La vita di Primo Levi e... le favole di Italo Calvino | Rubriche | www.avvenire.it - 0 views
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"Timido, riservato, pensieroso, schivo, gracile e fragile di fronte alla vita, Primo Levi, scrittore e grande testimone sopravvissuto alla Shoa, è un uomo complesso da raccontare, con una vitalità tenace che lui stesso stentava a riconoscere A chi ne ammirava la forza con cui aveva affrontato e raccontato la prigionia nel lager di Auschwitz confessava umilmente: "Io non sono un uomo forte". E si riteneva un fortunato, avvantaggiato dell'essere stato un chimico, utile al lavoro che si svolgeva al campo di concentramento; fortunato perché nel gennaio del '45 - Levi aveva 31 anni - la scarlattina gli permise di essere abbandonato dai nazisti in fuga e di salvarsi."
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"Timido, riservato, pensieroso, schivo, gracile e fragile di fronte alla vita, Primo Levi, scrittore e grande testimone sopravvissuto alla Shoa, è un uomo complesso da raccontare, con una vitalità tenace che lui stesso stentava a riconoscere A chi ne ammirava la forza con cui aveva affrontato e raccontato la prigionia nel lager di Auschwitz confessava umilmente: "Io non sono un uomo forte". E si riteneva un fortunato, avvantaggiato dell'essere stato un chimico, utile al lavoro che si svolgeva al campo di concentramento; fortunato perché nel gennaio del '45 - Levi aveva 31 anni - la scarlattina gli permise di essere abbandonato dai nazisti in fuga e di salvarsi."
Umberto Veronesi: "Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste". ... - 0 views
Veronesi choc: «Dopo Auschwitz, il cancro è la prova che Dio non esiste» - 0 views
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""Dopo Auschwitz, il cancro è un'altra prova che Dio non esiste". La dura presa di posizione arriva da Umberto Veronesi, che scrive così in "Il mestiere di uomo", il suo ultimo libro pubblicato da Einaudi. Di fronte ad un bambino consumato da un tumore inguaribile, Veronesi non crede più che ci siano verità rivelate, non esistono frasi per lenire la sofferenza dei genitori."
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