura di Al Sisi alla poltrona di Morsi è la prova che quello dello scorso anno fu un golpe. Ray Ban Occhiali da Sole L'Egitto è scioccato. Diviso drasticamente tra chi in odio ai Fratelli sostiene Al Sisi a costo di tornare al fascismo militare di Nasser, chi genuinamente sostiene le forze armate nel nome del ritorno all'ordine e chi, furibondo, giura che l'Egitto non avrà mai più un Faraone e che la gente ormai conosce la strada per Tahrir. L'alternativa non c'è. La candidatura del nasseriano Hamdeen Sabbahi è fuffa. L'economia è al tracollo. Il paese vuole un uomo forte, un padre che riporti l'ordine in strada. Al Sisi continua per la sua strada alternando la coloritura della sua immagine con le foto di lui che fa jogging con l'esercito e la citazione di detti popolari egiziani ("il popolo è la luce degli occhi della nazione"). Oakley Gascan Sunglass
  L'Egitto è un paese sentimentale. Quando a novembre el Sisi ha raccontato di aver sognato Sadat che con una spada di fuoco gli annunciava che avrebbe avuto un grande futuro per il paese altri popoli avrebbero probabilmente riso, e non poco. Gli egiziani no, si sono appassionati e hanno moltiplicato l'iconografia di Al Sisi, il cui volto compare ormai su cioccolatini, manifesti, magliette, biancheria intima. Ma gli egiziani sono anche cambiati dal 2011 e non sono più il popolo pauroso e un po' apatico che erano. Non hanno più paura, lo dicono e lo dimostrano. Quando a gennaio di è trattato di vota la Costituzione voluta dall'esercito (più laica del passato ma anche meno democratica) non hanno fatto le barricate, ritenendo che quella Carta fosse comunque meglio di quella di Morsi, ma hanno disertato le urne (solo il 32% di votanti e tra loro pochissimi giovani) Gli egiziani dicono di aver cacciato due dittatori in tre anni e di non temere di dover tornare in piazza di nuovo, sarà naiv, ma prima non lo dicevano mai.Alla conferenza stampa di chiusura del vertice sulla sicurezza internazionale dell'Aja Obama ha ringraziato l'Italia e il Belgio per «avere completato la rimozione di plutonio e uranio» dai propri siti in ottemperanza alla «Global Threat Reduction Initiative», l'iniziativa per la riduzione della minaccia globale nucleare.

   

  <div class="cArrow"> </div><div class="cContentInner">Alcuni esperti egiziani sostengono addirittura che i poteri dell'esercito aumentarono leggermente al punto da agevolare l'intervento militare nel luglio 2013.Oggi, sentendo il 59enne Al Sisi che parla alla nazione promettendo di sconfiggere il terrorismo (che prospera nel Sinai), è necessario ricordare quei mesi: era appena un anno fa. Fonti militari cominciarono a raccontarmi allora che l'esercito era sempre più preoccupato da come Morsi gestiva malamente il dissenso esacerbando i conflitti e destabilizzando un paese già al collasso economico. Prendeva pian piano piede la pancia delle forze armate, da sempre e visceralmente ostile ai Fratelli. Ritenendoli incapaci di gestire il potere che però il popolo gli aveva dato, i generali aspettavano insomma di vederli fallire. Si dice che in quei mesi l'esercito abbia lasciato un po' correre in Sinai intervenendo solo contro Hamas, per mettere in difficoltà Morsi con i suoi alleati palestinesi e con il mondo preoccupato dal focolaio jihadista in Sinai. L'esercito egiziano riteneva allora di potersi liberare dei terroristi in un fiato una volta che avesse deciso di farlo. <a rel="nofollow" title="Ray Ban Occhiali da Sole" href="http://www.wongosol-lr.org/ray-ban-occhiali-da-sole-c-24.html">Ray Ban Occhiali da Sole</a> <br /> Si racconta ancora che verso maggio, quando era già nato il movimento di protesta anti-Morsi Tamarod, le convocazioni del presidente da parte dell'esercito si siano infittite per poi ridursi quasi a zero. In una delle ultime "chiamate alla ragionevolezza e alle concessioni alla piazza", sostiene una fonte, Morsi avrebbe risposto alle pressioni dell'esercito di non temere nulla perché sicuro dell'appoggio americano.Dopo poche settimane Morsi era agli arresti domiciliari, poi in carcere (con migliaia di compagni e con il predecessore Mubarak che ora se la passa assai meglio di lui) e poi dietro le sbarre del tribunale che sta facendo fioccare ora condanne a morte contro i Fratelli come fosse Pechino.Al Sisi invece si è prima mostrato in pubblico con la moglie velata. E' andato a Mosca a prendere l'aiuto di Putin per mostrare a Washington che l'Egitto non è destinato a restare sotto l'ombrello americano e che c'è chi non si preoccupa molto di golpe o non golpe. Ha dichiarato guerra a tutto campo ai Fratelli Musulmani (l'esercito egiziano sta colpendo i tunnel di Gaza controllati da Hamas come mai aveva fatto Israele in passato e pare che stia costruendo muri per isolare le enclave terroristiche nel Sinai).Quel che resta dei Fratelli Musulmani, tipo l'ex portavoce Magdy Karkar, ripete che la candidatura di Al Sisi alla poltrona di Morsi è la prova che quello dello scorso anno fu un golpe. <a rel="nofollow" title="Ray Ban Occhiali da Sole" href="http://www.wongosol-lr.org">Ray Ban Occhiali da Sole</a> L'Egitto è scioccato. Diviso drasticamente tra chi in odio ai Fratelli sostiene Al Sisi a costo di tornare al fascismo militare di Nasser, chi genuinamente sostiene le forze armate nel nome del ritorno all'ordine e chi, furibondo, giura che l'Egitto non avrà mai più un Faraone e che la gente ormai conosce la strada per Tahrir. L'alternativa non c'è. La candidatura del nasseriano Hamdeen Sabbahi è fuffa. L'economia è al tracollo. Il paese vuole un uomo forte, un padre che riporti l'ordine in strada. Al Sisi continua per la sua strada alternando la coloritura della sua immagine con le foto di lui che fa jogging con l'esercito e la citazione di detti popolari egiziani ("il popolo è la luce degli occhi della nazione"). <a rel="nofollow" title="Oakley Gascan Sunglass" href="http://www.wongosol-lr.org">Oakley Gascan Sunglass</a> <br /> L'Egitto è un paese sentimentale. Quando a novembre el Sisi ha raccontato di aver sognato Sadat che con una spada di fuoco gli annunciava che avrebbe avuto un grande futuro per il paese altri popoli avrebbero probabilmente riso, e non poco. Gli egiziani no, si sono appassionati e hanno moltiplicato l'iconografia di Al Sisi, il cui volto compare ormai su cioccolatini, manifesti, magliette, biancheria intima. Ma gli egiziani sono anche cambiati dal 2011 e non sono più il popolo pauroso e un po' apatico che erano. Non hanno più paura, lo dicono e lo dimostrano. Quando a gennaio di è trattato di vota la Costituzione voluta dall'esercito (più laica del passato ma anche meno democratica) non hanno fatto le barricate, ritenendo che quella Carta fosse comunque meglio di quella di Morsi, ma hanno disertato le urne (solo il 32% di votanti e tra loro pochissimi giovani) Gli egiziani dicono di aver cacciato due dittatori in tre anni e di non temere di dover tornare in piazza di nuovo, sarà naiv, ma prima non lo dicevano mai.Alla conferenza stampa di chiusura del vertice sulla sicurezza internazionale dell'Aja Obama ha ringraziato l'Italia e il Belgio per «avere completato la rimozione di plutonio e uranio» dai propri siti in ottemperanza alla «Global Threat Reduction Initiative», l'iniziativa per la riduzione della minaccia globale nucleare.</div>

  ...

  Cancel

To Top